Interventi |
FERRERO Viviana (Vicepresidente) Grazie, Presidente. Questo è sicuramente un argomento difficile, che implica convinzioni etiche, religiose e politiche, ma io credo che prima di tutto vada intesa la salute e il benessere di una madre e del suo bambino o della sua bambina. Credo fortemente al diritto di procreare in modo cosciente e responsabile e anche il consultorio familiare che sia uno strumento estremamente valido e che sia indispensabile che venga rafforzato e potenziato, e potenziati, appunto, questi consultori familiari. Il tasso di abortività fortunatamente continua a scendere, ma i numeri sono impietosi, perché il 60- 70% parla ancora di motivi economici e lavorativi. E lo dico per aver letto quale sofferenza sia per una donna un intervento doloroso, invasivo, che pone scrupoli e spesso ripensamenti anche successivi, perché coinvolge una ferita profonda e soprattutto perché essa non vada mai intesa come un processo di contraccezione postumo, e non lo voglio neppure immaginare. Immagino anche i tanti giovani che, per convenzioni sociali, per vergogna, per questo sistema economico che non aiuta le famiglie come andrebbero aiutate, e lo sappiamo tutti, i bambini e le bambine sono il nostro futuro, sono una speranza, che, come per il Natale, è la speranza della nascita, è un’attesa quasi messianica. Siamo un Paese con un tasso di natalità problematico, con una curva in forte flessione, con un problema di fertilità della popolazione, con un’elevata età media della popolazione. Quindi nulla va tolto al potere decisionale della donna, soprattutto della madre, quando ha in sé il bambino o quando lo accudisce allattandolo, perché io ricordo che - e questa, appunto, è biologia - l’allattamento fa parte del naturale processo biologico. Ora, il modello che mette come prioritaria l’economia di una famiglia all’etica di una famiglia, il modello che mette davanti a tutto il profitto e non la solidarietà, il muto aiuto, la fratellanza. Un bambino o una bambina sono un bene comune della società, che vanno, quindi, tutelati sopra ogni altra cosa. Per cui sono favorevole a tutto quello che è il secondo punto del dispositivo e ritengo ancor più che sia da potenziare l’attività dei consultori, non escludendo però che si possa ricorrere volontariamente anche a quelle associazioni, e le ha descritte bene il Consigliere Magliano, perché ci sono fondamentalismi ovunque, ma ci sono associazioni volenterose e rispettose, le cui finalità non mi paiono neanche tanto religiose, ma di tutela della vita di un bambino. Io, quindi, mi asterrò, ritenendo che tutto ciò che concorra a realizzare e dare la possibilità per una maternità felice e consapevole vada messo a disposizione, senza colpevolizzazioni, senza pregiudizi, potenziando i consultori, le politiche economiche e sociali… (voci sovrapposte)... FERRERO Viviana (Vicepresidente) Certo,... l’associazionismo, appunto, non violento, perché la maternità sia, appunto, quel momento non legato all’economia, ma che sia, appunto, quel momento non solo di chi può permetterselo, ma che sia un momento di tutti, a cui possono concorrere tutte, con le possibilità che possiamo mettere in campo, che sono, appunto, quelle di sostengo, di reddito di maternità, proprio perché ci possa permettere, al di là dello status economico. Grazie. |