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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 22 Febbraio 2021 ore 13,00
Paragrafo n. 3
INTERPELLANZA 2021-00070
RICADUTE SUL COMUNE DI TORINO DEL PROVVEDIMENTO FINANZIARIO "LEGGE DI BILANCIO 2021" PER I COMPARTI SOCIALE ED EDUCATIVO.
Interventi
FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Quindi passo all’interpellanza successiva, si tratta della n. mecc. 202100070. Verifico quindi la presenza della Consigliera Artesio e dell’Assessore Rolando, che però è appena apparso, quindi mi pare ci sia. Consigliera Artesio?

ARTESIO Eleonora
Presente.

FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Perfetto.

ROLANDO Sergio (Assessore)
Sono presente, Presidente.

FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Sì, vi ringrazio. Ha come titolo:

“Ricadute sul Comune di Torino del provvedimento finanziario
‘Legge di Bilancio 2021’ per i comparti sociale ed educativo.”

FERRERO Viviana (Vicepresidente)
È stata presentata dalla Consigliera Artesio. Come dico, il programma attuale non mi dà la data di presentazione, ritengo e continuo a ritenerla una mancanza. Do subito la parola all’Assessore Rolando; qui siamo con i tempi sempre di cinque minuti e cinque minuti. Quindi prego, Assessore Ronaldo. Non la vediamo e non la sentiamo.

ROLANDO Sergio (Assessore)
Scusi, Presidente, mi ero dimenticato di attivare…

FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Non si preoccupi, non abbiamo seguito nulla, quindi può partire pure da capo perché tanto non l’abbiamo sentita.

ROLANDO Sergio (Assessore)
Benissimo. L’interpellanza in oggetto si colloca con delle domande con riferimento agli articoli che vanno dal 796 all’804 della “Legge di Bilancio 2021”, che hanno previsto apposite disposizioni per quanto riguarda i servizi sociali e i servizi educativi. La normativa citata, finalizzata al potenziamento dei servizi sociali, stabilisce che per raggiungere tale finalità sia necessario rispettare uno specifico rapporto tra gli assistenti sociali assunti a tempo indeterminato e gli abitanti nell’ambito. Tale rapporto, per beneficiare del contributo statale, secondo gli scaglioni stabiliti dalla stessa legge all’articolo 797, dovrà essere pari ad un assistente sociale ogni 6.500 o/e 5.000 o addirittura 4.000 residenti, a seconda delle categorie previste di contribuzione. Più il rapporto si abbassa, migliore è la performance… (incomprensibile). La Città di Torino, grazie anche al costante interessamento sul tema, ci colloca da sempre tra gli Enti virtuosi perché, conteggiando i dipendenti in servizio al 31 dicembre 2020, con titolo di studio di assistente sociale già assunti con contratto di lavoro a tempo indeterminato, rientra tra gli Enti compresi con parametro individuato tra la soglia di 4.000-5.000 residenti. La puntuale definizione del parametro-obiettivo raggiunto dalla Città è comunque in definizione e nei prossimi giorni, rispettando i tempi previsti dal decreto, sarà completata la compilazione dei dati per l’invio al Ministero. Ciò premesso, si precisa, in ogni caso, che la cessazione del personale per il triennio ’21-23, complessivamente, dovrebbe riguardare oltre 1.000 persone. Incideranno, in questo senso, anche sui comparti sociale ed educativo e nello specifico, relativamente ai profili citati nell’interpellanza in oggetto, quali educatore asili nido e assistenti sociali e quindi responsabili socio-assistenziali, complessivamente per 67 unità nel triennio, di cui 48 educatori di asili nido e 19 assistenti sociali responsabili socio assistenziali. Come abbiamo già detto, commentando il Piano delle assunzioni, a fronte di tale cessazione il Piano triennale prevede un turnover del 70% necessario. Nello specifico, alla luce del Piano assunzioni provvisorio per l’anno 2021, sono previste le seguenti immissioni in ruolo: educatori asili nido, le 20 cessazioni, che dovrebbero intervenire nel corso dell’anno, saranno sostituite da 15 assunzioni a tempo indeterminato; assistenti sociali responsabili socio assistenziali si prevedono, c’è un’ipotesi di otto cessazioni con sostituzione di sette nuove assunzioni di assistenti sociali. Ovviamente, queste assunzioni non sono quelle previste per quelle che si realizzeranno in tutti i comparti in esame, che sono dettagliate nel Piano assunzioni del 2021. Ricordo che noi assumeremo 409 persone su 400 eventi che escono nel 2021. Per quanto riguarda invece le assunzioni a tempo determinato, queste non sono stabilite a priori, perché tali profili sono in larga misura legati al necessario implemento di personale per due motivi: il primo, il periodo emergenziale legato all’emergenza Covid-19, ed in parte per un motivo strutturale legato alle sostituzioni per assenze medio-brevi tipiche del comparto educativo e la realizzazione di specifici progetti-obiettivo che vengono periodicamente promossi nel comparto sociale. Non appena avremo determinato i numeri da inviare al Ministero, ovviamente gli Uffici daranno tutte le informazioni al riguardo ai Consiglieri che possono essere interessati. Grazie.

