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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 12 Aprile 2021 ore 13,00
Paragrafo n. 27
DELIBERAZIONE (Giunta: proposta e urgenza) 2020-02847
REGOLAMENTO COMUNALE PER L'ACQUISIZIONE, GESTIONE E VALORIZZAZIONE DEI BENI IMMOBILI. APPROVAZIONE. [PGC 2013/2021]
Interventi
SICARI Francesco (Presidente)
Procediamo con i successivi emendamenti del prospetto alla proposta di deliberazione n. mecc. 202002847/131.

SICARI Francesco (Presidente)
Siamo adesso al subemendamento n. 1, presentato all’emendamento n. 29, identificativo 145, presentato dal Capogruppo Lo Russo e sottoscritto da altri Consiglieri, il quale ha parere tecnico favorevole e il contabile non è previsto. Lascio la parola alla Consigliera Tisi per l’illustrazione. Prego.

TISI Elide
Grazie, Presidente. Beh, intanto questo è un emendamento che io ritengo particolarmente importante dopo l’articolata discussione ed approfondimento che abbiamo avuto, anche in sede di Commissione, nel merito di questo atto. Credo che sia proprio importante, all’inizio di questo Regolamento, richiamare con questo emendamento uno dei principi fondamentali costituzionali, che è quello della sussidiarietà. L’articolo 118 della nostra Costituzione ci ricorda come Stato, Regioni, Province e Città Metropolitane favoriscono l’autonoma iniziativa dei cittadini per lo svolgimento delle attività di interesse generale sulla base del principio di sussidiarietà. Introdurre questo principio proprio all’inizio di questo Regolamento dà un po’, come dire, il taglio di quello che è stato anche il senso della discussione che abbiamo svolto e anche dell’azione che, come Gruppo, anche attraverso, diciamo l’ostruzionismo, abbiamo cercato di introdurre e su cui abbiamo richiamato la riflessione. Perché, certamente, il patrimonio immobiliare di questa Città è un bene prezioso, un bene prezioso non soltanto per il valore in sé, ma anche perché può diventare strumento di sviluppo di politiche e credo che individuare nella sussidiarietà, quindi nel favorire l’iniziativa dei cittadini, questo strumento di sviluppo di politiche, sia un elemento che caratterizza proprio e dà un po’ l’imprinting a tutto questo Regolamento. Quindi abbiamo con i Colleghi, in primis con il Capogruppo Lo Russo, ritenuto importante inserire qui questo richiamo che, naturalmente, auspichiamo possa avere il voto favorevole del Consiglio Comunale. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei, Consigliera Tisi per l’illustrazione. Ci sono interventi nel merito dell’emendamento?... Subemendamento? Allora, non ci sono interventi e quindi procedo con il chiedere il pare alla Giunta.

IARIA Antonino (Assessore)
Parere favorevole.

SICARI Francesco (Presidente)
La ringrazio, Assessore Iaria. Allora possiamo procedere con la votazione del subemendamento n. 1 con il parere favorevole della Giunta. Prego, Vicesegretario.

FERRARI Giuseppe (Vicesegretario Generale)
(Votazione per appello nominale).
33 favorevoli.

SICARI Francesco (Presidente)
In chat però ci sono il “favorevole” del Capogruppo Lo Russo e il “favorevole” del Consigliere Lubatti.

FERRARI Giuseppe (Vicesegretario Generale)
E quindi sono 35.

SICARI Francesco (Presidente)
Perfetto. Quindi, con 35 Consiglieri presenti e 35 voti a favore, il Consiglio approva il subemendamento n. 1.

SICARI Francesco (Presidente)
Procediamo adesso con il subemendamento n. 2, identificativo 146, presentato dal Capogruppo Lo Russo e sottoscritto da altri Consiglieri, che ha parere tecnico non favorevole e contabile non previsto. Lascio la parola alla Consigliera Tisi per l’illustrazione. Prego.

TISI Elide
Grazie, Presidente. Allora, io in premessa vorrei ringraziare il lavoro degli Uffici perché certamente questo Regolamento è un atto di grande complessità e lo è soprattutto in questa fase in cui, immaginando che, al di là dei rapporti di tipo commerciale, che si possono instaurare, utilizzando o mettendo a sistema il patrimonio pubblico, ve ne sono poi molti altri che si riferiscono alla Legge di riforma del Terzo Settore. In particolare, vorrei ricordare una Legge nata nel 2016, che però ha visto una Legge delega, ha visto un successivo atto attraverso il Codice del Terzo Settore, ma che sta ancora in queste settimane, in questi giorni, vedendo una definizione anche di impianto normativo, attraverso atti di indirizzo, anche attraverso sentenze, perché non dobbiamo nasconderci il fatto che questo è un tema piuttosto controverso - ha visto anche fronti contrapposti tra Governo e Regioni nel corso di questi anni, proprio sull’applicazione dei rapporti tra Terzo Settore ed Enti Pubblici - e dunque credo che il lavoro che hanno fatto sia stato davvero molto complesso. Questo emendamento però abbiamo ritenuto comunque di non ritirarlo, perché all’articolo 3, laddove si fa riferimento alla gestione dei beni, inserisce, oltre allo svolgimento di attività di rilevanza istituzionale, anche il perseguimento di finalità solidaristiche di rilevanza generale. Abbiamo preso atto del parere tecnico non favorevole, ma pensiamo che possa essere comunque utile richiamare questa tematica che, peraltro, ci parrebbe coerente anche con i punti successivi e anche con le mozioni di indirizzo e non soltanto quella presentata dal Gruppo del Partito Democratico. Grazie, Presidente.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Ci sono interventi? Allora, non rilevo richieste di intervento. Procedo con il chiedere il parere della Giunta sul subemendamento n. 2.

IARIA Antonino (Assessore)
Grazie, Presidente. Il parere è non favorevole anche perché vorrei solo riportare le indicazioni tecniche. Anche io ringrazio veramente il grande lavoro che è stato fatto sia nel predisporre il Regolamento, ed è un lavoro che dura da tanto tempo, per riuscire ad arrivare a questo nuovo Regolamento per le concessioni dei nostri beni, ma semplicemente il parere non è favorevole perché, diciamo, le indicazioni dell’emendamento sono già ricomprese nella lettera b) del medesimo articolo e anche alla lettera c), però ci sarebbe, con l’inserimento di questo emendamento, un contrasto con le disposizioni normative in materia di gestione dei beni immobili patrimoniali disponibili. Ripeto, il parere tecnico non perché…, non è un parere, diciamo prettamente negativo, ma mi sembra corretto dire perché non c’è il parere non favorevole della Giunta.

SICARI Francesco (Presidente)
Quindi possiamo procedere con la votazione del subemendamento n. 2 con il parere contrario della Giunta. Lascio quindi la parola al Vicesegretario per procedere con appello nominale. Prego.

FERRARI Giuseppe (Vicesegretario Generale)
(Votazione per appello nominale).
Allora, considerando il voto di Carretta…

SICARI Francesco (Presidente)
Favorevole.

FERRARI Giuseppe (Vicesegretario Generale)
… che è favorevole. Abbiamo 10 favorevoli, 20 contrari e 2 astenuti.

SICARI Francesco (Presidente)
La ringrazio. Quindi, con 32 Consiglieri presenti, 10 voti a favore e 20 voti contro, il Consiglio Comunale respinge il subemendamento n. 2.

SICARI Francesco (Presidente)
Solo un attimo. Procediamo adesso con il subemendamento n. 3, presentato dalla Giunta. Lascio la parola all’Assessore Iaria. Prego.

IARIA Antonino (Assessore)
Grazie, Presidente. In questo subemendamento n. 2, anche grazie alle importanti discussioni che abbiamo fatto durante le Commissioni di approfondimento, aggiungiamo le parole, i termini “le co-progettazioni e le co-programmazioni” dopo la parola “convenzioni” citata all’articolo 4. È il primo emendamento che, diciamo, riprende questo tema delle co-programmazioni e di co-progettazione e che poi verrà anche approfondito in un successivo emendamento. Grazie, Presidente.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Soltanto per evitare confusione è il subemendamento n. 3, non il subemendamento n. 2. Allora, procedo adesso con gli interventi.

IARIA Antonino (Assessore)
Mi scusi, questo è il subemendamento… Sì.

SICARI Francesco (Presidente)
Sì. Presti attenzione perché io do indicazione di che cosa stiamo portando avanti in discussione. Allora, procediamo adesso con… Un attimo perché c’è un pochino di confusione in chat. Ordine dei Lavori della Consigliera Grippo, prego.

GRIPPO Maria Grazia
Mi scusi, mi ha confuso come sempre l’Assessore Iaria. Quindi il contenuto è corretto, ha sbagliato soltanto a dire il numero?

SICARI Francesco (Presidente)
Sì, sì, il contenuto è corretto, è sbagliato solo il numero.

GRIPPO Maria Grazia
Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Di nulla. Allora, procediamo adesso con gli interventi. Ho la Capogruppo Artesio. Prego, ne ha facoltà.

