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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 15 Marzo 2021 ore 13,00
Paragrafo n. 30
MOZIONE 2020-01042
"VALLETTE: COMPLESSO GIULIO GIANELLI RIMANGA TUTTO COME PRIMA" PRESENTATA IN DATA 29 APRILE 2020 - PRIMA FIRMATARIA MONTALBANO.#5# - STILO (202100977) RESPINTA PMOZ 977/2021
Interventi
SICARI Francesco (Presidente)
Procediamo quindi con il punto 26, la proposta di mozione n. mecc. 202001042,
oggetto:

“Vallette: complesso Giulio Gianelli rimanga tutto come prima”

SICARI Francesco (Presidente)
È stato presentato dalla Consigliera Montalbano. Lascio la parola alla Consigliera per
l’illustrazione dell’atto; ha cinque minuti, prego.

MONTALBANO Deborah
Sì, grazie, Presidente. Allora, questo è un atto datato, ma devo dire attuale come non
mai, nel senso che, se a inizio Covid, quindi quando ci trovammo, i primi mesi, ad
affrontare il primo lockdown, rispetto alla proposta che l’Amministrazione aveva fatto
al territorio del quartiere Vallette e cioè di apportare l’accorpamento della scuola
Gianelli con il CPIA1, in quella fase specifica - sostanzialmente, attraverso, devo dire,
la discussione anche in Commissione di questo atto -, l’Assessora preposta Di Martino,
aveva, anche attraverso una comunicazione scritta, comunicato sia al territorio che al
Corpo Docenti che, fino a fine pandemia sanitaria, questa proposta, quest’azione
sarebbe stata sospesa, proprio per permettere agli istituti scolastici di poter operare in
piena serenità, nel rispetto delle normative sulla sicurezza e sul distanziamento sociale,
che, poi da lì a poco, come ben sappiamo, si sono susseguiti e che ancora oggi
persistono, in quanto noi da oggi siamo di nuovo in fascia rossa. Devo dire, tra l’altro,
che quindi siamo ancora in piena aperta pandemia, stiamo iniziando a gestire la terza
ondata; probabilmente, da qui a giugno continueremo noi a gestire questa terza ondata
pandemica. Quindi, sostanzialmente, il fatto che, in queste ultime settimane, questa
stessa Amministrazione abbia, non solo smentito le sue stesse dichiarazioni, sottoscritte
e firmate dagli stessi protagonisti, ma, sostanzialmente, abbia rilanciato un secondo
accorpamento sul quartiere, quindi, sostanzialmente, ci sono due proposte oggi… e
devo dire, per quanto riguarda l’istituto Grassi, non è qui rappresentato, all’interno
dell’atto, proprio perché, ripeto, questo atto è datato e quindi si propone, in piena
pandemia, sostanzialmente, di effettuare non più un accorpamento sugli istituti
scolastici del quartiere Vallette, ma ben due: il nuovo istituto da accorpare è l’Istituto
Tecnico Grassi. Ora, sia nella prima fase di discussione e di confronto sulla prima
proposta, a questo punto, tra virgolette, lasciatemi passare il termine, “storica”, da parte
dell’Amministrazione, sia il Corpo Docenti, sia il quartiere, sia le famiglie - ad oggi,
devo dire, anche altre realtà non strettamente legate a questa questione come i
commercianti, piuttosto che anche alcune associazioni, piuttosto che anche diversi
anziani del quartiere - hanno, sostanzialmente, dato la loro solidarietà e si sono legati
alle criticità e alle rimembranze che, sostanzialmente, il Corpo Docenti, le famiglie
interessate, ma, devo dire, anche io personalmente, da quasi circa un anno e mezzo,
continuiamo a porre all’attenzione di questa Amministrazione. Le ragioni su cui,
sostanzialmente, condividiamo una certa contrarietà nel recepire questa proposta
dell’Amministrazione, sono di diverso tipo: il primo, l’ho già accennato, è quello
pandemico; credo che il mondo sia cambiato e che il Covid se ci debba insegnare
qualcosa è forse che, su alcuni settori, come quello scolastico, il settore della scuola, le
politiche che abbiamo messo in atto, scusate, che si sono messe in atto nel corso degli
anni, probabilmente, non possono più proseguire e quindi, laddove noi andiamo a
valutare possibili unioni di diversi istituti o comunque andiamo a soffermarci su quella
che è la gestione degli spazi all’interno delle scuole, non credo possiamo più farlo,
facendoci guidare da, scusatemi, puramente dei calcoli matematici e con una visione di
razionalizzazione della spesa, anzi, credo proprio che dovremo completamente invertire
la marcia e quindi, sostanzialmente, tornare a valorizzare gli spazi all’interno delle
scuole, definendo quali siano, quale collocazione possono avere e soprattutto lavorare,
in particolar modo, su alcuni territori molto più fragili, molto più sensibili, con una
visione completamente diversa, anche di riutilizzo di quegli spazi; che, almeno, dico
almeno, possa partire, come riflessione, dallo studio dei bisogni e delle mancanze del
territorio e quindi dell’istituto scolastico sul territorio a cui ci approcciamo, e questa
sarebbe credo già una certa rivoluzione.
Questione spazi vuoti: la scuola Gianelli, l’abbiamo sempre detto, ha alcune aule che
non sono utilizzate, sono cinque, non sono poi tantissime perché… in realtà non sono
sette perché alcune vengono utilizzate per i laboratori di accompagnamento ad alcuni
alunni che hanno delle criticità talvolta sanitarie, talvolta anche di necessità di
accompagnamento sociale, ma, anche volendo parlare di spazi vuoti - perché,
sostanzialmente, se noi andiamo a pensare anche solamente di poter unire in questa fase
storica, ma anche a seguito della pandemia, considerando che il mondo non tornerà più
quello di prima, e che forse dovremo lavorare per preparare le nostre scuole a possibili
altri virus o a possibili altre pandemie sanitarie e quindi non farci trovare impreparati
come ci ha trovato impreparati il Covid-19 -, se è vero che ci sono degli spazi è anche
vero che la didattica e la qualità della didattica si muove anche rispetto a tutte quelle
attività correlate alla didattica, come i laboratori, come la possibilità su un quartiere
come questo, e quindi il quartiere Vallette, di poter finalmente portare delle nuove
opportunità per gli alunni di questo territorio, che possono semplicemente essere un
corso di pittura, nuovi sport, può semplicemente essere la possibilità di avere quelle
opportunità che, al momento, in questo quartiere non ci sono, perché dovete sapere che
gli alunni di questo quartiere se sono appassionati di sport…

