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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 8 Marzo 2021 ore 13,00
Paragrafo n. 26
MOZIONE 2020-00167
"INSTALLAZIONE SISTEMI DI RICARICA PER BICI E CARGO ELETTRICI IN CORRISPONDENZA DELLE FERMATE GTT E STAZIONI [TO]BIKE CON AVVIO INCENTIVI ALL'ACQUISTO DI BICI E CARGO ELETTRICI" PRESENTATA IN DATA 20 GENNAIO 2020 - PRIMO FIRMATARIO CURATELLA.#2+6+19# - STILO (202100010) APPROVATA [PMOZ 989/2021]
Interventi
SICARI Francesco (Presidente)
Siamo al punto n. 9, la proposta di mozione n. mecc. 202000167 del Consigliere
Curatella, che ha come oggetto:

“Istallazione sistemi di ricarica per bici e cargo elettrici
in corrispondenza delle fermate GTT e stazioni [TO]Bike
con avvio incentivi all’acquisto di bici e cargo elettrici”

SICARI Francesco (Presidente)
Il Consigliere vuole discutere e quindi illustrare l’atto?

CURATELLA Cataldo
Va bene.

SICARI Francesco (Presidente)
Prego, allora procediamo, ha cinque minuti a sua disposizione.

CURATELLA Cataldo
Grazie, Presidente. Questa mozione ha data 20 gennaio 2020, ne stiamo discutendo a
distanza di quasi 15 mesi; era una mozione che nasceva prima di tutta la pandemia,
prima di tutti gli incentivi governativi, fatti per tutto quello che riguardava i
monopattini, ma lo scopo di questa mozione non era tanto l’aspetto legato al
monopattino, ma nasceva dalla preoccupazione che c’era all’epoca, e che poi si è
rivelata tale, del servizio associato a [TO]Bike ad esempio, che stava via via
peggiorando come prestazioni, non riusciva ad avere dei rientri economici e quindi
nasceva dal punto di vista di valutare con [TO]Bike, per le stazione [TO]Bike, e con
GTT, per le fermate del trasporto pubblico, di implementare un sistema che permettesse
la ricarica di veicoli elettrici che non fossero automobili, quindi bici elettriche, cargo
bike, eventualmente anche monopattini, quindi tutto ciò che è la mobilità alternativa
sostenibile per permettere, a chi ne ha la possibilità, di poter anche utilizzare sistemi di
mobilità, mezzi per muoversi che non siano necessariamente l’auto e la bicicletta,
oltretutto, andando anche coprire la zona della collina di Torino laddove, comunque,
senza un mezzo elettrico diventa difficile l’accesso. Io riportavo all’interno di questa
mozione diversi progetti realizzati in tutta Italia, dal Comune di Bari, dal Comune di
Bologna o, senza andare troppo lontano, ad esempio Collegno, che erano volti a
incentivare una modifica, una suddivisione della mobilità al più ampio spettro. Questo
nasceva, ovviamente, prima della pandemia e aveva delle finalità per favorire non solo
la mobilità attiva, ma soprattutto una mobilità sostenibile che non fosse necessariamente
mobilità attiva. Secondo me, anche se a livello nazionale sono nati dei progetti durante
questo anno, tenendo comunque in conto che sono passati 15 mesi da quando è stata
presentata la mozione e soprattutto visto che il [TO]Bike poi, alla fine, effettivamente, si
è chiuso e adesso, qualche settimana fa, era arrivata notizia che si sta per far ripartire,
infatti su alcune stazioni del [TO]Bike è comparso l’annuncio che si andrà nell’ottica di
rifar partire il sistema [TO]Bike, potrebbe essere fondamentale, secondo me, che il
Comune di Torino agisca in modo tale da predisporre, anche per effetto di eventuali
sponsorizzazioni, la predisposizione di punti diffusi per veicoli elettrici che non siano
auto elettriche, quindi anche per e-bike, cargo bike e via dicendo, sfruttando la
diffusione già presente sul territorio sia delle stazioni del trasporto pubblico, quindi sia
delle fermate del trasporto pubblico sia delle stazioni [TO]Bike. Grazie, Presidente. Ho
concluso.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei, Consigliere. Procediamo con gli interventi; ho il Presidente Malanca,
prego.

