Interventi |
FERRERO Viviana (Vicepresidente) Allora passiamo all'interpellanza successiva, è la n. mecc. 202100144. Assessore Iaria rimanga con noi. Verifico la presenza della Consigliera Scanderebech. SCANDEREBECH Federica Sì, Presidentessa ci sono, buongiorno a tutti. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Perfetto. Allora ne diamo lettura: “Bonus facciate, realtà o solo per pochi fortunati?” FERRERO Viviana (Vicepresidente) È stata presentata dalla Consigliera Scanderebech e dal Consigliere Petrarulo in data 11 marzo del 2021. Passo quindi la parola all'Assessore Iaria. IARIA Antonino (Assessore) Mi verrebbe da rispondere: “È realtà”, però leggo la risposta un po’ più tecnica. “In merito all’interpellanza in oggetto e da un punto di vista urbanistico si ricorda che il riconoscimento delle Zone Territoriali Omogenee deriva dalla verifica delle caratteristiche del tessuto urbanistico e delle analisi di precisi parametri di densità territoriale. Per quanto riguarda la Città di Torino, tale indicazione è presente nelle norme urbanistico-edilizie di attuazione del PRG vigente, alla quale deve essere pertanto fatto riferimento e dalle quali risulta che la maggior parte del territorio è ricompreso nelle zone A e B ed è stata predisposta apposita elaborazione informatica anch’essa pubblicata sul Geoportale per il rilascio di informazioni con la valenza di certificazione urbanistica rilasciata dall’Ente competente, atto propedeutico per poter poi presentare il progetto di recupero della facciata ed essere inserito nel discorso del, diciamo, bonus fiscale al 90%. Si precisa comunque che in ogni caso una eventuale revisione della classificazione delle aree comporterebbe una variante urbanistica al PRG”. In risposta all’interpellante, comunque, si cita inoltre parte della risposta data alla Circoscrizione 1 su un’interpellanza molto simile del 2020 con il contributo dell’Assessorato all’Ambiente: “La legge di Bilancio 2020 introduce la possibilità di accedere alle detrazioni fiscali del 90% per i lavori di rifacimento delle facciate degli immobili indicati in area A e B. Le aree A e B sono state stabilite da parametri definiti dal vigente Piano Regolatore Generale della Città, come prima specificato”. “Il Regolamento numero 239 del Piano del Colore di Torino definisce che tutti coloro che tinteggiano edifici e prospetti visibili dallo spazio pubblico devono richiedere il verbale colore all’ufficio colore della Città. Tale verbale viene inviato al richiedente entro 30 giorni dalle richieste e costituisce le indicazioni fondamentali su materiali, tecniche e cromie delle tinteggiature. L’ufficio colore è sempre a disposizione dei cittadini per le richieste di informazioni sia telefonicamente, che all’indirizzo e-mail ufficiocolore@comune.torino.it, informazioni e consulenze che nei giorni di lunedì e mercoledì dalle ore 9.00 alle ore 12.00. Come dato statistico dopo i picchi degli anni duemila, in cui si erano eseguite circa 1.500 pratiche annue si era scesi al minimo storico di 417 nel 2017. Nel 2018 grazie alla Città da sponsorizzazione di Unicredit che dava la possibilità, diciamo, del 75% del canone per l’uso pubblico, per la COSAP per 90 giorni le pratiche erano salite a 534 e si sono stabilizzate a 547 nel 2019, nonostante non fosse più attiva la riduzione dell’imposta. Da un punto di vista dell’Edilizia Privata, trattandosi di attività di edilizia libera, che quindi non prevede una presentazione di alcuna pratica, non risulta possibile fornire un dato preciso in risposta alla domanda dell’interpellante. L’ufficio del Suolo Pubblico - Area Tributi comunica i dati relativamente alle istanze presentate dall’occupazione temporanea di suolo con i ponteggi e steccati registrati negli anni 2019, ’20 e ’21, con un aggiornamento puntuale fino al 2021. Per l’anno 2019 ci sono state 1.084 istanze di occupazione suolo pubblico e 949 istanze di proroga. Nel 2020: 1.027 nuove istanze e 1.013 richieste di proroga. Nel 2021: a marzo 378 nuove istanze e 247 richieste di proroga. Si precisa però analogamente a quanto riportato dall’Edilizia Privata che non è possibile individuare in modo specifico le richieste di occupazione relative al bonus facciate, in quanto il richiedente all’atto di presentazione delle istanze non è tenuto a indicare di usufruire di tale agevolazione. Grazie, Presidente. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Grazie, Assessore Iaria. La parola alla Consigliera Scanderebech. SCANDEREBECH Federica Sì, grazie, Presidentessa e grazie, Assessore. Intanto le chiedo gentilmente di fornirci via e-mail la nota che ha letto anche in merito ai dati, così la approfondiamo meglio. Mi spiace che non si sia centrato bene il punto, nel senso, faccio un piccolo excursus: con la Legge 116 del 2019, il legislatore ha previsto il bonus facciate con una detrazione delle imposte del 90% delle spese sostenute per gli interventi finalizzati al recupero e restauro della facciata esterna degli edifici. Con la mia interpellanza ho voluto chiarire se anche a Torino come a Venaria, ad esempio, alcuni quartieri della nostra città non rientrassero nelle zone individuate dalla legge per poter usufruire di queste importanti misure fiscali. Infatti, come ben sappiamo, l'Agenzia delle Entrate e il Ministero dei Beni Culturali hanno di fatto precisato che la detrazione spetti a condizione che gli edifici oggetto degli interventi siano ubicati in zona A e B. Per poter permettere ai cittadini di procedere celermente all'eventuale richiesta del bonus facciate anche nelle zone escluse, quindi, ad esempio il Comune di Venaria ha proceduto alla omologazione delle aree di PRG con le zone omogenee A e B del D.M. 1444/1968. Quindi mentre nel Comune di Venaria appunto si è fatto un censimento delle aree escluse da A e B e, come dice l'Assessore Iaria, la maggior parte del territorio torinese è ricompreso, ma un pezzo di quel territorio torinese non è ricompreso, perché si dice la maggior parte non ha detto tutto il territorio piemontese…, tutto il territorio torinese. Quindi per questo motivo, io volevo evidenziare con questa interpellanza questa criticità e capire come l'Amministrazione volesse muoversi e se ci sia metodo di intervenire per comprendere tutto il territorio torinese. Come ha specificato l'Assessore, abbiamo già, addirittura, votato in Consiglio Comunale una mozione a mia firma in cui si chiedeva che quell’intervento che venne fatto con la convenzione con Unicredit si possa riproporre ancora oggi per dare un incentivo maggiore. Probabilmente Unicredit non sarà più interessato a tale iniziativa, magari potremmo fare ricorso ad altri istituti bancari, ma in questo il nostro Consiglio Comunale si è già espresso con parere favorevole e quindi mi auguro che si possa fare anche un censimento di nuovi investimenti che possono essere riversati sul nostro territorio anche per dare input al settore edilizio e ai posti di lavoro che man mano devono avere una ripresa anche sul nostro territorio, e quindi se noi come Comune possiamo, in qualche maniera, intervenire, ad esempio, anche omologando quelle aree che non sono comprese tra le A e le B e che l'Assessore cita come quelle della maggior parte, ma alcune vengono escluse, se quelle escluse potessero essere ricomprese sarebbe bene. E sarebbe bene magari perseguire gli input del nostro Comune confinante, Venaria, che ha ricompreso alcune zone che invece non potevano partecipare a questo bonus facciate. Mi taccio, Presidentessa, e la ringrazio. Ringrazio l'Assessore se mi farà avere le note. Grazie. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Allora ringrazio lei, Consigliera Scanderebech. |