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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 15 Marzo 2021 ore 13,00
Paragrafo n. 26
ORDINE DEL GIORNO 2021-07593
PIU' FONDI PER LA SCUOLA, DIAMO UN FUTURO ALLE NUOVE GENERAZIONI DI STUDENTI.
Interventi
SICARI Francesco (Presidente)
Procediamo, adesso, con il punto 19, l’ordine del giorno n. mecc. 202107593, che ha
come oggetto:

“Più fondi per la scuola, diamo un futuro alle nuove generazioni di studenti”

SICARI Francesco (Presidente)
Presentato dal Consigliere Curatella. Anche questo ordine del giorno è in Aula con
l’articolo 93. Lascio, quindi, la parola al Consigliere per l’illustrazione. Prego.

CURATELLA Cataldo
Grazie, Presidente. Ieri mattina un migliaio di persone, genitori, insegnanti, ragazzi e
ragazze, sono scese in piazza, di fronte alla sede della Regione, per reclamare il ritorno
in presenza a scuola dopo un anno di Didattica a Distanza. Didattica A Distanza che, se,
è vero, sta danneggiando tutti, è anche vero che non sta danneggiando tutti allo stesso
modo. Infatti, dietro ad ogni ragazzo o ragazza, bambino o bambina, ci sono storie e
situazioni familiari, economiche e sociali completamente diverse, alcune anche
complesse e problematiche. Dopo un anno la situazione sembra essere sempre uguale.
I provvedimenti assunti per contenere la pandemia stanno aumentando le disuguaglianze
sociali, basti pensare a quante famiglie devono fare i conti con una contrazione delle
entrate mensili per vari motivi: chi ha perso il lavoro, chi non riesce a trovarlo a causa
della contrazione delle opportunità lavorative, chi deve tenere chiusa la propria attività e
via dicendo. Non tutte le famiglie possono contare sul sostegno dei nonni; in questi casi
la chiusura delle scuole con la Didattica A Distanza può rendere impossibile riuscire a
conciliare il lavoro e i figli e si accentuano le disuguaglianze sociali. E ora, la Regione
vuole mettere un’ulteriore condizione di svantaggio, tagliando di 5 milioni di euro il
fondo destinato al Buono Scuola, che sembrerebbe, dalle ultime informazioni, essersi
ridotto come taglio, però rimane comunque un taglio consistente. Come sappiamo, nel
corso del 2020 sono stati esclusi più di 40.000 studenti, perché i fondi stanziati non sono
riusciti a coprire tutte le richieste; mi spiego meglio: quelle famiglie, quei 40.000
studenti avevano i requisiti richiesti, avevano un ISEE sotto soglia, ma non hanno
ricevuto nessun aiuto, se non la dichiarazione di impegno da parte della Regione, che è
rimasta tale, per un incremento dei fondi, pura illusione per queste famiglie. La Regione
per il 2021, cosa fa? Invece di ampliare questo fondo, anche in vista delle ulteriori
difficoltà economiche con cui molte famiglie dovranno presumibilmente fare i conti,
come effetto secondario dell’emergenza sanitaria in atto, effettua un ulteriore taglio
sullo stanziamento e si calcola che quindi 10.000 studenti saranno esclusi dal Buono
Scuola. Avremo, quindi, circa 50.000 famiglie, tra le più fragili, residenti nella nostra
Regione, che non potranno usufruire di un aiuto per spese di trasporto, libri di testo,
spese relative ai dispositivi informatici, tanto più necessari in questo momento, visto
che si è andati da oggi con lo svolgimento della DAD, quindi “Didattica A Distanza”, su
tutti i livelli delle scuole. Parliamo di 50.000 famiglie, più della metà delle richieste che
arrivano ogni anno alla Regione, che rischiano, quindi, di trovarsi tagliate fuori dalla
scuola e di conseguenza a maggior rischio di dispersione scolastica per i propri figli.
Con questo ordine del giorno, pertanto, chiedo al Consiglio Comunale tutto di prendere
posizione e di chiedere alla Regione di cambiare strada e incrementare il finanziamento
per il Buono Scuola, non solo reintegrando i fondi mancanti, ma andando oltre e
cercando di aiutare il più possibile le famiglie piemontesi, incrementando ulteriormente
il fondo, così da garantire il diritto Costituzionale allo studio ai propri figli. Grazie,
Presidente.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei, Consigliere Curatella. Prego, Consigliera Azzarà.

