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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 22 Febbraio 2021 ore 13,00
Paragrafo n. 19
ORDINE DEL GIORNO 2021-01272
PROGRAMMAZIONE DEI FONDI PER L'EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA.
Interventi
SICARI Francesco (Presidente)
Solo un attimo... Procediamo adesso con successivi punti del nostro Ordine dei Lavori, e mi riferisco all’ordine del giorno mecc. n. 202101272 che ha come oggetto:

“Programmazione dei fondi per l’Edilizia Residenziale Pubblica.”

SICARI Francesco (Presidente)
Presentato dalla Consigliera Artesio, al quale è stato presentato, sempre dalla Capogruppo Artesio, un emendamento; e l’ordine del giorno mecc. n. 202101495 che ha come oggetto:

“Covid-19, garantire le risorse adeguate per fronteggiare l’emergenza abitativa.”

SICARI Francesco (Presidente)
Prima firmataria Scanderebech. La discussione di questi due atti avverrà in forma congiunta... solo un attimo, ho un Ordine dei Lavori della Consigliera Tisi, prego.

TISI Elide
Sì, grazie Presidente. La mia richiesta è relativamente all’impegno che ci eravamo... con il quale ci siamo lasciati nella Commissione di giovedì, nella quale sono stati approfonditi questi due atti, questi due ordini del giorno, e mi ha stupito ritrovarli senza diciamo una proposta di sintesi oggi all’Ordine dei Lavori, in quanto l’impegno anche assunto dal Presidente Malanca in Commissione era di sottoporre ed elaborare un documento che facesse sintesi di questi due atti, che vedesse una condivisione in Commissione, e dunque che potesse essere condiviso da tutti i Commissari di II Commissione. Questo evidenzio anche perché, come ho avuto occasione di dire anche nel corso dei lavori di Commissione, il mio Gruppo su questi temi ha presentato diversi atti, sicuramente credo nel merito si condivida la necessità di allargare il perimetro del patrimonio Edilizia Residenziale Pubblica, in particolare in un momento difficile come questo e come quelli che seguiranno dopo la crisi determinata anche dagli effetti della pandemia. Quindi chiederei insomma di... io sono rimasta... come dire, agli impegni assunti nella Commissione di giovedì anche dal Presidente Malanca, e quindi chiederei di essere coerenti rispetto a questo impegno; gli atti sono stati liberati per l’Aula proprio perché nel merito c’era una condivisione, ma direi con questo impegno. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Procediamo, eventualmente i proponenti... chiunque voglia intervenire per chiarire è libero di farlo. Procediamo adesso con l’intervento, presumo per le illustrazioni, ho prima la Capogruppo Artesio e poi Scanderebech. Prego, Artesio.

ARTESIO Eleonora
Trenta secondi per la questione di metodo: effettivamente, in Commissione consiliare non mi erano state espresse delle riserve relativamente alla possibilità di unificare i due testi, o su parti di uno dei due testi che potessero invece non incontrare il consenso generale. Informalmente, a margine, mi è stata rappresentata qualche perplessità relativamente al secondo comma dell’ordine del giorno a prima firma Consigliera Scanderebech, e avendo verificato con la collega l’impossibilità invece da parte sua di rinunciare a quel pronunciamento, avevamo ritenuto di interpretare la volontà della Commissione di porre l’argomento alla valutazione del Consiglio Comunale riservando ai Consiglieri la facoltà di determinarsi relativamente a ciascuno degli atti a seconda delle obiezioni che potevano rilevare in punti più specifici e operativi anziché sull’intenzione generale perché questa mi sembrava condivisa. Succede, è successo che una delibera licenziata per l’Aula sia stata ripresa a seguito di una richiesta di approfondimento presso la Conferenza dei Capigruppo e non sia iscrivibile, quindi succede anche che a seguito della Commissione possano emergere questioni che nel primo dibattito non erano state rappresentate. Quindi, dal mio punto di vista non c’è alcuna difficoltà - se si vuole - che i due atti ritornino in Commissione, in modo da spiegare quelle che possono essere state le riserve e, se è il caso, trovare una sintesi che sia condivisibile da tutti, rappresenti la volontà di tutti di portare un unico atto in Consiglio. Diversamente, procedo all’illustrazione che mi compete. Veda lei Presidente, sentendo i colleghi che si sono espressi, se… (incomprensibile)… della collega Tisi è da interpretarsi come ritorno in Commissione rivolto ai proponenti, io posso essere d’accordo. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Procederei con Scanderebech e poi eventualmente la Consigliera Tisi può nuovamente esprimersi. Prego, Scanderebech.

