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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 12 Aprile 2021 ore 13,00
Paragrafo n. 7
INTERPELLANZA 2021-00134
TORINO, DOVE I TRAM DERAGLIANO.
Interventi
FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Passo così all'interpellanza successiva, che è la n. mecc. 202100134, di cui verifico la presenza del Consigliere Curatella.

CURATELLA Cataldo
Ci sono.

FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Perfetto. Ne do quindi lettura:

“Torino, dove i tram deragliano”

FERRERO Viviana (Vicepresidente)
È stata presentata dai Consiglieri Curatella e Lubatti in data 9 marzo del 2021. Passo subito la parola all'Assessora Lapietra, che ringrazio.

LAPIETRA Maria (Assessore)
Sì, grazie. Allora, questa interpellanza, appunto, riguarda le linee tranviarie, la manutenzione delle linee tranviarie. Al primo punto mi viene chiesto: “Se sia presente un piano di manutenzione di binari e scambi, e quali eventuali modifiche siano state introdotte alla luce dei frequenti deragliamenti”. Allora, innanzitutto si precisa che i deragliamenti a cui fa riferimento l’interpellante nella premessa, che ovviamente non vi ho letto perché se no sforo i cinque minuti, vanno contestualizzati e chiariti: nello specifico, due di questi sono avvenuti a seguito di urto da parte di autovettura e non sono, quindi, tecnicamente legati né a errore del guidatore, né alle caratteristiche dell’impianto, ma soprattutto tali episodi sono avvenuti in tre anni, il che significa che si sono verificati su una percorrenza tramviaria complessiva sicuramente superiore a 15 milioni di chilometri e fortunatamente non hanno provocato danni seri alle persone e si sono registrati solo contusi e non feriti. Ciò non significa ovviamente diminuire l’importanza degli episodi e non mantenere massima l’attenzione, come verrà spiegato. Allora, innanzitutto la rete tranviaria di Torino, come tutte le reti, diciamo, a livello nazionale, è autorizzata dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che, attraverso l’USTIF (Ufficio Speciale Trasporti a Impianti Fissi), effettua attività ricognitiva.
Con apposita direttiva del giugno 2018, il Ministero ha chiesto agli USTIF territoriali di acquisire dagli esercenti una completa ed esaustiva relazione con la descrizione delle attività manutentive previste dai Piani di manutenzione del costruttore, i Piani aziendali, nonché delle specifiche circolari ministeriali del Settore per i diversi sottoinsiemi costituenti l’impianto. Tale relazione è stata redatta e aggiornata con cadenza semestrale, accompagnata da una dichiarazione del Direttore di esercizio, che attesti le attività manutentive svolte secondo le modalità e le tempistiche fissate nei Piani di manutenzione e nelle varie circolari ministeriali.
I Piani pluriennali di manutenzione straordinaria, di norma triennali, sono elaborati e proposti al proprietario delle infrastrutture (in questo caso InfraTo per le Linee 4 e 16 e il Comune di Torino per il resto della rete) e attualmente vengono conformati o aggiornati secondo le effettive esigenze manutentive.
Attualmente, tra dicembre e gennaio, come previsto dal Regolamento per le manomissioni del suolo pubblico, gli interventi dell’anno devono essere caricati sul portale TorinoFacile, gestione interventi su suolo pubblico, confermando quanto inserito nel Programma Pluriennale. Per la manutenzione straordinaria 2021 vale ancora il Piano inviato, invece, nel 2017, mentre è in corso l’elaborazione del Piano Triennale 2022-2024, che sarà trasmesso da GTT entro la fine del mese corrente, quindi entro la fine di aprile.
La seconda domanda che mi viene posta mi chiede: “Quale sia il protocollo previsto, nello specifico, per la verifica del buon funzionamento e per garantire l’efficienza dei binari e degli scambi”. Allora, le verifiche e le manutenzioni sugli impianti previste e concordate con USTIF sono le seguenti: la verifica della sede tranviaria, la manutenzione dello scambio con attuatore a 660 Volt, la manutenzione e scambio con attuatore elettroidraulico, lo scambio con attuatore meccanico manuale, la manutenzione degli scambi di deposito, la manutenzione scambi meccanici con azionamento a leva dalla cabina dei depositi, la manutenzione controlli e radiofrequenza ai riscaldatori, i controlli dei pali di sostegno della linea aerea, il controllo e la manutenzione della linea area di contatto, il controllo della rete di alimentazione alle prove di isolamento, le sottostazioni elettriche e la tranvia dentiera Sassi-Superga.
Al terzo punto mi viene chiesto: “Quali siano i risultati delle indagini effettuate, in particolare in merito alle cause, rispetto all’ultimo deragliamento del tram della Linea 10” che è stato citato, appunto, come vi dicevo, in premessa. Allora, l’episodio riguarda il giorno 4 marzo 2021: su convocazione del direttore di esercizio del Gruppo Torinese Trasporti e i rappresentanti dell’Azienda di GTT, oltre ai rappresentanti di USTIF, dell’Agenzia della Mobilità Metropolitana e del Comune, si sono riuniti per procedere all’inchiesta relativa al deragliamento e ai conseguenti urti contro ostacoli fissi della motrice tranviaria aziendale numero 6002, avvenuti… No, scusate, mi sono confusa io, è avvenuto il 27 febbraio l’incidente, e il 4 marzo si sono riuniti. Quindi, l’incidente di cui si parlava è avvenuto il giorno 27 febbraio su corso Settembrini. La Commissione, sulla base del sopralluogo, delle dichiarazioni e delle verifiche effettuate, ha ritenuto necessari ulteriori approfondimenti tecnici sulla motrice e sull’impianto fisso, per individuare la causa del deragliamento e procedere ai necessari interventi, e non sono ancora terminate queste verifiche.
Infine, mi viene chiesto: “Se, in previsione dei nuovi tram Hitachi, di cui è prossima la messa in servizio, siano state fatte delle valutazioni tecniche specifiche in merito a stabilità e sicurezza dell’infrastruttura, sia lato binari, sia lato scambi e, nel caso, quali siano le risultanze”. Per quanto riguarda, quindi, i nuovi tram, è stato predisposto il capitolato speciale di appalto e sono state riportate tutte le caratteristiche geometriche della rete tranviaria torinese esistente, compresi quelli che vengono definiti “i limiti ammessi per il transito in sicurezza. In particolare, il fornitore dovrà dimostrare la transitabilità del nuovo veicolo su tutte le curve esistenti, comprese quelle di raggio pari a 15 metri, e la compatibilità con le infrastrutture esistenti. La messa in servizio dei nuovi tram comporterà, comunque, adeguamenti alle infrastrutture esistenti in alcune vie, dove dovranno essere adeguate le distanze dei marciapiedi al binario per la maggiore larghezza dei veicoli, quindi sono più larghi di 10 centimetri, in quanto le vetture saranno più lunghe e più larghe dei tram che andranno a sostituire. Si precisa che…

FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Concluda, grazie.

LAPIETRA Maria (Assessore)
Sì, per finire si precisa che l’immissione in servizio delle nuove motrici tramviarie Hitachi avverrà esclusivamente a seguito di esito positivo dei collaudi previsti da USTIF. Grazie.

FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Allora, la ringrazio, Assessora Lapietra. Passo la parola al Consigliere Curatella.

CURATELLA Cataldo
Grazie, Presidente. Allora, ringrazio l’Assessora della risposta e chiederei di avere la nota che ha letto, così da poter leggere bene alcuni aspetti che ha citato. Allora, questa interpellanza, sì, era nata a valle dell’ultimo incidente, in cui il 10 si era spezzato in due e quindi, visto che manca ancora la risposta, diciamo, la risultanza finale delle indagini che sono in corso di esecuzione, credo che sarà opportuno discuterla non appena sarà disponibile, per capire anche che cosa è successo. L’avevo presentata perché, è vero, Assessora, come dice lei, che alcuni di quei deragliamenti sono dovuti a cause esterne. Io ho un po’ fatto anche una verifica rispetto a quello che succede, ad esempio, a Milano, nel senso che su Torino la rete è estesa all’incirca per 90 chilometri, la rete tranviaria, mentre su Milano siamo intorno ai 175 chilometri. Io mi sono basato anche sui dati di un’analisi che ha fatto l’Università di Bologna, quando nel 2019 doveva valutare l’installazione di tram nella città. Facendo l’analisi su Milano, quindi escludendo le causalità esterne, ho notato un’incidenza su Torino decisamente maggiore rispetto a quella di Milano, e quindi ho iniziato a chiedermi qual è la situazione su Torino. Per questo ho presentato questa interpellanza, ancor di più nel momento in cui arrivano dei nuovi tram, appunto gli Hitachi, e una cosa che non mi è chiara, da quello che diceva l’Assessore è: okay, il fornitore dovrà dimostrare la transitabilità, le curve, gli scambi sui binari e l’attuale situazione. Quando? In fase di collaudo, quindi col mezzo che arriva, tutti i mezzi che arrivano? Con che tempistiche? Cosa succede se si vede che ci sono delle problematiche e non si riesce a passare col tram, non si riesce a fare quella curva? Succede, come ad esempio si discuteva poc’anzi del capolinea del 15, si elimina completamente quella zona dal trasporto? Si faranno delle modifiche ulteriori agli scambi? E, in questo caso, con quali tempistiche? Perché si è fatto enorme pubblicità sull’arrivo dei nuovi mezzi. Si andrà in provvisorio con i mezzi attuali? Per quanto tempo? Qual è il finanziamento? Come va a modificarsi poi anche, di conseguenza la manutenzione con il passaggio di questi mezzi, che sono più lunghi, quindi maggior peso, maggior coppia? È necessario cambiare anche le modalità di manutenzione? Va bene l’USTIF, però praticamente come stiamo agendo? Anche in questo caso, come nel caso precedente, per quanto riguarda le manutenzioni, non c’è a disposizione in Open data i dati delle manutenzioni, che permetterebbero di capire la qualità della manutenzione eseguita, se ci sono delle problematiche; cioè, la Città si dice essere pronta per l’innovazione, parla di Open data, la possibilità di mettere a disposizione i dati, ma senza fare accesso agli atti non è possibile fare una valutazione caso per caso e capire se problematiche manutentive, manutenzioni non effettuate in determinati punti, legati a binari o scambi, siano stati in qualche modo correlati con alcuni degli episodi capitati in questi ultimi anni, compreso l’ultimo del 27 febbraio 2021. Quindi, non mi ritengo soddisfatto della risposta, eventualmente chiederò una Commissione nel momento in cui ci sarà l’indagine completata sulla Linea 10. Grazie.

FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Allora, ringrazio il Consigliere Curatella.
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