ARTESIO Eleonora
Grazie. L’introduzione di questo subemendamento da parte della Giunta consente di introdurre un versante della discussione su questo atto deliberativo che è emerso in sede di Commissione e che appartiene ad altri emendamenti di altri Gruppi Consiliari e alla mozione a mia prima firma. L’applicazione della normativa vigente, pur nell’ambito delle grandi contraddizioni rilevate precedentemente dalla Collega Consigliera Tisi e quindi non contempla la possibilità di concessioni a canoni agevolati di immobili pubblici alle imprese sociali, ci ha consentito di distinguere nella nostra discussione tra le modalità delle concessioni di beni immobili e le modalità in cui gli immobili concorrono, in quanto risorsa funzionale ai progetti, nelle misure di co-programmazione e di co-progettazione, che tanta parte hanno fatto dell’innovazione legislativa sulle modalità di intervento degli Enti Locali e sull’evoluzione dei rapporti di collaborazione con la Pubblica Amministrazione da parte del Terzo Settore. In particolare, questo tipo di modalità ci ha richiamato alla necessità, non esaurita dall’attività dell’Amministrazione Comunale di Torino, di definire delle linee guida in ordine ai criteri della co-programmazione e della co-progettazione; linee guida che non insistono sulla responsabilità patrimoniale della Giunta bensì insistono sulla responsabilità delle Politiche Sociali. Per questo la mozione di accompagnamento, che ho presentato, impegna la Giunta ad elaborare future linee guida, così come in altre situazioni amministrative territoriali - penso alle linee guida della Provincia di Trento, per fare un esempio tra i più recenti - è avvenuto. Quindi, è molto significativo che l’Amministrazione Comunale confermi l’intenzione di procedere negli indirizzi di co-programmazione e di co-progettazione, ritenendoli parte integrante delle modalità di svolgimento delle Politiche Sociali e modalità significativa di applicazione di tutta la procedura degli appalti che quindi non individua un soggetto attuatore in base a parametri di carattere economico e di qualità, ma individua dei soggetti partner della progettazione a fini di innalzamento della qualità del welfare locale e da questo punto di vista l’emendamento della Giunta, come, peraltro, i criteri di principio, che altri emendamenti di altri Colleghi hanno richiamato, sono per me condivisibili con il voto favorevole.

SICARI Francesco (Presidente)
La ringrazio. Procediamo con i successivi interventi. Ho la Consigliera Grippo. Ne ha facoltà per tre minuti. Prego.

GRIPPO Maria Grazia
Grazie, Presidente. Soltanto un accenno a cui faranno seguito degli altri per poi andare a spiegare l’approccio che terrà il mio Gruppo e quindi anche io rispetto a questa proposta di modifica del Regolamento. È giusto ricordare che prima di questo emendamento e prima di questa presa di coscienza e nella versione originaria della proposta dell’Amministrazione il tema dei luoghi era slegato del tutto dalla co-programmazione e dalla co-progettazione, per cui, nonostante quello che è stato ricordato come un lungo lavoro, io non mi sottraggo ai ringraziamenti agli Uffici, però dobbiamo cominciare poi a smetterla di utilizzarlo come alibi, perché diventa impossibile poi redistribuire le responsabilità anche della politica nel fare le scelte. Quindi, il lungo lavoro non era servito all’esordio a dare un esatto focus di quello che è il Regolamento per la valorizzazione dei beni immobili, soprattutto nella relazione con gli Enti del Terzo Settore. Questo giustifica sia la cosiddetta pars destruens porta dal Gruppo al quale appartengo con l’ostruzionismo, che poi è stato ritirato, sia quella pars construens, quindi un atteggiamento più costruttivo per cercare di andare a migliorare un testo che comunque non ha raggiunto la performance che era attesa e per cercare di andare a mettere in luce i punti di caduta che erano molti, erano moltissimi e adesso sono rimasti molti e che quindi ci porteranno ad un non raggiungimento del risultato atteso. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Procediamo con i successivi interventi. Ho la Consigliera Tisi. Ne ha facoltà per un minuto. Prego.

TISI Elide
Sì, ho poco da aggiungere in realtà a quanto già anticipato dalla Collega Grippo, se non rimarcare come questo tema della co-progettazione e co-programmazione, oltre ad essere stato richiamato da molte delle Organizzazioni che abbiamo audito, era anche contenuto all’interno di un nostro emendamento. Quindi, questo, lo vorrei richiamare, naturalmente, è uno degli aspetti di cambiamento anche culturale importanti e profondi che dovranno accompagnare il rapporto tra Istituzioni ed Enti del Terzo Settore e richiamo in specifico Enti del Terzo Settore e non soltanto Organizzazioni senza fini di lucro, perché sono definizioni giuridiche molto precise e anche diverse tra di loro. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Non avendo ulteriori richieste di intervento, direi che possiamo allora procedere con la votazione del subemendamento n. 3, identificativo 219, presentato dalla Giunta. Lascio quindi la parola al Vicesegretario Generale per procedere con appello nominale. Prego.

FERRARI Giuseppe (Vicesegretario Generale)
(Votazione per appello nominale).
Allora, abbiamo 32 favorevoli.

SICARI Francesco (Presidente)
La ringrazio. Quindi, con 32 Consiglieri presenti e 32 voti a favore, il Consiglio Comunale approva il subemendamento n. 3.

SICARI Francesco (Presidente)
Procediamo adesso con il subemendamento n. 3 bis, presentato dalla Consigliera Tisi, con parere tecnico e contabile favorevoli. Lascio quindi la parola alla Consigliera Tisi per l’illustrazione. Prego.

TISI Elide
Sì, grazie, Presidente. Molto brevemente. Qui il richiamo è all’attività di interesse generale, che è un richiamo molto specifico che è indicato all’interno dell’articolo 5 del Codice del Terzo Settore e che credo allarghi il perimetro e specifichi meglio, diciamo così, quelle che sono le attività ricomprese e soprattutto si agganci, appunto, a quella che è la normativa nazionale. Grazie, Presidente.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Ci sono interventi? Non rilevo richieste di intervento. Allora, procedo con il chiedere il parere alla Giunta.

IARIA Antonino (Assessore)
Parere favorevole.

SICARI Francesco (Presidente)
Allora, possiamo procedere con la votazione del subemendamento n. 3 bis, presentato dalla Consigliera Tisi con il parere favorevole della Giunta. Lascio quindi la parola al Vicesegretario Generale per procedere con appello nominale. Prego.

FERRARI Giuseppe (Vicesegretario Generale)
(Votazione per appello nominale).
Dunque, Artesio…

SICARI Francesco (Presidente)
Favorevole Artesio in chat, sì?

FERRARI Giuseppe (Vicesegretario Generale)
31 e basta, no? Sì. 31 e 1 astenuto.

SICARI Francesco (Presidente)
La ringrazio. Quindi con 32 Consiglieri presenti e 31 voti a favore, il Consiglio Comunale approva il subemendamento n. 3 bis.

SICARI Francesco (Presidente)
Procediamo adesso con il subemendamento n. 3 ter, presentato dall’Assessore Iaria al quale lascio la parola per l’illustrazione. Prego.

IARIA Antonino (Assessore)
Grazie, Presidente. con questo emendamento sempre all’articolo 4, si specifica ancora meglio che cosa si intenda, appunto, per le attività di co-progettazione e co-programmazione. Argomento molto dibattuto, che tra l’altro ha avuto anche uno scambio di visioni politiche con l’Assessore Schellino e non ho difficoltà ad ammettere quando, appunto, da parte mia ho potuto, diciamo, sottovalutare questo tema, ma che, ho già anche ribadito in Commissione, abbiamo nuovamente affrontato e secondo me chiarito, arrivando ad un ottimo lavoro, devo dire, in collaborazione sia con l’Assessora Schellino, ma anche con Consigliere di Maggioranza, come la Consigliera Paoli e Consigliere di Opposizione, di minoranza, come volete, come la Consigliera Tisi e la Consigliera Artesio. L’emendamento, lo leggo velocemente. Dopo la parola “assegnatarie” alla lettera c) dell’articolo 4, aggiunge questa frase: “Con specifico riferimento alle attività di co-progettazione e co-programmazione, è consentita la messa a disposizione di beni immobili patrimoniali, anche senza corrispettivo in danaro…”, parte molto importante, “… ad Enti del Terzo Settore, incluse le imprese sociali, per finalità di interesse generale”. Grazie, Presidente.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei, Assessore Iaria. Procediamo con gli interventi. Prego, Consigliera Grippo, ha facoltà per tre minuti.

GRIPPO Maria Grazia
Raccolgo volentieri l’onestà intellettuale dell’Assessore Iaria, poi, visto che non mi ha neanche citata tra i buoni, mi sento con le mani ancora più libere nel dire che, proprio a fronte della sua onestà intellettuale, la sottovalutazione, comunque, della dimensione sociale di questo Regolamento, ha fatto sì che noi arriviamo comunque al termine, quindi all’approvazione di questo Regolamento, senza avere tenuto nella giusta considerazione… e mi richiamo peraltro anche ad alcuni interventi dell’Assessora Schellino che, pur tra le righe, ha fatto comprendere la necessità di rinforzare l’interlocuzione con gli Enti di Terzo Settore direttamente interessati dal Regolamento, ci fa arrivare alla fine, comunque, a non aver, come dire, esaudito tutte le aspettative, anche soltanto banalmente quelle di approfondimento e di istruttoria, che erano necessarie per toccare delle norme che comunque hanno alle spalle 25 anni di età o giù di lì. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Ci sono ulteriori interventi? Se non ci sono interventi, direi che possiamo procedere con il mettere in votazione il subemendamento n. 3 ter, presentato dalla Giunta. Lascio quindi la parola al Vicesegretario Generale per procedere con appello nominale. Prego.

FERRARI Giuseppe (Vicesegretario Generale)
(Votazione per appello nominale).
Allora, comprensivi di Lavolta e Lo Russo favorevoli, 33 favorevoli.

SICARI Francesco (Presidente)
La ringrazio, Vicesegretario. Allora, con 33 Consiglieri presenti e 33 voti a favore, il Consiglio Comunale approva il subemendamento n. 3 ter.

SICARI Francesco (Presidente)
Procediamo adesso con il subemendamento n. 4, presentato dal Capogruppo Lo Russo e sottoscritto da altri Consiglieri, che ha parere tecnico favorevole e contabile non previsto. Lascio la parola alla Consigliera Tisi. Prego.