SCANDEREBECH Federica
Sì, grazie Presidente. Ma Presidente, solo per puntualizzare quanto è accaduto nella Conferenza dei Capigruppo e da delle interlocuzioni telefoniche avvenute a posteriori della Commissione, quindi chiaramente non in maniera istituzionale ma in maniera informale. Probabilmente, la collega Tisi non è stata aggiornata dal Capogruppo Lo Russo di quanto ci siamo detti in Conferenza dei Capigruppo in quanto la sottoscritta con la collega Capogruppo Artesio in Conferenza dei Capigruppo abbiamo dichiarato l’impossibilità di poter scindere i due atti in un atto unico condiviso. Come mai? Perché intanto si è chiesta una votazione urgente, e quindi di anticipare questi due punti all’Ordine dei Lavori ad oggi prima di altre mozioni per un’urgenza che abbiamo, urgenza che quindi, se qualora si volesse ritornare in Commissione, non ci sarebbe motivo di aver chiesto l’anticipazione ad oggi della trattazione dei due ordini del giorno; un’urgenza di dare un forte segnale da parte del Comune ma anche da parte della Regione perché lo stesso atto è stato depositato anche in Consiglio regionale ed era già all’Ordine dei Lavori dello scorso Consiglio regionale dello scorso giovedì. Quindi unanimemente vogliamo a gran voce dare sostegno e chiedere risorse in maniera appunto immediata e urgente. Il secondo punto dell’ordine del giorno che mi vede prima firmataria chiede appunto di intervenire quanto prima in maniera semplificata e più urgente possibile per chiedere questi fondi, un po’ come, ad esempio, è stato fatto per il Ponte Morandi, solo per intenderci. Io su questo sono determinata nel continuare la battaglia e nel chiederlo con forza perché quando si parla di edilizia abitativa residenziale pubblica dobbiamo da subito metterci tutti unanimemente concordi nel chiedere il più possibile questi fondi. Appunto, questi due comunque ordini del giorno vanno nella stessa direzione di chiedere che vi siano questi fondi e che vengano, ad esempio io cito che: “Vi sia una postazione di bilancio congrua al raggiungimento di almeno complessivamente 15 miliardi di euro in cinque anni necessari a definire un Piano Nazionale di Edilizia Residenziale Pubblica che aumenti significativamente la disponibilità di alloggi a canone sociale, evidenziando che possono contribuire non solo le risorse del Next Generation dell’Unione Europea, ma anche i fondi strutturali 2021-2027 e di 970 milioni di euro ex GESCAL che risultano dopo 25 anni ancora inutilizzati”. Io penso che all’unanimità noi dobbiamo dare un segnale forte, e quindi per questo motivo in Conferenza dei Capigruppo congiuntamente alla Capogruppo Artesio avevamo dichiarato la volontà di portare in Aula i due atti separatamente, proprio per i motivi di urgenza poc’anzi indicati. Se ci sono altre domande, chiaramente posso reintervenire tranquillamente. Grazie, Presidente.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Procedo con l’Ordine dei Lavori del Presidente Malanca, prego.

