Interventi |
CURATELLA Cataldo Grazie, Presidente. Stiamo discutendo un atto ormai vecchissimo. Se ricordo bene questo atto risale se non ad un anno fa, poco meno di un anno fa, però è attuale. Oggi è 1° marzo, da oggi ripartono le notifiche, i pignoramenti, le scadenze, ripartono le cartelle esattoriali. In assenza di proroga che a quanto mi risulta non è che ci sia stata, perché si aspetta che arrivi il nuovo Decreto, da oggi praticamente riparte tutta un'attività dell'Agenzia delle Entrate che porterà all'invio di qualche milione di cartelle esattoriali verso delle attività che da oltre un anno si trovano in una situazione economica creata dalla crisi pandemica disastrosa. Stiamo vedendo oggi, credo che tutti quanti i Consiglieri, ma non solo, abbiano visto cosa sta succedendo per le strade della nostra Città con molte saracinesche chiuse, molte attività che dopo un anno hanno molta difficoltà a riaprire, con oggi che si è tornati in zona arancione ci troviamo nuovamente in una situazione con molte attività: bar, ristoranti che hanno dovuto chiudere e fanno fatica a lavorare con l'asporto con altre metodologie perché comunque questa situazione sta creando delle effettive problematiche. Quindi è quanto mai attuale questo documento per cercare quantomeno di dare uno spazio di almeno due anni. Non facciamo un ragionamento a due mesi, a tre mesi, perché quando avevo presentato questo atto la scadenza era all’inizio settembre 2020, poi era stato ulteriormente prorogato e infine l'ultima proroga di qualche mese fa, un paio di mesi fa era per oggi 1° marzo e non mi risulta, a meno che non sia emerso qualche Decreto che mi sono perso nel mentre, un’ulteriore proroga. Quindi, piuttosto che fare delle proroghe di un mese, due mesi, siccome attualmente nessuno di noi, nessuno, neanche dei tecnici del Comitato tecnico scientifico sa dare una data entro la quale questa pandemia si potrà dire conclusa e quindi si potrà ricominciare a vivere, ci sono delle problematiche che stiamo vedendo tutti quanti relative alla vaccinazione, alla corsa alle scorte di vaccini, a poter vaccinare velocemente tutta una serie di persone relative anche allo svolgimento della propria attività. Allora, chiediamo al Governo, questo è il motivo di quest’ordine del giorno, passando anche per tramite di ANCI, affinché non ci sia una proroga di due mesi, tre mesi, facciamo una proroga di due anni, proroghiamolo di due anni, così da vedere, da dare due anni di tranquillità sulle attività. Hanno già tanti fardelli da dover sopportare, ci sono già tante problematiche di tipo economico che devono superare in questo periodo, cercare di dare almeno la tranquillità per due anni, evitiamo di fare, di inviare queste cartelle, perché se no, come mi hanno detto molti commercianti la settimana scorsa con cui mi sono trovato a parlare girando per la Città e cercando un po’ di capire qual è la reale situazione del tessuto lavorativo, economico e commerciale della Città, a questo punto la prima volta che si presenta qualcuno quando arriva una cartella chiudiamo definitivamente bottega tanto ormai non abbiamo più niente, dopo un anno i nostri risparmi sono finiti, non ci sono arrivati ristori o non sono arrivati in modo tale da almeno sopperire alle spese fisse, non riusciamo a lavorare, perché tra le varie zone e colori è difficile riuscire a portare avanti un'attività economica, come ci arriva una cartella a questo punto chiudiamo tutto e presentiamo istanza di assistenza sociale allo Stato. Lo Stato dovrebbe invece dare una tranquillità in questo momento caotico e critico, cercare eventualmente anche di valutare quali altre misure, oltre ai ristori, poter introdurre e cercare quindi di aiutare le attività. Quindi, come Città di Torino diamo questo segnale, aiutiamo le piccole partite IVA, le piccole attività commerciali, la media attività commerciale, il tessuto piccolo delle attività piccole e medie formano il 90% delle nostre attività a Torino e non solo. Quindi, con questo atto chiedo: diamo almeno due anni di tranquillità, così possiamo concentrarci tutti quanti sul cercare di superare questa fase pandemica con la vaccinazione, l’immunità, il ripartire con le varie attività alla fine di questa (incomprensibile), altrimenti l'arrivo di queste cartelle equivarrà alla chiusura completa di molte o praticamente tutte, le attività che saranno sottoposte a questo arrivo di cartelle. Grazie, Presidente. Ho concluso. |