AZZARÀ Barbara
Grazie, Presidente. Intervengo, intanto, da una parte, per, diciamo, avere un rammarico
relativamente a questo atto presentato dal Consigliere Curatella, che ritengo un atto
interessante, ma che non ha potuto, diciamo, avere la giusta e dignitosa, insomma,
anche lavoro della Commissione, perché sinceramente è un atto un po’ debole e io
adesso poi entrerò nel... diciamo, in quello che sarebbe stato forse più importante
svolgere come atto di Commissione, quindi sarebbe stato interessante lavorare proprio
come Commissione per rendere questo atto più, diciamo, specifico e anche per lavorare
meglio su diversi aspetti. Concordo sul fatto che effettivamente, come abbiamo anche
visto dalle cronache dello scorso anno, il boom di domande ha passato oltre la metà,
quindi più del 54% nello scorso anno di richieste che non sono state evase, e questo è
tipico della Regione, ahimè, come dire, non stanziare abbastanza relativamente a quelle
che sono le domande. Quindi è chiaro che la richiesta è assolutamente condivisibile, ma
credo che sia importante valutare un aspetto: il primo è questo, che all’interno di quello
stanziamento sono presenti due voci, cioè uno relativamente all’aiuto per le famiglie per
l’iscrizione alle scuole paritarie, e un’altra parte, invece, relativamente al Buono Scuola
proprio per l’acquisto anche solo dei libri, e quindi credo che sia importante, diciamo,
che non solo la Regione si impegni ad incrementare quel fondo, ma che in particolare
poi vengano evase tutte le domande di entrambe le graduatorie, e non solamente una,
perché di questo dobbiamo andare a discutere. Io, andando a guardare rapidamente i
bilanci precedenti degli stanziamenti regionali, mi sono accorta che poi fortunatamente
devo dire che la Regione alla fine in assestamento ha sempre aumentato, anche di molto,
gli stanziamenti iniziali, quindi ovviamente mi auguro che, a fronte di un numero di
domande, come immagino, ahimè, prosegua questo trend in salita, proprio per quello
che si diceva, e in particolare, appunto, per la situazione, diciamo, pesante
economicamente di molte famiglie, questo avvenga. Chiaro è che, come dire, il
Consiglio Comunale mi auguro si esprima positivamente in questo senso, perché è
importante che comunque la Regione prenda atto. Ma ci sono altre voci che sono state
di fatto tagliate, come la questione sui disabili, che di fatto ha un taglio netto del 30%,
per esempio, nelle risorse della Città Metropolitana e nella Provincia di Vercelli che non
si capisce bene quali siano le reali motivazioni. Quindi, come dicevo, spiace non si sia
potuto discutere in Commissione per avere un atto più completo e quindi più incisivo
nei confronti delle mancanze della Regione, ma è chiaro che, almeno per quello che mi
riguarda, è assolutamente un atto da sostenere proprio da un punto di vista del principio,
anche se non condivido alcune cose, come quello che ha scritto in narrativa, cioè
comprendo che per alcuni possa sembrare che le scuole, diciamo, siano chiuse, ma
questo non significa che però non lo siano, in realtà è che gli insegnati tutti stiano
facendo un lavoro enorme per poter garantire comunque il diritto allo studio attraverso
la Didattica Digitale Integrata anche... non solo nei momenti di, come dire, nel quale ci
troviamo in zona rossa o con alti contagi, ma ricordiamo che sono centinai gli studenti
che si trovano in quarantena forzata e nel quale gli insegnanti, con grandissime
difficoltà, per alcuni in presenza e altri a distanza, continuano a lavorare e quindi
scrivere “scuole chiuse”, insomma, dà un po’ la sensazione che questo lavoro proprio
non esista e non mi sembra corretto nei confronti di insegnanti che si stanno
veramente... cioè, stanno lavorando anche per garantire il diritto allo studio, ribadisco,
anche a ragazzini che sono confinati a casa in quarantena, non solo stiamo parlando di,
diciamo, motivazioni estemporanee, come quelle che ci auguriamo tutti siano, per gli
aumenti dei contagi. Grazie, Presidente.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Procediamo, adesso, con l’intervento della Consigliera Patriarca. Prego, ne
ha facoltà per cinque minuti.

