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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 29 Marzo 2021 ore 13,00
Paragrafo n. 17

Comunicazioni della Sindaca su “Scomparsa nel PNRR del centro nazionale di intelligenza artificiale di Torino”.
Interventi
ARTESIO Eleonora
Grazie. La discussione che è stata sollecitata dai Colleghi presentatori della richiesta di
comunicazioni mi consente di porre una questione più generale che, sono certa, sarà in
programmazione nelle future Commissioni Consiliari, a cominciare da quella già
anticipata dalla Presidente della Commissione Diritti e Pari Opportunità ai fini di
leggere quanto del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza considererà, in modo
particolare sugli obiettivi dell’inclusione sociale, i principi e i programmi di piena
occupazione rivolti alla popolazione femminile. Io intervengo in questo contesto
soltanto per un’osservazione di metodo. La nostra città, come nel caso in specie, è molto
spesso individuata come competente e titolare di una serie di possibilità di
programmazione e di sviluppo, quale quella sull’intelligenza artificiale, che derivano
dalla passata storia industriale, ma ancora tuttora attuale nelle prospettive di
riconversione e che si fondano sulle competenze di carattere tecnico, diffuse nel
territorio torinese e piemontese. Questo fatto ci rende molto spesso soggetti ed oggetto
di titolarità, la più recente letta sui mezzi di informazione, di ruolo di capitale, in ultimo
capitale dell’innovazione sociale, principi e riconoscimenti sui quali, ovviamente da
amministratore di questa Città mi riconosco, ma sempre come Amministratore di questa
Città, mi pongo una questione di carattere più generale. Il nostro sentirci investiti di
un’aspettativa, in ragione del nostro impegno costante, e quando dico “nostro” intendo
tutte le forze che concorrono al benessere di una comunità locale e al suo cambiamento
nella direzione di un miglioramento, non ci assolve dal fatto che questi riconoscimenti
non si traducano in effetti diffusi sull’insieme del contesto della città e in modo
particolare sulla condivisione e sulla partecipazione di tutti i soggetti. Sembra quasi che
questa consecutiva assegnazione di medaglie riesca a valorizzare e a confortare coloro
che sono più attivi ed anche più evidenti sulla scena pubblica, ma non riesca a
coinvolgere e a produrre effetti benefici sull’insieme del territorio e sull’insieme dei
soggetti sociali. C’è un effetto diffuso che deve derivare da queste nuove opportunità,
un effetto diffuso, mi auguro, migliore di quello che abbiamo rilevato rispetto alle varie,
successive, frequenti, numerose e qualificate attività di startup. Ogni volta noi abbiamo
avuto annunci e realizzazioni concrete dell’avvio di questa o di quella startup, ma la
percezione diffusa di quanto questo possa cambiare la caratterizzazione del territorio e
quanto questo possa migliorare la qualità della vita di tutti i soggetti, questo è mancato.
Allora, ovviamente, intervengo semplicemente per dire che avremo modo, spero - così
come ha fatto la Presidente di una Commissione, faranno gli altri - di discutere nelle
Commissioni specifiche di come tradurre nel contesto torinese i tre assi fondanti del
Piano Nazionale di Ripresa e di Resilienza, ma io credo che, proprio per le ragioni che
ho addotto, che credo possano essere condivise, perché sono ragioni oggettive e di
osservazione, per le ragioni che ho addotto, dicevo, sarebbe interessante ragionare
esattamente sull’effetto diffuso, quello che produce il progresso di una comunità nel suo
intero. Grazie. Ho finito.

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