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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 22 Febbraio 2021 ore 13,00
Paragrafo n. 31
MOZIONE 2020-02738
"EROGAZIONE LIBERALE PER MISURE DI CONTRASTO ALLA POVERT?" PRESENTATA IN DATA 27 NOVEMBRE 2020 - PRIMA FIRMATARIA ARTESIO. #CG# - STILO (202101131) RESPINTA [PMOZ 1131/2021]
(Mancanza numero legale)
Interventi
SICARI Francesco (Presidente)
Procediamo adesso con il punto 25 del nostro Ordine dei Lavori.
Siamo alla mozione n. mecc. 202002738 che ha come oggetto:

“Erogazione liberale per misure di contrasto alla libertà.”

SICARI Francesco (Presidente)
Presentata, anche questa, dalla Capogruppo Artesio, alla quale lascio subito la parola per l’illustrazione. Ne ha facoltà per cinque minuti.

ARTESIO Eleonora
Grazie. Questa mozione è stata presentata come conseguenza di una riflessione che più volte abbiamo svolto in seno alle Commissioni Consiliari sull’organizzazione e sulla consistenza delle iniziative che la Città di Torino promuove, sulla base anche di indirizzi nazionali e di finanziamenti nazionali, per prevenire la caduta in povertà, sostenere i fabbisogni alimentari delle famiglie in condizioni di disagio ed alimentare così un percorso di aiuto attraverso il rapporto con il Terzo Settore e con il volontariato verso quelle condizioni soggettive e familiari particolarmente segnate dalla contingenza che stiamo attraversando sanitaria ed economica.
La proposta è semplicissima, poiché, appunto, il Fondo di solidarietà della Città di Torino... (audio interrotto).

SICARI Francesco (Presidente)
Non le sento più, Capogruppo Artesio.

ARTESIO Eleonora
... la proposta di questa mozione è che il Consiglio Comunale esprima un’indicazione ai componenti del Consiglio stesso per esercitare, a loro volta, una devoluzione al Fondo di solidarietà su base volontaria, nell’ipotesi, di un 10% delle quote dei gettoni percepiti in base alla frequenza delle Commissioni e alle sedute del Consiglio. Si tratta di un atto che evidentemente, nella modalità operativa, deve essere compiuto da ciascuno e presumibilmente ciascuna/ciascuno dei componenti del Consiglio può avere già provveduto in modo autonomo. La necessità, dal mio punto di vista, di questo atto è il fatto di individuare in capo al Consiglio una responsabilità collettiva, una volontà collettiva, attraverso l’assunzione di questo atto di indirizzo, che non impegna sul piano volontario e non premia sul piano volontario nessuno, perché non ci sarà questo o quel, questa o quella Consigliera a dire: “Io l’ho fatto” o: “Io non l’ho fatto”, ma esprime una sensibilità del Consiglio Comunale rispetto alla comunità che noi rappresentiamo. In quanto rappresentanti di questa comunità, ci uniamo, in un principio di solidarietà interna, a quello che è un bisogno emergente in questa fase.
Quindi, la semplicità della proposta è assoluta. Mi sembra che tutti gli elementi che possono far velo a raggiungere questo obiettivo siano facilmente superabili. Certamente lo potremmo fare anche su base individuale, ma qui il senso è quello di esprimere un’intenzione collettiva. Certamente ci sono alcuni che già lo fanno, ma di nuovo il senso è di esprimere un’intenzione collettiva. E quindi rimetto alla valutazione del Consiglio questo tipo di proposta.

SICARI Francesco (Presidente)
La ringrazio, Capogruppo Artesio. Procediamo adesso con la discussione nel merito del provvedimento, se ci saranno richieste di intervento dei Consiglieri.
Prego, Capogruppo Tresso.