PATRIARCA Lorenza
Sì, grazie Presidente. Io ho sottoscritto l’atto perché, pur anch’io condividendo alcune
delle osservazioni di chi mi ha preceduto, per cui appunto anch’io avrei, diciamo,
rafforzato l’atto e completato con alcune note, ma mi sembrava importante sostenerlo
con la mia firma, perché il problema esiste effettivamente, al di là dei fondi della
Regione, che dovrebbero essere decisamente incrementati, perché quello che stiamo
vedendo, insomma, è che il divario fra i ragazzi sta aumentando sempre più, e dopo
questa emergenza la situazione sarà sicuramente peggiore, ma sta aumentando anche il
divario tra le scuole, no? Tra le scuole che riescono ad attrezzarsi, accedendo a bandi e a
progetti, e scuole che invece con più difficoltà lo fanno per mille ragioni. Quindi, ripeto,
un intervento perequativo e un sostegno diretto ad alcune famiglie è sicuramente
doveroso e bisogna semmai incrementare e non certo diminuire. Quindi, io sostengo
questo atto; quello che magari si potrà fare è poi eventualmente completarlo con degli
atti, diciamo, paralleli, anche riguardo al tema di cui parlavo prima. È appena stato
pubblicata, insomma, la nota per le assegnazioni dei finanziamenti per il Patto di
Comunità: solo 40 scuole in Piemonte hanno partecipato a questa progettualità, proprio
perché è sicuramente molto complesso, in un momento come questo, dove tutte le
energie delle scuole sono rivolte all’organizzazione della Didattica A Distanza, delle
diverse offerte, anche quando le scuole, come giustamente sottolineava la Consigliera
Azzarà, apparentemente sono chiuse, ma c’è un fermento di attività per, invece,
garantire sia la Didattica A Distanza, sia la didattica in presenza per i ragazzini per cui
la Didattica A Distanza assolutamente non funziona, e quindi in questo momento anche
progettare anche attività semplici e partecipare ai bandi diventa per alcune scuole
davvero improponibile. Quindi, io sono contenta che ci sia un atto di questo tipo, anche
perché è un segnale verso la Regione rispetto ad una politica che deve cambiare segno.
Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Procediamo, adesso, con l’intervento della Capogruppo Artesio, ne ha
facoltà per cinque minuti. Prego.

