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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 12 Aprile 2021 ore 13,00
Paragrafo n. 9
INTERPELLANZA 2021-00138
VILLAGGIO OLIMPICO E PANDEMIA.
Interventi
ROLANDO Sergio (Assessore)
Presente, grazie, Presidente.

ROLANDO Sergio (Assessore)
Sì, grazie, Presidente. La situazione evidenziata trae spunto da una situazione verificata (incomprensibile) in corso d’anno nelle riunioni della Fondazione XX Marzo. Parco Olimpico segnala alla Fondazione che la Cooperativa D.O.C. ha dovuto far fronte a una chiusura anticipata della stagione invernale 2019/2020, a una stagione estiva fortemente penalizzata e alla successiva sostanziale cancellazione della stagione invernale 2020/2021. In questo quadro pandemico D.O.C. sta incontrando diversi problemi, in termini di rispondenza soggettiva ai parametri imposti dai dispositivi nell’ottenimento delle agevolazioni fiscali e dei ristori previsti dal Governo per le attività alberghiere. Faccio presente che D.O.C. ha un fatturato, al 2019, di 19 milioni di euro. Parco Olimpico, dal canto suo, ha subito almeno in egual misura gli effetti negativi della pandemia. Le misure di contenimento dell’emergenza sanitaria hanno infatti avuto, per l’anno 2020, e continuano ad avere nel 2021, un impatto estremamente significativo per Parco Olimpico, sia dal punto di vista dei risultati economici (Parco Olimpico ha fatturato 6 milioni e mezzo nel 2019 e 2,5 milioni nel 2020), sia rispetto a tutte le attività e ai settori in cui opera e dai quali è fortemente influenzata, quale l’intrattenimento (incomprensibile). Fin dal mese di aprile è iniziato con Parco Olimpico un lungo confronto, progressivamente inaspritosi, non per volontà di Parco Olimpico, per l’ottenimento di un agio sul canone. Le posizioni che non si sono avvicinate vengono a sfociare a fine anno in un contenzioso. In questa sede si vede D.O.C. richiedere uno sconto incondizionato del 50% del canone Parco Olimpico, la quale propone, ha proposto uno sconto più contenuto sui canoni in corso della stagione ’20-’21, con il rinvio alle stagioni successive con una prospettiva di successivo recupero degli ulteriori anni di contratto, posto che quest’ultimo si è appena rinnovato per 9 anni, ed è quindi una visione di possibilità di spalmatura nel medio-lungo termine. D.O.C., non soddisfatta di tale comportamento, ha chiesto un pronunciato al Tribunale Ordinario di Torino, che si è pronunciato, ahimè, nel febbraio 2021, nel contesto di una procedura ex articolo 700, Codice di Procedura Civile, innescata dalla stessa ditta D.O.C.. Rammento che D.O.C. e Parco Olimpico sono entrambe società private, non pubbliche. La sentenza del Tribunale - che è disponibile, basta richiederla - ha mantenuto inalterati gli effetti del contratto. D.O.C. ha pertanto provveduto, perché obbligata, al pagamento dei canoni fino al 31 dicembre 2020. Con la partecipazione di Fondazione XX Marzo, che è intervenuta due o tre volte nel corso d’anno, Parco Olimpico ha mantenuto comunque vivo, pur nell’irrigidimento dei rapporti, un dialogo tra le parti, che si spera conduca a un punto di incontro costruttivo. Certo è che la sentenza del Tribunale Ordinario di Torino, peraltro attivata da D.O.C., costituisce un serio precedente, perché rimangono vive le problematiche strutturali e di manutenzione straordinaria che caratterizzano gli edifici del Villaggio Olimpico di Bardonecchia. Relativamente alle due domande dell’interpellanza: “Quali sono le intenzioni dell’Amministrazione per tutelare un bene pubblico così importante come il Villaggio Olimpico”, l’Amministrazione è consapevole delle difficoltà, come dimostra la relazione illustrata, e si sta attivando per consentire che il disaccordo tra le parti sfoci non in un contenzioso, ma in una situazione accettabile da entrambi le parti. Si continua a dialogare. In Fondazione nella prossima assemblea parleremo di questo argomento. Tengo a precisare, con riferimento alla domanda n. 2): “Se non si ritenga necessario che la Città, in quanto socia della Fondazione, in accordo con gli altri due soci pubblici, Regione e Città Metropolitana, ritengano promuovere con Parco Olimpico la rinegoziazione del canone di gestione, che tenga conto della straordinaria e grave situazione”, ribadisco che la Fondazione, che in città ha già attivato numerose interlocuzioni con Regione e Città Metropolitana, al fine di trovare una possibile soluzione. Riteniamo indispensabile continuare nel rapporto con gli enti fondatori. Si fa anche presente che in questo momento la presenza all’interno di Parco Olimpico del Presidente è venuta a mancare per via delle dimissioni recentemente ricevute, e quindi dovremo anche attivare una nomina del nuovo Presidente di nostra spettanza e poi insistere nelle azioni fatte fino a oggi. Grazie.

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