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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 22 Febbraio 2021 ore 13,00
Paragrafo n. 31
MOZIONE 2020-02738
"EROGAZIONE LIBERALE PER MISURE DI CONTRASTO ALLA POVERT?" PRESENTATA IN DATA 27 NOVEMBRE 2020 - PRIMA FIRMATARIA ARTESIO. #CG# - STILO (202101131) RESPINTA [PMOZ 1131/2021]
(Mancanza numero legale)
Interventi
ARTESIO Eleonora
Grazie. Questa mozione è stata presentata come conseguenza di una riflessione che più volte abbiamo svolto in seno alle Commissioni Consiliari sull’organizzazione e sulla consistenza delle iniziative che la Città di Torino promuove, sulla base anche di indirizzi nazionali e di finanziamenti nazionali, per prevenire la caduta in povertà, sostenere i fabbisogni alimentari delle famiglie in condizioni di disagio ed alimentare così un percorso di aiuto attraverso il rapporto con il Terzo Settore e con il volontariato verso quelle condizioni soggettive e familiari particolarmente segnate dalla contingenza che stiamo attraversando sanitaria ed economica.
La proposta è semplicissima, poiché, appunto, il Fondo di solidarietà della Città di Torino... (audio interrotto).

ARTESIO Eleonora
... la proposta di questa mozione è che il Consiglio Comunale esprima un’indicazione ai componenti del Consiglio stesso per esercitare, a loro volta, una devoluzione al Fondo di solidarietà su base volontaria, nell’ipotesi, di un 10% delle quote dei gettoni percepiti in base alla frequenza delle Commissioni e alle sedute del Consiglio. Si tratta di un atto che evidentemente, nella modalità operativa, deve essere compiuto da ciascuno e presumibilmente ciascuna/ciascuno dei componenti del Consiglio può avere già provveduto in modo autonomo. La necessità, dal mio punto di vista, di questo atto è il fatto di individuare in capo al Consiglio una responsabilità collettiva, una volontà collettiva, attraverso l’assunzione di questo atto di indirizzo, che non impegna sul piano volontario e non premia sul piano volontario nessuno, perché non ci sarà questo o quel, questa o quella Consigliera a dire: “Io l’ho fatto” o: “Io non l’ho fatto”, ma esprime una sensibilità del Consiglio Comunale rispetto alla comunità che noi rappresentiamo. In quanto rappresentanti di questa comunità, ci uniamo, in un principio di solidarietà interna, a quello che è un bisogno emergente in questa fase.
Quindi, la semplicità della proposta è assoluta. Mi sembra che tutti gli elementi che possono far velo a raggiungere questo obiettivo siano facilmente superabili. Certamente lo potremmo fare anche su base individuale, ma qui il senso è quello di esprimere un’intenzione collettiva. Certamente ci sono alcuni che già lo fanno, ma di nuovo il senso è di esprimere un’intenzione collettiva. E quindi rimetto alla valutazione del Consiglio questo tipo di proposta.

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