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NAPOLI Osvaldo Mi sente? NAPOLI Osvaldo Grazie, Presidente. Sarò velocissimo. Io non posso che condividere le parole del collega Magliano, debbo però essere, facendo parte io nella mia storia delle 4 legislature che ho fatto in Parlamento comprese quelle di oggi in Commissione Esteri, è ovvio che quanto dice il collega corrisponde più che altro totalmente alla verità, ammetto però che queste prese di posizioni in termine cosiddette, diciamo così, locali, comunali, con tutto il rispetto hanno il peso che hanno il peso e le parole del Presidente Draghi soltanto in prospettiva della Turchia dove dice testualmente le parole che ha detto e ha aggiunto che però dobbiamo convivere, direi che gli Stati in senso generali, stati di una parte o stati di un’altra dobbiamo essere estremamente, ripeto, realistici, molto spesso i problemi economici e commerciali superano quelli che sono il buon senso dell’indipendenza dei Paesi, del rispetto dei Paesi, del rispetto della tradizione di quei Paesi e che quindi prevalgono su quello che è l’indirizzo che a limite la popolazione vorrebbe quella sua e propria indipendenza. Allora il problema è molto più grande di quello che dibattiamo noi e ripeto mi permetto con profondo rispetto nei confronti dei colleghi Consiglieri Comunali non riusciamo, io domani sono, come Commissione Esteri, sono i tre che andranno a parlare con il Ministro degli Esteri iracheno che è in visita a Roma, quindi un momento certamente importante per la politica nazionale, anche per i rapporti italo-iracheni. Allora io sono stato in Azerbaigian, sono stato in Bielorussia, sono stato in parecchi Paesi e gli interessi economici del gas, del petrolio e del resto dimostrano che quelli sono interessi che sfortunatamente superano quelli che sono invece le vere problematiche di quella gente che vorrebbe una propria e vera indipendenza. Dispiace doverlo dire, sono un po' senza parole, dispiace doverlo dire, ma questa è la realtà del mondo che certamente non la cambiamo noi a Torino, non riuscendo nemmeno a cambiarla per altri interessi le Grandi Potenze Mondiali Militari ed Economiche che noi abbiamo perché e noi non riusciamo a far spingere loro a fare determinati atti difficilmente ci riusciamo a farli noi. Grazie, Presidente. |