Interventi |
SICARI Francesco (Presidente) Procediamo con il Punto 21 della Vicecapogruppo Pollicino, mozione n. mecc. 202000929, che ha come oggetto: “Monopattini elettrici e bici: educazione stradale ai giovani per trasformare un rischio in un’opportunità.” SICARI Francesco (Presidente) Lascio la parola alla Vicecapogruppo per l’illustrazione. POLLICINO Marina Grazie, Presidente. In effetti si tratta di un atto che risale al 9 aprile del 2020, però ora più che mai è un atto attuale, è una mozione attuale. Come noto, Torino è impegnata da anni nella promozione dell'utilizzo di mezzi di trasporto innovativi e sostenibili e un numero sempre più alto di cittadini sta sostituendo l'utilizzo dell'auto con la micromobilità elettrica, anche grazie ai servizi di sharing offerti da aziende private e anche per effetto delle piste dedicate. In una fase in cui la ripresa delle attività deve avvenire continuando ad assicurare il distanziamento sociale ed evitare la congestione sui mezzi pubblici, l'uso del monopattino contribuisce a ridurre il sovraffollamento di bus e il ricorso all'auto privata. Tuttavia i nuovi veicoli sempre più diffusi sulle nostre strade presentano una serie di criticità che non possiamo sottovalutare o comunque ignorare, non per niente un noto quotidiano, già a maggio dello scorso anno, sulla base dei dati forniti dall'osservatorio monopattini dell’associazione sostenitori Amici Polizia Stradale, intitolava un articolo: “Torino capitale di monopattini e incidenti” evidenziando che quasi la metà degli incidenti avvenuti in Italia tra il giugno del 2019 e aprile 2020 sono capitati qui, appunto a Torino e ad agosto il Comune annunciava una serie di video tutorial per promuovere buoni comportamenti e poi, è appena di oggi la notizia che proprio ieri un rider che attraversava la strada sulle strisce pedonali, quindi un comportamento vietato in monopattino, è stato appunto urtato da un auto e infatti molti incidenti mortali dipendono, appunto, da comportamenti scorretti alla guida, ed è proprio l’indisciplina che suscita le reazioni indignate degli altri utenti, pedoni o automobilisti che denunciano, soprattutto, l’eccessiva velocità, specialmente nelle aree pedonali, il fatto di sbucare da ogni dove, di superare le auto, di trasportare pacchi e di abbandonare i veicoli ovunque, in mezzo ai marciapiedi, davanti ai passi carrai, nelle piazze o sulla strada o appoggiati ai muri e non è un caso che la nostra Polizia Municipale, dall’inizio del 2020 fino all’inizio di settembre dello scorso anno, ha rilevato 210 sanzioni per i monopattini secondo i dati illustrati dall’Assessore Lapietra in Consiglio Comunale allora e il Comandante Emiliano Bezzon ha dichiarato: “Troppe persone, ignorando le regole di base della circolazione, non sanno che i velocipedi sono a tutti gli effetti dei veicoli che devono rispettare le regole del Codice della Strada”. Ne deriva che la mobilità sostenibile e sicurezza stradale sono strettamente correlate tra loro e che se vogliamo che la micromobilità diventi parte strutturale della nuova mobilità, diventa imprescindibile un’adeguata formazione, specialmente dei nostri giovani, per un uso consapevole e responsabile dei mezzi. Bisogna che gli studenti apprendano che il monopattino è un mezzo utile, ma anche pericoloso, perché se è vero che si tratta di un veicolo pratico e leggero è altrettanto vero che ha una stabilità limitata a causa delle rotelle piccole, di un punto di appoggio ridotto ed è maneggevole nel rettilineo, ma meno quando si trova in curva o si devono fare spostamenti rapidi, circostanze rischiose quando ci si muove su strade urbane. In particolare nei percorsi formativi dovrebbero essere coinvolti gli allievi delle ultime classi della scuola secondaria di I grado, affinché arrivino preparati alla soglia dei 14 anni, l’età prevista per l’uso dei monopattini; è davvero importante che i giovani apprendano la normativa stringente relativa ai limiti di età, alla potenza dei mezzi, agli ambiti di circolazione, alla sosta, alle dotazioni minime di sicurezza e non soltanto di quelle obbligatorie, ma anche di quei dispositivi che, sebbene facoltativi, possono contribuire a tutelare la salute, esempio: ginocchiere o paragomiti. Inoltre bisognerebbe anche portarli a riflettere sulle gravi conseguenze che l’abbandono dei mezzi sui marciapiedi può arrecare a chi ha una disabilità visiva o motoria, un problema molto serio, come ha avuto modo di sottolineare nella sua relazione semestrale anche il Disability Manager della Città di Torino, l’eccellente Dottor Lepore, e come ha chiesto, fra gli altri, con una manifestazione proprio davanti al Comune, la Consulta per le persone in difficoltà. Ciò significa che il lodevole e ben articolato lavoro, che da anni viene svolto dal Corpo di Polizia Municipale in materia di educazione stradale nelle scuole elementari, medie e superiori della Città e dei Comuni della Provincia, dovrebbe