Interventi |
MALANCA Roberto Grazie, Presidente. La ringrazio. Come ricordava giustamente il Consigliere primo firmatario Curatella, questa mozione è proprio di gennaio dell’anno scorso ed è stata trattata a giugno in Commissione, dopo un periodo, che ricordate tutti come ricordo io, molto difficile in cui erano addirittura stati anche sospesi i lavori delle Commissioni, per un certo periodo, fino a che non ci siamo attrezzati per la discussione in forma telematica. Che dire, come diceva lo stesso Consigliere Curatella in Commissione, la situazione, dal momento della presentazione al momento della discussione in Commissione, era profondamente cambiata già allora, in quanto era intervenuta la crisi pandemica e, soprattutto, per quello che riguarda il punto 2) dell’“Impegna”, era intervenuto quel Piano nazionale di incentivazione all’acquisto di biciclette e di biciclette elettriche che ha fatto sì che venissero previsti e dati poi i contributi a pioggia, direttamente all’utente finale, anche poi attraverso il concessionario verso la fine dell’anno, per l’acquisto di queste biciclette; questo soddisferebbe già in maniera automatica quello che era il punto 2), senza coinvolgere necessariamente i privati che, in questo caso, non sarebbero utili più di tanto, vista la distribuzione capillare di questi finanziamenti per l’acquisto di mezzi ecocompatibili che siano biciclette o biciclette elettriche. Per quello che riguarda la strutturazione di punti di ricarica elettrica, come ricordava anche l’Assessora Lapietra in Commissione, ormai le biciclette elettriche hanno praticamente quasi tutte, quelle dei modelli più recenti, la batteria amovibile, batterie che sono anche abbastanza leggere, quindi è possibile portarsi dietro la batteria in ufficio, sul luogo di lavoro per poterla ricaricare senza necessità di dover implementare un’infrastrutturazione sulle fermate della GTT e sul servizio del [TO]Bike perché l’investimento necessario a un’infrastruttura di questo genere, così capillare, così diffusa sul territorio cittadino, molto probabilmente è ben più elevato che non l’utilità, alla fine, per chi ha una bicicletta o un monopattino elettrici, da potersela mettere tranquillamente sotto carica nel posto in cui si reca o da cui viene. Quindi, sostanzialmente, oltre che, ovviamente, non per colpa sicuramente del proponente, ma per l’evoluzione che c’è stata nell’ultimo periodo, io ritengo che questa mozione sia, come minimo, superata dagli eventi e dalla soluzione. Ricordo anche che a breve ci sarà la scadenza della concessione del servizio, appunto, [TO]Bike nella Città di Torino e dovrà essere preparato, presumo, un bando per la nuova assegnazione di questo servizio. Ecco, forse, se il Consigliere ritiene, può essere considerata, tra i criteri per la preparazione del bando del nuovo servizio, la strutturazione di questo nuovo servizio di sharing che preveda anche biciclette elettriche e ovviamente, a questo punto, anche la infrastrutturazione delle nuove stazioni e l’adeguamento di quelle vecchie, ma in funzione proprio del nuovo bando e quindi a carico non più della società attualmente concessionaria, ancorché con gli sponsor, ma magari per la società nuova che, eventualmente, potrà subentrare o pagare (incomprensibile) un’eventuale nuova assegnazione dovuta al bando di questo tipo di servizio. Quindi per adesso diciamo che consideriamo questo atto come superato e quindi l’espressione, in questo momento, di voto è negativa. Grazie, Presidente. |