FERRERO Viviana (Vicepresidente)
La ringrazio, Assessore Rolando. Passo la parola alla Consigliera Artesio per i cinque minuti assegnati.

ARTESIO Eleonora
Dalla risposta dell’Assessore Rolando svolgo le seguenti deduzioni: in merito al comparto prima infanzia e asili nido avevamo già avuto modo di dire che le assunzioni programmate nella tabella del Piano di fabbisogno del Documento Unico di Programmazione e nel Piano di assunzioni del 2021, si conduceva una valutazione per la quale si riteneva di programmare la sostituzione del personale a seguito di quiescenza, conservando comunque un margine di personale che presta la propria attività con contratti temporanei e quindi al di sotto del completamento della pianta organica. Eravamo quindi già in una valutazione di sottovalutazione rispetto al fabbisogno e deduco che non si intenda procedere in un’implementazione di questo servizio come invece auspicato dagli indirizzi nazionali e dai nostri documenti di programmazione, perché altrimenti si prevedrebbe un incremento del fabbisogno e si prevedrebbe anche la possibilità di candidare la Città di Torino ai finanziamenti straordinari previsti per questo profilo e questo è un lato dell’interpellanza. Il secondo lato dell’interpellanza è invece più delicato anche dal punto di vista dell’analisi quantitativa, lo è perché, intanto quando gli indirizzi nazionali determinano il rapporto tra popolazione e figure professionali, lo fanno su tempi indeterminati a tempo pieno, full-time. Ora, del personale in servizio presente, che qui è stato citato e che è stato citato per segnalare che, comunque, la Città di Torino è già allineata su un rapporto standard ottimale, o perlomeno giudicato sufficiente, non viene fatto riferimento a quanto del personale in servizio sia assegnato un tempo pieno o sia assegnato un tempo parziale. In ogni caso, io voglio sottolineare questo aspetto, che non estraggo da una valutazione soggettiva, ma dagli indirizzi di carattere nazionale, in quanto la norma nazionale determina per la prima volta, e lo giudico un aspetto positivo, un livello essenziale, cioè definisce il rapporto necessario per garantire i servizi e le protezioni tipiche del welfare locale. Questo rapporto necessario è di un assistente sociale a tempo indeterminato e a tempo pieno ogni 5.000 abitanti. Ora, la Città di Torino, da acquisizioni informali, dovrebbe avere allo stato attuale circa 170 assistenti sociali in servizio, non so dire se a tempo pieno o a tempo parziale e il rapporto numerico tra la popolazione e i 5.000 previsti come elemento standard dalla norma ci portano a 171 circa. Non voglio qui introdurre un tema che i servizi sociali ben conoscono, di quanto l’attività del welfare locale si orienti anche verso quel tipo di popolazione che non figura come popolazione registrata anagraficamente e che quindi, per questo tipo di interventi, come ci viene spiegato quando ragioniamo di altri ambiti, occorre un investimento anche di tipo professionale. Ma la norma nazionale fa di più: introduce un rapporto che definisce il livello di servizio ottimale e il livello di servizio ottimale non è 1:5.000, ma è 1:4.000. Se noi dovessimo, pur considerando soltanto la popolazione anagraficamente presente, applicare questo rapporto numerico, avremmo bisogno di 213 assistenti sociali. Quindi siamo, come dire, allineati al minimo, allo standard ammettendo che tutto il personale abbia le caratteristiche di collocazione a tempo pieno, ma siamo distanti dall’indirizzo di livello ottimale di servizio. Quindi non dovrebbe essere una forza di Opposizione, se non nell’interesse generale, ad avanzare queste riflessioni, perché sarebbe stato desiderabile che la Città, cogliendo questa occasione, che finalmente definisce i livelli essenziali nazionali almeno sul personale, informasse il Consiglio dei propri intenti. Tuttavia, con spirito di servizio, segnalo che abbiamo un gap da colmare che non è irrilevante, rispetto al tema della coesione e della tenuta sociale della Città. Mi auguro, quindi, che entro il primo marzo, che è la data fissata dai livelli nazionali perché i Comuni avanzino con i propri moduli la… (incomprensibile)… dello stato delle cose e le valutazioni di programmazione future, che la Città sia presente in questo scenario e accolgo evidentemente con interesse la premura dell’Assessore Rolando nel comunicare che fornirà questi dati al Consiglio Comunale. Grazie.

FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Ringrazio la Consigliera Artesio.
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