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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 19 Aprile 2021 ore 13,00
Paragrafo n. 24
MOZIONE 2021-06538
RICHIESTA DI APPROVAZIONE DEL RAPPORTO CONCLUSIVO SULLA RICERCA CONOSCITIVA IN MERITO ALLA CANDIDATURA DI TORINO A CAPITALE EUROPEA DELLA CULTURA.
Interventi
GIOVARA Massimo
Grazie, Presidente Sicari. Mi sentite? Spero mi sentiate.

GIOVARA Massimo
Grazie. Allora, finalmente riusciamo a votare in maniera condivisa questa relazione
conclusiva, che è il frutto di un lavoro molto lungo che la V Commissione ha svolto in
concordia istituzionale, e stimolata dalla mozione successiva a prima firma del
Consigliere Capogruppo Lo Russo. Che cos’è questo atto? Come si caratterizza questo
atto? Questo atto di caratterizza, proprio come chiede la Comunità Europea in merito
alla candidatura, come un atto al di fuori dei partiti, o meglio, condiviso il più possibile,
una delle richieste della Comunità Europea e della Commissione è proprio che le
candidature siano il più possibile condivise, possibilmente all’unanimità, dalle Forze
politiche che presidiano il territorio, questo perché se no si partirebbe già zoppi in
partenza. Ma veniamo alla conclusione, senza prendere troppo tempo, anche perché c’è
stato tutto il tempo per partecipare alle sedute di ricerca conoscitiva, che, voglio dire,
l’idea della ricerca conoscitiva, anche questa, non è un’idea che viene dal Presidente
Giovara, ma è stata avviata - e io la ringrazio per questo -, con la ricerca conoscitiva
sulla partecipazione culturale, da Eleonora Artesio, la Capogruppo, che io ringrazio. Già
quella ricerca conoscitiva ha portato a delle riflessioni utili che entrano dentro poi
l’emendamento contenuto all’interno della mozione del Capogruppo Lo Russo.
Abbiamo audito numerosi soggetti, che potrebbero dare l’idea di quante sono le forze da
mettere in campo in occasione dell’avvio della candidatura a Capitale Europea della
Cultura, sicuramente non li abbiamo auditi tutti, anzi, abbiamo avuto, man mano che
andavamo avanti, la chiara idea del fatto che abbiamo toccato la punta dell’iceberg e
che Torino è un territorio estremamente ricco per portare avanti un’iniziativa di questo
genere.
Il primo punto da tenere in considerazione è che all’inizio della ricerca conoscitiva
qualcuno ha suggerito che fosse un’azione da condurre più avanti, che forse era
prematuro che si parlasse di una candidatura al 2033; noi invece abbiamo accolto con
piacere il suggerimento del Capogruppo Lo Russo, anche perché la programmazione, la
preparazione di questo evento dovrà essere già pronta alla fine della prossima
Consiliatura, come minimo, i tempi sono infatti questi.
Cosa dice la conclusione di questa ricerca? Per andare in breve, visto che abbiamo poco
tempo: quello che chiede è molto semplice, ed è la sintesi di quanto raccolto, la sintesi
fatta modestamente, criticabile, sicuramente migliorabile, ma nessuno dei partecipanti
alla Commissione, dei Commissari, ha pensato di emendarla in qualche modo, quindi io
mi immagino che sia stata accettata integralmente da tutte le Forze politiche, e propone
delle azioni precise. Allora, innanzitutto si parla degli assi su cui bisognerebbe
caratterizzare la candidatura, e il principale è l’asse tecnico-scientifico: noi abbiamo dei
Atenei che stano reggendo molto bene, che stanno facendo da punta alla possibile
rinascita del territorio torinese; abbiamo il campo dell’innovazione e della
sperimentazione, che trattiamo molto spesso con l’Assessore Pironti; Città Laboratorio,
che è un’altra qualità che ci distingue da tutte le altre città italiane, ma anche che ci
mette in forte vantaggio rispetto ad alcune città europee; l’impatto sociale, su questo
siamo primi in assoluto, Torino è una Città dell’inclusione e della solidarietà; le
comunità straniere, le collaborazioni con gli istituti di cultura europei, abbiamo parlato
approfonditamente anche su questo. La Commissione Europea richiede che si rispettino
dei criteri di inclusione; cultura e pedagogia, le nuove generazioni e la coscienza
cittadina, questo tema è stato sollevato in particolare dalla Consigliera Artesio, che
ringrazio di nuovo, perché questa Città è una Città che ha fatto molto in passato rispetto
a questo tema; sostenibilità ambientale, questa Amministrazione ha dimostrato che
questo tema può essere assolto egregiamente, abbiamo vinto numerosi premi, come il
Presidente della VI Commissione sa bene; e il paesaggio, la nostra città è tra le più belle
che abbiamo in Italia. Ma quali sono le azioni? Lanciare ufficialmente la proposta di
candidatura, già da subito possibilmente, coinvolgendo il territorio cittadino,
metropolitano e regionale e raccogliendo adesioni attraverso un protocollo d’intesa con i
vari soggetti che abbiamo audito e anche altri che non abbiamo ancora audito;
individuare o creare strumenti di connessione e progettazione comune, anche digitali;
costruire un gruppo di coordinamento del percorso, che sia il più possibile indipendente
dalle Amministrazioni locali, e quindi dalla politica, e che segua un principio di
imparzialità e di inclusività; attribuire ruoli e obiettivi definiti e specifici ai soggetti;
stabilire una timeline precisa che definisca in modo chiaro le fasi del percorso di
candidatura e, cosa molto importante, stabilire un budget a breve, medio e lungo
termine, adesso abbiamo l’occasione dei fondi europei che stanno per arrivare e quindi è
proprio l’occasione perfetta, pensiamo ad esempio all’HUB del Teatro Nuovo e della
nuova Biblioteca Civica Centrale, come può entrare in maniera integrale dentro a questo
percorso di candidatura europea; avviare progetti di rigenerazione urbana e
progettazione di spazi fisici innovativi, che leghino concretamente l’attuazione delle
future politiche culturali a temi e patrimoni individuati dal percorso di candidatura (ne
ho appena citato uno); recuperare le azioni che già nel passato nella nostra città si
dimostrarono efficaci nel realizzare gli obiettivi legati ad un’idea di città policentrica,
anche questa è una cosa, è un criterio che ci chiedono i fondi europei che stanno per
arrivare sulla nostra città, andare a vedere già quali progetti già abbiamo in campo che
rispettano i criteri; coinvolgere le nuove generazioni per immaginare la città del futuro,
facendo tesoro dell’attuale momento di crisi, su questo avevamo avviato, insieme
all’Assessorato, che ringrazio, l’Assessorato alla Cultura, una collaborazione con TEDx
e Enrico Gentina e spero che questa collaborazione prosegua nel futuro, anche senza di
noi o con noi; implementare fin da subito un processo preciso di monitoraggio
dell’impatto della candidatura.
C’è una nota alla fine, esisteva già una ricerca su questa candidatura risalente al 2012 e
condotta dall’impresa Torino Nordovest, che poi però non è stata portata a termine, ma
da cui si possono ricavare numerosi suggerimenti importanti.
Io credo di avere, per adesso, terminato e le ridò la parola, Presidente, la ringrazio.

