Città di Torino

Consiglio Comunale

Città di Torino > Consiglio Comunale > VERBALI > Torna indietro

Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 12 Aprile 2021 ore 13,00
Paragrafo n. 9
INTERPELLANZA 2021-00138
VILLAGGIO OLIMPICO E PANDEMIA.
Interventi
FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Procediamo, quindi, con l’interpellanza successiva, si tratta della n. mecc. 202100138, di cui però devo verificare la presenza dell’Assessore Rolando.

ROLANDO Sergio (Assessore)
Presente, grazie, Presidente.

FERRERO Viviana (Vicepresidente)
E della Consigliera Tisi.

TISI Elide
Presente, Presidente.

FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Perfetto, grazie. Ne do quindi lettura:

“Villaggio Olimpico e pandemia”

FERRERO Viviana (Vicepresidente)
È stata presentata dalle Consigliere Tisi, Patriarca e dal Consigliere Magliano il 10 marzo del 2021. Do subito la parola all’Assessore Rolando per i cinque minuti assegnati per la risposta, grazie.

ROLANDO Sergio (Assessore)
Sì, grazie, Presidente. La situazione evidenziata trae spunto da una situazione verificata (incomprensibile) in corso d’anno nelle riunioni della Fondazione XX Marzo. Parco Olimpico segnala alla Fondazione che la Cooperativa D.O.C. ha dovuto far fronte a una chiusura anticipata della stagione invernale 2019/2020, a una stagione estiva fortemente penalizzata e alla successiva sostanziale cancellazione della stagione invernale 2020/2021. In questo quadro pandemico D.O.C. sta incontrando diversi problemi, in termini di rispondenza soggettiva ai parametri imposti dai dispositivi nell’ottenimento delle agevolazioni fiscali e dei ristori previsti dal Governo per le attività alberghiere. Faccio presente che D.O.C. ha un fatturato, al 2019, di 19 milioni di euro. Parco Olimpico, dal canto suo, ha subito almeno in egual misura gli effetti negativi della pandemia. Le misure di contenimento dell’emergenza sanitaria hanno infatti avuto, per l’anno 2020, e continuano ad avere nel 2021, un impatto estremamente significativo per Parco Olimpico, sia dal punto di vista dei risultati economici (Parco Olimpico ha fatturato 6 milioni e mezzo nel 2019 e 2,5 milioni nel 2020), sia rispetto a tutte le attività e ai settori in cui opera e dai quali è fortemente influenzata, quale l’intrattenimento (incomprensibile). Fin dal mese di aprile è iniziato con Parco Olimpico un lungo confronto, progressivamente inaspritosi, non per volontà di Parco Olimpico, per l’ottenimento di un agio sul canone. Le posizioni che non si sono avvicinate vengono a sfociare a fine anno in un contenzioso. In questa sede si vede D.O.C. richiedere uno sconto incondizionato del 50% del canone Parco Olimpico, la quale propone, ha proposto uno sconto più contenuto sui canoni in corso della stagione ’20-’21, con il rinvio alle stagioni successive con una prospettiva di successivo recupero degli ulteriori anni di contratto, posto che quest’ultimo si è appena rinnovato per 9 anni, ed è quindi una visione di possibilità di spalmatura nel medio-lungo termine. D.O.C., non soddisfatta di tale comportamento, ha chiesto un pronunciato al Tribunale Ordinario di Torino, che si è pronunciato, ahimè, nel febbraio 2021, nel contesto di una procedura ex articolo 700, Codice di Procedura Civile, innescata dalla stessa ditta D.O.C.. Rammento che D.O.C. e Parco Olimpico sono entrambe società private, non pubbliche. La sentenza del Tribunale - che è disponibile, basta richiederla - ha mantenuto inalterati gli effetti del contratto. D.O.C. ha pertanto provveduto, perché obbligata, al pagamento dei canoni fino al 31 dicembre 2020. Con la partecipazione di Fondazione XX Marzo, che è intervenuta due o tre volte nel corso d’anno, Parco Olimpico ha mantenuto comunque vivo, pur nell’irrigidimento dei rapporti, un dialogo tra le parti, che si spera conduca a un punto di incontro costruttivo. Certo è che la sentenza del Tribunale Ordinario di Torino, peraltro attivata da D.O.C., costituisce un serio precedente, perché rimangono vive le problematiche strutturali e di manutenzione straordinaria che caratterizzano gli edifici del Villaggio Olimpico di Bardonecchia. Relativamente alle due domande dell’interpellanza: “Quali sono le intenzioni dell’Amministrazione per tutelare un bene pubblico così importante come il Villaggio Olimpico”, l’Amministrazione è consapevole delle difficoltà, come dimostra la relazione illustrata, e si sta attivando per consentire che il disaccordo tra le parti sfoci non in un contenzioso, ma in una situazione accettabile da entrambi le parti. Si continua a dialogare. In Fondazione nella prossima assemblea parleremo di questo argomento. Tengo a precisare, con riferimento alla domanda n. 2): “Se non si ritenga necessario che la Città, in quanto socia della Fondazione, in accordo con gli altri due soci pubblici, Regione e Città Metropolitana, ritengano promuovere con Parco Olimpico la rinegoziazione del canone di gestione, che tenga conto della straordinaria e grave situazione”, ribadisco che la Fondazione, che in città ha già attivato numerose interlocuzioni con Regione e Città Metropolitana, al fine di trovare una possibile soluzione. Riteniamo indispensabile continuare nel rapporto con gli enti fondatori. Si fa anche presente che in questo momento la presenza all’interno di Parco Olimpico del Presidente è venuta a mancare per via delle dimissioni recentemente ricevute, e quindi dovremo anche attivare una nomina del nuovo Presidente di nostra spettanza e poi insistere nelle azioni fatte fino a oggi. Grazie.

FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Grazie, Assessore Rolando. Passo la parola alla Consigliera Tisi.

TISI Elide
Sì, anch’io ringrazio l’Assessore per la risposta. È chiaro che il tema è molto complesso e credo meriti ulteriori approfondimenti. Intanto ci tengo a precisare che questa interpellanza nasce dalla segnalazione che è partita dalla Cooperativa D.O.C., credo a tutti i Gruppi consiliari, e che segnalava le difficoltà che, nel merito di questa gestione in particolare, quindi sulla vicenda del Villaggio Olimpico di Bardonecchia, si era trovata ad affrontare in conseguenza, appunto, di una riduzione drastica, evidentemente, di presenze, sia nella stagione invernale precedente, che, credo, a maggior ragione, quella attuale, che nel periodo estivo. Io credo sia importante ricordare che questa realtà nella città di Torino collabora, credo abbia collaborato e continui a collaborare in esperienze di housing sociale anche molto significative, una per tutte ricordo di via Ivrea, peraltro l’esperienza di via Ivrea Sharing, nata anche dalla collaborazione con la Fondazione Sviluppo e Crescita della CRT. Quindi credo che... la mia interpellanza aveva ovviamente anche una valenza di tipo politico, credo che sia davvero necessario, insomma, che la Città di Torino su questo tema ponga attenzione, perché è vero che stiamo parlando del Villaggio Olimpico di Bardonecchia, ma stiamo parlando di una realtà presente anche a Torino, che crea occupazione, non soltanto continuativa nel corso dell’anno, ma sicuramente anche nel lavoro stagionale, sia invernale che estivo, coinvolgendo anche cittadini torinesi. Io, come dicevo, ritengo, anche dalle parole dell’Assessore che poc’anzi, insomma, ha rappresentato una situazione piuttosto complessa, sia necessario proseguire, da parte della Città, questo impegno e da parte nostra anche un ulteriore approfondimento, che valuterò, insomma, con quali modalità è più opportuno svolgere. Per intanto, visto che l’Assessore ha citato alcuni atti molto precisi, io chiederei, intanto, se mi può fornire la nota di cui ha dato lettura, che già sicuramente ha degli elementi importanti che sono stati rappresentati e su cui posso, come dire, definire anche riferimenti più precisi ed elementi ovviamente che non sono nella disponibilità della conoscenza dei Consiglieri.
L’altro aspetto che è stato richiamato, se non sbaglio, è un contenzioso, che sarebbe già sfociato in una sentenza. Ecco, anche su questo chiedo la possibilità di poter acquisire la documentazione, proprio per capire se, come dire, è già una sentenza di merito e che quindi in qualche modo attribuisce questo obbligo, oppure se invece è un altro tipo di sentenza. Perché dico questo? Perché molte Pubbliche Amministrazioni, laddove hanno agito contratti di tipo oneroso legati al proprio patrimonio, affidati anche a soggetti privati, in considerazione di questa situazione assolutamente straordinaria e laddove le attività hanno dovuto subire una interruzione, una sospensione, hanno ritenuto - e su questo ci sono, anche a livello nazionale, dei pareri, tra l’altro anche proprio verso i Comuni - delle riduzioni di canone, in considerazione della interruzione dell’attività. Quindi, a prescindere che chiaramente qui, appunto, la situazione è tra soggetti che non sono…, D.O.C. è un soggetto privato, il Parco Olimpico è un soggetto in parte privato, ma non del tutto, quindi mi chiedevo, insomma, del motivo che mi ha spinto a presentare questa interpellanza, se queste modalità, che vengono anche da indicazioni, diciamo così, di buonsenso, siano praticabili in una situazione contingente mondiale come la chiusura di attività in conseguenza della pandemia e dei provvedimenti nazionali che hanno imposto in parte, soprattutto nell’ambito turistico e della ristorazione, oltre che culturale, l’interruzione delle attività medesime. Grazie, Vicepresidente.

FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Sì, grazie, Consigliera Tisi.
Copyright © Comune di Torino - accesso Intracom Comunale (riservato ai dipendenti)