TISI Elide
Grazie, Presidente. Molto velocemente. Si tratta di una precisazione lessicale, perché se è vero tutto quanto è stato detto poc’anzi e quindi che ci deve essere una qualità e una modalità di rapporti diversi e non soltanto di natura commerciale, è evidente che richiamare esclusivamente il tema dei contratti stipulati può essere fuorviante. Quindi, la richiesta contenuta, la proposta contenuta all’interno di questo emendamento è appunto di richiamare invece gli accordi che hanno un’accezione sicuramente più ampia rispetto al mero contratto. Grazie, Presidente.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Ci sono interventi? Non rilevo richieste di intervento. Allora, procedo con il chiedere il parere della Giunta.

IARIA Antonino (Assessore)
Favorevole.

SICARI Francesco (Presidente)
Perfetto. Allora, possiamo procedere con la votazione del subemendamento n. 4, presentato dal Capogruppo Lo Russo e sottoscritto da altri Consiglieri, con il parere favorevole della Giunta. Lascio quindi la parola al Vicesegretario Generale per procedere con appello nominale. Prego.

FERRARI Giuseppe (Vicesegretario Generale)
(Votazione per appello nominale).
Dunque, allora, considerando favorevole il Consigliere Lo Russo, abbiamo 34 voti favorevoli.

SICARI Francesco (Presidente)
La ringrazio. Quindi, procedendo con l’esito della votazione, il subemendamento n. 4 risulta approvato con 34 voti a favore, su 34 Consiglieri presenti.

SICARI Francesco (Presidente)
Procediamo adesso con il subemendamento n. 13 bis, presentato dalla Capogruppo Artesio, alla quale lascio subito la parola. Prego.

ARTESIO Eleonora
Questo emendamento riporta, nel testo dell’articolato, un indirizzo di principio che è oggetto della mozione a prima firma Consigliera Pollicino. L’emendamento si richiama ad una particolare condizione che è stata prevista dal Legislatore, a significare che, quando il Legislatore intende perfezionare o definire determinate prerogative, lo fa e ci auguriamo che, rispetto alla questione di cui abbiamo a lungo dibattuto, relativamente al rapporto tra Codice del Terzo Settore e Codice delle Imprese, all’ammissibilità o all’esclusione delle imprese sociali ai benefici concessi dalle Pubbliche Amministrazioni, il Legislatore possa pervenire ad un punto di chiarezza che ci consenta di superare la situazione attuale, includendo le imprese nella generale definizione delle funzioni e delle finalità del Terzo Settore anche sotto gli aspetti dei rapporti con la Pubblica Amministrazione paralleli e distinti da quelli della co-progettazione. Cosa dice questo emendamento? A seguito delle note pubbliche vicende che hanno coinvolto la Casa Internazionale delle Donne di Roma, a cui, a seguito di conclusione del contratto di locazione, secondo l’Amministrazione capitolina si sarebbe dovuto procedere ad un bando di evidenza pubblica, interrompendo una continuità unanimemente ritenuta utile e positiva, situazione per la quale, a quanto ci è stato riferito dagli Uffici, è necessario, anche a livello dell’Amministrazione Comunale, definire un Regolamento per consolidare i contratti in essere che andrebbero a scadenza e, se non definiti in termini di prosecuzione o di proroga, quale questo Regolamento intenderebbe fare, rischierebbero di vedere un momento di definizione di evidenza pubblica generale e genericamente diffusa, in allora e su quel caso si fu coinvolti come parte politica a livello parlamentare nella consapevolezza di dover definire uno specifico regime per tutte quelle iniziative che, muovendosi sul tema della consapevolezza e della differenza di genere, promuovono iniziative di autodeterminazione delle donne e di tutela delle donne in condizioni di necessità. Fortunatamente, la situazione torinese ha un livello di definizione, dal punto di vista dei rapporti tra il Comune di Torino e queste realtà, tale per cui non ci sono dubbi e preoccupazioni rispetto alla continuità, ma l’emendamento tende ad introdurre un tema di principio. Cioè, abbiamo dibattuto in queste settimane sul fatto che la normativa non è ancora determinata in tutti i punti per i quali le parti politiche, che sono intervenute, comprese la mia, vorrebbero fosse più determinata, ma laddove lo è, come in questo caso, è bene che venga ricompresa all’interno del Regolamento stesso. Quindi, si prevede di applicare la norma, norma di carattere nazionale, che appunto impegna le Amministrazioni Comunali alla possibilità di riservare particolari condizioni sia di comodato, che eventuali altre articolazioni da concordare localmente, affinché queste associazioni possano beneficiare, per lo svolgimento della loro attività, di immobili di proprietà della Pubblica Amministrazione. Ho finito.

SICARI Francesco (Presidente)
La ringrazio. Procediamo con gli interventi. Ho la Vicecapogruppo Pollicino. Prego, ne ha facoltà per tre minuti.

POLLICINO Marina
Sì, grazie Presidente. Sarò veloce. Ringrazio infatti la Capogruppo Artesio, in quanto l’emendamento da lei proposto fa riferimento esplicitamente all’emendamento n. 71 bis, alla Finanziaria del 2021 e poi recepito nella Legge 178 del dicembre 2021, Bilancio di Previsione dello Stato per l’Anno Finanziario 2021, per quanto riguarda gli articoli che vanno dal 1134 al 1139. Sono articoli molto importanti, misure importanti, perché vanno a sostegno di categorie in difficoltà, famiglie, giovani, disoccupati e c’è un Fondo che è denominato Fondo contro le discriminazioni e la violenza di genere, che ha una dotazione di 2 milioni di euro annui per ciascuno degli anni ’21, ’22 e ’23. Oltre questo, l’emendamento approvato, come già diceva la Capogruppo, consente la concessione di edifici pubblici in comodato d’uso gratuito alle Case delle Donne, riconoscendo il loro valore sociale e culturale. Infatti, il comma 1137 stabilisce che: “Le Amministrazioni competenti concedono l’utilizzo collettivo di beni immobili appartenenti al patrimonio pubblico in comodato d’uso gratuito alle associazioni di cui al comma 1135 che gestiscono luoghi fisici di incontro, relazione e libera costruzione della cittadinanza, fruibili per tutte le donne e in cui si svolgano attività di promozione di attività socio-aggregative, autoimprenditoriali per l’autonomia in uscita dalla violenza e culturali dedicate alle questioni di genere e di erogazione di servizi gratuiti alla comunità di riferimento”. Ora, le associazioni destinatarie del Fondo, di cui si parla appunto al comma 1135 sono quelle del Terzo Settore che in primo luogo devono recare nello Statuto finalità e obiettivi rivolti alla promozione della libertà femminile di genere e alla prevenzione e al contrasto delle discriminazioni di genere; secondariamente, che svolgano la propria attività da almeno tre anni e lo possano documentare opportunamente. Ecco perché, appunto, questo emendamento della Capogruppo Artesio si lega perfettamente alla mozione di accompagnamento, a mia prima firma, che andremo a votare, e dei cui riferimenti ringrazio, appunto, la Capogruppo Artesio, e fra l’altro si chiede anche di istruire le modalità di accesso al Fondo, istituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, destinato alle spese di funzione e gestione delle associazioni indicate. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Non ho ulteriori interventi, o meglio non ho ulteriori richieste di intervento all’interno della chat e quindi procederei con il chiedere il parere alla Giunta.

IARIA Antonino (Assessore)
Parere favorevole.

SICARI Francesco (Presidente)
La ringrazio, Assessore Iaria. Allora, possiamo procedere con la votazione del subemendamento n. 13 bis, presentato dalla Capogruppo Artesio, con il parere favorevole della Giunta. Lascio quindi la parola al Vicesegretario Generale. Prego.

FERRARI Giuseppe (Vicesegretario Generale)
(Votazione per appello nominale).
Dunque, 35 favorevoli.

SICARI Francesco (Presidente)
La ringrazio. Con 35 voti a favore, il Consiglio Comunale approva il subemendamento n. 13 bis.

SICARI Francesco (Presidente)
Procediamo adesso con il subemendamento n. 14 bis, presentato dalla Consigliera Tisi, che ha parere tecnico non favorevole e il contabile non previsto. Prego, Consigliera Tisi, le lascio la parola.

TISI Elide
Grazie, Presidente. Se è possibile, io illustrerei congiuntamente sia questo emendamento, che quello successivo, perché in realtà muovono dalla stessa ratio e cioè, laddove nell’articolo 14 vengono richiamati i soggetti che fanno riferimento alla non lucratività, non viene definito in modo esplicito il riferimento al Terzo Settore e alla legge di riferimento. Perché, a mio parere, andrebbe integrato questo riferimento? Perché, secondo l’attuale normativa, questi soggetti oggi sono quelli che hanno un regime di vigilanza, di controllo e hanno dovuto, molti di loro, modificare i propri Statuti per poter ottemperare alle iscrizioni al Registro Unico e dunque rispettano delle regole precise, sia sulle previsioni di elaborazione di Bilancio, sia sulla democraticità interna alle Organizzazioni stesse, solo per citarne alcune. Allora, mi sembra che il riferimento generico ai soggetti senza scopo di lucro, con finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale, rischi non solo di essere limitativo, ma di non ricomprendere o di non dare priorità addirittura a quei soggetti che, viceversa, hanno un riconoscimento, appunto, all’interno della norma del Terzo Settore. Per questo, la proposta contenuta nel mio emendamento non è quella di escludere, ma è quella di integrare, quindi aggiungendo anche il riferimento specifico agli Enti di Terzo Settore ai sensi della Legge 106/2016. Chiaramente, il tema torna; come dire, un po’ la questione, che abbiamo già anticipato anche con degli emendamenti precedenti, riguarda, appunto, in questo momento, probabilmente, un’applicazione di una norma che deve ancora, in qualche modo, essere collaudata e che quindi, probabilmente, ha bisogno di ulteriori atti applicativi che si stanno susseguendo. Per cui questo emendamento, come pure quello successivo, che richiama invece in modo esplicito la non esclusione delle imprese sociali da queste opportunità, dalle opportunità che il Regolamento offre, ma bensì le riconduce a quella che è l’unica esclusione esplicitamente prevista dalla normativa, che è quella del comodato gratuito, ritengo che possa rappresentare - questo è anche in parte il contenuto della mozione che ho presentato - la necessità di non discriminare tra soggetti del Terzo Settore. Peraltro, questo è un principio ripreso anche da una recente sentenza e che credo debba essere tenuto in considerazione. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Quindi, possiamo far sì che i prossimi interventi siano sia sull’attuale subemendamento, quindi il n. 14 bis, che sul n. 16 bis, essendo stati entrambi illustrati. Lascio, ora, la parola alla Capogruppo Artesio. Prego.

