Interventi |
MAGLIANO Silvio Sì, grazie, Presidente. Grazie, Assessore. Come sempre, chiedo all’Assessore di poter avere la nota che ha letto testé in Aula, proprio per approfondire ogni singolo aspetto. Mi pare che sul punto 3) e sul punto 4), invece, ci siano delle prospettive e ci siano delle possibilità per rendere ancora più sicura via Reiss Romoli e leggerò con attenzione tutti gli interventi che da questo punto di vista l’Amministrazione vorrà realizzare, oltre a quelli che ha già fatto. Sul punto 1) e sul 2) prendo atto, prendo atto di quanto dice l’Amministrazione. Certo è che mi pare che però il Codice Civile e il Codice Penale debbano essere rispettati anche sulle strade private, per cui secondo me, da questo punto di vista, è vero che è una strada privata, è vero che è una responsabilità dei frontisti, è anche vero però che quando il fenomeno raggiunge questa tipologia di dimensione, questa tipologia di degrado, forse la Pubblica Amministrazione potrebbe fare alcuni interventi. La prima cosa - ma questo l’Assessore lo sa bene -, noi siamo pieni di strade private, dove però c’è il passaggio pubblico, è garantito il passaggio pubblico, che non vogliamo prenderci in carico proprio perché ci costerebbe troppo, quindi i cittadini vedono le loro strade - questa come altre - utilizzate da chicchessia, in questo caso utilizzate per renderle cloache a cielo aperto, dall’altra parte però poi noi da questo punto di vista non garantiamo i servizi che garantiremmo comunque a una strada pubblica. Io avevo posto questo tema sul piano degli inserimenti delle acquisizioni della Città di strade che una volta erano private, perché nate per insediamenti edilizi nello sviluppo progettuale della nostra città, che però poi attualmente l’Amministrazione, le varie Amministrazioni non hanno voluto andarsi ad intestare, creando degli oggettivi problemi a questi cittadini che le vedono utilizzate da chicchessia, anche in questi casi con comportamenti oggettivamente fraudolenti, però poi non hanno in cambio nulla da parte dell’Amministrazione, se non la risposta: “È strada privata, fatti vostri. Se volete, quella tipologia di rifiuti rimuoveteveli in qualità di frontisti”. Questo apre uno scenario, rispetto a strade come questa, e non è l’unica, ce ne sono altre, apre uno scenario rispetto al fatto che, se qualcuno, se qualche delinquente pensa di utilizzare porzioni della città, ancorché private, deve rendersi conto che questo non può farlo e non penso che il Codice Civile o il Codice Penale si distinguano rispetto alla tipologia di strada. Detto ciò, le risposte dell’Assessore come sempre sono competenti, io però mi auguro che su questo una riflessione la si faccia, per non lasciare quei cittadini di fatto abbandonati, perché è evidente che quei cittadini delle tariffe e dei tributi al Comune li pagheranno, anche solo per il fatto che risiedono in quello spazio, risiedono in quel luogo. Forse una mappatura di quante di queste vie private oggi sono utilizzate dalla maggior parte dei cittadini torinesi per muoversi, perché sennò a quel punto avrebbe davvero senso che i proprietari delle strutture e degli immobili lì attorno chiudessero definitivamente la strada, prendendosi la responsabilità di far passare solo chi decidono loro, magari per attività lavorative o per attività professionali, in modo tale da non trovarsi questi scherzetti, vista l’impossibilità dell’Amministrazione di intervenire e anche, da un certo punto di vista, in modo corretto, perché non sarebbe previsto nel nostro Piano di pulizia, ma dall’altra parte però dall’Amministrazione che non intende neanche magari acquisire porzioni di strade private, che però vengono utilizzate anche dai normali cittadini per passare attraverso quelle vie per raggiungere altre destinazioni. Però, detto questo, le risposte come sempre sono precise e puntuali, le condividerò con chi mi ha fatto la segnalazione e nel caso però, Assessore, apriamo un ragionamento in futuro su tante di queste strade che abbiamo sull’Amministrazione, che oggettivamente servono ai torinesi per muoversi e per attraversare porzioni di città, ma che non sono servite dai nostri servizi, non sono illuminate dal nostro impianto pubblico e quindi si crea oggettivamente un’aporia dalla quale se ne esce solo se le Istituzioni fanno la loro parte. Grazie, Presidente, io ho concluso. |