Interventi |
FERRERO Viviana (Vicepresidente) Verifico la presenza dell'Assessora Schellino. SCHELLINO Sonia (Vicesindaca) Ci sono, Presidente, buongiorno. FERRERO Viviana (Vicepresidente) E della Consigliera Artesio. ARTESIO Eleonora Presente. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Sì, quindi procedo alla lettura dell'interpellanza n. mecc. 202100187: “Situazione senza fissa dimora presso porticato di via Leoncavallo” FERRERO Viviana (Vicepresidente) È stata presentata dalla Consigliera Artesio in data 6 aprile del 2021 e passo la parola quindi all'Assessora Schellino per la risposta. SCHELLINO Sonia (Vicesindaca) Grazie. Nel dicembre del 2020 è iniziato un percorso condiviso tra associazioni del Terzo Settore e Servizio adulti in difficoltà della Città, finalizzato a intervenire in favore delle persone che stanziano presso il porticato di via Leoncavallo. Il percorso ha coinvolto l'associazione ATMOS, il Gruppo Abele, la Comunità di Sant'Egidio, che effettua passaggi periodici in zona, e gli operatori del servizio itinerante diurno della città. All'inizio 2021, il portico era luogo di ricovero notturno per una decina di persone in stato di grave emarginazione. Sulla base di un confronto costante che ha portato a definire obiettivi minimi percorribili, si sono strutturate delle proposte di cura e inclusione individualizzate per ciascuno degli occupanti. Grazie al lavoro di vicinanza, di relazione quotidiano sono ripresi i contatti con i Servizi stranieri specialistici e con i Servizi sociali di riferimento; offerto prestazioni e consulenze sanitarie, grazie a Rainbow for Africa che effettuata tamponi rapidi presso il Drop-in del Gruppo Abele e consulti legali per valutare possibili percorsi di emersione rispetto alla condizione di irregolarità, ai sensi della normativa sull'immigrazione. Cinque persone ad oggi hanno lasciato il portico e sono ospiti ora di altri servizi di accoglienza. La presenza attiva delle associazioni e degli operatori ha inoltre svolto funzioni di deterrente rispetto ad attività illegali nelle vicinanze, contribuendo a ridurre a tre il numero degli occupanti stanziali durante la notte. I preoccupanti eventi recenti - l'incendio di masserizie - sono purtroppo da attribuirsi al grave disagio sanitario di un signore, regolarmente soggiornante in Italia, che da alcuni mesi è arrivato a Torino. L'intervento delle Forze dell'Ordine e dell’emergenza sanitaria non è stato risolutivo, in quanto il signor è attualmente presente presso il portico. A seguito dell'ultima riunione di coordinamento del 7 aprile, le agenzie coinvolte nel progetto di intervento hanno redatto una segnalazione rivolta al Comando dei Vigili Urbani, al Commissariato Barriera di Milano, al Dipartimento di salute mentale, al Presidente della Circoscrizione 6, e anche a me, per chiedere un monitoraggio da parte delle Forze dell'Ordine della situazione, al fine di contenere possibili derive pericolose per la persona e per gli altri, e per garantire la sicurezza degli operatori, dei volontari e degli abitanti del quartiere; un intervento del Centro di Salute Mentale di zona, già allertato dalla psichiatria volontaria del Gruppo Abele, perché si faccia carico il prima possibile della persona in stato di grave scompenso psichiatrico. Le associazioni si impegnano a continuare, in collaborazione con il Servizio Adulti in difficoltà, il lavoro di monitoraggio e mediazione dell'area, e in particolare con il signore in questione, affinché si possa giungere a una soluzione accettabile per lui e per il contesto. Devo dire che la settimana scorsa ci sono state da parte di questo signore ancora degli episodi, così, un po' di insofferenza nei confronti delle persone che cercano di occuparsi di lui. Il servizio di psichiatria, più volte sollecitato, non è per ora riuscito a convincerlo a curarsi di sua volontà. L’attenzione è ovviamente massima, proprio perché è una persona che, quando ha dei momenti di aggressività, può essere sgradevole a vedersi e potrebbe anche essere nocivo per sé stesso. Quindi l'allerta è massima, soprattutto con questo coinvolgimento del Centro di Salute Mentale e della psichiatria, perché la persona, purtroppo, di questo ha principalmente bisogno, di cure sanitarie in questo senso. Lo stiamo monitorando ogni giorno con tutte le associazioni e le istituzioni che ho detto precedentemente, speriamo di risolvere anche questo problema. Ho terminato, grazie. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Sì grazie, Assessora Schellino. La parola alla Consigliera Artesio. ARTESIO Eleonora Grazie. Come l'Assessora sa stiamo alla terza interpellanza sulla questione della presenza di persone in difficoltà nei portici di via Leoncavallo, due a mia firma e una a firma della collega Consigliera Tisi. Sono lieta di apprendere che l'Amministrazione Comunale, la Circoscrizione 6 e l'associazione ATMOS intrattengono un tavolo costante di monitoraggio della situazione, ancora di più che i servizi deputati, da quelli sanitari a quelli socio-assistenziali, sono attivi nell'accompagnare le persone per uscire dalla condizione di emergenza e rientrare in un percorso possibile di inclusione a seconda della tipologia delle loro condizioni. Quindi, dal punto di vista della risposta, credo ci siano state fornite le rassicurazioni. Mi sembra che anche l’attenzione non stia andando a scemare, anzi, in modo particolare a prescindere dai piccoli numeri dei quali stiamo parlando - poiché ogni numero riconduce a una storia personale e a una sofferenza individuale - sono monitorati con gli strumenti possibili, quindi auspico che l'impegno che tutti stanno rivolgendo a questa situazione possa produrre i migliori esiti nell'interesse delle persone e anche della collaborazione tra le comunità locali e le persone in difficoltà. Grazie, quindi, buongiorno. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Allora ringrazio la Consigliera Artesio. |