Interventi |
MAGLIANO Silvio Sì, grazie Presidente. Se lei è d’accordo io presenterei gli emendamenti che ho proposto e poi le (incomprensibile) conseguenti rispetto agli emendamenti che ho proposto, se è d’accordo, Presidente, in discussione generale, così non lo faccio due volte. MAGLIANO Silvio Sì, perfetto. Grazie, Presidente. Evidentemente la Giunta doveva mettere mano alla nuova Imposta Comunale sugli Immobili con le modifiche al Regolamento n. 393. Io da tempo, già dall’anno scorso, si ricorda, Presidente, penso che i colleghi si ricordino, avevo posto il tema della possibilità di applicare un’opportunità che la Legge dello Stato italiano, con Legge di Bilancio 2019, poi entrata in vigore nel 2020 dava ai Comuni. Fondamentalmente l’esenzione IMU si verifica per tutta una serie di casi, ma rispetto a tre tipologie mi piace soffermarmi, cioè: l’ipotesi che Enti del Terzo Settore diano in concessione, comodato d’uso gratuito, ad altri Enti del Terzo Settore no profit, per loro finalità istituzionali un bene con contratto registrato, ecco questo rappresenta un motivo di esenzione. Nello stesso tempo, se dei privati cittadini o aziende danno in comodato d’uso gratuito al Comune, alle Istituzioni locali dei propri beni con contratto registrato, questo prevede l’esenzione. Queste due fattispecie erano presenti all’interno del nostro Regolamento. Ve n’era una terza ulteriore che noi come Gruppo volevamo che entrasse a fare parte del nostro Regolamento ed è nella fattispecie la seguente, quando dei privati cittadini o imprese, persone giuridiche, danno dei beni in disponibilità di soggetti del Terzo Settore per le loro finalità istituzionali, con contratto registrato in comodato d’uso gratuito, ecco, è prevista la possibilità dalla norma dello Stato italiano che questi beni non siano soggetti ad IMU. Questo non era previsto. Io ho presentato una serie di emendamenti, c’è stata una discussione in Commissione molto franca, in alcuni aspetti accesa, ma devo dire che con una grande disponibilità questa Giunta ha voluto ascoltare fino in fondo le ragioni di questo nostro emendamento e le ragioni ad esempio che formano il Terzo Settore, una parte degli esponenti del mondo dei commercialisti e alla fine di tutto questo lavoro la Giunta ha voluto accogliere questa proposta con, se non sbaglio, poi mi corregga l’Assessore, con l’emendamento n. 200. Fondamentalmente siamo andati a limitare lo spazio di applicazione di questa esenzione, cercando di mettere tutti i paletti possibili, tutti i vincoli possibili proprio per individuare un numero esatto e soprattutto un numero calcolabile da parte dell’Amministrazione comunale delle Associazioni che possono essere oggetto di questa tipologia di opportunità. Evidentemente è un’opportunità che si rivolge ai proprietari. Noi pensiamo, Presidente, pensate, colleghi, tutti gli immobili che in questo momento sono sfitti, immobili commerciali, anche a destinazione commerciale, che dunque pagano l’IMU, e invece che opportunità daremmo loro nel caso in cui approvassimo l’emendamento n. 200, cioè del poter dare alle associazioni di volontariato, perché l’emendamento prevede di ridurre come sottocategoria all’interno degli ETS, previsti dal Codice del Terzo Settore, Decreto Legislativo 117/2017, in questa prima fase sperimentale sulle organizzazioni di volontariato, quelle che venivano definite dalla 266/1991 e che questi immobili potrebbero diventare un’opportunità, sia per le Associazioni che cercano spesso di avere delle sedi, sia un’opportunità per questi proprietari che ad oggi si trovano a pagare l’IMU per beni che non riescono ad affittare e che non riescono a trovare la loro destinazione d’uso. Questi beni potrebbero ritrovare una seconda vita, diventare dei luoghi vissuti, la manutenzione evidentemente la dovranno fare le Associazioni di volontariato, ma io penso che, se ben comunicata questa opportunità potrebbe far rivivere spazi alla nostra Città che in questo momento sono in parte abbandonati, perché le logiche del mercato fanno sì che non siano in questa fase economica appetibili. Per cui io ho visto, ho chiesto da questo punto di vista alla Giunta un ulteriore sforzo, uno sforzo anche da un punto di vista economico, perché stiamo parando di una spesa fiscale, cioè un mancato gettito da parte di questi cittadini che vorranno entrare in questa logica solidale e su questo devo dire che ho trovato la disponibilità da parte dell’Assessore Rolando. Per cui il mio intervento è per comunicare, e tra l’altro l’Amministrazione ha voluto ulteriormente andare a definire alcune categorie di questi beni, cioè che non possono essere oggetti di questo emendamento beni di lusso e su mia richiesta ulteriormente non possono essere oggetto di questa categoria e di questo emendamento i beni che sono di proprietà di qualcuno dei soci dell’organizzazione di volontariato. Cioè, abbiamo cercato di eliminare qualsiasi, qualsiasi possibilità di furbizia o di scaltrezza legata a questo tipo di opportunità, affinché solo le forze che si occupano della solidarietà, le forze che si occupano del sostegno alle persone, quindi tutte le organizzazioni di volontariato, possano in maniera molto trasparente accedere a questa opportunità, o meglio potranno accedervi i proprietari di questi beni, mettendoli gratuitamente nelle disponibilità, con contratto registrato per più di un anno, a favore delle Associazioni di volontariato. Detto questo, avendo visto l’emendamento n. 200, sono a ritirare con questo mio intervento i miei emendamenti, perché sono totalmente inclusi e compresi all’interno dell’emendamento di Giunta. Chiedo dunque alla Maggioranza, evidentemente, ma anche alle Forze di Opposizione che in parte hanno lavorato con me da questo punto di vista, perché questo obiettivo politico venisse raggiunto, di prendere in considerazione questo emendamento, l’emendamento n. 200 a firma dell’Assessore Rolando. Io ho concluso. MAGLIANO Silvio Sì, grazie, Presidente. Ma sono abbastanza certo, e su questo chiedo conferma anche all’Assessore, che il 200 sia l’emendamento, quello che inserisce questa opportunità all’interno del Regolamento. Il 199 è quello che crea la copertura economica, come richiesto giustamente dal Capogruppo Lo Russo. E penso che il 198 sia quello che inserisce all’interno della delibera questa opportunità che noi prevediamo poi in sede di Regolamento. Quindi dovrebbero essere il 198, il 199, Id sempre, e il 200. Chiedo solo conferma anche all’Assessore Rolando, di avere giustamente messo in ordine gli emendamenti che hanno portato al ritiro dei miei, perché sono inclusivi della mia richiesta. |