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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 22 Febbraio 2021 ore 13,00
Paragrafo n. 19
ORDINE DEL GIORNO 2021-01272
PROGRAMMAZIONE DEI FONDI PER L'EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA.
Interventi
TRESSO Francesco
Grazie, Presidente. io sono veramente un po’ sconcertato ed anche dispiaciuto che ci troviamo oggi in questa situazione e chiedo scusa, ma devo anche chiamare in causa il Presidente della Commissione in cui abbiamo discusso i due atti, perché credo che fosse doveroso, anche da parte del Presidente di Commissione cercare di dare un supporto per trovare quello che è stato, io mi ricordo bene, l’ultima considerazione che con il Commissario abbiamo condiviso liberando gli atti per l’Aula, cioè che si sarebbero liberati gli atti a condizione che ci fosse una ricerca di un testo comune che potesse determinare poi un’espressione unitaria da parte del Consiglio, su una questione che sicuramente trova delle ampie convergenze sotto il profilo politico in termini di urgenza e di necessità. Ora, venire a conoscenza che di fatto poi le due presentatrici avranno trovato tar di loro l’accordo, per cui oggi ci troviamo in questa dicotomia che peraltro risulta abbastanza difficile anche da esplicare, francamente non lo trovo il percorso più virtuoso che avremmo dovuto seguire e che probabilmente avrebbe richiesto se necessario ancora un approfondimento, ma che credo con un po’ più di volontà si sarebbe potuto convergere su una scelta diversa. Ma la mia è una questione anche proprio di profilo istituzionale dell’iter seguito. Voglio dire, io personalmente non ho avuto problemi, vista la prospettiva di questa modalità che andava a ricercare una forma di coordinamento, di mediazione sui testi, a liberare gli atti per l’Aula, diversamente penso mi sarei comportato, facendo una riflessione e quindi magari chiedendo invece che mantenessimo sospeso ancora una settimana gli atti per cercare in sede di Commissione quel tentativo di mediazione, di conciliazione su un testo che ha tutta una sua validità in entrambe le forme proposte, ma che si connota con alcuni aspetti, sono già stati fatti notare, di differenziazione, in particolare laddove, appunto, c’è un passaggio che, secondo me, richiede una maggiore riflessione, lo dico anch’io, che peraltro… insomma, nel settore delle costruzioni ho lavorato per molti anni, ma che laddove si va a dire di derogare da regole che lo sostengono, al Codice degli appalti, va fatta alcuna precisazione. Cioè è un argomento molto delicato, che peraltro riguarda la normativa che è anche piuttosto recente, proprio del Codice 2016, prevede decine e decine di provvedimenti attuativi tra decreti e… (incomprensibile)… e che sono stati poi utilizzati con lo Sblocca Cantieri, ma che richiedono un certo tipo di attenzione. Io stesso non ho poi una propensione a dire che il modello del Ponte Morandi sia un modello da prendere ad esempio, direi che va preso molto con attenzione quel tipo di considerazione, vanno fatte una serie di verifiche e assolutamente non per disincentivare la possibilità di sveltire e semplificare la realizzazione degli interventi, ci mancherebbe. Dobbiamo fare molta attenzione a far sì che gli interventi, seguendo degli iter, riescano ad essere realizzati, però da qui a dire che di punto in bianco si possa effettivamente derogare dal Codice degli appalti, ecco, questo procedimento di deroga è un argomento delicato che va giustamente declinato, approfondito e capire da dove ci andiamo a spingere. Allora, ribadisco, mi spiace molto di trovarsi oggi in questa condizione, perché non era quella che era stata intesa in sede di Commissione e non era quella su cui noi abbiamo avallato questo tipo di procedimento… (incomprensibile)…, va bene, cerchiamo una forma comune e poi… (incomprensibile). Però mi rendo conto che, evidentemente, non c’è stato un modo da parte delle due proponenti di trovare, diciamo, un accordo, ma allora si sarebbe dovuto lavorare diversamente. Quindi chiedo anche in questo senso la figura del Presidente di Commissione che ruolo aveva avuto, perché lì forse avrebbe dovuto intervenire informandosi sullo sviluppo di questo iter che era stato concordato da tutti i Commissari e quindi viceversa avvisandoci poi che là non si era giunti. Sono molto in difficoltà e adesso vedremo anche come si vuole sviluppare la votazione, ma francamente sono piuttosto insoddisfatto di quello che è stato l’iter seguito, perché non ci porta a fare una votazione serena nel pieno di quello che poteva essere invece una finalità condivisa. Grazie.

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