SICARI Francesco (Presidente)
La invito a concludere.

MONTALBANO Deborah
… sul quartiere Vallette è il calcio. Abbiamo palestre anche che viaggiano…,
sostanzialmente sono autonome dai nostri edifici, ma qui la pallavolo non la si può
svolgere, il tennis non lo si può svolgere, il basket non lo si può svolgere, come ad
esempio anche tutta un’altra serie di attività culturali o artistiche; qui non abbiamo
nessun tipo di opportunità per i nostri alunni, però possiamo avere anche noi dei grandi
talenti da crescere. Quindi forse, forse, approcciando a questa possibilità di utilizzare
degli spazi con una visione totalmente diversa e magari considerando le risorse che
arriveranno attraverso il Recovery Fund per tutta la rivoluzione tecnologica - quindi
penso anche a corsi per imparare la dimestichezza nell’utilizzo delle nuove tecnologie
oppure anche ad opportunità di educazione ambientale per i nostri giovani, investendo
sulle scuole -, credo che abbiamo a disposizione le risorse all’interno del Recovery
Fund che arriveranno, delle risorse che sono già in questo momento finanziate
all’interno del CONI, proprio per portare delle opportunità sportive sui quartieri di
periferia, e avremo tutti i fondi che il prossimo anno arriveranno - di nuovo, per le
periferie - a livello nazionale. Mi vien da dire: “Se non ora, quando?”. Abbiamo degli
istituti interessati che sono…

SICARI Francesco (Presidente)
La invito a concludere.

