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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 12 Aprile 2021 ore 13,00
Paragrafo n. 7
INTERPELLANZA 2021-00134
TORINO, DOVE I TRAM DERAGLIANO.
Interventi
LAPIETRA Maria (Assessore)
Sì, grazie. Allora, questa interpellanza, appunto, riguarda le linee tranviarie, la manutenzione delle linee tranviarie. Al primo punto mi viene chiesto: “Se sia presente un piano di manutenzione di binari e scambi, e quali eventuali modifiche siano state introdotte alla luce dei frequenti deragliamenti”. Allora, innanzitutto si precisa che i deragliamenti a cui fa riferimento l’interpellante nella premessa, che ovviamente non vi ho letto perché se no sforo i cinque minuti, vanno contestualizzati e chiariti: nello specifico, due di questi sono avvenuti a seguito di urto da parte di autovettura e non sono, quindi, tecnicamente legati né a errore del guidatore, né alle caratteristiche dell’impianto, ma soprattutto tali episodi sono avvenuti in tre anni, il che significa che si sono verificati su una percorrenza tramviaria complessiva sicuramente superiore a 15 milioni di chilometri e fortunatamente non hanno provocato danni seri alle persone e si sono registrati solo contusi e non feriti. Ciò non significa ovviamente diminuire l’importanza degli episodi e non mantenere massima l’attenzione, come verrà spiegato. Allora, innanzitutto la rete tranviaria di Torino, come tutte le reti, diciamo, a livello nazionale, è autorizzata dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che, attraverso l’USTIF (Ufficio Speciale Trasporti a Impianti Fissi), effettua attività ricognitiva.
Con apposita direttiva del giugno 2018, il Ministero ha chiesto agli USTIF territoriali di acquisire dagli esercenti una completa ed esaustiva relazione con la descrizione delle attività manutentive previste dai Piani di manutenzione del costruttore, i Piani aziendali, nonché delle specifiche circolari ministeriali del Settore per i diversi sottoinsiemi costituenti l’impianto. Tale relazione è stata redatta e aggiornata con cadenza semestrale, accompagnata da una dichiarazione del Direttore di esercizio, che attesti le attività manutentive svolte secondo le modalità e le tempistiche fissate nei Piani di manutenzione e nelle varie circolari ministeriali.
I Piani pluriennali di manutenzione straordinaria, di norma triennali, sono elaborati e proposti al proprietario delle infrastrutture (in questo caso InfraTo per le Linee 4 e 16 e il Comune di Torino per il resto della rete) e attualmente vengono conformati o aggiornati secondo le effettive esigenze manutentive.
Attualmente, tra dicembre e gennaio, come previsto dal Regolamento per le manomissioni del suolo pubblico, gli interventi dell’anno devono essere caricati sul portale TorinoFacile, gestione interventi su suolo pubblico, confermando quanto inserito nel Programma Pluriennale. Per la manutenzione straordinaria 2021 vale ancora il Piano inviato, invece, nel 2017, mentre è in corso l’elaborazione del Piano Triennale 2022-2024, che sarà trasmesso da GTT entro la fine del mese corrente, quindi entro la fine di aprile.
La seconda domanda che mi viene posta mi chiede: “Quale sia il protocollo previsto, nello specifico, per la verifica del buon funzionamento e per garantire l’efficienza dei binari e degli scambi”. Allora, le verifiche e le manutenzioni sugli impianti previste e concordate con USTIF sono le seguenti: la verifica della sede tranviaria, la manutenzione dello scambio con attuatore a 660 Volt, la manutenzione e scambio con attuatore elettroidraulico, lo scambio con attuatore meccanico manuale, la manutenzione degli scambi di deposito, la manutenzione scambi meccanici con azionamento a leva dalla cabina dei depositi, la manutenzione controlli e radiofrequenza ai riscaldatori, i controlli dei pali di sostegno della linea aerea, il controllo e la manutenzione della linea area di contatto, il controllo della rete di alimentazione alle prove di isolamento, le sottostazioni elettriche e la tranvia dentiera Sassi-Superga.
Al terzo punto mi viene chiesto: “Quali siano i risultati delle indagini effettuate, in particolare in merito alle cause, rispetto all’ultimo deragliamento del tram della Linea 10” che è stato citato, appunto, come vi dicevo, in premessa. Allora, l’episodio riguarda il giorno 4 marzo 2021: su convocazione del direttore di esercizio del Gruppo Torinese Trasporti e i rappresentanti dell’Azienda di GTT, oltre ai rappresentanti di USTIF, dell’Agenzia della Mobilità Metropolitana e del Comune, si sono riuniti per procedere all’inchiesta relativa al deragliamento e ai conseguenti urti contro ostacoli fissi della motrice tranviaria aziendale numero 6002, avvenuti… No, scusate, mi sono confusa io, è avvenuto il 27 febbraio l’incidente, e il 4 marzo si sono riuniti. Quindi, l’incidente di cui si parlava è avvenuto il giorno 27 febbraio su corso Settembrini. La Commissione, sulla base del sopralluogo, delle dichiarazioni e delle verifiche effettuate, ha ritenuto necessari ulteriori approfondimenti tecnici sulla motrice e sull’impianto fisso, per individuare la causa del deragliamento e procedere ai necessari interventi, e non sono ancora terminate queste verifiche.
Infine, mi viene chiesto: “Se, in previsione dei nuovi tram Hitachi, di cui è prossima la messa in servizio, siano state fatte delle valutazioni tecniche specifiche in merito a stabilità e sicurezza dell’infrastruttura, sia lato binari, sia lato scambi e, nel caso, quali siano le risultanze”. Per quanto riguarda, quindi, i nuovi tram, è stato predisposto il capitolato speciale di appalto e sono state riportate tutte le caratteristiche geometriche della rete tranviaria torinese esistente, compresi quelli che vengono definiti “i limiti ammessi per il transito in sicurezza. In particolare, il fornitore dovrà dimostrare la transitabilità del nuovo veicolo su tutte le curve esistenti, comprese quelle di raggio pari a 15 metri, e la compatibilità con le infrastrutture esistenti. La messa in servizio dei nuovi tram comporterà, comunque, adeguamenti alle infrastrutture esistenti in alcune vie, dove dovranno essere adeguate le distanze dei marciapiedi al binario per la maggiore larghezza dei veicoli, quindi sono più larghi di 10 centimetri, in quanto le vetture saranno più lunghe e più larghe dei tram che andranno a sostituire. Si precisa che…

LAPIETRA Maria (Assessore)
Sì, per finire si precisa che l’immissione in servizio delle nuove motrici tramviarie Hitachi avverrà esclusivamente a seguito di esito positivo dei collaudi previsti da USTIF. Grazie.

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