GIOVARA Massimo
Grazie, Presidente. Io volevo intanto ringraziare il collega Lo Russo, perché credo che,
se riusciamo davvero a consegnare un atto forte e, direi, non bipartisan, comprenderei
tutte le forze politiche di questo Consiglio Comunale, non potremmo che fare del bene e
porre le basi veramente per una rinascita del comparto culturale, così martoriato nella
Città di Torino. In merito... non so se devo già parlare in merito agli emendamenti. Per
quanto riguarda il mio perlomeno, come credo sia stato riconosciuto dallo stesso
Capogruppo Lo Russo, non mi permetto di parlare, ha già parlato il collega Carretto per
quanto riguarda lo spirito del suo emendamento, il mio era rafforzativo, tant’è che ho
firmato anche l’atto, ovviamente, non ho semplicemente emendato, nel tentativo di
ricordare che da tutte le parti sono arrivati dei contributi forti al comparto culturale e
che quindi questo fa ben sperare che in futuro la Città di Torino possa accettare di
candidarsi con grande forza.
Vorrei aggiungere un elemento un po’ più teorico, però, alla discussione: essendo che la
Città di Torino è forte proprio in campo dell’innovazione da più di un secolo, anche dal
punto di vista della scrittura del programma e delle tematiche politiche che riguardano il
comparto culturale, mi piacerebbe si iniziasse a pensare alla cultura come cittadino-
centrica, cioè a pensare ai programmi che riguardano le attività culturali condotte e gli
investimenti in ambito culturale condotti, in ambito locale, ma anche nazionale,
pensando a quali benefici hanno i cittadini da parte del comparto culturale, e non
soltanto pensando alle strutture che devono giustamente amministrare e produrre
cultura. Questo perché è proprio uno dei temi che la Commissione Europea ci chiede di
trasformare. La Commissione Europea - e l’abbiamo visto durante questa lunga ricerca
sulla candidatura - ci chiede di concepire l’Amministrazione politica della cultura come
una delle leve che possono essere utili a raggiungere obiettivi che non sono prettamente
culturali, come una delle leve che ci permettono di raggiungere, appunto, come ho già
detto prima, e non rubo altro tempo, gli obiettivi dell’inclusione sociale, gli obiettivi
dell’innovazione e gli obiettivi della resilienza climatica e della trasformazione e
conversione del nostro comparto energetico. Quindi, rispetto a questo, volevo
aggiungere solo questo elemento e ringrazio ancora tutti.

