Interventi |
SICARI Francesco (Presidente) Procediamo quindi con il punto 26, la proposta di mozione n. mecc. 202001042, oggetto: “Vallette: complesso Giulio Gianelli rimanga tutto come prima” SICARI Francesco (Presidente) È stato presentato dalla Consigliera Montalbano. Lascio la parola alla Consigliera per l’illustrazione dell’atto; ha cinque minuti, prego. MONTALBANO Deborah Sì, grazie, Presidente. Allora, questo è un atto datato, ma devo dire attuale come non mai, nel senso che, se a inizio Covid, quindi quando ci trovammo, i primi mesi, ad affrontare il primo lockdown, rispetto alla proposta che l’Amministrazione aveva fatto al territorio del quartiere Vallette e cioè di apportare l’accorpamento della scuola Gianelli con il CPIA1, in quella fase specifica - sostanzialmente, attraverso, devo dire, la discussione anche in Commissione di questo atto -, l’Assessora preposta Di Martino, aveva, anche attraverso una comunicazione scritta, comunicato sia al territorio che al Corpo Docenti che, fino a fine pandemia sanitaria, questa proposta, quest’azione sarebbe stata sospesa, proprio per permettere agli istituti scolastici di poter operare in piena serenità, nel rispetto delle normative sulla sicurezza e sul distanziamento sociale, che, poi da lì a poco, come ben sappiamo, si sono susseguiti e che ancora oggi persistono, in quanto noi da oggi siamo di nuovo in fascia rossa. Devo dire, tra l’altro, che quindi siamo ancora in piena aperta pandemia, stiamo iniziando a gestire la terza ondata; probabilmente, da qui a giugno continueremo noi a gestire questa terza ondata pandemica. Quindi, sostanzialmente, il fatto che, in queste ultime settimane, questa stessa Amministrazione abbia, non solo smentito le sue stesse dichiarazioni, sottoscritte e firmate dagli stessi protagonisti, ma, sostanzialmente, abbia rilanciato un secondo accorpamento sul quartiere, quindi, sostanzialmente, ci sono due proposte oggi… e devo dire, per quanto riguarda l’istituto Grassi, non è qui rappresentato, all’interno dell’atto, proprio perché, ripeto, questo atto è datato e quindi si propone, in piena pandemia, sostanzialmente, di effettuare non più un accorpamento sugli istituti scolastici del quartiere Vallette, ma ben due: il nuovo istituto da accorpare è l’Istituto Tecnico Grassi. Ora, sia nella prima fase di discussione e di confronto sulla prima proposta, a questo punto, tra virgolette, lasciatemi passare il termine, “storica”, da parte dell’Amministrazione, sia il Corpo Docenti, sia il quartiere, sia le famiglie - ad oggi, devo dire, anche altre realtà non strettamente legate a questa questione come i commercianti, piuttosto che anche alcune associazioni, piuttosto che anche diversi anziani del quartiere - hanno, sostanzialmente, dato la loro solidarietà e si sono legati alle criticità e alle rimembranze che, sostanzialmente, il Corpo Docenti, le famiglie interessate, ma, devo dire, anche io personalmente, da quasi circa un anno e mezzo, continuiamo a porre all’attenzione di questa Amministrazione. Le ragioni su cui, sostanzialmente, condividiamo una certa contrarietà nel recepire questa proposta dell’Amministrazione, sono di diverso tipo: il primo, l’ho già accennato, è quello pandemico; credo che il mondo sia cambiato e che il Covid se ci debba insegnare qualcosa è forse che, su alcuni settori, come quello scolastico, il settore della scuola, le politiche che abbiamo messo in atto, scusate, che si sono messe in atto nel corso degli anni, probabilmente, non possono più proseguire e quindi, laddove noi andiamo a valutare possibili unioni di diversi istituti o comunque andiamo a soffermarci su quella che è la gestione degli spazi all’interno delle scuole, non credo possiamo più farlo, facendoci guidare da, scusatemi, puramente dei calcoli matematici e con una visione di razionalizzazione