ARTESIO Eleonora
Bene ha detto la Consigliera Tisi nel riportare la ratio e lo spirito di questi emendamenti al tema che più ci ha impegnato nella discussione a proposito della delibera del Regolamento. È evidente a tutti che considerare, nell’esperienza ed anche nella letteratura, le imprese sociali imprese tout court, e in quanto tali riconducibili esclusivamente al Codice delle Imprese, è stridente per chi di noi frequenti le tematiche relative agli sviluppi di comunità e al potenziamento del welfare, specialmente lo è in un Paese che non ha ancora istruito fino in fondo tutta la tematica della responsabilità sociale delle imprese e nemmeno, per la verità, pur avendo approvato una mozione in questo Consiglio Comunale, l’Amministrazione Comunale lo ha tentato su scala locale. Quindi l’intenzione di impegnarci a riflettere sul fatto che le imprese sociali concorrono con le altre Organizzazioni di Terzo Settore all’obiettivo di sussidiarietà orizzontale e svolgono interessi generali, anche oltre le attività di co-programmazione e di co-progettazione, che sono squisitamente specifiche delle imprese sociali, è sicuramente un intento lodevole. Questo intento però confligge con quella che oggi è l’applicazione prevedibile e prevista, almeno così ci hanno riferito gli Uffici, relativamente al fatto che ancora le imprese sociali, configurandosi quindi come imprese, sono sottoposte alla regolamentazione relativa agli aiuti di Stato e che, in quanto tali, non possono beneficiare di agevolazioni che non siano determinate e predeterminate all’interno della misura relativa agli aiuti di Stato. Ora, ci si augura tutti che una normativa, quella riferita al Terzo Settore, che, peraltro, ha visto una paternità di autorevoli parlamentari piemontesi ed anche è un atto che è stato condiviso dalle stesse formazioni politiche, come quella del Partito Democratico, che ci invitano quindi a ragionare e a riflettere su questa questione, l’augurio che ne deriva è evidentemente che si possa pervenire con un atto legislativo ad una chiarezza più esplicita e quindi a consentire che la valutazione dei benefici dei canoni agevolati possa essere indirizzata a tutto l’emisfero del Terzo Settore, senza esclusioni. Esclusioni, peraltro, che, purtroppo, impegnandoci in questa discussione, restituiscono anche un clima abbastanza spiacevole, quasi che noi avessimo in competizione su un bene limitato, quali sono gli immobili pubblici, competizioni interne al Terzo Settore, quando tutti quanti, nel Terzo Settore unanimemente, ci spiegano del valore della rete, del valore della reciprocità, della necessità di produrre meccanismi di solidarietà interni, per produrre relazioni di solidarietà sul territorio e nei confronti della popolazione. Quindi io trovo ragionevole e comprensibile lo spirito degli emendamenti, presentati dalla Consigliera Tisi, così come prendo atto delle illustrazioni di carattere giuridico e formale su cui gli Uffici hanno informato le Commissioni Consiliari per questo aspetto, cioè di una contraddizione interna tra ciò che si vorrebbe e ciò che si può e la soluzione non sembra affidabile ad altri, se non al Legislatore nazionale. Su questi due emendamenti della Collega Tisi io annuncio un voto di astensione.

SICARI Francesco (Presidente)
Procediamo con gli interventi. Ho la Consigliera Grippo; prego, ne ha facoltà.

GRIPPO Maria Grazia
Grazie, Presidente. Riprendo più o meno da dove avevo lasciato, cioè dalla sottovalutazione della dimensione sociale del Regolamento che ha caratterizzato la prima fase, quella di presentazione della proposta da parte dell’Amministrazione e che, purtroppo, ha continuato a minare i ragionamenti dell’Amministrazione stessa nell’approccio con questa normativa di tipo regolamentare. Aggiungo…, condivido tutto quello che hanno detto le colleghe prima di me e aggiungo che nell’ultimo momento di confronto che è stato non soltanto fortemente voluto dalle Forze di Minoranza, prima della quale quella a cui io appartengo, ma anche reso possibile dall’ostinazione con cui abbiamo messo in luce la sottovalutazione a cui facevo riferimento, dicevo, in quell’ultimo incontro con i rappresentanti delle organizzazioni del Terzo Settore abbiamo compreso molto bene sì da un lato quello che ci spiegava giustamente la Capogruppo Artesio, ma dall’altro anche che non c’è uniformità di visione dal punto di vista giuridico sulla lettura della norma, in quanto norma ancora in evoluzione. Il continuo rimando al Codice degli Appalti non è esaustivo delle spiegazioni che venivano richieste e soprattutto non è esaustivo del diniego di una visione che ci è stata rappresentata dalle organizzazioni del Terzo Settore. Spiace che si sia voluto rinunciare ad un confronto e ad un approfondimento di tipo giuridico con chi evidentemente dimostra di poter sostenere la tesi che poi è sintetizzata e contenuta negli emendamenti che, grazie all’interessamento della collega Tisi, abbiamo potuto presentare. Questo è un peccato proprio perché, ripeto, l’ho già detto nei precedenti interventi, un lavoro di questo genere su un Regolamento così delicato non si fa di frequente. Abbiamo definito, abbiamo condiviso la definizione che ci è stata resa dalle organizzazioni del Terzo Settore quando hanno parlato del Regolamento come vero strumento operativo di confronto tra Enti ed Amministrazione e però purtroppo non siamo riusciti, nonostante l’ostinazione che abbiamo dimostrato come Gruppo e come Forze di Minoranza a costringere l’Amministrazione a trattarlo per quello che è, cioè lo strumento operativo che ci pone a confronto con delle realtà così particolarmente speciali all’interno della nostra comunità. Questa è la ragione per cui manteniamo vivi gli emendamenti che abbiamo presentato e ci lagniamo del fatto che, nonostante anche il tipo di approccio che si è avuto da alcuni esponenti della Maggioranza in particolare la Consigliera Paoli, che ringrazio, non siamo riusciti a raggiungere il risultato sperato. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Allora, non ho ulteriore richiesta di intervento e quindi chiedo alla Giunta il parere sia sul n. 14 bis, che il n. 16 bis.

IARIA Antonino (Assessore)
Grazie, Presidente. Allora, mi preme sottolineare che non bisogna sottovalutare le normative nazionali, non solo le normative del Terzo Settore, ma anche il Codice degli Appalti e le normative anche di rango europeo su questo tema. Abbiamo più volte ribadito in Commissione come l’attenzione su questo aspetto è stato preso incarico dall’Amministrazione, aspetto legato al rapporto per le imprese sociali con la coprogettazione e con la coprogrammazione, abbiamo più volte detto che non bisogna sottovalutare - come detto prima - le normative che impediscono ad oggi dico di dare delle concessioni a canone ridotto o agevolato alle imprese sociali la cui natura economica imprenditoriale è adesso in un certo senso molto chiaro che sono escluse. Quindi, il parere non è favorevole su tutti e due i subemendamenti trattati, parere non favorevole. Grazie, Presidente.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei, Assessore Iaria.

SICARI Francesco (Presidente)
E allora possiamo procedere con la votazione del subemendamento n. 14 bis con il parere contrario della Giunta. Lascio adesso la parola al Segretario Generale per l’appello nominale, prego.

SPOTO Mario (Segretario Generale)
(Votazione per appello nominale).
Dunque, Presidente io ho 20 voti contrari, 8 favorevoli e 4 astenuti, quindi presenti 32.

SICARI Francesco (Presidente)
La ringrazio, Segretario. Quindi, con 32 Consiglieri presenti e 8 voti a favore, 20 contro, il Consiglio Comunale respinge il subemendamento n. 14 bis.

SICARI Francesco (Presidente)
Considerato il parere contrario espresso dalla Giunta propongo di dare lo stesso esito al subemendamento n. 16 bis.

TISI Elide
Sì, direi che sono d’accordo.

SICARI Francesco (Presidente)
La ringrazio, quindi possiamo procedere con il dare lo stesso esito al subemendamento n. 16 bis.

SICARI Francesco (Presidente)
Giungiamo adesso al subemendamento n. 16-ter identificativo 244, presentato dall’Assessore Iaria al quale lascio la parola per l’illustrazione. Prego.