GIOVARA Massimo
Mi scusi, non riesco a segnarmi, ma adesso provo…

GIOVARA Massimo
Vado diretto?

GIOVARA Massimo
Non sono il Capogruppo e neanche l’Assessora Leon, quindi parlo per quello che mi
compete. Se io fossi il Capogruppo del Gruppo Consiliare, rispetto agli emendamenti
Carretto darei libertà di voto. Invece sono un po’ dispiaciuto per il fatto che... per la
dichiarazione di voto del Capogruppo Lo Russo, che invece è il Capogruppo del Partito
Democratico, e a questo proposito non so di quanto tempo dispongo, ma mi piacerebbe
spiegare nel dettaglio allora gli emendamenti che ho fatto dopo avere firmato il suo atto,
perché sono tutti emendamenti rafforzativi di un percorso e il non votarli purtroppo,
incrina un po’, come, dal punto di vista giustificatissimo del Consigliere Lo Russo e
politicamente corretto dal suo punto di vista, incrinano gli emendamenti del Consigliere
Carretto, così ci inciampiamo, come in un domino, non votando gli emendamenti di
Giovara, che però, peraltro, ha condotto una ricerca conoscitiva su stimolo della stessa
mozione. Quindi io mi limito a dire questo; peraltro, non sono nel ruolo di poter dare
indicazioni di voto al mio Gruppo. Grazie.

GIOVARA Massimo
Sì, mi permetto di insistere, sperando che la moral suasion abbia un qualche effetto; di
solito non sono bravo, comunque, in questo. Proprio per onore ed onestà intellettuale,
volevo ricordare il processo di questi emendamenti. Allora, abbiamo già fatto questa
discussione in uno o forse due Consigli Comunali e l’iter previsto era quello di
approfondirli in Commissione, approfondire gli emendamenti, discuterli insieme, e
infatti la sua mozione, Capogruppo Lo Russo, che continuo a ringraziare, è stata messa
all’Ordine del Giorno nella mia Commissione, nella Commissione da me presieduta -
per carità, non è mia, è di tutti - diverse volte. Purtroppo, non abbiamo mai avuto
l’onore di poter discutere insieme a lei di questo atto, che lei ritiene al di fuori della
norma, ma, peraltro…, cioè emendare senza concordare prima atti delle Minoranze, ma
in realtà è avvenuto per un atto di un suo Collega, che ha accettato assolutamente gli
emendamenti della Maggioranza, e si tratta del Vicepresidente Lavolta, proprio in
ambito culturale, in ambito di eventi culturali. Ovviamente, lei mi potrà rispondere che
ognuno parla per sé, ma lei è il Capogruppo e quindi io mi riferisco a lei, oltre che ai
firmatari di questo atto. Io la invito di nuovo, comprendendo benissimo lo spirito della
non partecipazione per gli emendamenti del Collega Carretto, a riconsiderare, invece, il
voto sui miei emendamenti, perché, proprio perché avevamo concordato più volte - e la
Vicepresidente di Commissione Foglietta ne è testimone - la discussione di un atto
concordato, e, purtroppo, siamo arrivati a questo punto, non siamo riusciti nemmeno a
discuterlo, mi tocca ricordarlo, alla fine dell’indagine conoscitiva, anche se, anche in
quell’occasione, era stata programmata una discussione congiunta e ci ritroviamo qua in
Consiglio Comunale a dovere discutere. Credo che potremmo risparmiare volentieri ai
cittadini questa... io la chiamo incrinatura per comodità, ma anche per simpatia…

GIOVARA Massimo
… questo dibattito su questioni, come dire, formali, di correttezza istituzionale. Io credo
che la correttezza istituzionale sia soprattutto nei confronti dei cittadini. Quindi, se gli
emendamenti di merito sono accolti, io non riesco a trovare motivi per non votarli, ecco.
La ringrazio.

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