MALANCA Roberto
Grazie, Presidente. La ringrazio. Come ricordava giustamente il Consigliere primo
firmatario Curatella, questa mozione è proprio di gennaio dell’anno scorso ed è stata
trattata a giugno in Commissione, dopo un periodo, che ricordate tutti come ricordo io,
molto difficile in cui erano addirittura stati anche sospesi i lavori delle Commissioni,
per un certo periodo, fino a che non ci siamo attrezzati per la discussione in forma
telematica. Che dire, come diceva lo stesso Consigliere Curatella in Commissione, la
situazione, dal momento della presentazione al momento della discussione in
Commissione, era profondamente cambiata già allora, in quanto era intervenuta la crisi
pandemica e, soprattutto, per quello che riguarda il punto 2) dell’“Impegna”, era
intervenuto quel Piano nazionale di incentivazione all’acquisto di biciclette e di
biciclette elettriche che ha fatto sì che venissero previsti e dati poi i contributi a pioggia,
direttamente all’utente finale, anche poi attraverso il concessionario verso la fine
dell’anno, per l’acquisto di queste biciclette; questo soddisferebbe già in maniera
automatica quello che era il punto 2), senza coinvolgere necessariamente i privati che,
in questo caso, non sarebbero utili più di tanto, vista la distribuzione capillare di questi
finanziamenti per l’acquisto di mezzi ecocompatibili che siano biciclette o biciclette
elettriche. Per quello che riguarda la strutturazione di punti di ricarica elettrica, come
ricordava anche l’Assessora Lapietra in Commissione, ormai le biciclette elettriche
hanno praticamente quasi tutte, quelle dei modelli più recenti, la batteria amovibile,
batterie che sono anche abbastanza leggere, quindi è possibile portarsi dietro la batteria
in ufficio, sul luogo di lavoro per poterla ricaricare senza necessità di dover
implementare un’infrastrutturazione sulle fermate della GTT e sul servizio del [TO]Bike
perché l’investimento necessario a un’infrastruttura di questo genere, così capillare, così
diffusa sul territorio cittadino, molto probabilmente è ben più elevato che non l’utilità,
alla fine, per chi ha una bicicletta o un monopattino elettrici, da potersela mettere
tranquillamente sotto carica nel posto in cui si reca o da cui viene. Quindi,
sostanzialmente, oltre che, ovviamente, non per colpa sicuramente del proponente, ma
per l’evoluzione che c’è stata nell’ultimo periodo, io ritengo che questa mozione sia,
come minimo, superata dagli eventi e dalla soluzione. Ricordo anche che a breve ci sarà
la scadenza della concessione del servizio, appunto, [TO]Bike nella Città di Torino e
dovrà essere preparato, presumo, un bando per la nuova assegnazione di questo servizio.
Ecco, forse, se il Consigliere ritiene, può essere considerata, tra i criteri per la
preparazione del bando del nuovo servizio, la strutturazione di questo nuovo servizio di
sharing che preveda anche biciclette elettriche e ovviamente, a questo punto, anche la
infrastrutturazione delle nuove stazioni e l’adeguamento di quelle vecchie, ma in
funzione proprio del nuovo bando e quindi a carico non più della società attualmente
concessionaria, ancorché con gli sponsor, ma magari per la società nuova che,
eventualmente, potrà subentrare o pagare (incomprensibile) un’eventuale nuova
assegnazione dovuta al bando di questo tipo di servizio. Quindi per adesso diciamo che
consideriamo questo atto come superato e quindi l’espressione, in questo momento, di
voto è negativa. Grazie, Presidente.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Prego, Consigliere Curatella, nel merito della discussione, può intervenire,
prego.