IARIA Antonino (Assessore)
Grazie, Presidente. Il grande approfondimento sul tema legato all’esclusione delle imprese sociali, che sono contento di aver fatto, ma ultimamente sono anche diciamo… mi preme ribadire quello che ho già espresso prima nel dare il parere contrario della Giunta ai precedenti subemendamenti, ha portato la Giunta in collaborazione anche con i Consiglieri che hanno cercato, appunto, in questo emendamento di riportare il tema sulla linea che è già stata anche citata dalla Consigliera Artesio, cioè il tema è diciamo complesso ad oggi non può essere risolto nel Regolamento, se non chiarire espressamente, che essendo la normativa in evoluzione, il rimando ai limiti previsti attuali, ma all’evoluzione della normativa del quadro normativo è la soluzione migliore che possiamo inserire nel Regolamento. Devo dire e ringrazio anche per l’interlocuzione anche in contradditorio con i rappresentati delle imprese sociali che è partita non solo nelle Commissioni, ma partita anche da parte mia con un incontro, diciamo, diretto con alcune associazioni che poi ha portato a una discussione che tra l’altro penso abbia arricchito tutti. Vado a leggere velocemente l’emendamento che in prima battuta elimina la frase, in cui nel punto della delibera nell’articolo citato, elimina la frase seguente: “Sono escluse dai benefici di cui alla presente sezione le imprese sociali” e viene sostituito con il seguente testo: “Relativamente alle imprese sociali, si osservano le condizioni ed i limiti previsti dalle norme che le riguardano, mediante specifici criteri individuati con successivo provvedimento, nel rispetto dei principi di sussidiarietà orizzontale e di tutela della libera concorrenza”. Tra l’altro anche le mozioni di accompagnamento alla delibera approfondiscono anche questo tema e ho già detto che, come Giunta, questo tipo di approfondimento e le sue successive, chiamiamoli sessioni di lavoro sul tema, partiranno subito, non saranno rimandati ulteriormente anche per seguire l’evoluzione normativa sulla discussione della legge del Terzo Settore. Grazie, Presidente.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Procediamo con gli interventi, ho la Consigliera Tisi. Prego.

TISI Elide
Sì, grazie Presidente. A me fa molto piacere che per l’Assessore Iaria in qualche modo gli si sia aperto evidentemente un modo e che abbia interloquito grazie anche alla nostra Opposizione con il mondo variegato e ricco del Terzo Settore dalle associazioni di volontariato alla promozione sociale e alla cooperazione sociale. Io penso però che questo articolo che pur supera il precedente che sicuramente era estremamente riduttivo, ma probabilmente anche estremamente discriminante che probabilmente aveva anche degli elementi di non legittimità; io però vorrei ricordare che nella recente sentenza della Corte Costituzionale del 2020 è esplicitamente richiamato, una sentenza che peraltro interviene su una vicenda che riguarda le cooperative di comunità, viene esplicitamente richiamato il fatto che mentre da un lato il Codice dei contratti pubblici muove dal generale presupposto che i soggetti privati debbano concorrere tra loro per acquisire la qualità di controparte contrattuale della Pubblica Amministrazione ai fini della conclusione di un contratto pubblico per l’affidamento ma anche per la concessione dei servizi, al contrario il Codice del Terzo Settore muove dalla considerazione che le finalità perseguite dagli Enti del Terzo Settore siano tra loro omogene e distinte da quella lucrativa che le loro attività siano convergenti con quelle svolte dalla Pubblica Amministrazione. Ne discende, quindi, la non automatica applicabilità di schemi che prevedano la competizione. Ora, con questo emendamento nel quale mi sembra che da parte dell’Amministrazione si sia voluta superare, diciamo così, la discriminazione evidente che era presente nella definizione precedente, mi sembra però che si cerchi di tenere insieme tutto e che quindi, come dire, richiamare sia il principio della sussidiarietà orizzontale che peraltro abbiamo già richiamato anche all’inizio proprio citando l’art. 118 della Costituzione, sia quello della tutela della libera concorrenza, di fatto si scelga di non operare nessuna scelta. Quindi, sotto questo profilo noi come Gruppo Consiliare riteniamo di non partecipare alla votazione di questo emendamento. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Prego, Consigliera Grippo ne ha facoltà per un minuto.

GRIPPO Maria Grazia
Sì, grazie Presidente. C’è poco da aggiungere a quello che bene ha detto la collega Tisi, cioè bel tentativo Assessore, il problema è che non è riuscito a conciliare due realtà che evidentemente non possono essere messe sullo stesso piano. Tant’è che la sua stessa esponente di Maggioranza che ha seguito da vicino la questione ha cercato di farglielo notare in Commissione. A noi questo sembra un tentativo per certi versi anche un po' maldestro di tirare un osso a chi abbaia, francamente noi di questo osso non ci accontentiamo. Meglio della scrittura precedente, ma il punto non arriva ad essere in alcun modo risolutivo. L’unica cosa che trovo condivisibile del suo precedente intervento, a parte il piacere di condividere il mondo che si è aperto davanti a lei, è il fatto che si tratti di normativa in evoluzione e che quindi attendere comunque l’esito di quest’evoluzione nulla vi sarebbe costato e noi arriviamo a questo punto senza ancora conoscere esattamente le ragioni della fretta che hanno mosso l’Amministrazione a metter mano a questo Regolamento. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Allora, non ci sono ulteriori interventi e quindi direi che possiamo procedere alla votazione del subemendamento n. 16-ter presentato dalla Giunta. Lascio, quindi, la parola al Segretario Generale per l’appello nominale. Prego.

SPOTO Mario (Segretario Generale)
(Votazione per appello nominale).
Presidente, io ho 21 favorevoli e 3 astenuti, presenti 24, votanti 21.

SICARI Francesco (Presidente)
La ringrazio. Allora, per quanto riguarda quindi il subemendamento n. 16-ter con 24 Consiglieri presenti e 21 voti a favore, il Consiglio Comunale approva.

SICARI Francesco (Presidente)
Procediamo, adesso, con il subemendamento n. 16-quater. Ordine dei Lavori, Consigliera Tisi. Prego.

TISI Elide
Sì, grazie Presidente. Questo emendamento era collegato con il n. 14 bis e il n. 16 bis, quindi lo ritiro.

SICARI Francesco (Presidente)
La ringrazio. Ritirato il n. 16-quater.

SICARI Francesco (Presidente)
E procediamo con il subemendamento n. 19, presentato dal Capogruppo Lo Russo e sottoscritto da altri Consiglieri. Lascio la parola per l’illustrazione, prego. Prego, Consigliera Tisi.

TISI Elide
Sì, grazie. Allora, questo emendamento riguarda semplicemente la previsione del possibile abbattimento di eventuali canoni concessori ad associazioni o soggetti senza finalità di lucro che, peraltro, in Commissione ci hanno fatto presente essere oggi al 90%, che c’era una previsione fino all’80%, quindi la proposta è di ripristinare questa possibilità di arrivare, naturalmente è una possibilità che poi viene valutata sulla base di una serie di criteri definiti anche sulla tipologia di attività che viene richiesta e proposta, ma consente comunque la possibilità di arrivare ad un abbattimento fino al 90%. Grazie, Presidente.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei, Consigliera Tisi. Ci sono interventi in merito all’emendamento? Non ci sono interventi. Chiedo il parere della Giunta.

IARIA Antonino (Assessore)
Favorevole.

SICARI Francesco (Presidente)
La ringrazio, Assessore Iaria. E allora possiamo procedere con la votazione del subemendamento n. 19 con il parere favorevole della Giunta. Lascio, quindi, la parola al Segretario Generale per la votazione.

SPOTO Mario (Segretario Generale)
(Votazione per appello nominale).
32 presenti, votanti e favorevoli.

SICARI Francesco (Presidente)
La ringrazio, Segretario. In chat c’era il voto del Vicepresidente Lavolta, favorevole.

SPOTO Mario (Segretario Generale)
Non l’ho visto, aspetti che lo aggiorniamo. Allora, tutto 33.

SICARI Francesco (Presidente)
Perfetto. Allora, con 33 Consiglieri presenti e 33 voti a favore, il Consiglio Comunale approva il subemendamento n. 19.

SICARI Francesco (Presidente)
Se non ci sono contrarietà darei lo stesso esito per quanto riguarda il subemendamento n. 23.

TISI Elide
Eh, no Presidente.

SICARI Francesco (Presidente)
Quindi, non diamo lo stesso esito e procediamo. Allora procediamo con la discussione e l’illustrazione del subemendamento n. 23. Prego, Consigliera Tisi.

TISI Elide
Sì, grazie Presidente. Ho chiesto di poterlo discutere perché è una tematica completamente diversa da quella del precedente emendamento, qui stiamo parlando di locazioni ad uso abitativo. Più volte abbiamo discusso e approfondito sia in Consiglio che nelle varie Commissioni di quanto significativo sia il patrimonio comunale anche dal punto vista del patrimonio ad uso abitativo. Allo stesso modo forse ancora di più credo tutti i Consiglieri hanno contezza di quanto il tema dell’abitare, in questo momento, sia drammatico nella nostra Città e probabilmente lo sarà ancora di più alla fine di questa fase pandemica. Questo emendamento mira a definire un’assoluta priorità per quanto riguarda la disponibilità di alloggi e quindi di edilizia e di patrimonio ad uso abitativo da definire non tanto come patrimonio da mettere a reddito, ma da assegnare a soggetti o nuclei fragili attraverso, qui non è specificato il modo esplicito, ma ritengo attraverso la nostra Agenzia Cittadina Lo.C.A.Re. alle condizioni riparametrate ovviamente al reddito disponibile. Non si tratta evidentemente di Edilizia Residenziale Pubblica, ma si tratta comunque di assicurare alla disponibilità della Città quel patrimonio abitativo che sia per l’appunto prioritariamente destinato ai nuclei più fragili. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Ci sono interventi? Non rilevo richiesta di intervento e allora procedo con il chiedere il parere della Giunta.