TRESSO Francesco
Sì. Grazie, Presidente. Io ho sottoscritto la mozione proposta dalla Capogruppo Artesio, perché ne condivido lo spirito che la Capogruppo ha testé illustrato e che già era stato tentato, a livello di proporre una soluzione operativa, anche nel corso della prima fase della pandemia, quando si era cercato di avere una risposta, appunto, collettiva. Siamo di fronte a un’eccezionalità di situazione che ha gravemente coinvolto tutti a livello globale, ma in particolare stiamo parlando della nostra città. Credo che tutti i Consiglieri, nel loro specifico, hanno dato prova di essere sensibili al tema, diciamo, delle maggiori diseguaglianze che si verificano a seguito dell’evento pandemico e credo che l’istituzione di un fondo di solidarietà sia stato una risposta, in questo senso, voluta per dare un’azione concreta, una visibilità, anche la possibilità di partecipazione in maniera tangibile. Ora, proprio una risposta che vada in questo senso, di essere espressione di una vicinanza particolare ai disagi di coloro che hanno difficoltà maggiori, mi sembra riscontrare molto bene quello che è anche il mio intendimento, laddove si riesce ad esprimersi in maniera unitaria, andando al di sopra delle divisioni politiche, ma, viceversa, condividendo, come sono sicuro che sia, in maniera allargata la necessità di dare anche una prova che sia un’espressione comune di farsi carico e in questo senso riuscendo ad esprimere, da parte del Consiglio, una proposta che sia unitaria. Ora, io auspico, appunto, che la proposta della Consigliera Artesio possa trovarci in qualche modo unanimi, perché questo sarebbe davvero un bel segno. Lo dico rispetto al momento che stiamo vivendo, com’è noto, quello della pandemia, se vogliamo ulteriormente enfatizzato dal fatto che ci apprestiamo a vivere una campagna elettorale in cui necessariamente ci saranno degli scontri sotto il profilo politico, dei temi che ci vedranno contrapposti e divisi, ma un segnale di questo genere può essere comunque un richiamo anche alla nobiltà della politica, alla volontà che tutti noi facciamo di questo mestiere - perché di fatto è anche un mestiere, non per nulla riceviamo degli emolumenti -, anche un impegno che va oltre l’aspetto meramente pecuniario, anche se mi rendo conto che giustamente, anzi, io sono un fautore della necessità che la politica sia retribuita, retribuita in maniera decorosa, per poter evitare di concederla solo a coloro che se la possono permettere, ci mancherebbe. Però credo che un gesto in questo senso possa essere davvero un atto particolarmente significativo. Quindi, ribadisco, sono tra i firmatari di questo atto. Mi spiace che già in un’occasione precedente si era persa un’occasione per riuscire a dare un segnale unitario e auspico che, invece, il Consiglio voglia esprimersi favorevolmente in questa seconda opportunità. Grazie. Ho finito.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Procediamo con gli interventi. Ho il Consigliere, Presidente Mensio. Prego.

MENSIO Federico
Grazie, Presidente. Io ringrazio i presentatori. Era solo per intervenire su una mia personale intenzione di voto, che è quella dell’astensione, non per l’impianto generale del documento, che posso anche condividere, diciamo, nelle intenzioni, ma io credo che il rinunciare a qualcosa, da chi più ne ha ovviamente, per darlo a chi è in difficoltà è un fatto assolutamente soggettivo e privato. Si può anche fare una promozione, come chiede l’“impegna”, questo nulla lo vieta; io, però, non sono d’accordo, come dire, nello specifico, a indicare..., purtroppo è nell’“impegna” e questo me ne dolgo di non averlo visto prima, indicare esattamente dove far atterrare questi fondi, perché io ritengo che, come ha detto anche giustamente la Consigliera prima firmataria, uno può già averlo fatto, lo sta già facendo o ha intenzione comunque di farlo e ben venga, ma è un fatto privato, soggettivo e ognuno è libero, a quel punto, di decidere dove più ritiene opportuno, come dire, dare il proprio aiuto. Quindi, va benissimo quello che è stato indicato, eccetera, però indicare esattamente un fondo, sia pure la Città di Torino, può essere un istituto privato bancario, per carità, ci sta, ma io non l’avrei..., come dire, non la ritengo... un’indicazione così specifica, scusate, non la ritengo corretta nei confronti di chi magari ha altre intenzioni e magari vuole appoggiarsi ad altre associazioni o a altri istituti, non tanto gli istituti bancari, ma a altri istituti di solidarietà, quali essi siano. Quindi, io sono d’accordo nell’impianto generale, ma mi asterrò per quei motivi sopra espressi. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Procediamo con il Presidente Versaci. Prego.

VERSACI Fabio
Grazie, Presidente. Come avevo già avuto modo di dire in altre occasioni, pubblicamente, non solo, anche quando ci fu la discussione sul Bilancio, io voterò assolutamente contro questo atto, perché non ne condivido la modalità, la trovo profondamente sbagliata per la discussione che avevamo già avuto durante la discussione sul Bilancio, quando il Consigliere Fornari chiese di spostare i soldi dei Gruppi Consiliari nel Fondo e ci fu un dibattito per me surreale, con accuse veramente al di là di ogni logica. Io trovo questo atto sbagliato, perché, come diceva prima il collega Mensio, le donazioni possono essere fatte... sono personali e possono essere state fatte, c’è chi le fa… poi, ripeto, non voglio entrare nella dinamica dei singoli Consiglieri. Trovo sbagliato questo atto, ripeto, perché con questo atto qua, come già è stato fatto da parte di alcuni colleghi durante il primo lockdown, si farà passare qualcuno per taccagno, perché tanto questo è l’obiettivo, perché l’obiettivo finale con quell’atto lì, di fatto, non... non vuole dire niente, quell’“impegna” lì non vuole dire assolutamente nulla, perché, come sappiamo, poi si fa riferimento ai gettoni di presenza e sappiamo che alcuni colleghi non prendono, ad esempio, i gettoni di presenza; sappiamo che non è possibile obbligare nessuno a fare un atto volontario di devoluzione, quindi lo trovo profondamente sbagliato, proprio perché l’obiettivo è sicuramente nobile, però viene usato uno strumento secondo me sbagliato, perché secondo me la beneficienza deve essere fatta con il cuore e non sottoposta a un voto del Consiglio e quindi chi non parteciperà a questo voto o non voterà a favore verrà etichettato come... come già siamo stati etichettati quando c’è stata questa proposta in Conferenza dei Capigruppo da parte di altre Forze politiche. Quindi, io voto no per coerenza con quello che avevo detto già all’epoca. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Procediamo adesso con l’intervento della Consigliera Azzarà. Ha tre minuti. Prego.

