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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 12 Aprile 2021 ore 13,00
Paragrafo n. 10
INTERPELLANZA 2021-00110
CURE DOMICILIARI E ATTIVIT? SOCIO SANITARIE PER ANZIANI MALATI CRONICI NON AUTOSUFFICIENTI E PERSONE CON DISABILIT?.
Interventi
TISI Elide
Sì, grazie, grazie, Vicepresidente, e grazie, Assessora Schellino, per questa risposta, che sinceramente però mi lascia molte domande e molti punti interrogativi e qualche perplessità. Intanto credo che debba essere dato atto di quanto come Consiglio Comunale e come Commissione in particolare, quindi come Commissari coinvolti nella IV Commissione, abbiamo sempre seguito con grande attenzione e anche preoccupazione il tema delle cure domiciliari. Io ho personalmente presentato numerosi atti, sia di indirizzo, che di richiesta di approfondimento su questo tema, perché sappiamo bene, e lo sa molto bene anche l’Assessore, come questo sia un tema molto sensibile e molto particolare per la Città di Torino, che è ancora un po’, come dire, la punta di diamante rispetto a delle esperienze di domiciliarità che, ahimè, sono andate via via riducendosi in tutta la Regione Piemonte. Questo in conseguenza anche di un modello e di accordi con le Aziende Sanitarie che lo hanno consentito, e anche in considerazione di una modalità con la quale la Città di Torino ha ritenuto di considerare la compartecipazione alla spesa, compresa la definizione della tipologia di ISEE o di reddito, per meglio dire, con la quale gli anziani in particolare compartecipano, appunto, al costo del progetto individuale. Ecco, io credo che sia necessario ripartire di qui. Penso anche che l’affermazione che ho ritrovato e che richiamo nell’interpellanza all’interno del DUP e quindi questo, diciamo così, obiettivo di armonizzazione tra il precedente modello e quello, diciamo così, richiamato all’interno del Fondo per la non autosufficienza, che però non ritengo debba costituire un elemento di coercizione, perché sappiamo come il Fondo per la non autosufficienza dovrebbe rappresentare un valore aggiuntivo complementare, sicuramente non esaustivo degli interventi di cura domiciliare, ecco, credo che questo possa davvero creare, al di là poi della scelta del singolo, ma ci sono anche tutti i nuovi, diciamo, inserimenti e le nuove prese in carico da operare, di disomogeneità e forse anche di discriminazione tra i cittadini torinesi.
Io, come dire, è chiaro che non è questa la sede nella quale…, perché non ci può essere ulteriore confronto e dibattito, però chiederei davvero all’Assessora, intanto, la cortesia di fornirmi il documento di cui ha dato lettura, che sicuramente mi può ulteriormente arricchire rispetto ai passaggi che forse, dalla mera lettura, mi sono un po’ sfuggiti, ma certamente io chiederò che questa interpellanza venga approfondita in Commissione. Spero il Presidente del Consiglio sarà d’accordo, insieme alla verifica dei molti atti di indirizzo, perché le cure domiciliari, soprattutto dopo questa fase pandemica, sono assolutamente strategiche e cruciali per la nostra Città e credo che la politica tutta, a partire da quella che ha la responsabilità di amministrare - ma credo in questo tutto il Consiglio Comunale non si è mai sottratto - debba, come dire, capire verso quale direzione stiamo andando e soprattutto fare tutto quanto è possibile per evitare che, anziché aumentare, crescere nella opportunità di cure a domicilio, la Città di Torino faccia dei passi indietro e veda, viceversa, sempre meno presente la possibilità di avvalersi, appunto, di interventi di cure domiciliari.
Quindi, per concludere, chiedo il documento dell’Assessora, se cortesemente lo può far trasmettere alla mia posta dalla Segreteria, e chiederò formalmente l’approfondimento in Commissione. Grazie.

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