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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 19 Aprile 2021 ore 13,00
Paragrafo n. 36
ORDINE DEL GIORNO 2021-11082
LA REGIONE NON SMANTELLI LA LEGGE CONTRO LA LUDOPATIA.
Interventi
CARRETTO Damiano
Grazie. Mi sentite?

CARRETTO Damiano
Okay. Perfetto. Grazie. Innanzitutto, Presidente, spero che vorrà perdonarmi se in
apertura mi permetta di dare la mia vicinanza e solidarietà all’attivista No TAV che al
momento è ricoverata e pare, a quanto si dice per il colpo ricevuto da un lacrimogeno
sparato ad altezza uomo, quindi ci tenevo solo a esprimere la mia solidarietà e vicinanza
e spero che venga fatta chiarezza su quanto accaduto.

CARRETTO Damiano
Allora, per quel che riguarda l’atto che andiamo a discutere. Ma innanzitutto, credo che
chi ha letto l’atto avrà notato che è simile ad altri atti presentati in questi anni ed è,
diciamo, frutto di quanto sta accadendo in Consiglio Regionale, Regione Piemonte. La
Lega vuole infatti manomettere quella che è, a detta di moltissime organizzazioni ed
esperti, è la miglior legge d’Italia contro la ludopatia per probabilmente pagare,
diciamo, una marchetta elettorale alle lobby del gioco d’azzardo perché altrimenti non si
spiega. Nella nostra Regione a seguito dell’applicazione della legge si è registrato un
drastico calo dei volumi di gioco a fronte di un aumento nelle altre Regioni italiane, la
Legge 9 del 2016 perché è di questa che stiamo parlando, ha fatto risparmiare secondo
alcuni calcoli, ai piemontesi, quasi 2 miliardi di euro. La diminuzione registrata in
Piemonte grazie ai dati divulgati dalla stessa Regione, attraverso il rapporto effettuato
dall’IRES 2019, solo nel 2018 rispetto al 2016 appunto, è stata realizzata una
diminuzione di 497 milioni di euro, -9,7%. Il calo nel valore delle perdite osservato nel
2018 rispetto a quello del 2015 è stato pari a 113 milioni, -10%. La crescita del gioco
d’azzardo è rallentata rispetto alla media del resto d’Italia, +7% in Piemonte contro il
22% delle altre Regioni, questo dal report GAPS, l’azzardo nella Regione Piemonte,
IFC-CNR 2018-2019 sono tutti documenti che si possono tranquillamente reperire in
rete. La legge, lo ricordiamo, è stata votata all’unanimità nella scorsa legislatura e non è
stata certo imposta da qualcuno e ha avuto un grande impatto sia sulla salute pubblica
che sul portafoglio dei cittadini, ricordiamo infatti, che per tutelare determinate
categorie, i soggetti maggiormente vulnerabili, alla base della legge si prevede il divieto
di collocare gli apparecchi per il gioco in locali che si trovano a una distanza misurata in
base al percorso pedonale più breve, non inferiore a 300 metri per i Comuni con
popolazione fino a 5.000 abitanti e non inferiore a 500 metri per i Comuni con
popolazione superiore a 5.000 abitanti, appunto, questa distanza deve essere da istituti
scolastici di ogni ordine e grado, centri di informazione per giovani e adulti, luoghi di
culto, impianti sportivi, ospedali, strutture residenziali o semiresidenziali operanti in
ambito sanitario o sociosanitario, strutture ricettive per categorie protette, luoghi di
aggregazione giovanili ed oratori, istituti e di credito e sportelli bancomat, esercizi di
compravendita di oggetti preziosi ed oro usati…, (incomprensibile) e stazioni
ferroviarie. L’applicazione della legge ha fatto sì che il Piemonte sia l’unica tra le
grandi Regioni italiane in cui la richiesta di presa in carico di giocatori patologici sia in
diminuzione dal 2017, inoltre le persone che giocavano in denaro in Piemonte nel 2018
fossero il 25% in meno rispetto al resto d’Italia, 32 contro il 41% della popolazione
oltre i 14 anni, se in Piemonte si fosse giocato come nel resto d’Italia vi sarebbero stati
quasi 400.000 giocatori in più, inoltre non c’è alcun dato scientifico che dimostri un
aumento del gioco illegale né del gioco online dovuto all’applicazione di tale norma,
questi dati non ci sono, non esistono studi scientifici in materia. Inoltre i piemontesi,
come si diceva prima, in quattro anni dell’applicazione della legge hanno risparmiato
oltre 2 miliardi di euro rispetto a quanto avrebbero speso se avessero giocato come gli
altri italiani, questo faccio, ovviamente, sempre i raffronti con le varie percentuali,
inoltre va evidenziato che i più grandi, diciamo, difensori di questa legge sono in primo
luogo i giocatori in trattamento e i loro familiari, proprio perché diciamo, questa legge
ha anche contribuito ad aiutare molte persone, inoltre in questi giorni sappiamo che si
sono espressi contro questa modifica la Chiesa, molte associazioni che si occupano di
questi temi, molti Sindaci e via dicendo, diciamo che c’è un po' una… (incomprensibile)
da quel che sappiamo anche la stessa Maggioranza in Regione è stata un po' presa in
contro piede da questa fretta di andare avanti da parte della Lega, Fratelli d’Italia si è
dimostrata contraria, la stessa Forza Italia sembra essere molto perplessa se non
contraria e quindi la Lega è lasciata un po' da sola a portare avanti questa inutile e
insensata battaglia. Insomma, la Legge 9 del 2016 è un’ottima legge che senza
proibizioni perché ricordiamo che non proibisce il gioco, è riuscita a regolare in modo
ragionevole l’offerta, i commercianti colpiti dagli effetti del cosiddetto
“Distanziometro” hanno inoltre avuto dai tre ai cinque anni di tempo per ricollocare la
propria offerta, i dati dell’Osservatorio regionale del lavoro presentati in audizione nelle
Commissioni consiliari regionali a fine gennaio 2021 hanno dimostrato come il tanto
paventato effetto negativo sull’occupazione nel settore non si sia realizzato, quindi
diciamo “Al lupo, al lupo”, ma poi i dati non hanno dimostrato questi effetti. Il tentativo
della Lega, che come ricordavo, pare non essere neanche in linea con il Presidente
Cirio, nel pieno di un’emergenza sanitaria perché ricordiamo che siamo in
un’emergenza sanitaria, quest’emergenza sanitaria, lo sappiamo, ha messo in ginocchio
l’Italia e questo tentativo di smantellare una legge regionale che sta aiutando migliaia di
famiglie a uscire dal tunnel delle ludopatie e sta permettendo al Piemonte di recuperare
milioni di euro è sconcertante, io credo sia un sentimento abbastanza condiviso, diciamo
che la Regione Piemonte non ha bisogno che in questo momento venga tesa una mano a
qualsivoglia lobby che tenta di riportare indietro la Regione, cercando appunto di
smantellare questa legge, per tanto l’ordine del giorno al di là di tutta una serie di dati,
parte che ho già elencato, chiede di fatto alla Sindaca, ma credo si sia anche già
espressa, ma credo che la voce del Consiglio Comunale del Comune di Torino sia
importante, chiede alla Sindaca fondamentalmente di portare la voce del Consiglio
Comunale alla Regione Piemonte chiedendo di non smantellare la Legge 9 del 2016 e
anzi di dare piena applicazione a questa legge perché appunto nelle varie articolazioni si
chiede anche di dare piena attuazione al Piano integrato delle attività di contrasto
prevenzione diagnosi e cura del gioco d’azzardo patologico il GAP, quindi questo è
l’intendimento di questo atto, mi auguro che il Consiglio Comunale lo voti
all’unanimità perché appunto, in questo momento l’atto della Lega è veramente
scellerato e rischia di, veramente, creare dei danni enormi ai cittadini. (INTERVENTO
FUORI MICROFONO).