della spesa, anzi, credo proprio che dovremo completamente invertire la marcia e quindi, sostanzialmente, tornare a valorizzare gli spazi all’interno delle scuole, definendo quali siano, quale collocazione possono avere e soprattutto lavorare, in particolar modo, su alcuni territori molto più fragili, molto più sensibili, con una visione completamente diversa, anche di riutilizzo di quegli spazi; che, almeno, dico almeno, possa partire, come riflessione, dallo studio dei bisogni e delle mancanze del territorio e quindi dell’istituto scolastico sul territorio a cui ci approcciamo, e questa sarebbe credo già una certa rivoluzione. Questione spazi vuoti: la scuola Gianelli, l’abbiamo sempre detto, ha alcune aule che non sono utilizzate, sono cinque, non sono poi tantissime perché… in realtà non sono sette perché alcune vengono utilizzate per i laboratori di accompagnamento ad alcuni alunni che hanno delle criticità talvolta sanitarie, talvolta anche di necessità di accompagnamento sociale, ma, anche volendo parlare di spazi vuoti - perché, sostanzialmente, se noi andiamo a pensare anche solamente di poter unire in questa fase storica, ma anche a seguito della pandemia, considerando che il mondo non tornerà più quello di prima, e che forse dovremo lavorare per preparare le nostre scuole a possibili altri virus o a possibili altre pandemie sanitarie e quindi non farci trovare impreparati come ci ha trovato impreparati il Covid-19 -, se è vero che ci sono degli spazi è anche vero che la didattica e la qualità della didattica si muove anche rispetto a tutte quelle attività correlate alla didattica, come i laboratori, come la possibilità su un quartiere come questo, e quindi il quartiere Vallette, di poter finalmente portare delle nuove opportunità per gli alunni di questo territorio, che possono semplicemente essere un corso di pittura, nuovi sport, può semplicemente essere la possibilità di avere quelle opportunità che, al momento, in questo quartiere non ci sono, perché dovete sapere che gli alunni di questo quartiere se sono appassionati di sport… SICARI Francesco (Presidente) La invito a concludere. MONTALBANO Deborah … sul quartiere Vallette è il calcio. Abbiamo palestre anche che viaggiano…, sostanzialmente sono autonome dai nostri edifici, ma qui la pallavolo non la si può svolgere, il tennis non lo si può svolgere, il basket non lo si può svolgere, come ad esempio anche tutta un’altra serie di attività culturali o artistiche; qui non abbiamo nessun tipo di opportunità per i nostri alunni, però possiamo avere anche noi dei grandi talenti da crescere. Quindi forse, forse, approcciando a questa possibilità di utilizzare degli spazi con una visione totalmente diversa e magari considerando le risorse che arriveranno attraverso il Recovery Fund per tutta la rivoluzione tecnologica - quindi penso anche a corsi per imparare la dimestichezza nell’utilizzo delle nuove tecnologie oppure anche ad opportunità di educazione ambientale per i nostri giovani, investendo sulle scuole -, credo che abbiamo a disposizione le risorse all’interno del Recovery Fund che arriveranno, delle risorse che sono già in questo momento finanziate all’interno del CONI, proprio per portare delle opportunità sportive sui quartieri di periferia, e avremo tutti i fondi che il prossimo anno arriveranno - di nuovo, per le periferie - a livello nazionale. Mi vien da dire: “Se non ora, quando?”