IARIA Antonino (Assessore)
Favorevole.

SICARI Francesco (Presidente)
La ringrazio, Assessore Iaria. Quindi, possiamo procedere con la votazione del subemendamento n. 23 con il parere favorevole della Giunta. Lascio, quindi, la parola al Segretario Generale. Prego.

SPOTO Mario (Segretario Generale)
(Votazione per appello nominale).
In chat c’è qualcosa?

SICARI Francesco (Presidente)
Sì, c’è il voto favorevole del Consigliere Carretta.

SPOTO Mario (Segretario Generale)
La Consigliera Amore alla fine non ha votato, no?

SICARI Francesco (Presidente)
No, non ha espresso nulla.

SPOTO Mario (Segretario Generale)
Perfetto. Allora, abbiamo 32 presenti, votanti e favorevoli.

SICARI Francesco (Presidente)
Ottimo. Allora, con 32 Consiglieri presenti e 32 voti a favore, il Consiglio Comunale approva.

AMORE Monica
Favorevole, Presidente.

SICARI Francesco (Presidente)
No, per favore, non interveniamo così. Cioè, con calma attiviamo i microfoni. Sto già dando l’esito e quindi la prossima volta cerchiamo di stare attenti.
Con 32 Consiglieri presenti e 32 voti a favore, il Consiglio Comunale approva il subemendamento n. 23.

SICARI Francesco (Presidente)
Procediamo, adesso, con il subemendamento n. 26. Ordine dei Lavori, Consigliera Tisi.

TISI Elide
Grazie, Presidente. Io volevo comunicare il ritiro di questo subemendamento, in quanto il contenuto riguarda il richiamo alla coprogettazione che è stata già accolta all’interno di precedenti emendamenti. Quindi, ritiro questo subemendamento n. 26 all’emendamento n. 29.

SICARI Francesco (Presidente)
La ringrazio. Quindi, il subemendamento viene ritirato.

SICARI Francesco (Presidente)
Siamo, quindi, giunti all’ultimo emendamento. Siamo all’emendamento n. 29, così come subemendato. Lascerei quindi la parola all’Assessore Iaria per l’illustrazione. Prego.

IARIA Antonino (Assessore)
Sì, grazie. L’emendamento n. 29 semplicemente sostituisce l’allegato 1 con l’allegato 1 bis chiaramente così subemendato dal risultato delle votazioni precedenti. Grazie, Presidente.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Ci sono interventi? Non ci sono interventi e possiamo procedere con la votazione dell’emendamento n. 29 così come subemendato. Lascio, quindi, la parola al Segretario Generale per procedere con la votazione. Prego.

SPOTO Mario (Segretario Generale)
(Votazione per appello nominale).
Dunque, Presidente ho 23 presenti, 2 astenuti e 21 favorevoli.

SICARI Francesco (Presidente)
La ringrazio. Allora, con 23 Consiglieri presenti e 22 voti a favore, il Consiglio Comunale approva l’emendamento n. 29.

SICARI Francesco (Presidente)
Non ci sono ulteriori emendamenti e quindi possiamo passare adesso alle dichiarazioni di voto da parte dei Gruppi Consiliari. Allora, si è segnata la Consigliera Paoli alla quale lascio la parola per le dichiarazioni di voto. Prego.

PAOLI Maura
Grazie, Presidente. Intervengo solo brevemente per ringraziare tutte le persone che sono state coinvolte in questa discussione dagli Uffici, agli Assessori, in particolare l’Assessore Iaria, ai rappresentanti del Terzo Settore e alle Consigliere e ai Consiglieri che hanno stimolato il dibattito e cercato di rendere migliore questo Regolamento che credo sia importante approvare perché va a risolvere diverse problematiche che con il vecchio Regolamento rischiano di rimanere congelate. È chiaro che, come ho già avuto modo di dire nelle diverse Commissioni che abbiamo svolto, non è un Regolamento perfetto soprattutto per quanto riguarda gli aspetti che vanno ad impattare con il Terzo Settore e in particolare per quanto riguarda le imprese sociali e questo è già stato ben spiegato durante il dibattito sugli emendamenti. È stato anche detto che la norma nazionale sul Terzo Settore è in evoluzione e molti aspetti sono ancora da sviluppare e tanti non sono ancora così chiari, purtroppo l’urgenza dell’approvazione del Regolamento non ci ha permesso di aspettare che la situazione sul Terzo Settore si chiarisca, anche se questa sarebbe stata la scelta migliore, però confido negli emendamenti che si sono sviluppati grazie alla discussione durante le Commissioni che credo abbia ben reso l’idea sugli aspetti su cui l’Amministrazione dovrà continuare a porre la massima attenzione, in particolare per quanto riguarda il discorso sulla coprogrammazione e sulla coprogettazione, ma anche e soprattutto sull’art. 14 che lascia spazio alle modifiche che potranno esserci anche a livello nazionale. In particolare, sull’art. 14 “si demanda a successivi atti per la definizione di criteri”, criteri che più che servire ad agevolare le imprese sociali, serviranno prima di tutto alla Città perché non possiamo nascondere quanto sia importante per l’Amministrazione il lavoro che svolgono molte imprese sociali che contribuiscono a sostenere il welfare della Città e credo che non possiamo permetterci di porre dei limiti e degli ostacoli e chi svolge questo lavoro. Durante la discussione in Commissione abbiamo potuto approfondire i diversi aspetti che riguardano il rispetto delle norme relative alla tutela della libera concorrenza, ma abbiamo sottolineato più volte che politicamente pur nei limiti della legge la volontà è soprattutto quella di rispettare il principio di sussidiarietà orizzontale che abbiamo ricordato modificando l’emendamento. È stato un contentino, il Decreto del 31 marzo effettivamente mette i due principi in alternativa, noi li abbiamo assemblati, ciò non di meno rimane lo spazio per andare ad intervenire successivamente e contemporaneamente cerchiamo di ricordare che il principio di sussidiarietà esiste e dove è possibile per noi è primario rispetto a quello sulla libera concorrenza. Quindi, per concludere voterò e credo che anche il Gruppo voterà favorevolmente al Regolamento per le necessità di cui ho parlato, ma il mio invito è di sciogliere al più presto i dubbi espressi in modo che sia chiaro il sostegno che la Città vuole dare a questi attori privilegiando quindi l’importante lavoro di rete sui territori piuttosto di grandi multinazionali con cui per le piccole realtà sarebbe impossibile competere. Con la Consigliere Tisi abbiamo discusso molto e io la ringrazio ancora per aver prodotto una delle mozioni di accompagnamento che ho convintamente firmato e che andremo a votare a breve in cui si sottolineano alcuni aspetti che sarà importante tenere in considerazione e che vanno ad attenuare le preoccupazioni che abbiamo esposto in Commissione specialmente per la tutela dei contratti delle concessioni in essere con i relativi rinnovi e si chiede anche di procedere con un interpello verso il Ministero per andare a chiarire molti aspetti che ad oggi non sono chiari e nel farlo coinvolgere gli Enti del Terzo Settore e naturalmente andare ad intervenire sul Regolamento appena le norme nazionali lo permetteranno. Ringrazio anche le Consigliere Artesio e Pollicino per le loro mozioni di accompagnamento che sono assolutamente condivisibili e avranno il nostro voto favorevole. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Procediamo con ulteriori dichiarazioni di voto, ho la Capogruppo Artesio. Prego, ne ha facoltà.

