Interventi |
FERRERO Viviana (Vicepresidente) Continuiamo con voi, con il Consigliere Curatella e con l’Assessora Schellino per l’interpellanza numero mecc. 202100105: “La Città si vuol sostituire agli Albi professionali? FERRERO Viviana (Vicepresidente) Il primo firmatario è il Consigliere Curatella. Do subito la parola all'Assessora Schellino, che ringrazio. Grazie. SCHELLINO Sonia (Vicesindaca) Grazie a lei, Presidente. Innanzitutto è opportuno fare una premessa in merito all'attività svolta dall'ufficio idoneità alloggiativa: ai sensi della normativa vigente in materia di immigrazione la Città procede al rilascio di attestazione comunale di idoneità alloggiativa, le quali sono necessarie per l'ottenimento dei vari titoli autorizzativi previsti per il ricongiungimento familiare, il permesso di soggiorno, eccetera, i quali sono poi rilasciati in seguito dalla Prefettura o dalla Questura. Alle istanze di idoneità alloggiativa sono allegati vari documenti di natura amministrativa: i documenti d'identità degli aventi titolo, copia del titolo di godimento dell'abitazione, eccetera, e tecnica, scheda descrittiva dell'abitazione sottoscritta da tecnico abilitato, certificazione degli impianti, eccetera. Il fine del procedimento per il rilascio dei suddetti attestati di idoneità alloggiativa è quello di verificare che l'alloggio abbia i requisiti igienico- sanitari e di sicurezza degli impianti a tutelare degli extracomunitari che richiedono permesso di soggiorno e ciò comporta in accordo con Prefettura e Questura un controllo amministrativo e tecnico delle istanze e degli eventuali accertamenti, non essendo sufficiente una mera accettazione della documentazione presentata. Con deliberazione della Giunta Comunale del 2009 è stata approvata l'emanazione di apposito avviso pubblico per la costituzione di un elenco di professionisti abilitati per la consultazione da parte della cittadinanza ai fini dell'accertamento dei requisiti minimi di abitabilità nell'ambito dell’attestazione comunale di idoneità alloggiativa ai sensi del Decreto Legislativo 286 del ‘98 e successivi in materia di immigrazione. L'elenco viene aggiornato trimestralmente. Ciò premesso è bene precisare innanzitutto che questo elenco a cui si riferisce il Consigliere riguarda i professionisti che redigono le schede di rilevamento e dichiarazione da allegare all'istanza di idoneità alloggiativa, non professionisti che redigono la dichiarazione di rispondenza. Trattasi esclusivamente di un elenco su base volontaria per agevolare gli utenti interessati nella ricerca di professionisti abilitati come espressamente indicato nell'intestazione delle tabelle periodicamente pubblicate. Si evidenzia che l'elenco ha unicamente finalità di dare trasparenze ai suddetti professionisti, pertanto non si tratta di professionisti di fiducia dall'ufficio idoneità alloggiativa, il quale non rispondere del loro operato e che il richiedente può incaricare un tecnico anche al di fuori del presente elenco, questo è chiaramente espresso sul sito, dunque non è obbligatorio incaricare un professionista inserito nell’elenco in questione, gli istanti possono liberamente scegliere e incaricare un professionista qualsiasi purché abilitato, tantomeno si tratta di un elenco parallelo agli Albi professionali perseguendo le finalità sopra elencate. I professionisti interessati possono presentare domanda di iscrizione all'elenco secondo le modalità del sito. All’istanza di idoneità alloggiativa, oltre alla predetta scheda di rilevamento e dichiarazione, vanno allegate le dichiarazioni in merito al rispetto delle norme per la realizzazione degli impianti elettrici e a gas. La vigente normativa prevede che detta sicurezza sia attestata mediante una dichiarazione di conformità sottoscritta dall'installatore dell'impianto. Qualora detta dichiarazione non sussista per gli impianti realizzati prima del 2008 e non modificati successivamente è possibile trasmettere la dichiarazione di rispondenza, che può essere redatta da professionisti abilitati in possesso di esperienza nel campo impiantistico, in questo caso con il fine esclusivo di prevenire a tutti i professionisti che