. Abbiamo degli istituti interessati che sono… SICARI Francesco (Presidente) La invito a concludere. MONTALBANO Deborah … anche la Turoldo, ma abbiamo anche degli istituti interessati come quello del CPIA1 e del Grassi che hanno assolutamente l’esigenza di avere una sede a loro proposta e da mettere a loro disposizione, ma che sia una sede dignitosa e autonoma anche per questi altri due istituti. Torniamo a investire sulle scuole, basta approcciare con questa posizione; torniamo, tentiamo, proviamo a invertire la marcia, a investire sulle scuole, ad accompagnare e a supportare davvero il Corpo Docenti, all’interno dei nostri istituti. Ho concluso, Presidente. SICARI Francesco (Presidente) Procediamo adesso con gli interventi. Ho la Consigliera Azzarà; prego, ne ha facoltà per cinque minuti. AZZARÀ Barbara Grazie, Presidente. Intanto colgo l’occasione per raccontare un po’ questa… diciamo, questo lavoro immane che si sta facendo a livello interistituzionale tra il Comune di Torino, la Circoscrizione 5 e la Città Metropolitana per dare una vera opportunità al quartiere Vallette, alle nostre periferie e soprattutto ai nostri ragazzi, perché è di quello che stiamo parlando. Qui stiamo impropriamente utilizzando dei termini quali: “accorpamenti” quando non è così. Le classi presenti in Gianelli saranno il prossimo anno quattro, in quanto non si formerà, appunto per mancanza di iscrizioni, la prima e di fatto hanno 20 aule a disposizione su due ali, che possono essere tranquillamente separabili, con ingressi che possono essere separati, più un’enorme grandissima zona, che era utilizzata in tempi passati come mensa, più la palestra. Nella Turoldo si tratta di un’ala completamente a disposizione con più di 11 aule, che possono essere tranquillamente utilizzate, anche in questo caso, da un’altra Istituzione, in quanto sono tranquillamente separabili. L’Amministrazione aveva, di fatto, bloccato questa cosa perché non si conosceva quali sarebbero stati i criteri con i quali il Ministero avrebbe permesso l’apertura delle scuole a settembre ed era il motivo per cui si voleva far questo, pur se, verificando qual è l’utilizzo odierno - ricordiamo che ci sono, appunto, più classi di quelle che ci saranno poi in prospettiva il prossimo anno -, comunque con quattro classi, anche se si dovessero sdoppiare, arriviamo a otto; con gli 11 spazi presenti nella Turoldo, che, ribadisco, sono separati, cioè verrebbero separati dalle scuole medie, non c’è nessun tipo di problema. Inoltre, i laboratori della scuola Turoldo sarebbero assolutamente non sacrificati, in quanto sono delle piccole stanze, nelle quali non può certo entrare una classe intera e quindi anche questo non è vero. Le proposte sono in realtà due, quindi quella di lasciare la Gianelli dov’è, ovviamente utilizzando l’altra ala, che non è minimamente utilizzata neanche in questo momento, inserendo o il CPIA o il Grassi e vicendevolmente, invece, spostare la Gianelli e lasciare tutto l’edificio della Gianelli al CPIA e al Grassi. Il CPIA è una scuola dell’obbligo, il CPIA è nel quartiere, è nella Circoscrizione 5 da anni, sta negli scantinati e anche loro, per effetto della, pandemia sono, in questo caso, ospiti, in parte, di una Parrocchia, ma loro sono un’Istituzione scolastica e per loro vale il diritto allo studio, non si può sentire: “È meglio un corso di pittura” per… non dare spazio al diritto allo studio degli studenti, anche se studenti più grandi, dai 16 anni. Ricordiamo inoltre che è un’opportunità in più, in quanto nel quartiere rientrerebbero corsi di formazione specifici per il patentino informatico, per le lingue certificate perché di questo stiamo parlando. Il CPIA è quello che stavo dicendo. La questione invece del Grassi non è, come ha detto la Consigliera, un accorpamento, non scherziamo; il Grassi è un istituto che ha, in questi anni, aumentato notevolmente le sue iscrizioni e quindi ha la necessità di trovare una succursale per settembre perché loro sono già in soprannumero, dovuto al fatto che con il Covid non ci sono state bocciature; quindi la percentuale che era precedente…, del Covid stesso, e la necessità, appunto, di distanziamento, non permette all’istituto di contenersi all’interno dei propri locali, se non