ARTESIO Eleonora
Grazie. Nel corso di queste settimane di discussione in Commissione c’era una domanda implicita, qualche volta peraltro esplicitata che ci percorreva: per quale ragione occorra mettere mano a un Regolamento che è in vigore da 25 anni in questo momento in scadenza di mandato. Sicuramente delle esigenze di allineamento alle disposizioni normative per come si sono susseguite nel tempo, sicuramente un’esigenza di ordinare le modalità con le quali l’Amministrazione nella sede centrale e nelle formulazioni decentrate delle Circoscrizioni provvedono a questo tipo di valutazioni. Dal mio punto di vista la questione che mi sembrava essere emergente era però non soltanto un necessario allineamento quanto piuttosto la necessità di corrispondere ad un’urgenza. Urgenza che non ho voluto approfondire con una richiesta di accesso agli atti per conoscere quali fossero le situazioni specifiche, ma che mi è sufficiente essere rappresentata in linea di massima con la situazione di quelle realtà, quelle comprese all’interno del Terzo Settore, che negli anni hanno visto la concessione di patrimonio immobiliare a canone agevolato e che evidentemente negli anni, altrimenti quelle concessioni sarebbero state revocate, hanno dato buona prova del proprio lavoro e che quindi sono in attesa di veder ridefinito il loro contratto di concessione. Questa situazione che non è emersa all’interno delle nostre discussioni perché se lo fosse stato in termini di preoccupazione emergente avremmo avuto richieste di audizione da una pluralità di soggetti, ma che faceva da sfondo a tutto il nostro dibattito, poneva il Consiglio Comunale di fronte alle perplessità che abbiamo manifestato… poneva il Consiglio Comunale, dicevo, di fronte a una scelta: lasciare la revisione del Regolamento e la nuova formulazione del Regolamento al prossimo mandato amministrativo e quindi avere una latenza rispetto alle situazioni sospese con le possibilità conseguenti che un’applicazione tecnica doverosa per le norme conosciute procedesse nel dover mettere a bando delle situazioni che invece meriterebbero di ricevere una prosecuzione; oppure mettere mano al Regolamento stesso pur sapendo i livelli di insoddisfazione politica che questo Regolamento introduce, come si è detto ripetutamente la non possibilità di registrare una legislazione compiuta relativamente al Terzo Settore in un momento in cui la normativa è in evoluzione ed è possibile che si assista a delle modifiche dello status giuridico attuale, per cui alcune associazioni con la modalità dell’iscrizione all’Albo possano prevedere la loro trasformazione in imprese e contemporaneamente come tutti auspichiamo il livello nazionale definisca la questione delle imprese all’interno del Terzo Settore per i rapporti con la Pubblica Amministrazione non normati dalla coprogrammazione e dalla coprogettazione includendo le stesse rispetto all’attuale esclusione. Questo è, come dire, il criterio che mi ha orientato nell’accompagnare il dibattito, il fatto cioè di lasciare un vuoto procedurale e quindi da un lato l’incombenza di atti amministrativi specifici in mancanza di un quadro generale oppure trovare delle soluzioni intermedie come è previsto nella situazione delle proroghe contemplata all’interno di questo atto deliberativo che salvaguardi le situazioni che sono in questo momento in fase di rivisitazione, anche con quelle situazioni di cooperative sociali che si sono avvalse nel passato di questo stesso Regolamento. Il fatto stesso che si tratti di cooperative di piccola dimensione e di un numero esiguo significa che già il Regolamento è stato nel tempo gestito con i criteri di precauzione e di attenzione che più volte gli uffici ci hanno raccomandato. Quindi, questa modalità della salvaguardia temporanea e di una prospettiva futura ancorché non completamente soddisfacente è sembrata, nella discussione generale, una delle soluzioni intermedie possibili. È evidente che la preoccupazione che le mozioni di accompagnamento propongo sarà una preoccupazione che dovrà essere accuratamente monitorata sia la questione relativa alle linee guida della coprogrammazione e della coprogettazione, sia la questione posta dalla mozione a prima firma della collega Tisi nella quale si ragiona sull’interpello nei confronti delle Autorità Superiori e sulla serie di raccomandazioni relative ai criteri che dovranno essere adottati. Quindi, da questo punto di vista, io credo che il Consiglio Comunale abbia assunto pienamente in tutte le sue componenti la propria responsabilità per cercare di porre mano a una questione, la logica semplice del quieta non movere non mi sembrava essere una soluzione auspicabile per tutte le altre realtà che sono in attesa e mi è sembrato che l’elemento della partecipazione alla discussione che abbiamo introdotto tutti e anche l’elemento dei futuri criteri con i quali procedere possa essere una rassicurazione sufficiente per il futuro. Credo che la Maggioranza ha raggiunto un proprio consolidamento per poter licenziare questo tipo di Regolamento e quindi prendo atto di un parziale risultato raggiunto dal nostro lavoro.

SICARI Francesco (Presidente)
La ringrazio. Procediamo adesso con l’intervento della Consigliera Tisi, ne ha facoltà, prego.

TISI Elide
Sì, grazie Presidente. Allora, molto si è detto nelle Commissioni e anche quest’oggi credo che il dibattito è stato molto sul merito e io naturalmente di questo ringrazio le colleghe e i colleghi che hanno sostenuto anche le nostre richieste non soltanto emendative ma anche di approfondimento che sono state fatte. Vorrei riprendere però alcuni elementi che considero cruciali e fondamentali. Intanto, l’esperienza di sussidiarietà nella nostra Città è un’esperienza di welfare, di costruzione di modello di welfare importante, del quale spesso tutti abbiamo sottolineato l’orgoglio e soprattutto ne abbiamo evidenziato gli elementi di forza che derivano proprio da un lavoro in rete, da un lavoro integrato tra la Pubblica Amministrazione e i vari soggetti e le ONLUS e gli Enti del Terzo Settore che su questo con la Città costruiscono, appunto, l’opportunità di servizi per i nostri cittadini. Sappiamo anche, l’ho richiamato anche in Commissione più volte, che una buona parte del nostro sistema di welfare del nostro modello e penso soprattutto alla rete dei servizi socio-sanitari è stata sviluppata proprio grazie alla possibilità di mettere a valore il patrimonio pubblico e quindi di destinare a condizioni agevolate dei luoghi dove poter sviluppare i servizi, penso ad esempio a tutta la rete di servizi per la disabilità, ma non solo evidentemente che hanno fatto sì che nella nostra Città ci fossero sicuramente dei livelli, non solo quantitativi ma anche qualitativi, sicuramente superiori a molti altri territori. Ora, il tema del patrimonio, questo è stato uno dei fattori che ha fatto la differenza. Di qui il motivo per cui c’è stato questo lavoro e questa richiesta di approfondimento e anche questo richiamo alla Giunta e all’Amministrazione tutta perché credo, ed è stato detto in diverse occasioni, che le sollecitazioni nel merito di questo Regolamento non fossero soltanto all’Assessore Iaria, ma fossero piuttosto a diciamo un lavoro interdisciplinare all’interno di più Assessorati, non ultimo certamente quello alle Politiche Sociali, che a mio parere è stato poco presente per non dire assente che forse è stato recuperato, anche a detta dell’Assessore Iaria stesso, soltanto a fronte dell’emersione delle criticità che da molti di noi sono emerse. Credo che questo problema di metodo sia stata una delle criticità maggiori e accanto a questo, sempre per stare sui temi di metodo, l’altra criticità è stata quella di non aprire fin da subito un confronto con le rappresentanze del Terzo Settore, perché intanto ne abbiamo verificato la volontà e la capacità propositiva che sono venuti a rappresentarci nelle Commissioni e certamente credo sia stata una sottovalutazione quella di non considerare come, se si vuole davvero coprogettare e coprogrammare come oggi è previsto all’interno di questo Regolamento, si debba partire dall’inizio e non sicuramente alla conclusione di un percorso come probabilmente questo confronto ha dimostrato. Quindi, io credo che ci sia stato un problema di metodo nel condurre anche politicamente questo percorso; ci sono stati poi come dire delle questioni molto specifiche.

SICARI Francesco (Presidente)
Per favore, microfoni, microfoni. I microfoni me li spegnete, grazie. Perfetto, prego Consigliera Tisi può andare avanti.

TISI Elide
Grazie. È stato in diverse occasioni dal mio Gruppo Consiliare, dalla collega Grippo richiamato la necessità di conoscere nel merito quali erano le situazioni che necessitavano di essere sbloccate e che registravano una situazione di urgenza, ma su questo non abbiamo avuto contezza e soprattutto un’indicazione chiara di quali fossero, così pure il tema dell’interpello, richiamato anche poc’anzi dalla collega Paoli che ringrazio, è stato fondamentalmente demandato a un momento successivo all’applicazione o all’avvio e sicuramente all’approvazione del Regolamento. Probabilmente il tempo sarebbe stato prima in modo da poter arrivare il più possibile a una definizione di Regolamento che non avesse più questo, diciamo, queste ombre, questi dubbi e questi punti interrogativi che comunque, come è stato detto, discendono in modo anche evidente da una definizione di normativa in itinere sulla quale probabilmente nei prossimi mesi vedremo ancora tutta una serie di sviluppi. Infatti, più volte dal mio Gruppo Consiliare è stato chiesto il motivo dell’urgenza perché qualunque Regolamento avrebbe, non solo la necessità di un quadro legislativo chiaro e definito, ma avrebbe anche la necessità di avere un monitoraggio e quindi da parte di chi l’approva, e nella fattispecie questo Consiglio Comunale, il tempo sufficiente per monitorane gli effetti, valutarne gli esiti ed eventualmente correggerne gli errori. Quindi, credo che al di là sicuramente della considerazione credo innegabile che il Regolamento che uscirà da questo Consiglio Comunale ritengo avrà degli elementi di miglioramento, credo grazie al lavoro soprattutto dei Consiglieri e soprattutto della Minoranza, ma non solo perché ho già citato anche i colleghi della Maggioranza e credo che tutti coloro che hanno contribuito a scrivere degli emendamenti, delle mozioni abbiano avuto, come ha avuto la sottoscritta e i colleghi del mio Gruppo, questo intento assolutamente costruttivo, quindi dicevo sicuramente questo Regolamento uscirà un po' meglio e con degli elementi di qualità maggiori rispetto alla proposta che inizialmente c’era stata avanzata. Penso però che sulle modalità, sul metodo e sulla tempistica si sarebbe potuto lavorare in modo diverso, probabilmente il risultato sarebbe stato migliore sicuramente migliore di quello che oggi si andrà a votare e soprattutto da parte nostra in quanto Consiglieri avremo avuto forse qualche elemento in più e contezza dei motivi di urgenza e magari anche un parere del Ministero che ci poteva orientare anche rispetto a quei passaggi che hanno rappresentato gli elementi più delicati quali ad esempio l’art. 14. In conclusione, io, dato che non avremo occasione di illustrare la mozione vorrei anche richiamare il principio di non discriminazione tra organizzazioni, credo che sia un principio molto importante che è contenuto anche all’interno della mozione e concludo dichiarando che il Gruppo del Partito Democratico per tutti i motivi che ho illustrato non parteciperà al voto. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Procediamo con l’intervento… (audio assente) Magliano, prego ne ha facoltà.

MAGLIANO Silvio
Sì, grazie Presidente. Mi sente?

SICARI Francesco (Presidente)
Perfettamente, prego.

