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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 12 Aprile 2021 ore 13,00
Paragrafo n. 32
DELIBERAZIONE (Giunta: proposta e urgenza) 2021-06830
(20)?DEMOLIZIONE DI EX FABBRICATO RURALE ESISTENTE E SUCCESSIVA REALIZZAZIONE DI EDIFICIO A DESTINAZIONE RESIDENZIALE BIFAMILIARE IN STRADA DEL MEISINO N. 59. PERMESSO DI COSTRUIRE IN DEROGA AL P.R.G.C. EX ARTICOLO 14 D.P.R. N. 380/2001 E ARTICOLO 5, COMMI 9-14, LEGGE N. 106/2011 - APPROVAZIONE DEROGA.
Interventi
IARIA Antonino (Assessore)
Grazie, Presidente. Lo abbiamo già detto in Commissione, quest’intervento riguarda i resti di una Cascina che ormai è in avanzato stadio di crollo e quest’intervento in deroga, appunto, alla destinazione d’uso attuale che è Area per i Servizi Pubblici, lettera a) prevede una trasformazione in residenziale del costruito, avvalendosi del Permesso in deroga, Decreto Sviluppo, Legge 106. La trasformazione è di circa 1.078 metri quadri di superficie che verrà realizzata insieme a questa trasformazione per andare anche a migliorare l’area che in questo caso è degradata, non solo l’edificio, l’area vicino alla Cascina intendo. I proponenti faranno a proprie spese una sistemazione di parte dell’area allargando la strada che costeggia l’ex Cascina stessa con un ampliamento della carreggiata, ampliamento che il quartiere, gli abitanti limitrofi alla Cascina aspettavano da molto tempo in quanto, appunto, la viabilità in quel caso è molto compromessa proprio per via di questa strettoia, insieme a questa modifica dell’asse viario verranno anche rimessi a posto la rotonda subito dopo questo pezzo di strada e rivisti anche tutta una serie di parcheggi a pettine sempre limitrofi alla zona. La delibera prevede anche, oltre ai consistenti oneri di costo di costruzione e contributo di valorizzazione, anche una compensazione di una piccola parte di suolo consumato e, come abbiamo potuto approfondire in Commissione, si tratta di suolo consumato perché noi applichiamo la nostra delibera sul consumo di suolo, per quanto riguarda ad esempio l’interpretazione regionale quell’area non sarebbe oggetto di consumo di suolo in quanto viene considerata completamente urbanizzata. Lo dico perché è importante anche far notare appunto come Città di Torino affrontiamo anche le tematiche rispetto al consumo di suolo e ripeto la nostra delibera, noi consideriamo la definizione di consumo di suolo, anzi prendiamo come definizioni corrette, le definizioni che ISPRA dà come consumo di suolo, quindi l’abbiamo riportata la nostra delibera che abbiamo approvato come Giunta. Questo consumo di suolo, differenza di consumo di suolo consumato dall’intervento è pari circa a 83 metri quadri, nel dettaglio tutta l’analisi sul consumo di suolo reversibile, consumato in maniera reversibile, consumato in maniera irreversibile porta una compensazione monetaria di 5.000 euro che è anche indicata in delibera. Non ho altre cose da aggiungere sinceramente, resto a disposizione per ulteriori domande.

IARIA Antonino (Assessore)
Grazie. Una veloce replica giusto per chiarire che non c’è bisogno di essere geni per affrontare in maniera furba in Commissione degli argomenti scomodi. Io non ho nessun problema, anzi sono stato contento di aver affrontato questa delibera insieme anche alla discussione sulla mozione di consumo di suolo, proprio perché non ho un atteggiamento furbo, magari non sono il massimo dell’intelligenza secondo qualcuno, ma non ho un atteggiamento furbo nel non affrontare i problemi, perché i problemi vanno affrontati e proprio in quell’occasione ho ribadito dei punti che sono stati, magari, dimenticati, penso non in cattiva fede dai Consiglieri che hanno preceduto me in questa discussione. Innanzitutto che la Giunta ha approvato degli strumenti urbanistici esecutivi e le PEC che in quest’ultimo anno hanno recuperato suolo per circa… facendo una somma degli interventi, quasi 10.000 metri quadrati, proprio a firma di un emendamento del Consigliere Carretto che ringrazio per aver portato una revisione del Piano Regolatore, abbiamo messo in salvaguardia per azione anche molto coraggiosa da parte della Giunta, su indicazione del Consigliere Carretto un’area di 160.000 metri quadrati di suolo prenotato come consumo dal Piano Regolatore vigente. Il problema sta a livello nazionale, da anni che ci sono disegni di legge sul consumo di suolo, ma non c’è mai una legge, non c’è mai un decreto-legge, quindi le Amministrazioni regionali, Amministrazioni comunali, fanno le loro scelte senza avere un quadro normativo nazionale più preciso. Io rivendico la scelta che abbiamo fatto noi come Giunta, che abbiamo fatto insieme all’Assessore Unia come Assessore all’Ambiente, nel portare una delibera sul consumo di suolo che mette dei paletti sul consumo di suolo differenti da quelli che sono i paletti, diciamo, l’interpretazione regionale sul consumo di suolo e questo lo fa cercando di…, anche, seguire le linee con la letteratura scientifica nazionale che sta dibattendo in maniera molto molto attenta a questo particolare tema. Quindi, io ripeto, che qui non si tratta di… rispondo anche a un’altra considerazione della Consigliera Pollicino che è intervenuta prima. Qui non si tratta solo di fare una piccola strada e ricavare interessi pubblici, si tratta di recuperare un rudere abbandonato innanzitutto che è una prerogativa del Decreto Sviluppo; si tratta di risolvere un problema viario che è legato a una strettoia di una strada, quindi anche una condizione che non è una condizione da tenere in questo stato, quindi cercare di risolvere, risolverla con un Decreto Sviluppo permette all’Amministrazione di non dover spendere soldi pubblici per risolvere un problema e recuperare anche, come ho detto prima, un riordino e una riorganizzazione della viabilità, ma anche proprio del tessuto edilizio di quell’area stessa. Io ribadisco il fatto che sono, diciamo, favorevole anche ad affrontare i temi, ma io li affronto sempre con… sapendo quali sono i limiti normativi. Anche a me piacerebbe poter, in un certo senso, divagare e portare delle soluzioni che adesso non sono fattibili, ma mi devo confrontare con delle soluzioni che sono in questo momento fattibili e ripeto, non avendo una legge nazionale sul consumo di suolo e io ho detto proprio in quella Commissione che c’è bisogno più che un disegno di legge c’è bisogno di un decreto-legge, perché i disegni di legge ce ne sono stati tantissimi e non sono stati mai portati alla loro conclusione. Quindi se questo è un tema prioritario per il Governo e spero che lo sia, dovrebbero attivarsi con un decreto-legge in modo da avere finalmente una normativa di rango superiore in cui tutti i Comuni, non solo il Comune di Torino che già è molto attento sul tema, possano adeguarsi e possano anche, diciamo, andare a ridurre l’impatto del consumo di suolo su tutto il territorio nazionale.

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