Interventi |
SCHELLINO Sonia (Vicesindaca) Ci sono, Presidente, buongiorno. SCHELLINO Sonia (Vicesindaca) Grazie a voi. La Polizia Municipale da anni è attenta e in risposta alle centinaia di segnalazioni provenienti dalla cittadinanza si adopera con interventi con finalità diverse: da un lato con le pattuglie in servizio ordinario a seguito di segnalazioni inoltrate alla centrale operativa per la verifica della presenza delle persone e di eventuali criticità legate allo stato di salute, in questi casi sono affidati enti quali il 118 e il servizio Boa. A ciò si aggiungono interventi settimanali nella zona centrale della città in collaborazione con AMIAT finalizzati al recupero del decoro della zona. L'intervento del 4 febbraio è stato effettuato su richiesta specifica della Polizia di Stato e non sono concepiti atti amministrativi o informative da parte del Corpo di Polizia Municipale. La popolazione senza dimora per definizione è una popolazione particolarmente difficili da censire. La più recente indagine nazionale relativa alle presenze senza dimora è stata effettuata nel 2014 a seguito di una convenzione tra il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Federazione Italiana degli organismi per le persone senza dimora e Caritas italiana. A Torino erano state stimate circa 1.700 persone senza dimora delle circa 50.000 persone stimate a livello nazionale. Mediamente negli ultimi anni si è registrato un aumento delle persone accolte dai servizi cittadini, in media 1.500 persone ospitate nella rete dei servizi di accoglienza serale e notturna della rete cittadina. Analogo il numero delle persone che durante l'anno si rivolgono all’ambulatorio socioassistenziale Roberto Gamba. È in previsione una nuova indagine ISTAT nazionale, che presumibilmente verrà predisposta da Istat nel corso dell'anno ed effettuata nel corso del 2022, nella quale, come già avvenuto nella precedente indagine, sicuramente la Città sarà coinvolta anche in termini di collaborazione nel contatto e nel lavoro di interviste da effettuare con le persone senza dimora che vivono o usufruiscono dei servizi cittadini. La pandemia da Covid-19 e l’emergenza sociale connessa all’emergenza sanitaria hanno comportato e comportano sicuramente conseguenze sulla popolazione in condizioni di maggiore fragilità e marginalità. Il periodo di lockdown e il divieto di spostamento sul territorio nazionale, la drastica riduzione di opportunità informali e formali di inclusione, di sostegno al reddito o di aiuto con riduzione di aiuti diretti alle persone che vivono in strada ha sicuramente inciso sulla qualità di vita e sui percorsi di inclusione delle persone senza dimora. Ulteriore preoccupazione è sicuramente connessa al prossimo possibile sblocco degli sfratti, dei licenziamenti, ambiti che incideranno sulle condizioni della popolazione in generale. La Città, pertanto, dal periodo della prima emergenza sanitaria ha sviluppato ulteriormente, differenziandola rispetto alle diverse esigenze e diverse caratteristiche delle persone, la rete dei servizi e degli interventi rivolti alla fascia della popolazione adulta senza dimora in condizioni di grave marginalità. Rispetto al punto 4) solo per economie di tempo faccio riferimento a quanto già distribuito e discusso nell’ambito della Commissione consiliare dedicata, dove si raccontava dell’attuale disponibilità di accoglienza per le persone senza dimora e in condizioni di elevata fragilità superiore ai 1.000 posti. Seguiva dettaglio ed elenco dei luoghi che potrò dare al Consigliere di nuovo, anche se era presente anche in quella Commissione, a completamento di questa interpellanza, ripeto, solo per economia di tempo non rileggo tutto perché non ce la farei in cinque minuti. Infine la Città ha individuato da anni un servizio specifico dedicato agli interventi e ai progetti rivolti alle persone senza dimora. Il servizio “Adulti in difficoltà” è inserito all'interno dell'Area inclusione sociale e della Divisione politiche sociali. All'interno delle diverse attività del servizio “Adulti in difficoltà” sono garantite le azioni di coordinamento e accompagnamento dei servizi e delle progettualità sviluppate con il Terzo Settore sia in riferimento ai singoli progetti personalizzati di inclusone e di cura delle persone senza dimora, sia nell'ambito di incontri di rete rispetto a specifici filoni di intervento e di contrasto alla grave emarginazione adulta, al tavolo di coordinamento dei servizi di bassa soglia, al tavolo di coordinamento dei servizi di strada. Nell'ambito del Piano di inclusione sociale della Città è stata definita una specifica area di coprogettazione dedicata alla popolazione homeless, l'Area 5. Sulla base dei progetti presentati dalle realtà del Terzo Settore sono effettuati incontri di coordinamento e per posti di controllo specifici come progetti, quali ad esempio quelli del tavolo di coordinamento dei progetti di sostegno all'abitare. Diversi sono i protocolli di lavoro con altri enti finalizzati a condividere e coprogrammare gli interventi sviluppati a livello cittadino, in particolare con l'Arcidiocesi, la Caritas, l’Ufficio Pio, l’Università di Torino, il Politecnico, l'Azienda Sanitaria Città di Torino. Di importante rilievo il protocollo sviluppato con la Prefettura, Regione Piemonte, Azienda Sanitaria locale e alcuni Enti del Terzo Settore… SCHELLINO Sonia (Vicesindaca) Sì, avente per progetto il Piano integrato di sostegno alle persone senza dimora. Il tavolo di concertazione è stato riattivato dalla Diocesi della Prefettura coinvolgendo le realtà del volontariato e della cooperazione sociale della Città nel corrente mese di febbraio. Mi scuso per la lunghezza, ma le domande erano molte. Grazie mille a voi. |