MAGLIANO Silvio
Perfetto. Grazie, Presidente. Anche la nostra dichiarazione di voto sarà di non partecipazione al voto. Tanti elementi sono stati espressi molto bene e io devo ringraziare le colleghe e i colleghi che hanno voluto provare a dare un contributo e provare a modificare un percorso che erano nato oggettivamente male. Quando si parla di Terzo Settore, quando si parla di riformare il Terzo Settore le Pubbliche Amministrazioni oggettivamente fanno molta fatica, fanno molta fatica a comprendere e capire in parte perché verso il Terzo Settore c’è sempre un’alta attenzione… (audio disturbato) dei soggetti. Certo è che la giurisprudenza è contrastante, certo è che abbiamo delle sentenze che dicono che non possiamo comportarci con Regolamenti che di fatto vanno a prefigurare l’aiuto di Stato, dall’altra parte però non possiamo neanche non tener conto che non ci può essere una discriminazione inversa e questo però di fatto può mettere in grossa difficoltà una realtà quella della cooperazione sociale che oggi diventa impresa sociale sulla quale noi invece facciamo un affidamento enorme, anzi senza la quale noi non potremmo garantire il welfare che oggi garantiamo. Non vado a ripercorrere tutte le posizioni espresse dalla collega Tisi, anche rispetto a un non giudizio o a una non attenzione messa in una prima istanza messa da parte dell’Assessorato alle Politiche Sociali, forse grazie al lavoro dei Consiglieri si è approfondito di più e meglio e l’interlocuzione con il forum del Terzo Settore con tutti i soggetti del Terzo Settore forse ha fatto capire di più la partita che c’è in gioco. Si poteva aspettare, si poteva fare molto di più, pensiamo anche già solo che la delega al Codice del Terzo Settore, la delega soprattutto all’impatto sociale in queste ultime ore è stata data a una parlamentare torinese, Laura Castelli, Viceministro e Sottosegretario, quindi su questo si sarebbe potuto fare un ulteriore ragionamento proprio per far uscire, far emergere magari una circolare di interpretazione da parte del Ministero. Quindi, capiamo la necessità forse di mettere a posto qualche condizione e qualche situazione che non era chiaro o che avrebbe potuto avere dei problemi, forse questo tipo di attività doveva iniziare prima, doveva essere approfondita prima. Diamo atto, do atto politicamente che l’Assessore Iaria si è fatto una cultura su questo tema e in alcuni casi, penso alla coprogettazione e la coprogrammazione ha voluto dare un valore importante, poi sono tutte pratiche che devono essere poi agite perché siamo pieni di norme che parlano di coprogettazione e coprogrammazione che poi dopo non trovano un’effettiva dinamica politica e di governo alla luce di queste due forme di governo, appunto, che sono le coprogrammazione e la coprogettazione. Per cui, non parteciperemo al voto e ci auguriamo però quanto prima che quello che viene richiesto dalla colleghe attraverso le mozione, io ho sottoscritto quella della collega Tisi, diventi poi azione di governo della Giunta e di interlocuzione con il Governo proprio per fare chiarezza su un punto che per noi è cruciale perché non può essere accettato da rappresentanti dei cittadini che chi decide di conformarsi come impresa sociale e lo è ha certe regole, certi vincoli, certi limiti del proprio profitto e poi viene discriminata perché paragonata a chi invece fa impresa che giustamente fa profitto che non ha quel tipo di regole e non ha quel tipo di vincoli. Grazie, Presidente. Ho concluso.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Procediamo con l’intervento del Capogruppo Tresso. Prego, ne ha facoltà.

TRESSO Francesco
Sì, grazie Presidente. Io intervengo sulla scia di quanti mi hanno preceduto condividendo alcune delle considerazioni che sono state fatte, in particolare cerco di riassumere la mia posizione. Sicuramente è stato fatto un lavoro interessante nelle Commissioni che hanno preceduto l’atto che oggi votiamo, ho anche apprezzato l’atteggiamento dell’Assessore Iaria nel cercare di dare un ascolto e nel comprendere alcuni aspetti che hanno come sempre quando si va a mettere mano a degli strumenti regolamentari in un contesto che è in fase di mutazione, comportano delle intrinseche pericolosità molto evidenti. Pericolosità nel fatto che si rischia di andare a penalizzare delle realtà, quali quelle appunto come è stato richiamato delle imprese sociali, che viceversa proprio penso anche a quella che sia la storia e i valori che Torino ha sempre saputo sollecitare, sono invece un elemento molto importante se vogliamo particolarmente evidenti in questa fase in cui quello che abbiamo vissuto in questo ultimo periodo ha reso evidente la grande necessità di poter valorizzare coloro che fanno un’attività che appunto a questo è rivolta, al Terzo Settore, riescono davvero a sopperire a tutta una serie di altre carenze. Trovo che sicuramente, ecco, proprio in virtù di questa storicità che caratterizza Torino si poteva provare un percorso un pochino più coraggioso, anche per esempio io sono stato interessato e ho colto meglio degli aspetti anche grazie all’attenzione che alcuni colleghi in particolare hanno posto sul distinguere e definire meglio cos’era la coprogettazione, però anche qui in mancanza di una linea guida che possa dettare in maniera più chiara l’interpretazione diventa difficile e la Città forse poteva farsi più promotrice anche di avviare degli interlocutori. Il fatto stesso che abbiamo audito ancora in settimana dei rappresentanti importanti di importanti associazioni, ma che questo percorso poteva essere anticipato, l’abbiamo richiesto a seguito di una lettera che ci è stata inviata, forse poteva essere sintomo del fatto che il percorso poteva essere avviato prima, magari non caratterizzato dalla fretta e con una maggiore compartecipazione. Detto questo, mi sembra che appunto sicuramente anche ringraziando di nuovo coloro e le colleghe in particolare che hanno prodotto degli atti di accompagnamento, io non ho avuto effettivamente l’impegno di produrre anch’io a mia volta degli elementi di sopporto che sicuramente e come è stato detto rendono oggi il Regolamento più efficace e migliore. Ahimè, temo che, però, rischiamo ancora di eludere quello che effettivamente era la volontà, penso espressa da molti, cioè quella di andare ad avere un poco più di chiarezza nel non penalizzare, appunto, anche l’interpretazione dell’art. 12 quello che erano effettivamente, insomma, tutto un patrimonio che si vorrebbe poter mettere a frutto di realtà che operano in questo settore e che non potrebbero probabilmente reggere molte situazioni e la competitività. È vero che gli uffici e li abbiamo anche uditi hanno dato un’interpretazione che era quella che si rifà alla norma e che ad oggi probabilmente in mancanza di maggiori specifiche doveva rimandare a una fase transitoria, avevamo anche proposto questa soluzione o almeno questo ulteriore strumento dell’interpello per avere delle verifiche, cosa che si potrà ancora fare, anzi la sollecito. È ben vero che d’altronde io non ho avuto forse perché avrei potuto, anche se c’era poco tempo, fare una richiesta di accesso agli atti, non ho contezza oggi di quante situazioni siano oggettivamente in scadenza relativamente a delle concessioni in corso che possono determinare anche l’urgenza di questa situazione. Quindi, lo dico manifestando anche una serie di dubbi che ho e che ammetto potevo forse anche per mia… approfondire meglio, ma mi sembra che così come è stata la discussione non hanno chiarito e non hanno fugato alcune preoccupazioni che rimangono tali, cioè quelle proprio di un’urgenza che rischia in un momento, come dicevo, di mutamento profondo di andare poi ad inserire dei vincoli che potrebbero essere penalizzanti. Questo per dire che pur ritenendo che oggi il documento che si va a votare possa migliorare quello che era l’impianto regolamentare precedente, siamo ancora lontani da quello che potrebbe essere invece aderente ai propositi che ci siamo posti e in virtù di queste considerazioni dichiaro che anche io come Lista Civica non parteciperò al voto. Grazie, Presidente.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Non ulteriore richiesta di intervento direi che possiamo, allora, procedere con l’intervento del Capogruppo Petrarulo. Prego, ne ha facoltà.

PETRARULO Raffaele
Presidente, non era una disattenzione, ma siamo stati molto attenti sia io che la Vicecapogruppo Scanderebech alla delibera. Non ci convincono molti punti di questa delibera e anche nello svolgimento della stessa ci fa proprio poi pensare che si poteva osare e fare di più, fare una delibera che avesse anche recepito quelle che erano le attenzioni sia della Minoranza che della Maggioranza, non solamente con gli emendamenti. Per questo motivo noi come Forza Italia su questa delibera noi non parteciperemo al voto. Volevo solamente comunicarlo anche per correttezza, perché non è che siamo andati via e assenti dalla discussione, ma l’abbiamo ascoltata ma non ci ha naturalmente preso molto e quindi su questo noi saremo non partecipanti al voto. Grazie, Presidente.

SICARI Francesco (Presidente)ù
Grazie a lei, Capogruppo Petrarulo. Aspetto se ci sono ulteriori interventi. Allora, non ci sono ulteriori richieste di intervento…

NAPOLI Osvaldo
Presidente, Presidente.

SICARI Francesco (Presidente)
Eccoci. Prego, Capogruppo Napoli.

NAPOLI Osvaldo
Alcune perplessità ci sono, ma rispetto a quello di non partecipare al voto, cosa che rispetto nella maniera più assoluta di qualsiasi scelta politica che… (audio disturbato) io deciderò sempre se è possibile partecipare al voto. Quindi, io su questa delibera mi astengo. Grazie, Presidente.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei, Capogruppo Napoli. E se ora davvero non ci sono più richieste di intervento, direi che possiamo procedere con la votazione della deliberazione così come emendata. Lascerei, quindi, la parola al Segretario Generale per procedere con appello nominale. Prego.

SPOTO Mario (Segretario Generale)
(Votazione per appello nominale).

SICARI Francesco (Presidente)
Segretario, in chat il Consigliere Malanca esprime voto favorevole.

SPOTO Mario (Segretario Generale)
Allora, ho 22 presenti, 1 astenuto e 21 favorevoli.

SICARI Francesco (Presidente)
La ringrazio, quindi con 22 Consiglieri presenti e 21 voti a favore, il Consiglio Comunale approva la deliberazione.
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