Interventi |
TRESSO Francesco Grazie, Presidente. Mi sente? TRESSO Francesco Guardi, io avevo proposto questo emendamento in merito ad una questione che avevo sollevato la volta scorsa, poi appunto mi ero anche scusato del fatto che non fosse stato oggetto di una discussione più articolata nell’ambito della Commissione. Il mio timore era quello di vedere gravare sulle aree pertinenziali, dotate di residua capacità edificatoria, l’introduzione di una possibilità di dover corrispondere una quota IMU su quanto non realizzato. Ora, in virtù del fatto che il nostro Piano Regolatore assegna degli indici di edificabilità che anche facendo un veloce confronto con altre realtà cittadine, altre situazioni, sono piuttosto elevati rispetto a quello che poi si può riuscire a seconda delle categorie a realizzare, ma in particolare mi riferisco ad esempio alla destinazione d’uso industriale, allora, diciamo che questi indici portano ad un sovradimensionamento delle possibilità edificatorie poi di fatto realizzabili, che io ho provato a visualizzare tre o quattro situazioni caratterizzate, contraddistinte da un certo sviluppo di aree edificabili, di SLP, diciamo, e mediamente ci si trova in situazioni in cui la reale capacità edificatoria si pone al di sotto del 50% di quello concesso, diciamo, il 40%. Mi sembra di comprendere dalla lettura del parere degli Uffici che la situazione e quindi il mio timore di poter gravare ancora, ovviamente penso sia esplicita la mia finalità, cioè quella di incentivare di alcune possibilità di realizzazione e quindi la possibilità di dare un impulso anche sotto il profilo edificatorio e con tutto quello che può comportare, dal volano dell’edilizia, alla possibilità di realizzare, perché se io penso che se, faccio un esempio, ho 10.000 metri quadri di SLP da realizzare per un capannone industriale, o lo faccio su più livelli, cosa che non è abitualmente fattibile per questo tipo di interventi, oppure rischio di farne meno della metà, ma pagare poi un IMU piuttosto consistente che mi penalizza notevolmente nell’intervento che avevo predisposto. Ciò detto, l’interpretazione che appunto danno gli Uffici è quella di rimandare direttamente alla Legge 160/2019 in cui è effettivamente previsto che qualsiasi area che costituisce pertinenza ai fini urbanistici, purché accatastata unitariamente al fabbricato, non rappresenta oggetto autonomo di imposta e quindi in quanto tale non si prevede che venga ad essere gravata da questo diritto edificatorio se si tratta di un’area (audio disturbato). Rimane, appunto, quindi da questo punto vista effettivamente mi conforta il fatto che, come giustamente richiamano gli Uffici, non andiamo a disincentivare certi tipi di intervento qualora (audio interrotto) urbanistici. È chiaro che ci sono poi delle pertinenze adiacenti che rientrano nelle pertinenze civilistiche e su quello, appunto si potrebbe auspicare di chiedere l’esenzione, sapendo che non possono essere edificabili nuove realizzazioni. Anche qui io suggerivo nel mio emendamento di valutarlo anche valutando, diciamo, l’entità della capacità edificatoria residua su queste pertinenze, come dico, che possono essere di tipo civilistico in virtù di alcuni parametri oggettivi per valutare funzionalmente quali siano le aree destinate al servizio del fabbricato e anche in virtù diciamo di quelle che sono effettivamente le geometrie, perché poi bisogna distinguere, quindi si potrebbero individuare insomma dei parametri che aiutino a valutare poi caso per caso secondo una griglia, diciamo di elementi che possono dare un ausilio. Questo sempre nell’obiettivo di cercare di non inibire un minimo di mercato edilizio che sicuramente è stato fortemente in crisi in questi anni. Dopodiché, insomma, già il primo livello di risposta è confortante, su questo non si dice nulla di nuovo di quello che prevede la Legge, ma va bene che gli Uffici l’abbiano ribadito. Probabilmente andrebbe avviata una valutazione, insomma, una riflessione un po’ più ampia anche per quei tipi di aree che non costituiscono pertinenze ma che magari, appunto, sono adiacenti con uno stesso tipo di pertinenza sotto il profilo civilistico. Però è un discorso un po’ più complesso, mi rendo conto che andrebbe affrontato con più calma e forse andava valutato con un po’ più di anticipo. Quindi, sostanzialmente insomma, rispetto alle motivazioni date comprendo il giudizio, quindi la non accoglibilità dell’emendamento presentato. Ne approfitto per dire che gli emendamenti invece che erano stati proposti dal Consigliere Magliano, che ringrazio ancora, come ho già avuto occasione di fare in Commissione, anche proprio per la capacità che ha avuto di spostare la riflessione su un tema che trovo molto urgente, attuale e su cui la Città ha saputo avviare e condurre questa riflessione e arrivare poi con questo emendamento che è recepito da parte della Giunta a dare una soluzione oggettivamente diversa da come era stata inizialmente impostata e che dà delle prospettive di maggiore aderenza anche al momento che stiamo vivendo, al supporto alle realtà del Terzo Settore e parallelamente anche alla possibilità di riutilizzare tutto un patrimonio edilizio che rischia viceversa di essere fortemente sottoutilizzato, penalizzato e quant’altro. Quindi, ringrazio ancora il Consigliere Magliano e anche la Giunta per avere accolto questo tipo di spunto e quindi oggi penso che andiamo a votare un atto che è più solido in virtù di questo emendamento e sicuramente dà delle maggiori garanzie anche di aderenza a quegli obiettivi di incentivare il settore del Terzo Settore, chiedo scusa per il gioco di parole che tutti noi, insomma, penso che la Città abbia a cuore. Niente, non aggiungo altro, se non, appunto, la risposta, il voto favorevole agli emendamenti citati prima. Grazie. TRESSO Francesco Sostanzialmente lo ritiro, perché così com’è stato parerato mi sembra condivisibile e rimando alla Legge, alla 160. Nell’ambito del Regolamento avrei gradito una discussione più articolata per valutare che ci fossero dei parametri, per valutare questi due interventi, ma mi rendo conto che andava valutato con maggiore anticipo. Quindi sostanzialmente ritiro l’emendamento. Grazie. |