Interventi |
UNIA Alberto (Assessore) Presenti tutti. UNIA Alberto (Assessore) Grazie, Presidente. La Consigliera ha presentato un’interpellanza, richiedente informazioni sulle conseguenze occupazionali, in seguito all’appalto di gestione del Canile Sanitario. Alla luce dei principi nazionali e comunitari vigenti in materia, si ritiene escluso che dal soggetto aggiudicatario possa addebitarsi, nel caso di specie, l’obbligo di assumere in forma automatica e generalizzata il personale già utilizzato dall’operatore uscente, in quanto il possibile riassorbimento opera nei limiti di esigenze, di armonizzazione e compatibilità con la struttura organizzativa subentrante, che nel caso in questione ha natura pubblica e pertanto, sulla base delle indicazioni del gestore subentrante, Università degli Studi di Torino, non risulterebbe applicabile. La clausola sociale costituisce un importante strumento di tutela dei lavoratori, ma nel contempo non deve comportare un onere per l’appaltatore subentrante che non sia nelle condizioni economiche ed organizzative da poter impiegare i dipendenti dell’operatore economico uscente e ritenga di poter ragionevolmente svolgere il servizio utilizzando una minor componente di lavoro rispetto al precedente gestore, la cui valutazione viene determinata dall’appaltante, dunque, ottenendo economie e costi di valorizzazione a fini competitivi nella procedura di affidamento. In questo senso si è espressa la giurisprudenza in modo consolidato, Consiglio di Stato, Sezione III, del 5 aprile 2013, n. 1896, insomma, poi c’è un elenco di sentenze del Consiglio di Stato, sono circa una decina, che ovviamente invierò con la nota alla Capogruppo Artesio. In tale contesto pertanto l’ente appaltante non può ingerirsi limitando la libertà di iniziativa economica, e soprattutto occorre evitare venga attribuito un effetto automatico rigidamente escludente alla clausola sociale. Inoltre, poiché nel caso specifico l’attuale appaltante è risultato essere un Ente Pubblico, esso soggiace all’osservanza di inderogabili vincoli di rango costituzionale, come risulta dalla nota formulata dall’Università degli Studi, che allegherò poi alla Consigliera Artesio. |