MALANCA Roberto
Grazie, soltanto per completare un pochino l’esposizione relativa all’iter di questi due atti. Effettivamente, in Commissione non sono state poste né obiezioni, anzi devo dire da parte di nessun Commissario, e né da parte della Giunta che si era ovviamente dichiarata in quel momento favorevole, se non altro lo spirito con cui questi due atti sono stati presentati all’obiettivo che si proponevano. La necessità di avere un’urgenza era legata sostanzialmente anche alla concomitanza sia del dibattito in Regione e sia dell’allocazione di fondi, e ovviamente se si parla di emergenza abitativa è perché è un’emergenza, non perché è una cosa che si può affrontare con tantissimo tempo davanti, quando c’è l’opportunità. Ma il fatto che si addivenisse a un unico ordine del giorno era ovviamente non soltanto un auspicio ma anche una concreta possibilità legata appunto all’interlocuzione fra le proponenti dell’ordine del giorno. Purtroppo, i tempi - visto che si parlava di giovedì pomeriggio ma la Conferenza di Capigruppo, come sapete tutti, è di venerdì - erano molto ristretti e per poter consentire lo svolgimento perché la presentazione di un terzo atto sostitutivo di questi due avrebbe richiesto comunque altri dieci giorni come minimo, quindi un’urgenza molto immediata per poter arrivare in Consiglio oggi con maggiore difficoltà e quindi sono stati liberati entrambi gli atti. Chiaramente da parte mia non c’è assolutamente nessuna difficoltà a riportarli in Commissione, qualora i firmatari degli atti chiedessero questo; devo dire comunque che c’era un’ampia disponibilità da parte anche sia dei Commissari che della Giunta proprio sugli atti, non sono atti controversi in sé, se non per l’aspetto che è stato testé evidenziato dalla Consigliera Scanderebech. Grazie, Presidente.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Prego, nuovamente Consigliera Tisi.

TISI Elide
Ma in realtà il chiarimento l’ha ulteriormente fatto il Presente Malanca. Mi sembra che emerga in modo chiaro e ringrazio anche della disponibilità la Capogruppo Artesio che mi sembra... come dire, orientata anche eventualmente ad ulteriormente tentare di fare un lavoro nell’ambito della Commissione di unificazione. Dicevo, io ho colto in Commissione sia la disponibilità delle proponenti e sia quella del Presidente Malanca a voler lavorare su un testo unico, chiaramente nel merito dei contenuti, come detto, certamente il tema ci coinvolge tutti e lo dimostrano i tanti atti che abbiamo condiviso su questa tematica; mi sembra che però la modalità che era stata prospettata stia un po’ venendo meno. Quindi io evidenzio il fatto che un lavoro di condivisione che mi sembra fosse nelle intenzioni di tutti, in questo modo viene un po’ a mancare fatto salvo che ci sia la disponibilità, anche con tempi molto stretti, di ricalendarizzare e di riportare in Consiglio anche lunedì prossimo, provando a fare questo tentativo di unificare l’atto e naturalmente esprimere davvero una volontà condivisa e bipartisan dal Consiglio Comunale. Diversamente, se sullo stesso argomento ci sono due atti che addirittura non riescono a trovare una sintesi... ecco, mi sembra che forse questa unitarietà non sia così definita. Quindi ringrazio comunque chi ha dato la disponibilità a fare questo ulteriore passaggio.

SICARI Francesco (Presidente)
Procediamo quindi con le illustrazioni... o mi indichino i proponenti cosa intendono fare con i propri atti. Artesio?

ARTESIO Eleonora
Se il Presidente Malanca ritiene di poter trovare una finestra di rapida convocazione, prima della seduta del Consiglio, per me... da parte mia c’è la disponibilità di tornare… (fuori microfono).

SICARI Francesco (Presidente)
Ora Scanderebech.

SCANDEREBECH Federica
Sì Presidente, io ripeto il concetto: la collega Tisi, è lei che sta ponendo dei problemi sul secondo punto e non è stata aggiornata dal suo Capogruppo in relazione alla Conferenza dei Capigruppo; quindi io chiederei gentilmente che si possa andare avanti nella votazione e oggi esprimerci in Aula in maniera chiara, netta e decisa, anche perché non penso che svolgendo una Commissione si possa andare nella direzione di avere un atto unanime, viste le interlocuzioni che sono state fatte e svolte al di fuori, in cui tra l’altro io sono stata parzialmente coinvolta. Quindi io chiedo che invece avvenga la votazione, dato anche che il Presidente Malanca comunque evidenziava una problematica nel riportare l’atto urgentemente in Commissione, non vedo quale sia il problema nell’esprimerci quest’oggi su un tema così sentito e importante. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
A lei. Presidente Malanca, vuole nuovamente intervenire, eventualmente per togliere dei dubbi in merito (voci sovrapposte)? Prego.