CARRETTO Damiano
Qualcuno si è arrabbiato. Comunque io ho finito, Presidente.

CARRETTO Damiano
No, ma io brevemente. In primo luogo, vabbè, ci tenevo anche a manifestare la mia
vicinanza al Consigliere Regionale Diego Sarno che è stato oggetto di minacce di morte
in questi giorni e quindi ovviamente su questo tema. Inoltre io credo che il tema della
perdita dei posti di lavoro debba anche essere sempre correlato a quale tipo di lavoro e
quali conseguenze hanno certe, diciamo azioni commerciali, qua purtroppo si sta
parlando, come diceva il Consigliere Tresso, di salute, si sta parlando di vite distrutte
dal gioco d’azzardo, si sta parlando di famiglie indebitate, famiglie rovinate, persone in
cura per uscire da questo tunnel cioè quindi non stiamo parlando di un aspetto
secondario o di conseguenze trascurabili, non sono trascurabili e i dati in tutti i rapporti
che consiglio a tutti di leggere sono chiarissimi e sono così, io da un certo punto di vista
le trovo sconvolgenti, perché mi rendo conto che ci sono veramente vite che vengono
distrutte e io credo che non ci si possa girare dall’altra parte, io credo che la Politica
debba innanzitutto salvaguardare la salute delle persone, quindi questo è il mio
intendimento in questo atto. C’è da dire che dal 2016 al 2021 sono passati cinque anni
quindi appunto come dicevo nel primo intervento credo che il tempo ci sia anche stato
per rivedere diciamo la propria offerta commerciale e posizionarsi al di fuori perché
ripeto la Legge non vieta gioco d’azzardo ma dà solo delle regolamentazioni a cui ci si
deve attenere ma se uno rispetta queste regole può tranquillamente diciamo esercitare,
avere a che fare con il gioco d’azzardo legale. Io non sono neanche d’accordo su questo
aspetto forse sono un estremista, poi il gioco d’azzardo per me dovrebbe essere
eliminato, però so che la mia posizione può essere anche un po’ estrema ma detto questo
io credo che in questo momento la priorità sia la salute per cui davvero sono contento
che molti Consiglieri la pensino come me e spero che quelli che sono intervenuti, hanno
il senso con questa linea magari privino un attimino a riflettere su delle conseguenze che
sono veramente, veramente pesanti per la vita delle persone quindi invito tutti a questa
riflessione. Grazie.

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