CURATELLA Cataldo
Allora, Presidente, due cose. Io sì, parlavo di bici elettriche, eccetera, ma c’è anche tutto
il discorso delle carrozzine elettriche e di comunque dare la possibilità, in qualunque
momento, di poter avere anche uno spunto, in termine tecnico viene chiamato
“biberonaggio”, nel caso in cui dovesse capitare che, mentre si ci sta muovendo, ci si
trovi con la batteria scarica e quindi, uno, la ragione è questa; due, io mi aspetto che
questa mozione…, è vero che è passato un anno e mezzo praticamente, può essere, sì, e
io mi aspetto che sia uno spunto per il bando e non che sia una richiesta: “È
d’accordo?...”; secondo me deve essere uno spunto per il nuovo bando perché non si
può restare solo fermi ai bandi che sono stati fatti, adesso non ricordo se con
“ComuniCare” risalgono a 10 anni fa, forse più o meno come periodo siamo lì, ma è
fondamentale anche per tenere in conto che sta cambiando…, è cambiato il mondo, sta
cambiando non solo mobilità, ma anche i mezzi con cui ci si muove e si deve dare la
possibilità di poter avere dei punti a cui potersi associare perché attualmente se si ha
qualcuno con una carrozzina elettrica, con un cargo bike e, per diverse movimentazioni
che ha avuto nel corso della giornata, si ritrova senza la carica, non ha nessun punto
pubblico a cui può fare riferimento perché le colonnine elettriche esistenti sulla Città in
questo momento, predisposte e in fase di predisposizione sono solo per la ricarica di
auto elettriche; oltretutto, e concludo, io mi sono sempre chiesto e continuo a chiedermi
perché altre Amministrazioni, in proprio, abbiano previsto, abbiamo lavorato per
incentivare altre mobilità, anche con risorse proprie, e il Comune di Torino in questi
cinque anni, praticamente, ha sempre atteso che fosse qualcun’altro a metterci i fondi e
non c’è mai stata la volontà politica di lavorare affinché si trovassero, anche tramite
progetti europei, dei fondi per infrastrutturare anche dal punto di vista di questa
tipologia di mobilità e non solo per la parte di mobilità delle auto elettriche. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei adesso procediamo con l’intervento del Vicepresidente Lavolta, prego ne ha
facoltà per cinque minuti.

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
Molto meno per dichiarare il mio voto favorevole a questo atto di indirizzo che chiede
una cosa molto semplice, cioè di prendere atto, con consapevolezza, che la diffusione di
veicoli elettrici in città merita un contributo, un supporto da parte del soggetto pubblico
di riferimento in termini di approvvigionamento e di infrastrutturazione diffusa. In
coerenza con quello che la Città ha fatto negli ultimi 10 anni, estendendo
progressivamente le colonnine di ricarica, io credo che l’atto di indirizzo che ci è messo
all’attenzione dal Collega, in qualche modo, testimoni una coerenza che, come
giustamente ricordato, in realtà, è una coerenza che accomuna lo sforzo e l’impegno di
tante altre Amministrazioni; senza necessariamente andare troppo in giro per l’Italia,
basta percorrere qualche centinaio di metri verso Ovest per incontrare il Comune di
Collegno, che ha dato via ad un progetto, attraverso un bando, per l’assegnazione
incentivi che prevedono un contributo fino a 250 euro per i propri residenti e abitanti. E,
anche per le motivazioni che ricordava il Collega e Presidente Malanca e cioè che siamo
in prossimità della scadenza di un contratto importante - che ricordo è di 10 anni fa, nel
senso che il bando che ha dato origine al bike sharing, che poi si è esteso a partire dal
2011 o comunque era del 2010… -, io penso che immaginare che quei luoghi che sono
diventati nel tempo luoghi di riferimento per lo stazionamento del servizio, un po’
trascurato negli ultimi anni, del bike sharing, possa essere una idea o comunque un
contributo, proprio alla luce della predisposizione del nuovo bando. Quindi, proprio per
i motivi che ricordava il Collega Malanca, io penso che questo atto non solo non sia
superato, ma rappresenti uno stimolo certo anche nella sua formulazione, uno stimolo
all’Amministrazione che, però, proprio per i termini e le parole indicate, utilizzate dal
primo firmatario sottolineano come lascino una discrezionalità nella valutazione proprio
alla Giunta e all’Esecutivo, tanto è vero che l’impegnativa parla di chiedere e impegnare
la Giunta a valutare la possibilità di predisporre bandi, piuttosto che manifestazioni di
interesse. Quindi io credo che, coerentemente con quello che sia lo spirito del contributo
del Consiglio Comunale, questo atto di indirizzo e di suggerimento possa essere accolto
e troverà sicuramente il mio voto favorevole. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei, Vicepresidente Lavolta. Non ho ulteriori richieste di intervento da parte dei
Consiglieri Comunali. Allora, non rilevando ulteriori richieste di intervento, direi che
possiamo procedere con la votazione dell’atto. Lascio, quindi, la parola al
Vicesegretario per l’appello nominale. Prego. Vicesegretario, possiamo procedere con
l’appello.