MONTALBANO Deborah
… anche la Turoldo, ma abbiamo anche degli istituti interessati come quello del CPIA1
e del Grassi che hanno assolutamente l’esigenza di avere una sede a loro proposta e da
mettere a loro disposizione, ma che sia una sede dignitosa e autonoma anche per questi
altri due istituti. Torniamo a investire sulle scuole, basta approcciare con questa
posizione; torniamo, tentiamo, proviamo a invertire la marcia, a investire sulle scuole,
ad accompagnare e a supportare davvero il Corpo Docenti, all’interno dei nostri istituti.
Ho concluso, Presidente.

SICARI Francesco (Presidente)
Procediamo adesso con gli interventi. Ho la Consigliera Azzarà; prego, ne ha facoltà per
cinque minuti.

AZZARÀ Barbara
Grazie, Presidente. Intanto colgo l’occasione per raccontare un po’ questa… diciamo,
questo lavoro immane che si sta facendo a livello interistituzionale tra il Comune di
Torino, la Circoscrizione 5 e la Città Metropolitana per dare una vera opportunità al
quartiere Vallette, alle nostre periferie e soprattutto ai nostri ragazzi, perché è di quello
che stiamo parlando. Qui stiamo impropriamente utilizzando dei termini quali:
“accorpamenti” quando non è così. Le classi presenti in Gianelli saranno il prossimo
anno quattro, in quanto non si formerà, appunto per mancanza di iscrizioni, la prima e di
fatto hanno 20 aule a disposizione su due ali, che possono essere tranquillamente
separabili, con ingressi che possono essere separati, più un’enorme grandissima zona,
che era utilizzata in tempi passati come mensa, più la palestra. Nella Turoldo si tratta di
un’ala completamente a disposizione con più di 11 aule, che possono essere
tranquillamente utilizzate, anche in questo caso, da un’altra Istituzione, in quanto sono
tranquillamente separabili. L’Amministrazione aveva, di fatto, bloccato questa cosa
perché non si conosceva quali sarebbero stati i criteri con i quali il Ministero avrebbe
permesso l’apertura delle scuole a settembre ed era il motivo per cui si voleva far
questo, pur se, verificando qual è l’utilizzo odierno - ricordiamo che ci sono, appunto,
più classi di quelle che ci saranno poi in prospettiva il prossimo anno -, comunque con
quattro classi, anche se si dovessero sdoppiare, arriviamo a otto; con gli 11 spazi
presenti nella Turoldo, che, ribadisco, sono separati, cioè verrebbero separati dalle
scuole medie, non c’è nessun tipo di problema. Inoltre, i laboratori della scuola Turoldo
sarebbero assolutamente non sacrificati, in quanto sono delle piccole stanze, nelle quali
non può certo entrare una classe intera e quindi anche questo non è vero.
Le proposte sono in realtà due, quindi quella di lasciare la Gianelli dov’è, ovviamente
utilizzando l’altra ala, che non è minimamente utilizzata neanche in questo momento,
inserendo o il CPIA o il Grassi e vicendevolmente, invece, spostare la Gianelli e lasciare
tutto l’edificio della Gianelli al CPIA e al Grassi. Il CPIA è una scuola dell’obbligo, il
CPIA è nel quartiere, è nella Circoscrizione 5 da anni, sta negli scantinati e anche loro,
per effetto della, pandemia sono, in questo caso, ospiti, in parte, di una Parrocchia, ma
loro sono un’Istituzione scolastica e per loro vale il diritto allo studio, non si può
sentire: “È meglio un corso di pittura” per… non dare spazio al diritto allo studio degli
studenti, anche se studenti più grandi, dai 16 anni. Ricordiamo inoltre che è
un’opportunità in più, in quanto nel quartiere rientrerebbero corsi di formazione
specifici per il patentino informatico, per le lingue certificate perché di questo stiamo
parlando. Il CPIA è quello che stavo dicendo. La questione invece del Grassi non è,
come ha detto la Consigliera, un accorpamento, non scherziamo; il Grassi è un istituto
che ha, in questi anni, aumentato notevolmente le sue iscrizioni e quindi ha la necessità
di trovare una succursale per settembre perché loro sono già in soprannumero, dovuto al
fatto che con il Covid non ci sono state bocciature; quindi la percentuale che era
precedente…, del Covid stesso, e la necessità, appunto, di distanziamento, non permette
all’istituto di contenersi all’interno dei propri locali, se non evitando di prendere dei
ragazzi che hanno la volontà di seguire i corsi il prossimo anno. Non ci sono Istituzioni
scolastiche nella zona, pronte per settembre, neanche se la Città Metropolitana o il
Comune avessero le risorse economiche spendibili, in questo istante, perché non ci sono
i tempi tecnici per poterle realizzare. Quindi non c’è nessun accorpamento del Grassi,
anzi l’Istituto Grassi avrebbe questa succursale in più con gli studenti proprio che
provengono da quel territorio e che quindi non devono, così, prendere il pullman e
quindi aumentare anche possibili contagi o comunque spostarsi dal quartiere.
Ci sono delle prospettive relativamente ad altre questioni successive, che non
riguardano però queste Istituzioni, poi vedo che c’è un atto successivo che ne parlerà,
quindi mi riservo di proseguire il discorso, proprio relativamente al secondo atto della
Consigliera perché, di fatto, su questo atto questo volevo dire, quindi non si tratta di
accorpamenti. L’ultima cosa, e concludo, ricordando che la Gianelli è la scuola primaria
che sta all’interno dell’Istituto Comprensivo Turoldo insieme alla scuola media, quindi i
bambini della scuola Gianelli, solitamente, proseguono il loro percorso all’interno della
Turoldo; quindi io non vedo nulla di male che, separando, come si è già detto, i due
ingressi, i due istituti, i bambini delle elementari siano nello stesso plesso, di fatto, di
quelli delle scuole medie, dove proseguiranno tranquillamente i loro studi. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Procediamo con la Capogruppo Artesio; ha facoltà per cinque minuti di
intervenire, prego.