MALANCA Roberto
Sì, sulla calendarizzazione e sui tempi eventualmente di disponibilità, io sarei anche disponibile a portarlo già questo giovedì, quindi tra tre giorni, direttamente in Commissione. Entrambi gli atti, ovviamente. Però chiaramente non spetta a me la decisione.

SICARI Francesco (Presidente)
No, assolutamente. Chiedo alle proponenti se, alla luce della possibilità di andare in Commissione giovedì, c’è l’intenzione di voler portare avanti oppure rimandare in Commissione? Quindi... Scanderebech, lei aveva palesato l’intenzione di procedere, quindi se mi... prego, se me lo dice di nuovo, così comprendo cosa fare.

SCANDEREBECH Federica
Ma Presidente, io ripeto il concetto, nel senso: sul secondo punto c’è un imbarazzo del PD nel non volerlo votare, non penso che si possa arrivare ad un atto condiviso; quindi chiedo ugualmente che quest’oggi si possa esprimere il Consiglio Comunale, data comunque l’urgenza di voler lasciare una posizione, di dichiarare una posizione chiara sui fondi per l’Edilizia Pubblica Residenziale, emergenziale. Io credo che... si debba andare in votazione oggi, non credo che in Commissione si possa arrivare ad una unanimità di un testo condiviso, soprattutto se il secondo punto non vuole essere condiviso con alcuni Partiti politici. Non vedo... cioè, come si possa condividere un documento in cui c’è appunto una forte avversità su uno dei punti dell’impegnativa.

SICARI Francesco (Presidente)
Mi è chiaro, mi è chiaro, la ringrazio. Allora, ho Petrarulo, prego.

PETRARULO Raffaele
Grazie, Presidente. Mah, io penso che - l’hanno detto nella Capigruppo e anche nella Commissione - mi convinco ancora di più adesso, dopo gli interventi naturalmente di chi mi ha preceduto che sono due mozioni che sembrano un po’ un copia e incolla per molte cose eh, ci mancherebbe, però poi quello che è importante è il finale dove c’è “invita”, dove c’è “impegna” e quindi il “chiede”. Sono diverse, a parte le stesse cose scritte per qualche riga, quindi sicuramente partono tutte e due dal Consiglio regionale e quindi da chi in Consiglio regionale ha proposto questo atto che naturalmente poi è stato mutuato in alcuni modi - lo dico fra virgolette ma nulla quaestio - “copiato” su quella che è la… (incomprensibile)… del Consiglio regionale e poi modificato da entrambe, penso, per quello che riguardano. L’impegna è diverso, l’abbiamo detto nella Capigruppo e nella Commissione, a mio parere ha ragione la Consigliera Scanderebech quando dice che il secondo punto è un punto non mutuabile e quindi non è un punto che si può andare poi a dirimere in Commissione, andando a edulcorarlo, andare a fare, quindi senza perdere altri sette giorni, ma non perché si perdano, ma perché abbiamo un Recovery Fund che… (voci sovrapposte).

SICARI Francesco (Presidente)
Perfetto.

PETRARULO Raffaele
... già non lo ascoltano, già non lo vedono...

SICARI Francesco (Presidente)
È chiaro.

PETRARULO Raffaele
Non un approfondimento, ma l’approfondimento qui è… (voci sovrapposte).

SICARI Francesco (Presidente)
Mi è chiaro, mi è chiaro.

PETRARULO Raffaele
... chi è d’accordo voti a favore e chi no, poi su queste cose perdiamo del tempo e… (incomprensibile)… importanti… (fuori microfono).