possano improvvisarsi esperti impiantistici e nell’evidente ottica di tutelare la sicurezza di chi occuperà gli alloggi in virtù di analisi l’ufficio idoneità alloggiativa richiede la dimostrazione dell'esperienza lavorativa da almeno cinque anni come da normativa mediante la presentazione di un curriculum riportante le progettazioni impiantistiche, non ritenendo sufficiente una generica autocertificazione in proposito. Quanto sopra anche alla luce del fatto che le verifiche su impianti prevedono controlli di vario genere, compresi quelli strumentali e spesso anche interventi che un professionista di regola non effettua. La domanda numero 3) se la Città risponderà di eventuali errori non ha senso dal momento che non viene creato alcun Albo parallelo di soggetti abilitati a presentare la dichiarazione. Evidentemente la responsabilità di eventuali errori o danni in capo a chi, in possesso dei requisiti, redige la dichiarazione degli impianti,… (incomprensibile)… successiva manomissione da parte dell'utente, nonché del tecnico incaricato che la visiona e la relaziona nella scheda di rilevamento dichiarazione. Sul punto 4), nel ribadire ancora che la Città non ha promosso alcun Albo parallelo, si precisa che l'Area adibita a residenziale pubblica in data 1° ottobre 2020 ha inviato una comunicazione a tutti, Collegi, Albi di Torino interessati cui fa riferimento il Consigliere relativa ai requisiti per la sottoscrizione della dichiarazione da parte dei professionisti con specifico riferimento alla dimostrazione di aver svolto l'esercizio della professione. Detta comunicazione è stata ampiamente condivisa dagli Ordini di riferimento, tanto che il Collegio dei Geometri ha fatto propria la lettera, l’ha inviata ai propri iscritti, l’Ordine degli Architetti ha pubblicato la lettera nel proprio sito; l'Ordine degli Ingegneri ha inviato una lettera ai propri iscritti. L’Area Edilizia Residenziale Pubblica, presso la quale è incardinato l'ufficio idoneità alloggiativa, sia pure in questo delicato momento di criticità correlata alla pandemia in atto, sta lavorando intensamente per ottimizzare il processo burocratico snellendo la modulistica e puntando su una relativa digitalizzazione. Tuttavia l'esigenza di semplificazione amministrativa va perseguita tenendo presente le ragioni sottese al procedimento de quo, e cioè la tutela dell'incolumità delle persone alloggiate. Sarà cura dell'Area far sì che la revisione del processo sia accompagnata da un adeguato confronto con i Colleghi e gli Ordini professionali interessati. Ho terminato, grazie. FERRERO Viviana (Vicepresidente) La ringrazio, Assessora Schellino. Passo la parola al Consigliere Curatella per i cinque minuti assegnati. CURATELLA Cataldo Grazie, Presidente. Allora, ringraziò l’Assessora Schellino e chiedo se può condividermi la nota che ha letto. Allora, innanzitutto questa interpellanza non era relativa alle richieste di idoneità alloggiativa in quanto tali perché comunque quelle hanno una normativa ad hoc, di cui l'Assessora anche ha fatto cenno. Era appunto relativa al Decreto Ministeriale 37 del 2008 che ha introdotto insieme alla DICO, Dichiarazione di Conformità, la DIRI, Dichiarazione di Rispondenza. Perché ho presentato questa interpellanza e non sono soddisfatto della risposta dell'Assessora, che reputo non corretta e soprattutto reputo come modalità di azione una modalità che va a sostituire gli Ordini e i Collegi professionali? Perché nella lettera protocollo 6578 del 1° ottobre 2020 che i servizi hanno inviata ai diversi Ordini e Collegi si fa esplicito riferimento che per attestare la professionalità di chi va a presentare le DIRI è necessario esibire un circostanziato curriculum professionale nel quale siano elencati i progetti depositati presso gli sportelli unici per l'edilizia a norma del comma 2 del D.M.; i progetti non depositati presso gli sportelli unici per l’edilizia, ma comunque allegati alla dichiarazione in conformità, eccetera, sto leggendo la lettera. Peccato che basterebbe prima di inviare questa lettera, perché poi nasce il dubbio: chi può valutare il curriculum professionale di un ingegnere, di un perito industriale, che