ARTESIO Eleonora
Grazie. Io avrei ascoltato volentieri l’immane lavoro di programmazione a cui ha fatto
riferimento la Consigliera Azzarà e forse sarebbe stata una buona occasione per
ascoltare la richiesta di comunicazioni sull’argomento, che fu respinta due settimane fa.
Così come sarebbe stata una buona occasione procedere nella discussione sulla mozione
a mia firma che chiedeva al Comune di rendere esplicito quale fosse la programmazione
in ordine alle future sedi dei CPIA, onde evitare che questo segmento dell’istruzione
che, ci veniva ricordato prima, attiene a un importante sviluppo del diritto allo studio,
sia di volta in volta raccontato come la corsa di una struttura che non ha risorse
logistiche sufficienti per essere collocata altrove con le reazioni inevitabili dell’altrove.
Proprio perché non sono gli studenti del CPIA di secondo rango nell’esercizio al diritto
allo studio meriterebbero di vedersi riservata una programmazione propria e non di
essere vissuti come coloro che vanno ad utilizzare gli spazi altrui.
Sarò assolutamente schematica. Intanto, credo che l’andamento delle iscrizioni dipenda
anche molto dalla fermezza e convinzione con la quale si propone l’offerta formativa; se
si trascorre un anno a dire che una scuola probabilmente si sposterà altrove, è
abbastanza evidente che gli orientamenti delle famiglie non potranno muoversi su una
certezza di continuità e quindi le iscrizioni diminuiranno. Secondo, ogni qualvolta si
parla di riorganizzazione degli spazi scolastici, si deve sapere, ma credo che tutti lo
sappiamo, che i ragionamenti logici, fondati sulle valutazioni di geometri e di ragionieri,
sono assolutamente logici sulla carta, ma devono essere confrontati con quella
particolare conoscenza del mondo scolastico che è fatta dagli attori della comunità
scolastica, quindi dagli insegnati, dai genitori, dai dirigenti. So io, come sanno altri, che
i rispettivi organi di istituto hanno rigettato le proposte che sono state avanzate dal
Comune e non si fanno ipotesi di riorganizzazione contro l’intenzione di coloro che
ogni giorno conducono la vita scolastica e definiscono la qualità dell’offerta formativa
attraverso il loro lavoro perché, prima del ragionamento sui metri quadri, va ascoltata la
voce di chi vive quotidianamente all’interno delle Istituzioni scolastiche. Terzo, in
questa vicenda, che vede, appunto, la componente scolastica essersi espressa in modo
contrario, rispetto alle due proposte del Comune, che noi conosciamo dagli organi di
informazione perché questo Consiglio Comunale non ha avuto la possibilità di
discuterne finora, il fatto che la componente scolastica, quindi, si sia dissociata e abbia
affermato la necessità, rispetto ai propri programmi formativi, di proseguire
nell’organizzazione attuale e di potenziare l’offerta educativa, vede contrapposte questa
posizione con la posizione delle Istituzioni, Comune di Torino, Città Metropolitana e
Circoscrizione. Ora, la domanda è, e non è più una domanda legata alla valutazione
esclusivamente educativa: è utile, in un territorio della nostra Città, costruire una
contrapposizione tra il livello istituzionale e la comunità locale? È utile, in un territorio,
che spesso denuncia di essere ai margini dell’attenzione delle Istituzioni e di vivere e
soffrire problemi di diseguaglianza, che l’Istituzione arrivi in quel territorio esercitando
un rapporto di…

