Interventi |
CURATELLA Cataldo Sì grazie, Presidente. Allora ringrazio il presentatore di questa proposta, un mese e mezzo fa il primo marzo avevamo discusso un altro ordine del giorno che avevo presentato anche io su questo ambito perché è vero ci sono dei posti di lavoro, ma ricordiamoci sempre l’art. 41 della Costituzione all’interno del quale deve svolgersi anche la nostra attività Politica e di conseguenza anche gli indirizzi politici che dobbiamo dare, ovvero che l’attività privata non deve andare in contrasto con l’utilità sociale e a danno della popolazione, ricordava poc’anzi il Capogruppo Tresso che questa Legge del 2016 gli effetti che ha in questi pochi anni con tutto esprimere hanno permesso non solo una riduzione delle perdite al gioco fisico intorno al 19% ma la parte fondamentale ha ridotto del 20% il numero di pazienti in cura presso il Servizio Sanitario per dipendenza del gioco d’azzardo, questo numero ci deve far pensare, ci deve far pensare che la Regione Piemonte nel 2016 all’unanimità prima in tutt’Italia ha voluto regolamentare il gioco fisico, il gioco d’azzardo quindi tutta questa parte… le macchinette, le varie slot machine, quindi ha voluto dare delle regole in un campo completamente deregolamentato dove chiunque poteva fare qualunque cosa e come è stato ricordato poc’anzi non è una Legge come viene detta che impedisce l’apertura di determinate attività, definisce delle regole di distanza da Scuole, Istituti Bancari, sportelli Bancomat, Poste, ovvero definisce delle distanze tali per cui si va a ridurre la possibilità che ci spossa cadere in questo vortice negativo e come già un mese e mezzo fa avevo indicato nell’atto che poi il Consiglio Comunale ha approvato io credo che la Città di Torino nella persona della Sindaca, non solo come Sindaca di Torino ma anche come Sindaca della Città Metropolitana dovrebbe non solo operare a interloquire a livello regionale affinché questa Legge non venga depotenziata ma credo che sia opportuno un’interlocuzione anche a livello nazionale: Ministero della Salute, Presidente del Consiglio quindi facendosi portavoce direttamente o tramite ANCI affinché la nostra Legge regionale quindi la Legge 9/2016 possa rappresentare uno spunto iniziale, una proposta per una Legge di carattere nazionale in modo tale da estendere a tutta la Nazione gli effetti positivi che abbiamo visto. Noi di questi cinque anni di operatività della Legge regionale l’ultimo anno conta meno… mi spiego meglio, l’ultimo anno a causa della pandemia si è visto a livello nazionale un calo di tutti i numeri ma gli effetti di questa Legge regionale si sono visti nei quattro anni precedenti in controtendenza rispetto al dato nazionale ovvero ha permesso di avere una minore perdita all’interno del Piemonte mentre come volume di gioco a livello nazionale la crescita è continuata ad essere quasi in modo esponenziale, quindi bene venga questo ulteriore intervento da parte del Consiglio Comunale che chiede alla Regione di non depotenziare una Legge che ha avuto degli esiti positivi dopo cinque anni le attività dovrebbero essersi riorganizzate, aver trovato il modo per poter nel caso operare al di fuori delle distanze previste ma credo sia fondamentale come Città e come Città Metropolitana chiedere un intervento a livello nazionale per una regolamentazione su tutto il territorio così’ da poter anche portare sul tavolo nazionale questa discussione e fare emergere l’importanza di una regolamentazione in questo campo a tutela di tutti i cittadini in particolare a tutela della salute dei cittadini. Grazie, Presidente. |