evitando di prendere dei ragazzi che hanno la volontà di seguire i corsi il prossimo anno. Non ci sono Istituzioni scolastiche nella zona, pronte per settembre, neanche se la Città Metropolitana o il Comune avessero le risorse economiche spendibili, in questo istante, perché non ci sono i tempi tecnici per poterle realizzare. Quindi non c’è nessun accorpamento del Grassi, anzi l’Istituto Grassi avrebbe questa succursale in più con gli studenti proprio che provengono da quel territorio e che quindi non devono, così, prendere il pullman e quindi aumentare anche possibili contagi o comunque spostarsi dal quartiere. Ci sono delle prospettive relativamente ad altre questioni successive, che non riguardano però queste Istituzioni, poi vedo che c’è un atto successivo che ne parlerà, quindi mi riservo di proseguire il discorso, proprio relativamente al secondo atto della Consigliera perché, di fatto, su questo atto questo volevo dire, quindi non si tratta di accorpamenti. L’ultima cosa, e concludo, ricordando che la Gianelli è la scuola primaria che sta all’interno dell’Istituto Comprensivo Turoldo insieme alla scuola media, quindi i bambini della scuola Gianelli, solitamente, proseguono il loro percorso all’interno della Turoldo; quindi io non vedo nulla di male che, separando, come si è già detto, i due ingressi, i due istituti, i bambini delle elementari siano nello stesso plesso, di fatto, di quelli delle scuole medie, dove proseguiranno tranquillamente i loro studi. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei. Procediamo con la Capogruppo Artesio; ha facoltà per cinque minuti di intervenire, prego. ARTESIO Eleonora Grazie. Io avrei ascoltato volentieri l’immane lavoro di programmazione a cui ha fatto riferimento la Consigliera Azzarà e forse sarebbe stata una buona occasione per ascoltare la richiesta di comunicazioni sull’argomento, che fu respinta due settimane fa. Così come sarebbe stata una buona occasione procedere nella discussione sulla mozione a mia firma che chiedeva al Comune di rendere esplicito quale fosse la programmazione in ordine alle future sedi dei CPIA, onde evitare che questo segmento dell’istruzione che, ci veniva ricordato prima, attiene a un importante sviluppo del diritto allo studio, sia di volta in volta raccontato come la corsa di una struttura che non ha risorse logistiche sufficienti per essere collocata altrove con le reazioni inevitabili dell’altrove. Proprio perché non sono gli studenti del CPIA di secondo rango nell’esercizio al diritto allo studio meriterebbero di vedersi riservata una programmazione propria e non di essere vissuti come coloro che vanno ad utilizzare gli spazi altrui. Sarò assolutamente schematica. Intanto, credo che l’andamento delle iscrizioni dipenda anche molto dalla fermezza e convinzione con la quale si propone l’offerta formativa; se si trascorre un anno a dire che una scuola probabilmente si sposterà altrove, è abbastanza evidente che gli orientamenti delle famiglie non potranno muoversi su una certezza di continuità e quindi le iscrizioni diminuiranno. Secondo, ogni qualvolta si parla di riorganizzazione degli spazi scolastici, si deve sapere, ma credo che tutti lo sappiamo, che i ragionamenti logici, fondati sulle valutazioni di geometri e di ragionieri, sono assolutamente logici sulla carta, ma devono essere confrontati con quella particolare conoscenza del mondo scolastico che è fatta dagli attori della comunità scolastica, quindi dagli insegnati, dai genitori, dai dirigenti. So io, come sanno altri, che i rispettivi organi di istituto hanno rigettato le proposte che sono state avanzate dal Comune e non si fanno ipotesi di riorganizzazione contro l’intenzione di coloro che ogni giorno conducono la vita scolastica e definiscono la qualità dell’offerta formativa attraverso il loro lavoro perché, prima