SICARI Francesco (Presidente)
La invito a concludere.

ARTESIO Eleonora
… propria possibilità di decidere e l’espressione invece del territorio locale? Io credo
che non sia utile, non sia utile per l’obbiettivo scolastico, non sia utile per la qualità
della relazione sociale in questa città e quindi suggerirei all’Amministrazione di
ripensare i tempi e le scelte e di, se davvero vuole condividere la programmazione,
aprire una discussione in merito.

SICARI Francesco (Presidente)
La ringrazio. Procediamo adesso con l’intervento della Conigliera Albano, ne ha facoltà
per tre minuti.

ALBANO Daniela
Grazie, Presidente. Io condivido le perplessità della Collega Artesio che mi ha
preceduto. In particolare, relativamente al fatto che la scuola, nella sua totalità,
nell’espressione dei suoi organi collegiali, si è espressa totalmente contro questa
proposta. Io ritengo, comunque, che sia una posizione da tenere in considerazione
quando si riorganizzano gli spazi all’interno delle scuole; credo che gli insegnati, i
docenti, il Corpo Docenti, ma anche i genitori, che si sono espressi attraverso gli organi
collegiali, siano comunque una componente da non sottovalutare perché sono poi quelli
che, in realtà, quotidianamente, vivono gli spazi e la scuola. Quindi anche a me spiace
molto che, comunque, questa scelta sia stata fatta, nonostante la perplessità della scuola.
Tuttavia, devo anche condividere la preoccupazione per quelli che sono gli spazi da
destinare al CPIA1; io credo che la situazione del CPIA in cui stanno lavorando adesso,
sia una situazione estremamente precaria e non idonea a svolgere un lavoro importante
come quello dell’educazione per adulti e ritengo che abbiano quindi urgentemente, al
più presto, bisogno di spazi idonei per poter lavorare e poter svolgere, in maniera
idonea, il proprio lavoro. La mia preoccupazione è che, rifiutando questa proposta di
ridefinizione degli spazi della Turoldo, non ci siano altre disponibilità di spazi per la
collocazione del CPIA1 e questa è una preoccupazione, secondo me, importante che mi
lascia perplessa su quelle che sono le intenzioni e le finalità di quest’atto, perché ritengo
che sia prioritario per il CPIA1 avere degli spazi adeguati già a partire dall’inizio del
prossimo anno scolastico perché hanno lavorato in condizioni precarie già per troppo
tempo. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Procediamo con gli interventi. Ho l’intervento del Consigliere Fornari,
prego, ne ha facoltà per tre minuti.