sono le uniche due figure che tecnicamente possono fare una DIRI? Un architetto o un geometra non può fare la DIRI, nuovo ordinamento, qualcuno vecchio ordinamento, ma neanche. Ma bastava fare una semplice ricerca sul sito del MISE. Il MISE il 16 giugno 2016, quindi cinque anni fa, ha inviato un parere a un Ente Pubblico che chiedeva quale professionista può rilasciare la Dichiarazione di Rispondenza per capire come accertare la professionalità e il MISE ha ritenuto… leggo quello che dice il MISE: “Ha ritenuto necessario precisare che il professionista in parola dichiari nella certificazione rilasciata di essere in possesso dei requisiti professionali ai fini del rilascio della dichiarazione in parola, in quanto iscritto all'Albo professionale indicando l’Albo e vantando un'esperienza lavorativa importante”, punto, non è richiesto un curriculum di cinque anni di tutte le attività fatte perché se un professionista nella lettera è indicato, per iscriverlo all'interno degli elenchi delle persone che possono presentare la DIRI ai fini dell'idoneità alloggiativa, perché se questo è richiesto le domande sono diverse. Allora innanzitutto chi valuta il curriculum professionale all'interno dell'Amministrazione? Abbiamo ingegneri, periti industriali esperti di impianti elettrici che possono valutare se effettivamente quel professionista può fare la DIRI? Seconda cosa: perché se io presento una DIRI al Comune di Torino perché nel mio alloggio voglio fare ad esempio un bed and breakfast, un Airbnb, lasciamo stare il periodo attuale del Covid, io italiano lo voglio fare, la presento al Comune di Torino la DIRI o la DICO, non mi viene richiesto un curriculum sostanziale professionale sugli ultimi cinque anni, non viene richiesto perché la normativa non lo richiede, lo chiediamo solo allorché per l'idoneità alloggiativa bisogna affittare a uno straniero e quindi ha bisogno di avere la documentazione a posto. Allora la norma è una: il D.M. 37/2008; il MISE si è espresso, è sufficiente un’autocertificazione del professionista che dice l’iscrizione all'Albo e quanti anni ha svolto questa attività. È compito degli Albi e dei Collegi professionali valutare la professionalità, le competenze, le capacità dei professionisti. Se questa richiesta è nata a seguito di DIRI che non erano rispondenti alla normativa, non erano fatti in modo opportuno, quindi se avevano dei dubbi sulla qualità del professionista, si contattava l’Albo e il Collegio del professionista, a cui è iscritto il professionista, inviando una segnalazione e chiedendo all'Albo o al Collegio professionale di fare una tale valutazione. Tra l'altro la Città da anni ha firmato convenzioni con Collegi ed Ordini professionali con cui poter collaborare, quindi si tratterebbe semplicemente di attivare un canale di comunicazione, evitando di creare tutto un castello che a livello normativo va anche contro legge, perché la Città non può introdurre elementi cogenti che non siano previsti in modo specifico dalla normativa. Il D.M. 37/2008 non richiede il curriculum professionale, per gli impianti sopra soglia richiede l’iscrizione all'Albo e professionalità per un certo numero di anni che è l’Albo stesso che certifica, è la funzione degli Albi e dei Collegi professionali certificare competenze, conoscenze e qualità professionale di chi presenta le attività. Quindi, Assessore, su questo torniamo indietro perché l'avviso che quegli Ordini e quei Collegi che lei nominava… FERRERO Viviana (Vicepresidente) Chiuda, Consigliere. CURATELLA Cataldo Sto concludendo, Presidente. Volevo solo dire all’Assessore Schellino che quegli Albi e Colleghi che hanno pubblicato sul loro sito la lettera dell'Amministrazione, le segnalo che hanno inviato segnalazione ai Colleghi nazionali, ai Consigli nazionali per chiedere la correttezza di questa richiesta della Città di Torino, quindi c’è stato una segnalazione della Città di Torino ai Consigli nazionali, quindi al Ministero della Giustizia a cui fanno riferimento tutti gli Albi e Collegi professionali. Grazie, Presidente, ho concluso. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Allora grazie, Consigliere Curatella. |