AZZARÀ Barbara
Grazie, Presidente. Mi unisco, devo dire, a quello che è stato detto già dal Consigliere che mi ha preceduto e dal Consigliere Mensio. Devo dire che questo atto lo trovo, come dire, non adeguato, secondo me, a quello che forse la Consigliera aveva intenzione, diciamo - e io credo nelle buone intenzioni di questo atto -, voleva in realtà proporre. Credo che sia davvero importante, in questo momento, la maggiore solidarietà e sicuramente anche da parte nostra, come Consiglieri, ma credo che sia un atto profondamente personale che deriva non solo dalla sensibilità, ma anche dalla situazione economica che ognuno di noi conosce e che non deve essere, a mio parere, assolutamente un atto pubblico, né per potersi mettere in vista, perché non credo che sia questo ovviamente l’obiettivo di tutti noi nella beneficienza. Quindi, trovo, appunto, errata questa modalità, quindi non l’atto in sé, che è doveroso e che mi auguro che ognuno di noi lo stia già compiendo, ribadisco, nelle sue possibilità economiche, ma in particolare proprio per il messaggio che non va, ecco. Non deve essere un obbligo, deve essere deciso personalmente, relativamente, appunto, alle proprie modalità.
Quindi, trovo che non sia il Consiglio Comunale che debba definire questo tipo di modalità, assolutamente. Per questo io voterò contro. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Capogruppo Tresso, non apro secondi interventi, ha già avuto modo di esprimersi con un intervento, come previsto dal nostro Regolamento.
Procedo con il Consigliere Giovara. Prego, Giovara.

GIOVARA Massimo
Grazie, Presidente. Anche io condivido quanto hanno detto i miei predecessori, quelli che sono intervenuti prima di me, i miei colleghi di formazione politica. Io temo che purtroppo, nonostante io non attribuisco... non faccio nessun processo alle intenzioni in questo caso, quando si parla di fare del bene a chi ha meno è sempre un’ottima cosa; purtroppo il dispositivo potrebbe indurre a strumentalizzazioni nei confronti di chi ha meno in questo Consiglio Comunale, perché, appunto, come avete detto, come ha detto il Consigliere Versaci, si tratta di versare gettoni di presenza e alcuni dei Consiglieri Comunali in questo momento, per loro motivi, si reggono unicamente sui gettoni di presenza, che probabilmente donano anche in altri modi. Da parte di chi ha già altri emolumenti e altri, come dire, emolumenti che derivano da altre entrate, da altre cariche, da altri lavori, magari, presentare un atto che induce a fare delle distinzioni su chi più dona e chi meno dona non mi sembra veramente una bella cosa, mi sembra un po’, come dire, intaccare lo spirito positivo del donare e del fare del bene. Grazie, Presidente. Per cui voterò contro anch’io.

SICARI Francesco (Presidente)
La ringrazio, Presidente Giovara. Ci sono ulteriori Consiglieri che vogliono intervenire nel merito della discussione? Non ci sono interventi. Allora possiamo procedere con la votazione dell’atto con appello nominale. Lascio, quindi, la parola al Vicesegretario. Non ci sono dichiarazioni di voto sulle mozioni e gli ordini del giorno, quindi si passa direttamente alla votazione con appello nominale. Prego, Vicesegretario.

FERRARI Giuseppe (Vicesegretario Generale)
(Votazione per appello nominale).
Allora, abbiamo 2 voti favorevoli, 6 voti contrari e 12 astenuti. Quindi sono 20 voti.

SICARI Francesco (Presidente)
Però non è presente il numero legale.

FERRARI Giuseppe (Vicesegretario Generale)
Sono 20.

SICARI Francesco (Presidente)
Sì. Quindi, non essendoci il numero legale, dobbiamo procedere con la verifica.

FERRARI Giuseppe (Vicesegretario Generale)
Signor sì.

SICARI Francesco (Presidente)
Si figuri.
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