del ragionamento sui metri quadri, va ascoltata la voce di chi vive quotidianamente all’interno delle Istituzioni scolastiche. Terzo, in questa vicenda, che vede, appunto, la componente scolastica essersi espressa in modo contrario, rispetto alle due proposte del Comune, che noi conosciamo dagli organi di informazione perché questo Consiglio Comunale non ha avuto la possibilità di discuterne finora, il fatto che la componente scolastica, quindi, si sia dissociata e abbia affermato la necessità, rispetto ai propri programmi formativi, di proseguire nell’organizzazione attuale e di potenziare l’offerta educativa, vede contrapposte questa posizione con la posizione delle Istituzioni, Comune di Torino, Città Metropolitana e Circoscrizione. Ora, la domanda è, e non è più una domanda legata alla valutazione esclusivamente educativa: è utile, in un territorio della nostra Città, costruire una contrapposizione tra il livello istituzionale e la comunità locale? È utile, in un territorio, che spesso denuncia di essere ai margini dell’attenzione delle Istituzioni e di vivere e soffrire problemi di diseguaglianza, che l’Istituzione arrivi in quel territorio esercitando un rapporto di… SICARI Francesco (Presidente) La invito a concludere. ARTESIO Eleonora … propria possibilità di decidere e l’espressione invece del territorio locale? Io credo che non sia utile, non sia utile per l’obbiettivo scolastico, non sia utile per la qualità della relazione sociale in questa città e quindi suggerirei all’Amministrazione di ripensare i tempi e le scelte e di, se davvero vuole condividere la programmazione, aprire una discussione in merito. SICARI Francesco (Presidente) La ringrazio. Procediamo adesso con l’intervento della Conigliera Albano, ne ha facoltà per tre minuti. ALBANO Daniela Grazie, Presidente. Io condivido le perplessità della Collega Artesio che mi ha preceduto. In particolare, relativamente al fatto che la scuola, nella sua totalità, nell’espressione dei suoi organi collegiali, si è espressa totalmente contro questa proposta. Io ritengo, comunque, che sia una posizione da tenere in considerazione quando si riorganizzano gli spazi all’interno delle scuole; credo che gli insegnati, i docenti, il Corpo Docenti, ma anche i genitori, che si sono espressi attraverso gli organi collegiali, siano comunque una componente da non sottovalutare perché sono poi quelli che, in realtà, quotidianamente, vivono gli spazi e la scuola. Quindi anche a me spiace molto che, comunque, questa scelta sia stata fatta, nonostante la perplessità della scuola. Tuttavia, devo anche condividere la preoccupazione per quelli che sono gli spazi da destinare al CPIA1; io credo che la situazione del CPIA in cui stanno lavorando adesso, sia una situazione estremamente precaria e non idonea a svolgere un lavoro importante come quello dell’educazione per adulti e ritengo che abbiano quindi urgentemente, al più presto, bisogno di spazi idonei per poter lavorare e poter svolgere, in maniera idonea, il proprio lavoro. La mia preoccupazione è che, rifiutando questa proposta di ridefinizione degli spazi della Turoldo, non ci siano altre disponibilità di spazi per la collocazione del CPIA1 e questa è una preoccupazione, secondo me, importante che mi lascia perplessa su quelle che sono le intenzioni e le finalità di quest’atto, perché ritengo che sia prioritario per il CPIA1 avere degli spazi adeguati già a partire dall’inizio del prossimo anno scolastico perché hanno lavorato in condizioni precarie già per troppo tempo. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei. Procediamo con gli interventi. Ho l’intervento del Consigliere Fornari, prego, ne ha facoltà per tre minuti. FORNARI Antonio Sì, grazie, Presidente. Io volevo ringraziare l’Assessora Di Martino, la Città Metropolitana, la Circoscrizione 5, i Dirigenti Scolastici, tutti quelli che hanno portato in questo anno, anzi due, tre anni, che va avanti questo percorso… per dare al quartiere Vallette la possibilità di avere un centro provinciale di formazione per adulti e adesso anche la possibilità di avere delle aule per l’Istituto Carlo Grassi che, ricordo, è un Istituto di eccellenza della nostra città; basta andare a vedere i dati di chi esce dall’Istituto Carlo Grassi, riesce a trovare facilmente un posto di lavoro e quindi nel momento in cui, a me, da parte di Consigliere Comunale, viene fuori un’opportunità del genere, io non posso che essere contento e favorevole a un’iniziativa del genere, la possibilità di valorizzare il quartiere Vallette. Tante volte qualcuno si riempie la bocca della parola “periferie”, si dice di periferie dimenticate, che non si ha voglia di investire sulle periferie; io credo, personalmente, che portare due buone scuole come il CPIA, che dà la possibilità di fare formazione, richiedere il certificato per la lingua inglese e quindi le certificazioni oppure quello per l’informatica, oppure il Carlo Grassi nel quartiere Vallette, sia un’occasione da non perdere assolutamente e quindi andare dietro, con tutto il rispetto per le insegnati della Gianelli che non si vogliono spostare nell’altra scuola, ma credo che quella sia veramente…, noi non siamo qui a fare i sindacalisti e a portare avanti le istanze delle insegnati della Gianelli; io rispetto il loro lavoro, ma lì c’è già, da quanto ho capito, la Preside, la ex Preside (adesso si chiamano Dirigenti Scolastici), che è la stessa sia della Turoldo che della Gianelli, quindi si sposterebbero in una scuola che dista, credo, 500, 600 metri, però dobbiamo impantanarci in questa discussione e perdere un’opportunità veramente di riqualificazione e di rilancio di un quartiere che porta due scuole, quindi porta istruzione, porta cultura e invece noi ci impantaniamo e blocchiamo tutto il processo. Quindi, ovviamente, il mio voto su questa mozione sarà contrario e anzi invito l’Amministrazione ad andare avanti su quest’opportunità e di non perderla assolutamente. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei. Ci sono ulteriori interventi da parte dei Consiglieri? Lascio intervenire l’Assessora Di Martino per competenza in materia; prego, Assessora. DI MARTINO Antonietta (Assessora) Grazie, Presidente. Intanto vorrei ringraziare Barbara Azzarà che ha fatto un bel riassunto di tutto il processo che certamente non è iniziato adesso, ma è iniziato l’anno scorso e si era concluso con la decisione di trasferire la scuola Gianelli in Turoldo e collocarvi il CPIA; poi, è pur vero che il 28 di aprile è stata mandata una comunicazione a firma del Dottor Nota e a firma mia, di sospensione di questa decisione. Eravamo nella fase dell’emergenza pandemica con il primo lockdown, non avevamo ancora idea di come si sarebbe sviluppata la ripresa, prudentemente si era deciso di sospendere perché non avevamo ancora le indicazioni per come procedere alla ripresa in presenza dei bambini e soprattutto con quali prescrizioni di sicurezza. In quel periodo si parlava di tutto, si parlava di scuole nei parchi, di scuole nelle Caserme, non sapevamo quali fossero stare le prescrizioni di distanziamento e quindi si è ritenuto necessario sospendere, ma questo non vuol dire che il perdurare dell’emergenza debba condizionare anche la situazione di altre due scuole. Quindi ringrazio anche la Consigliera Albano perché ha ricordato che qui non stiamo discutendo di una scuola, qui stiamo discutendo di tre scuole e stiamo discutendo di un diritto fondamentale che è il diritto costituzionale allo studio che viene ben prima di corsi di pittura e di sistemazione, pur utile, delle associazioni, e quindi, anche in questo periodo emergenziale, ora che abbiamo i parametri della