ARTESIO Eleonora
Grazie. È una preoccupazione periodica e ricorrente quella di promuovere iniziative nei
confronti della Regione Piemonte, affinché gli stanziamenti determinati per il diritto
allo studio possano essere con certezza confermati in sede di previsione di Bilancio e
non perennemente rincorsi con aggiustamenti periodici degli assestamenti in corso
d’anno, perché questo è anche il segnale di come alcune priorità dichiarate - e non
potrebbe essere diversamente, essendo il diritto all’istruzione un principio costituzionale
- non siano poi perseguite con la necessaria fermezza di carattere amministrativo.
Purtroppo, questo particolare anno non ci consente soltanto il rammarico rispetto a
stanziamenti iniziali che non sono in grado di soddisfare la platea degli aventi diritto,
perché stiamo parlando di una dimensione che quantitativamente siamo in grado di
conoscere di famiglie idonee all’acceso al voucher, ma non inserite nella copertura e nel
ristoro del beneficio economico, quindi siamo in una situazione non di una platea che
può emergere a fronte della definizione dell’accesso a un diritto, ma a un diritto
affermato e a una platea riconoscibile. Tuttavia, quest’anno questa situazione,
ricorrentemente preoccupante, è diventata assolutamente urgente proprio per le ragioni
che il presentatore dell’ordine del giorno e i colleghi intervenuti precedentemente
sottolineavano, vale a dire che le condizioni introdotte dalla Didattica A Distanza e
dall’emergenza sanitaria hanno fatto emergere in modo fisicamente evidente quali siano
le condizioni di differenza territoriale e sociale e i conseguenti gravissimi rischi di
dispersione. Dico questo alla luce di tutti i dati che periodicamente vengono rilevati
dagli osservatori e dalla statistica e segnalati dalla componente docente, perché c’è un
elemento che la Didattica A Distanza non può assolutamente promuovere, ed è quello
della relazione, relazione e ricerca dei ragazzi, dei bambini che hanno più difficoltà e
che nel contesto di comunità del gruppo della classe, dell’organizzazione della scuola,
riescono a trovare riconoscimenti e a diventare riconoscibili ai compagni e agli insegnati
e che nella condizione, invece, della distanza, che sia motivata per l’impossibilità dei
dispositivi, per la fatica a sostenerli nel corso della giornata in ambiente domestico che
non consente in modo agevole oppure per una incapacità di riconoscere l’importanza di
non perdere neppure questa ridotta possibilità di accesso alle opportunità formative,
questo dato oggi diventa assolutamente evidente e rischioso, rischioso per le dispersioni
scolastiche successive.
Non più tardi di alcuni giorni fa le cronache ci restituivano immagini di alcuni quartieri
di cui noi molto spesso abbiamo discusso in questo Consiglio Comunale in termini di
sicurezza urbana e di sorveglianza del territorio, e quelle interviste, quei racconti che
emergevano da parte di giovani adolescenti erano esattamente racconti di una
dispersione, che, oltre a non consentire, per parte loro, la frequenza scolastica, non
consentiva neanche più il riconoscimento dell’importanza dell’istruzione, che è la cosa
francamente più grave di questo periodo. Quindi, io sono molto d’accordo a segnalare la
questione, ad aggiungerci alle iniziative che i vari Gruppi consiliari regionali stanno
portando avanti per riuscire a costruire questa dotazione di carattere economico, e sono
ancor più favorevole alle indicazioni che i colleghi davano di tornare sul tema, in
approfondimento in apposite Commissioni Consiliari, perché è vero che, se noi
dobbiamo pretendere l’accessibilità e l’esigibilità di un diritto da parte di altri livelli
istituzionali, altrettanto dobbiamo essere coscienti e responsabili nell’esercizio delle
nostre funzioni, e io credo che anche il livello comunale, con tutta la dimensione delle
opportunità integrative in ambito formativo, potrebbe contribuire ad elevare l’attenzione
nei confronti dell’educazione e a prevenire i rischi di diseguaglianza e di dispersione.
Penso a tutta la rete, che in ambito territoriale ha funzionato come supporto anche
educativo nei confronti dei minori e delle loro famiglie in questo periodo; penso alle
opportunità integrative che ITER e i nostri Servizi Educativi hanno messo, negli anni, in
campo con grande professionalità e che oggi potrebbero…

SICARI Francesco (Presidente)
La invito a concludere.

ARTESIO Eleonora
... (voci sovrapposte)... e sono invitati a cooperare nella direzione di questo obiettivo di
sostegno al diritto all’istruzione e all’educazione. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Ci sono ulteriori interventi da parte dei Consiglieri? Non rilevo richieste di
intervento. Allora possiamo procedere con la votazione per appello nominale.
Lascio, quindi, la parola al Vicesegretario per procedere in tal senso. Prego.

FERRARI Giuseppe (Vicesegretario Generale)
(Votazione per appello nominale).
Quindi, con Lubatti e Carretto, siamo a 34.

SICARI Francesco (Presidente)
La ringrazio, Vicesegretario. Quindi, con 34 Consiglieri presenti e 34 voti favorevoli, il
Consiglio Comunale approva l’ordine del giorno.
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