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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 19 Aprile 2021 ore 13,00
Paragrafo n. 24
MOZIONE 2021-06538
RICHIESTA DI APPROVAZIONE DEL RAPPORTO CONCLUSIVO SULLA RICERCA CONOSCITIVA IN MERITO ALLA CANDIDATURA DI TORINO A CAPITALE EUROPEA DELLA CULTURA.
Interventi
FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Sì, grazie Presidente. Io ho partecipato con attenzione a tutto il percorso di candidatura
di Torino Capitale della Cultura e credo che Torino ne abbia le qualità, la possibilità,
l’ambizione legata alla sua… (incomprensibile) storia, è una città reale, religiosa,
militare, città barocca, città delle stamperie, della tecnologia, delle auto e anche delle
nuove tecnologie emergenti. Torino culturale va declinata nei suoi luoghi, che non sono
riproducibili o copiabili, e ricordiamo che in questo momento è anche molto importante
pensare, appunto, proprio alle caratteristiche storiche degli spazi che si vanno anche ad
individuare; città dei santi sociali, della solidarietà e della cultura, questo è un aspetto
che è venuto fuori che mi piace e voglio in qualche modo far rilevare, perché è un
aspetto importante che la cultura sia anche solidarietà; città medaglia d’oro della
Resistenza e quindi della lotta alla dittatura. Un processo di candidatura che è una
mappatura, che attiva interessi, che traccia l’ordito di un tappeto sicuramente più
grande, che innesta curiosità, interesse, stimola la volontà di provarci, ecco, noi
abbiamo bisogno, in un periodo anche post pandemico, di guardare lontano, di fissare
un obiettivo e di cercare anche di raggiungerlo. Ecco, questa volontà di provarci può
riqualificare i territori, può avviare processi di trasformazione e anche di
riqualificazione. Sociologicamente innestare quelle reti che poi creano altre reti, è un
processo di candidatura, innesta un percorso e io credo che, come a me piace sempre
citare, “La cultura è l’unico bene dell’umanità che, diviso fra tutti, anziché diminuire
diventa più grande”, è una citazione di Hans-Georg Gadamer. Ecco, noi abbiamo voluto
lavorare su questa candidatura, anche se i tempi saranno molto lontani e non sarà la
prossima Consiliatura e neanche quella successiva che si occuperanno di gestire. È una
possibilità rivolta anche alle future generazioni per quel lavoro che, in qualche modo,
abbiamo voluto sempre innestare, ma anche pensando, appunto, a Torino che va
raccontata, e io credo che già nel racconto, già nell’intenzionalità di questo processo ci
sia già una piccola vittoria. È un po’ come nella poesia di Kavafis che diceva che non è
importante arrivare a Itaca, ma è il percorso che hai fatto per arrivarci che ti porta in
qualche modo a comprendere la bellezza della tua isola, anche se questa è rocciosa e
non è particolarmente fertile. Ecco, il percorso, un buon percorso è sempre un modo
interessante, strutturante di una ricerca di socialità, di una ricerca di cultura che si
innesta, appunto, nel ricavare e nell’innestare reti tra i vari soggetti culturali, che, come
abbiamo visto proprio dalla… (incomprensibile), sono tanti, differenti ma in qualche
modo che possano interagire per creare un buon protocollo di candidatura per Torino.
Torino ha bisogno di guardare avanti e di fissare degli obiettivi.
Quindi, io ringrazio tutti quelli che hanno in qualche modo partecipato e dato contributi
a questa candidatura, perché la ritengo estremamente significativa, anche se veramente
dobbiamo fare un po’ uno sforzo temporale nell’immaginarla nel tempo, appunto, dei
12 anni. Grazie.

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