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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 15 Marzo 2021 ore 13,00
Paragrafo n. 30
MOZIONE 2020-01042
"VALLETTE: COMPLESSO GIULIO GIANELLI RIMANGA TUTTO COME PRIMA" PRESENTATA IN DATA 29 APRILE 2020 - PRIMA FIRMATARIA MONTALBANO.#5# - STILO (202100977) RESPINTA PMOZ 977/2021
Interventi
MONTALBANO Deborah
Sì, grazie, Presidente. Allora, questo è un atto datato, ma devo dire attuale come non
mai, nel senso che, se a inizio Covid, quindi quando ci trovammo, i primi mesi, ad
affrontare il primo lockdown, rispetto alla proposta che l’Amministrazione aveva fatto
al territorio del quartiere Vallette e cioè di apportare l’accorpamento della scuola
Gianelli con il CPIA1, in quella fase specifica - sostanzialmente, attraverso, devo dire,
la discussione anche in Commissione di questo atto -, l’Assessora preposta Di Martino,
aveva, anche attraverso una comunicazione scritta, comunicato sia al territorio che al
Corpo Docenti che, fino a fine pandemia sanitaria, questa proposta, quest’azione
sarebbe stata sospesa, proprio per permettere agli istituti scolastici di poter operare in
piena serenità, nel rispetto delle normative sulla sicurezza e sul distanziamento sociale,
che, poi da lì a poco, come ben sappiamo, si sono susseguiti e che ancora oggi
persistono, in quanto noi da oggi siamo di nuovo in fascia rossa. Devo dire, tra l’altro,
che quindi siamo ancora in piena aperta pandemia, stiamo iniziando a gestire la terza
ondata; probabilmente, da qui a giugno continueremo noi a gestire questa terza ondata
pandemica. Quindi, sostanzialmente, il fatto che, in queste ultime settimane, questa
stessa Amministrazione abbia, non solo smentito le sue stesse dichiarazioni, sottoscritte
e firmate dagli stessi protagonisti, ma, sostanzialmente, abbia rilanciato un secondo
accorpamento sul quartiere, quindi, sostanzialmente, ci sono due proposte oggi… e
devo dire, per quanto riguarda l’istituto Grassi, non è qui rappresentato, all’interno
dell’atto, proprio perché, ripeto, questo atto è datato e quindi si propone, in piena
pandemia, sostanzialmente, di effettuare non più un accorpamento sugli istituti
scolastici del quartiere Vallette, ma ben due: il nuovo istituto da accorpare è l’Istituto
Tecnico Grassi. Ora, sia nella prima fase di discussione e di confronto sulla prima
proposta, a questo punto, tra virgolette, lasciatemi passare il termine, “storica”, da parte
dell’Amministrazione, sia il Corpo Docenti, sia il quartiere, sia le famiglie - ad oggi,
devo dire, anche altre realtà non strettamente legate a questa questione come i
commercianti, piuttosto che anche alcune associazioni, piuttosto che anche diversi
anziani del quartiere - hanno, sostanzialmente, dato la loro solidarietà e si sono legati
alle criticità e alle rimembranze che, sostanzialmente, il Corpo Docenti, le famiglie
interessate, ma, devo dire, anche io personalmente, da quasi circa un anno e mezzo,
continuiamo a porre all’attenzione di questa Amministrazione. Le ragioni su cui,
sostanzialmente, condividiamo una certa contrarietà nel recepire questa proposta
dell’Amministrazione, sono di diverso tipo: il primo, l’ho già accennato, è quello
pandemico; credo che il mondo sia cambiato e che il Covid se ci debba insegnare
qualcosa è forse che, su alcuni settori, come quello scolastico, il settore della scuola, le
politiche che abbiamo messo in atto, scusate, che si sono messe in atto nel corso degli
anni, probabilmente, non possono più proseguire e quindi, laddove noi andiamo a
valutare possibili unioni di diversi istituti o comunque andiamo a soffermarci su quella
che è la gestione degli spazi all’interno delle scuole, non credo possiamo più farlo,
facendoci guidare da, scusatemi, puramente dei calcoli matematici e con una visione di
razionalizzazione della spesa, anzi, credo proprio che dovremo completamente invertire
la marcia e quindi, sostanzialmente, tornare a valorizzare gli spazi all’interno delle
scuole, definendo quali siano, quale collocazione possono avere e soprattutto lavorare,
in particolar modo, su alcuni territori molto più fragili, molto più sensibili, con una
visione completamente diversa, anche di riutilizzo di quegli spazi; che, almeno, dico
almeno, possa partire, come riflessione, dallo studio dei bisogni e delle mancanze del
territorio e quindi dell’istituto scolastico sul territorio a cui ci approcciamo, e questa
sarebbe credo già una certa rivoluzione.
Questione spazi vuoti: la scuola Gianelli, l’abbiamo sempre detto, ha alcune aule che
non sono utilizzate, sono cinque, non sono poi tantissime perché… in realtà non sono
sette perché alcune vengono utilizzate per i laboratori di accompagnamento ad alcuni
alunni che hanno delle criticità talvolta sanitarie, talvolta anche di necessità di
accompagnamento sociale, ma, anche volendo parlare di spazi vuoti - perché,
sostanzialmente, se noi andiamo a pensare anche solamente di poter unire in questa fase
storica, ma anche a seguito della pandemia, considerando che il mondo non tornerà più
quello di prima, e che forse dovremo lavorare per preparare le nostre scuole a possibili
altri virus o a possibili altre pandemie sanitarie e quindi non farci trovare impreparati
come ci ha trovato impreparati il Covid-19 -, se è vero che ci sono degli spazi è anche
vero che la didattica e la qualità della didattica si muove anche rispetto a tutte quelle
attività correlate alla didattica, come i laboratori, come la possibilità su un quartiere
come questo, e quindi il quartiere Vallette, di poter finalmente portare delle nuove
opportunità per gli alunni di questo territorio, che possono semplicemente essere un
corso di pittura, nuovi sport, può semplicemente essere la possibilità di avere quelle
opportunità che, al momento, in questo quartiere non ci sono, perché dovete sapere che
gli alunni di questo quartiere se sono appassionati di sport…