FORNARI Antonio
Sì, grazie, Presidente. Io volevo ringraziare l’Assessora Di Martino, la Città
Metropolitana, la Circoscrizione 5, i Dirigenti Scolastici, tutti quelli che hanno portato
in questo anno, anzi due, tre anni, che va avanti questo percorso… per dare al quartiere
Vallette la possibilità di avere un centro provinciale di formazione per adulti e adesso
anche la possibilità di avere delle aule per l’Istituto Carlo Grassi che, ricordo, è un
Istituto di eccellenza della nostra città; basta andare a vedere i dati di chi esce
dall’Istituto Carlo Grassi, riesce a trovare facilmente un posto di lavoro e quindi nel
momento in cui, a me, da parte di Consigliere Comunale, viene fuori un’opportunità del
genere, io non posso che essere contento e favorevole a un’iniziativa del genere, la
possibilità di valorizzare il quartiere Vallette. Tante volte qualcuno si riempie la bocca
della parola “periferie”, si dice di periferie dimenticate, che non si ha voglia di investire
sulle periferie; io credo, personalmente, che portare due buone scuole come il CPIA, che
dà la possibilità di fare formazione, richiedere il certificato per la lingua inglese e quindi
le certificazioni oppure quello per l’informatica, oppure il Carlo Grassi nel quartiere
Vallette, sia un’occasione da non perdere assolutamente e quindi andare dietro, con tutto
il rispetto per le insegnati della Gianelli che non si vogliono spostare nell’altra scuola,
ma credo che quella sia veramente…, noi non siamo qui a fare i sindacalisti e a portare
avanti le istanze delle insegnati della Gianelli; io rispetto il loro lavoro, ma lì c’è già, da
quanto ho capito, la Preside, la ex Preside (adesso si chiamano Dirigenti Scolastici), che
è la stessa sia della Turoldo che della Gianelli, quindi si sposterebbero in una scuola che
dista, credo, 500, 600 metri, però dobbiamo impantanarci in questa discussione e
perdere un’opportunità veramente di riqualificazione e di rilancio di un quartiere che
porta due scuole, quindi porta istruzione, porta cultura e invece noi ci impantaniamo e
blocchiamo tutto il processo. Quindi, ovviamente, il mio voto su questa mozione sarà
contrario e anzi invito l’Amministrazione ad andare avanti su quest’opportunità e di non
perderla assolutamente. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Ci sono ulteriori interventi da parte dei Consiglieri? Lascio intervenire
l’Assessora Di Martino per competenza in materia; prego, Assessora.