sicurezza, possiamo dire che la scuola Gianelli, se trasferita all’Istituto Turoldo, continua a mantenere tutti gli spazi di cui ha bisogno e non perderà assolutamente i propri laboratori. Abbiamo ricevuto le risposte dei Consigli di Istituto alle due proposte dell’Amministrazione Comunale della Città Metropolitana, che sono state tutte favorevoli alla proposta uno, quindi le proposte erano due, la seconda permetteva alle classi della scuola Gianelli di rimanere in sede e anche alle classi della scuola Turoldo, però concedendo una parte degli spazi alle scuole Grassi e CPIA. Hanno dichiarato il loro parere favorevole alla soluzione uno: il CPIA, il Grassi, le Organizzazioni Sindacali, tranne una, mentre l’Istituto Comprensivo Turoldo ha fatto pervenire una delibera del Consiglio d’Istituto che pone, come condizione ostativa, la condizione della sicurezza. Quindi io rispondo su questo tema chiedendo alla Consigliera Montalbano ed eventualmente ai docenti e ad altri Consiglieri di non continuare a creare allarmismo sulle questioni della sicurezza, perché le questioni della sicurezza sono state affrontate non solo dai nostri Servizi di Edilizia Scolastica, ma anche dal Responsabile del Servizio di Prevenzione delle tre scuole in questione, che ha mandato un parere scritto di cui vi leggo un stralcio brevissimo perché, davvero, vorrei che su questo venisse eliminato ogni dubbio e si smettesse di creare allarmismo anche tra i genitori, perché giustamente, se ci mettiamo nei loro panni e qualcuno ci dice che le scuole non sarebbero sicure con quelle soluzioni, evidentemente facciamo crescere questa preoccupazione. L’RSPP delle scuole scrive che: “Presa visione della documentazione ricevuta, ritengo, in qualità di RSPP dell’IC Turoldo, Grassi e CPIA1 che, dal punto di vista della sicurezza in generale e anche antincendio nello specifico, entrambe le soluzioni proposte siano percorribili. Tuttavia, è possibile affermare che la soluzione uno presenti numerosi vantaggi organizzativi rispetto alla soluzione due. E vi leggo alcune delle motivazioni: il plesso Turoldo sarebbe sotto la competenza di un unico Dirigente Scolastico… SICARI Francesco (Presidente) La invito a concludere. DI MARTINO Antonietta (Assessora) … l’organizzazione di entrate e uscite e sorveglianza in generale, procedure di pulizia e sanificazioni, indispensabili soprattutto in questo periodo storico di emergenza sanitaria. L’omogeneità di età nei due plessi sicuramente rende più armonica la gestione delle operazioni di emergenza e di evacuazione; l’azione di coordinamento del Piano di emergenza sarebbe necessario solo per il plesso Gianelli, in quanto in Turoldo sarebbero presenti utenti dello stesso istituto comprensivo. Grazie, Presidente. Ho terminato. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei. Ci sono ulteriori interventi nel merito della discussione? MONTALBANO Deborah Presidente, io ho ancora qualche minuto? SICARI Francesco (Presidente) No, non ha ulteriori minuti. Non si ragiona a minuti, ma a interventi nel caso degli atti di indirizzo. Lei è intervenuta, in quel senso, quando ha illustrato l’atto è intervenuta. Quindi non ci sono ulteriori interventi. Allora possiamo procedere con la votazione dell’atto. Lascio quindi la parola al Vicesegretario Generale per procedere in tal senso, prego. FERRARI Giuseppe (Vicesegretario Generale) (Votazione per appello nominale). Allora, abbiamo 6 favorevoli. SICARI Francesco (Presidente) Solo un attimo. C’è la Vicepresidente Ferrero che ha scritto “astenuta” in chat. FERRARI Giuseppe (Vicesegretario Generale) Bene. Allora, abbiamo 6 favorevoli, 15 contrari e 3 astenuti. SICARI Francesco (Presidente) Perfetto, la ringrazio. Quindi con 24 Consiglieri presenti, 6 voti a favore e 15 voti contro, il Consiglio Comunale respinge, quindi non approva l’atto. |