essere adeguatamente implementato alla luce delle nuove disposizioni in materia di mobilità sostenibile e di quelle che arriveranno in aggiornamento di quelle attuali. Con questa mozione si chiede appunto all’Amministrazione di predisporre un adeguato progetto di potenziamento della formazione offerta dalla Polizia Municipale, con particolare riferimento a quella specifica relativa alla micromobilità di biciclette e monopattini elettrici, possibilmente con percorsi di guida pratici e si chiede inoltre che venga realizzata (audio disturbato). SICARI Francesco (Presidente) La invito a concludere. POLLICINO Marina Sì, ho terminato. Ho quasi completato il mio discorso, e che venga realizzata un’adeguata campagna informativa attraverso il portale della Città, social media, audio video e documentazione cartacea da distribuire nelle scuole per incentivare i giovani a un uso appropriato e consapevole dei nuovi veicoli. Grazie, Presidente. Ho concluso. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei Vicecapogruppo Pollicino. Io mi stacco un attimo dalla seduta, prosegue quindi la Vicepresidente Ferrero. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Sì, grazie Presidente. Prendo io la parola verificando sulla chat quali sono gli interventi. Allora mi scuso solo perché prendendo subito la prima, mi risulterebbe possibile la Consigliera Albano? (Incomprensibile) Allora le do la parola. ALBANO Daniela Sì, grazie Presidente. Sì, intervengo per dire che ovviamente ben vengano tutti gli interventi di educazione stradale fatti nei confronti dei ragazzi, nei confronti, soprattutto, di coloro che si approcciano all'utilizzo di mezzi come il monopattino, le biciclette, quindi nella mobilità sostenibile, però ci tengo a sottolineare che per prima cosa a queste utenze della strada, che sono utenze (audio disturbato), vanno spiegati con chiarezza quali sono i loro diritti. Questo perché lo dico? Perché nell'intervento della collega ho dovuto riconoscere di nuovo il fatto che viene troppo spesso detto anche (audio disturbato) urbani e io su questo ho fatto anche un'interpellanza, ma purtroppo visto che la comunicazione errata perdura, troppo spesso ho sottolineato il fatto che le biciclette non devono attraversare sulle strisce, cosa che non è corretta perché la strada come sappiamo non vieta questo comportamento, ovviamente, il Codice della Strada pone soltanto che nell'attraversare con la bicicletta sulle strisce pedonali si presti particolare attenzione ai pedoni e non si impedisca o non si crei danno o fastidio ai pedoni che stanno passando, ma non è scritto da nessuna parte che alle biciclette è impedito il transito delle strisce pedonali, ovviamente nel Codice della Strada non erano ancora inseriti i monopattini elettrici che fino a poco tempo fa non c'era una diffusione così capillare di questo mezzo di trasporto, per cui il fatto che un monopattino elettrico possa o meno attraversare sulle strisce pedonali questo dovrà essere o inserito all’interno del Codice della Strada o comunque valutato nel caso da qualche Giudice. Quindi secondo me è importante, insomma, far capire soprattutto alle persone che utilizzano la mobilità dolce che sono gli utenti deboli che hanno dei diritti e questi diritti vanno rispettati da parte degli automobilisti; ovviamente è importante insegnare loro quali sono le modalità per muoversi in sicurezza sulla strada, quindi soprattutto se si parla di (audio disturbato) come ragazzi giovani che magari conoscono poco il Codice della Strada, perché non hanno ancora la patente e comunque conoscono anche poco le regole non scritte che ci sono sulla strada perché magari hanno cominciato ad approcciarsi da poco. Quindi io ritengo che la formazione vada fatta, però è fondamentale saper fare una formazione accompagnata dalle associazioni di ciclisti, perché le associazioni sono quelle che meglio conoscono e affrontano i problemi dovuti al transito, appunto, alla convivenza sulle strade urbane di tanti mezzi diversi e sono quelli che meglio, le associazioni dei ciclisti e dei monopattinisti sono… meglio di tutti possono spiegare con chiarezza le criticità e quali sono i diritti e i doveri da rispettare. Secondo me la cosa fondamentale che questi percorsi di educazione stradale vengano fatti dalle nostre Forze dell’Ordine, quindi magari dai Vigili Urbani però in accompagnamento con le associazioni di ciclisti e monopattinisti perché abbiamo già visto che, diciamo, nei video che sono stati diffusi, io su questo ho presentato appunto un’interpellanza (audio disturbato), Polizia Municipale sui comportamenti corretti da tenere dai ciclisti sulla strada non sempre le informazioni che venivano date erano totalmente corrette, ma erano spesso imprecise e questo crea confusione, soprattutto può creare disagio appunto a quelli che sono le fasce più deboli. Grazie. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Allora grazie, Consigliera Albano. Passo la parola al Consigliere Mensio. MENSIO Federico Grazie. Ma, mi accodo in parte a quanto detto dalla Consigliera Albano. Io vorrei sapere che riferimenti normativi hanno gli altri Consiglieri in testa o di riferimento perché il riferimento normativo del Codice la Strada che ha equiparato, sostanzialmente, il monopattino a dei velocipedi, quindi alle biciclette, non impedisce di attraversare sulle strisce con le precauzioni del caso, cioè ovviamente tenere un comportamento adeguato all'attraversamento, cioè come se si fosse dei pedoni, d'altro canto sappiamo che i monopattini possono circolare nelle aree pedonali con una velocità massima di 6 chilometri all'ora. Tra l'altro tutti i monopattini sono dotati di limitatore di velocità proprio in tal senso, quindi di questo… di cosa stiamo parlando? Seconda cosa, di cosa stiamo parlando quando troviamo degli attraversamenti promiscui? Vi faccio un esempio, quello di corso Principe Eugenio verso corso Venezia, quello è un attraversamento promiscuo, cioè sia pedoni che velocipedi non diviso, perché poi ci sono quelli divisi come ad esempio quelli di piazza Statuto sono divisi, l’attraversamento, ma quello non è diviso, quindi lì si può, cioè lì non ho diritto di essere investito, sugli altri evidentemente sì a sentire quanto ho sentito fino adesso. Ricordo, come ho detto prima, nel documento di prima, che una macchina pesa una tonnellata, un monopattino pesa 14-15 chili più facciamo la persona che c’è sopra in totale 100 chili, il rapporto è di 1 a 10, se io vengo investito da un'auto come minimo vado in Ospedale se mi prende bene se non finisco da un'altra parte, cioè al cimitero. Se vengo investito da un monopattino al netto che comunque è un problema, mi faccio male sicuramente, se sbatto la testa però posso anche morire, per carità, ma sicuramente essere investiti da un'auto non è piacevole e questo ve lo posso assicurare, perché io ho rischiato più volte andando in giro in bici e attraversando dove era mio diritto attraversare, quindi sui percorsi ciclabili, proprio, ho rischiato di essere investito, anzi sono stato parzialmente investito, son caduto a terra, non mi sono fatto niente, ma vi assicuro che non è piacevole. Quindi io chiedo veramente a tutti di smetterla (audio disturbato). Cortesemente, potete spegnere i microfoni? FERRERO Viviana (Vicepresidente) Scusate non so chi era… chi lo aveva acceso. MENSIO Federico Non importa. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Concluda Consigliere Mensio. MENSIO Federico Sì, veramente di demonizzare la mobilità personale, sostenibile, individuale a favore della mobilità tradizionale chiamiamola così, questa mozione, secondo me, non va bene, nel senso non è che non va bene la mozione politicamente, ma le premesse sono che ci sono delle associazioni, abbiamo audito in Commissione il Club dei Monopattini che ha fatto delle azioni di sensibilizzazione e di istruzione anche con i Vigili, usiamo i soldi del Comune per fare sì più multe a tutti gli utenti della strada. Io vi ricordo che la distrazione in auto può costare una vita, una distrazione sul monopattino è già più difficile che costi una vita, non è detto che sia impossibile, ma è molto più difficile. Quindi io voterei contrariamente a questa mozione proprio perché quei soldi io li destinerei non tanto alla formazione che deve essere fatta sicuramente, non è compito, secondo me, in questo caso dei Vigili, ma destinarla piuttosto… ai Vigili a sanzionare i comportamenti scorretti di tutti, dai pedoni fino agli automobilisti. Grazie. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Allora, grazie Consigliere Mensio. Io non vedo sulla chat altre persone segnate, prego anche di non utilizzare la chat per argomentare, perché non è il luogo deputato. Quindi io chiudo gli interventi e passo alla votazione nominale della mozione, quindi Presidente, proceda. POLLICINO Marina Presidente, scusi, avevo chiesto un Ordine dei Lavori però. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Mi scusi, io non lo vedo segnato. Allora, io glielo do volentieri, mi dica. POLLICINO Marina Grazie, Presidente. No, era soltanto per invitare i colleghi a ritornare sul tema, il tema era soltanto la formazione dei giovani nelle scuole, punto, non c’erano altri intenti polemici sull’uso o meno del monopattino o della bicicletta. Tutto qua, volevo soltanto sottolineare e… FERRERO Viviana (Vicepresidente) (Audio disturbato). POLLICINO Marina Va bene grazie. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Ritira, il Consigliere Mensio, l’Ordine dei Lavori e quindi procediamo alla votazione, grazie. SPOTO Mario (Segretario Generale) (Votazione per appello nominale). Allora, Presidente, ho 14 astenuti, 6 voti contrari e 4 favorevoli. Quindi presenti sono 24, votanti sono 10, di cui 6 contrari e 4 favorevoli. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Allora, quindi con 6 contrari la mozione n. mecc. 202100929 viene rigettata. |