DI MARTINO Antonietta (Assessora)
Grazie, Presidente. Intanto vorrei ringraziare Barbara Azzarà che ha fatto un bel
riassunto di tutto il processo che certamente non è iniziato adesso, ma è iniziato l’anno
scorso e si era concluso con la decisione di trasferire la scuola Gianelli in Turoldo e
collocarvi il CPIA; poi, è pur vero che il 28 di aprile è stata mandata una comunicazione
a firma del Dottor Nota e a firma mia, di sospensione di questa decisione. Eravamo
nella fase dell’emergenza pandemica con il primo lockdown, non avevamo ancora idea
di come si sarebbe sviluppata la ripresa, prudentemente si era deciso di sospendere
perché non avevamo ancora le indicazioni per come procedere alla ripresa in presenza
dei bambini e soprattutto con quali prescrizioni di sicurezza. In quel periodo si parlava
di tutto, si parlava di scuole nei parchi, di scuole nelle Caserme, non sapevamo quali
fossero stare le prescrizioni di distanziamento e quindi si è ritenuto necessario
sospendere, ma questo non vuol dire che il perdurare dell’emergenza debba
condizionare anche la situazione di altre due scuole. Quindi ringrazio anche la
Consigliera Albano perché ha ricordato che qui non stiamo discutendo di una scuola,
qui stiamo discutendo di tre scuole e stiamo discutendo di un diritto fondamentale che è
il diritto costituzionale allo studio che viene ben prima di corsi di pittura e di
sistemazione, pur utile, delle associazioni, e quindi, anche in questo periodo
emergenziale, ora che abbiamo i parametri della sicurezza, possiamo dire che la scuola
Gianelli, se trasferita all’Istituto Turoldo, continua a mantenere tutti gli spazi di cui ha
bisogno e non perderà assolutamente i propri laboratori. Abbiamo ricevuto le risposte
dei Consigli di Istituto alle due proposte dell’Amministrazione Comunale della Città
Metropolitana, che sono state tutte favorevoli alla proposta uno, quindi le proposte
erano due, la seconda permetteva alle classi della scuola Gianelli di rimanere in sede e
anche alle classi della scuola Turoldo, però concedendo una parte degli spazi alle scuole
Grassi e CPIA. Hanno dichiarato il loro parere favorevole alla soluzione uno: il CPIA, il
Grassi, le Organizzazioni Sindacali, tranne una, mentre l’Istituto Comprensivo Turoldo
ha fatto pervenire una delibera del Consiglio d’Istituto che pone, come condizione
ostativa, la condizione della sicurezza. Quindi io rispondo su questo tema chiedendo
alla Consigliera Montalbano ed eventualmente ai docenti e ad altri Consiglieri di non
continuare a creare allarmismo sulle questioni della sicurezza, perché le questioni della
sicurezza sono state affrontate non solo dai nostri Servizi di Edilizia Scolastica, ma
anche dal Responsabile del Servizio di Prevenzione delle tre scuole in questione, che ha
mandato un parere scritto di cui vi leggo un stralcio brevissimo perché, davvero, vorrei
che su questo venisse eliminato ogni dubbio e si smettesse di creare allarmismo anche
tra i genitori, perché giustamente, se ci mettiamo nei loro panni e qualcuno ci dice che le
scuole non sarebbero sicure con quelle soluzioni, evidentemente facciamo crescere
questa preoccupazione. L’RSPP delle scuole scrive che: “Presa visione della
documentazione ricevuta, ritengo, in qualità di RSPP dell’IC Turoldo, Grassi e CPIA1
che, dal punto di vista della sicurezza in generale e anche antincendio nello specifico,
entrambe le soluzioni proposte siano percorribili. Tuttavia, è possibile affermare che la
soluzione uno presenti numerosi vantaggi organizzativi rispetto alla soluzione due. E vi
leggo alcune delle motivazioni: il plesso Turoldo sarebbe sotto la competenza di un
unico Dirigente Scolastico…

SICARI Francesco (Presidente)
La invito a concludere.

DI MARTINO Antonietta (Assessora)
… l’organizzazione di entrate e uscite e sorveglianza in generale, procedure di pulizia e
sanificazioni, indispensabili soprattutto in questo periodo storico di emergenza sanitaria.
L’omogeneità di età nei due plessi sicuramente rende più armonica la gestione delle
operazioni di emergenza e di evacuazione; l’azione di coordinamento del Piano di
emergenza sarebbe necessario solo per il plesso Gianelli, in quanto in Turoldo sarebbero
presenti utenti dello stesso istituto comprensivo. Grazie, Presidente. Ho terminato.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Ci sono ulteriori interventi nel merito della discussione?

MONTALBANO Deborah
Presidente, io ho ancora qualche minuto?

SICARI Francesco (Presidente)
No, non ha ulteriori minuti. Non si ragiona a minuti, ma a interventi nel caso degli atti
di indirizzo. Lei è intervenuta, in quel senso, quando ha illustrato l’atto è intervenuta.
Quindi non ci sono ulteriori interventi. Allora possiamo procedere con la votazione
dell’atto.
Lascio quindi la parola al Vicesegretario Generale per procedere in tal senso, prego.

FERRARI Giuseppe (Vicesegretario Generale)
(Votazione per appello nominale).
Allora, abbiamo 6 favorevoli.

SICARI Francesco (Presidente)
Solo un attimo. C’è la Vicepresidente Ferrero che ha scritto “astenuta” in chat.

FERRARI Giuseppe (Vicesegretario Generale)
Bene. Allora, abbiamo 6 favorevoli, 15 contrari e 3 astenuti.

SICARI Francesco (Presidente)
Perfetto, la ringrazio. Quindi con 24 Consiglieri presenti, 6 voti a favore e 15 voti
contro, il Consiglio Comunale respinge, quindi non approva l’atto.
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