FERRARI Giuseppe (Vicesegretario Generale)
Okay.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie.

FERRARI Giuseppe (Vicesegretario Generale)
(Votazione per appello nominale).
(Voci sovrapposte).

SICARI Francesco (Presidente)
Un attimo, un attimo, un attimo con ordine. Prima iniziamo con il Consigliere Mensio
che ha scritto in chat che rettifica il proprio voto, lo può dire gentilmente a verbale?

MENSIO Federico
Sì, Presidente, scusi ho sbagliato atto del “Filippo” e il voto è contrario, non astenuto.

SICARI Francesco (Presidente)
La ringrazio. Poi, invito la Vicecapogruppo Foglietta a non utilizzare la chat in modo
improprio. Grazie. Poi…

FERRARI Giuseppe (Vicesegretario Generale)
Poi c’è Fornari, che ha votato “favorevole”.

FORNARI Antonio
Sì, scusate: voto contrario.

FERRARI Giuseppe (Vicesegretario Generale)
“Contrario”, quindi i favorevoli scendono, i contrari salgono, poi…

SICARI Francesco (Presidente)
Poi c’è il Consigliere Carretto, esprime voto favorevole.

FERRARI Giuseppe (Vicesegretario Generale)
“Favorevole” e quindi risalgono, poi il voto di Buccolo non si è sentito.

BUCCOLO Giovanna
E allora lo dico a verbale: voto contrario.

FERRARI Giuseppe (Vicesegretario Generale)
Sì, e quindi risalgono di nuovo.

GIOVARA Massimo
Giovara, rettifica: “contrario”.

FERRARI Giuseppe (Vicesegretario Generale)
Ah ecco, “contrario”, quindi di nuovo… è un bel problema qua eh, vabbè. Poi, basta?

SICARI Francesco (Presidente)
Eh, sto guardando. Allora, credo che ci sia ancora Giacosa che dice: “Contraria”.

FERRARI Giuseppe (Vicesegretario Generale)
Allora, Giacosa contraria; ma dove lo dice? Perché lo dice…

SICARI Francesco (Presidente)
C’è all’interno della chat.

FERRARI Giuseppe (Vicesegretario Generale)
Mi faccia un po’ vedere.

SICARI Francesco (Presidente)
Possiamo non utilizzare la chat in modo improprio, grazie.

FERRARI Giuseppe (Vicesegretario Generale)
Giacosa contraria e Azzarà contraria, no?

SICARI Francesco (Presidente)
Così, esatto.

AZZARÀ Barbara
Devo rettificare a verbale?

FERRARI Giuseppe (Vicesegretario Generale)
Va bene. Allora… salvo rettifiche…

SICARI Francesco (Presidente)
Chiudiamo, io chiuderei; mi dà l’esito e chiudiamo la votazione.

FERRARI Giuseppe (Vicesegretario Generale)
Sì, sì infatti. La votazione è: 22 favorevoli, 12 contrari e 3 astenuti.

SICARI Francesco (Presidente)
Quindi con 37 Consiglieri presenti, 22 voti a favore, 12 contro e 3 astenuti il Consiglio
Comunale approva la mozione che abbiamo appena votato.
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