Interventi |
TRESSO Francesco Grazie, Presidente. L’Assessore Pironti ci ha riassunto quella che è stata un po’ la storia di questa vicenda, vicenda che ahimè ancora oggi non sembra essere dipanata, anche se molto lavoro è stato fatto e le speranze sono notevoli in questo senso, le speranze per tutta una serie di motivi che sono state richiamate dai Colleghi che mi hanno preceduto. Torino ha tutte le caratteristiche per aspirare a quel ruolo di capitale e di polo innovativo del digitale, proprio perché ha una cultura che ha sviluppato negli anni per lo sviluppo dell’intelligenza artificiale, cultura che deriva da quella che è la sua storia di innovazione tecnologica, se vogliamo ancora partita dal ’700 con il filato e poi passata in epoche più recenti a tutt’altra natura, dal cinema a tutta la fase di filiera produttiva, manifatturiera, eccetera, eccetera ed è una cultura che pone effettivamente l’essere umano al centro. Questo è, tra l’altro, un aspetto segnalato proprio dal rapporto citato dall’Assessore stesso e quindi questo si declina, come i Consiglieri che mi hanno preceduto hanno fatto notare, in una ricerca di sostenibilità sociale e tecnica che, diciamo così, miri ad un equilibrio sano tra diverse tensioni, diversi aspetti che bisogna saper conciliare e credo che Torino possa avere queste caratteristiche. Mi riservo però di fare degli appunti rispetto a quanto ci ha rappresentato l’Assessore. Il primo è che non è ben chiaro quale sia, quale sia stato intanto, e quale sia oggi il livello di interlocuzione politica, perché ahimè bisogna ricordare che già le risorse stanziate per creare un hub sull’intelligenza artificiale non sono state riscontrate nella Finanziaria del 2020, laddove - tra l’altro finanziaria ancora del Governo Conte, quindi le interlocuzioni erano dirette da parte anche della componente politica dell’Assessore -, quindi, io mi sono molto stupito a gennaio e, Assessore, le chiesi anche il motivo di questo stralcio e lei mi disse: “Non c’è nulla da preoccuparsi, sarà oggetto di un primo assestamento di bilancio”, cosa che poi non è successa. Poi lo scenario politico è mutato notevolmente dall’epoca. Ora, ribadire il fatto che non lo troviamo nell’ambito del Piano di Ripresa e Resilienza, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, è un ulteriore elemento di preoccupazione, perché ci viene da chiedere se l’interlocuzione politica dell’Amministrazione sia stata tale da ribadire la priorità e l’urgenza di quest’azione. Il secondo motivo di osservazione è che lei (audio interrotto)… non abbiamo capito con chi è stata condivisa questa pianificazione, quali, le rappresentanze istituzionali, del mondo della ricerca, abbiamo due atenei di grande respiro internazionale, siano state le componenti che hanno co- pianificato questo tipo di intervento, perché qui non si tratta di coordinare, ma si tratta di co-pianificare questo tipo di interventi che hanno, come sono stati richiamati, una serie di atterraggi piuttosto articolati tra loro, che vanno dalla ricerca del sito idoneo, alla ricerca dei partner, a capire quali sono, in un’ottica come condivido anche io, di capacità di introdurre un’economia anche dell’intelligenza artificiale più diffusa; quindi, anche proprio nell’impostazione di questi aspetti, vanno tenuti in conto già dalle linee di indirizzo che si vogliono delineare, proprio in un’ottica però di collaborazione e co- pianificazione con tutti i soggetti istituzionali. Invece, francamente, io non ho capito ad oggi quali siano stati i partner coinvolti e quale programmazione, quali siano le linee guida che lei ha già, Assessore, delineato. Per cui su questo sarebbe anche interessante che il Consiglio Comunale potesse avere un aggiornamento, potesse anche visionare queste linee guida per poter capire questa pianificazione a che punto è. In ultimo, mi chiedo se non sia il caso di chiedere a gran voce al Governo, oltre alle garanzie che sono state prima citate, l’avviamento di un Comitato locale che possa, proprio nell’ottica di questa co-pianificazione a cui accennavo, iniziare ad agire, ad avere uno strumento concreto per questo tipo di collaborazione che possa portare ad una prospettiva condivisa di quello che le sinergie tra queste istituzioni possono produrre, proprio per dare un maggiore impatto possibile sul tessuto cittadino - non solo cittadino, credo che qui si tratti di vedere all’Area Metropolitana -, però che ci sia quindi una condivisione di questi intenti e credo che l’avvio di una sorta di Comitato locale possa essere lo strumento utile e necessario per poter andare in quella direzione. Quindi, sarebbe il caso di poter rendere esplicita al Governo questa richiesta e concordarne (incomprensibile). Grazie, Presidente. Ho finito. |