MONTALBANO Deborah
… sul quartiere Vallette è il calcio. Abbiamo palestre anche che viaggiano…,
sostanzialmente sono autonome dai nostri edifici, ma qui la pallavolo non la si può
svolgere, il tennis non lo si può svolgere, il basket non lo si può svolgere, come ad
esempio anche tutta un’altra serie di attività culturali o artistiche; qui non abbiamo
nessun tipo di opportunità per i nostri alunni, però possiamo avere anche noi dei grandi
talenti da crescere. Quindi forse, forse, approcciando a questa possibilità di utilizzare
degli spazi con una visione totalmente diversa e magari considerando le risorse che
arriveranno attraverso il Recovery Fund per tutta la rivoluzione tecnologica - quindi
penso anche a corsi per imparare la dimestichezza nell’utilizzo delle nuove tecnologie
oppure anche ad opportunità di educazione ambientale per i nostri giovani, investendo
sulle scuole -, credo che abbiamo a disposizione le risorse all’interno del Recovery
Fund che arriveranno, delle risorse che sono già in questo momento finanziate
all’interno del CONI, proprio per portare delle opportunità sportive sui quartieri di
periferia, e avremo tutti i fondi che il prossimo anno arriveranno - di nuovo, per le
periferie - a livello nazionale. Mi vien da dire: “Se non ora, quando?”. Abbiamo degli
istituti interessati che sono…

MONTALBANO Deborah
… anche la Turoldo, ma abbiamo anche degli istituti interessati come quello del CPIA1
e del Grassi che hanno assolutamente l’esigenza di avere una sede a loro proposta e da
mettere a loro disposizione, ma che sia una sede dignitosa e autonoma anche per questi
altri due istituti. Torniamo a investire sulle scuole, basta approcciare con questa
posizione; torniamo, tentiamo, proviamo a invertire la marcia, a investire sulle scuole,
ad accompagnare e a supportare davvero il Corpo Docenti, all’interno dei nostri istituti.
Ho concluso, Presidente.

MONTALBANO Deborah
Presidente, io ho ancora qualche minuto?

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