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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 15 Marzo 2021 ore 13,00
Paragrafo n. 26
ORDINE DEL GIORNO 2021-07593
PIU' FONDI PER LA SCUOLA, DIAMO UN FUTURO ALLE NUOVE GENERAZIONI DI STUDENTI.
Interventi
ARTESIO Eleonora
Grazie. È una preoccupazione periodica e ricorrente quella di promuovere iniziative nei
confronti della Regione Piemonte, affinché gli stanziamenti determinati per il diritto
allo studio possano essere con certezza confermati in sede di previsione di Bilancio e
non perennemente rincorsi con aggiustamenti periodici degli assestamenti in corso
d’anno, perché questo è anche il segnale di come alcune priorità dichiarate - e non
potrebbe essere diversamente, essendo il diritto all’istruzione un principio costituzionale
- non siano poi perseguite con la necessaria fermezza di carattere amministrativo.
Purtroppo, questo particolare anno non ci consente soltanto il rammarico rispetto a
stanziamenti iniziali che non sono in grado di soddisfare la platea degli aventi diritto,
perché stiamo parlando di una dimensione che quantitativamente siamo in grado di
conoscere di famiglie idonee all’acceso al voucher, ma non inserite nella copertura e nel
ristoro del beneficio economico, quindi siamo in una situazione non di una platea che
può emergere a fronte della definizione dell’accesso a un diritto, ma a un diritto
affermato e a una platea riconoscibile. Tuttavia, quest’anno questa situazione,
ricorrentemente preoccupante, è diventata assolutamente urgente proprio per le ragioni
che il presentatore dell’ordine del giorno e i colleghi intervenuti precedentemente
sottolineavano, vale a dire che le condizioni introdotte dalla Didattica A Distanza e
dall’emergenza sanitaria hanno fatto emergere in modo fisicamente evidente quali siano
le condizioni di differenza territoriale e sociale e i conseguenti gravissimi rischi di
dispersione. Dico questo alla luce di tutti i dati che periodicamente vengono rilevati
dagli osservatori e dalla statistica e segnalati dalla componente docente, perché c’è un
elemento che la Didattica A Distanza non può assolutamente promuovere, ed è quello
della relazione, relazione e ricerca dei ragazzi, dei bambini che hanno più difficoltà e
che nel contesto di comunità del gruppo della classe, dell’organizzazione della scuola,
riescono a trovare riconoscimenti e a diventare riconoscibili ai compagni e agli insegnati
e che nella condizione, invece, della distanza, che sia motivata per l’impossibilità dei
dispositivi, per la fatica a sostenerli nel corso della giornata in ambiente domestico che
non consente in modo agevole oppure per una incapacità di riconoscere l’importanza di
non perdere neppure questa ridotta possibilità di accesso alle opportunità formative,
questo dato oggi diventa assolutamente evidente e rischioso, rischioso per le dispersioni
scolastiche successive.
Non più tardi di alcuni giorni fa le cronache ci restituivano immagini di alcuni quartieri
di cui noi molto spesso abbiamo discusso in questo Consiglio Comunale in termini di
sicurezza urbana e di sorveglianza del territorio, e quelle interviste, quei racconti che
emergevano da parte di giovani adolescenti erano esattamente racconti di una
dispersione, che, oltre a non consentire, per parte loro, la frequenza scolastica, non
consentiva neanche più il riconoscimento dell’importanza dell’istruzione, che è la cosa
francamente più grave di questo periodo. Quindi, io sono molto d’accordo a segnalare la
questione, ad aggiungerci alle iniziative che i vari Gruppi consiliari regionali stanno
portando avanti per riuscire a costruire questa dotazione di carattere economico, e sono
ancor più favorevole alle indicazioni che i colleghi davano di tornare sul tema, in
approfondimento in apposite Commissioni Consiliari, perché è vero che, se noi
dobbiamo pretendere l’accessibilità e l’esigibilità di un diritto da parte di altri livelli
istituzionali, altrettanto dobbiamo essere coscienti e responsabili nell’esercizio delle
nostre funzioni, e io credo che anche il livello comunale, con tutta la dimensione delle
opportunità integrative in ambito formativo, potrebbe contribuire ad elevare l’attenzione
nei confronti dell’educazione e a prevenire i rischi di diseguaglianza e di dispersione.
Penso a tutta la rete, che in ambito territoriale ha funzionato come supporto anche
educativo nei confronti dei minori e delle loro famiglie in questo periodo; penso alle
opportunità integrative che ITER e i nostri Servizi Educativi hanno messo, negli anni, in
campo con grande professionalità e che oggi potrebbero…

ARTESIO Eleonora
... (voci sovrapposte)... e sono invitati a cooperare nella direzione di questo obiettivo di
sostegno al diritto all’istruzione e all’educazione. Grazie.

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