SICARI Francesco (Presidente)
La ringrazio, Capogruppo Petrarulo. Cerco solo di comprendere, allora di fatto con l’atto della Consigliera Scanderebech, essendo la proponente, andrò avanti. Capogruppo Artesio, vuole discutere congiuntamente con l’atto della Consigliera?

ARTESIO Eleonora
(Voci sovrapposte)… avendo assunto l’iniziativa su questo argomento, mi dispiacerebbe che l’atto a mia firma non venisse discusso e quindi… (voci sovrapposte).

SICARI Francesco (Presidente)
Perfetto. Allora, da questo momento in poi entriamo nel merito degli atti con le due illustrazioni e poi la discussione. Prego, Capogruppo Artesio, può illustrare il suo atto per cinque minuti, prego.

ARTESIO Eleonora
Grazie. Come già ricordato in Commissione e ricordato nuovamente negli interventi relativi agli Ordini dei Lavori, la situazione individuata da questo ordine del giorno ci vede tutti consapevoli. Ci vede tutti consapevoli perché conosciamo le condizioni di emergenza abitativa attuali e purtroppo storicamente ripresentatesi all’attenzione delle politiche comunali, conosciamo lo stato delle disponibilità delle graduatorie di Edilizia Residenziale Pubblica rispetto alle domande presentate, così come conosciamo la difficoltà a far fronte ai costi di locazione da parte di famiglie particolarmente colpite dall’interruzione dell’attività lavorativa e dalla conseguente possibilità di produzione di reddito, e abbiamo ascoltato in Commissione per iniziativa del Presidente Versaci sia le rappresentanze degli inquilini, sia le rappresentanze dei piccoli proprietari di abitazioni. Quindi io non mi soffermo ulteriormente sulla motivazione. Gli elementi introdotti nell’ordine del giorno ripercorrono una considerazione dell’evoluzione storica del nostro Paese relativamente alla programmazione di fondi per Edilizia Residenziale Pubblica, programmazione di fondi che si è manifestata largamente insufficiente al fabbisogno, e che oggi deve riuscire a contemperare la soddisfazione del bisogno abitativo, in particolare delle fasce deboli, insieme alla sensibilità maturata di evitare - per soddisfare la domanda residenziale - ogni altro consumo di suolo, anche in considerazione del fatto che le abitazioni disponibili ma non assegnate alle persone sono invece consistenti, lo sono particolarmente nel patrimonio privato, ma lo sono anche significativamente nel patrimonio pubblico, laddove assistiamo ad una quota di alloggi che sarebbero assegnabili ma non possono essere connessi agli aventi titolo a causa di interventi di manutenzione di vario importo e di varia consistenza che non li rendono nell’immediato abitabili. Quindi, il tema di un ulteriore investimento in Edilizia Residenziale Pubblica che ragioni per riqualificare il patrimonio abitativo degli istituti dell’Edilizia Residenziale Pubblica e ragioni sulle possibilità di acquisto all’interno del mercato privato delle abitazioni, che promuova le ulteriori attività di mediazione e di incontro tra domanda e offerta che, ad esempio, nella nostra città hanno esperienze così significative, dovrebbe essere - come mi sembra sia - particolarmente condiviso. La conseguenza di questa analisi della situazione e motivazione delle possibilità di investire in modo straordinario è quella di chiedere al Parlamento di riconoscere il problema del fabbisogno abitativo come un problema strutturale, da affrontare quindi in modo strutturale all’interno dei fondi del Recovery Fund, e laddove si parla di “Piano Nazionale di Edilizia Residenziale Pubblica” lo si fa ovviamente non immaginando la ripetizione dei grandi quartieri di Edilizia Residenziale Pubblica conosciuti negli anni ’60 e ’70, quanto piuttosto con quelle modalità flessibili e territorialmente sensibili, che riguardano appunto la valorizzazione dell’ERP locale e delle possibilità di addivenire ad un impiego, sulla base delle disponibilità fornite, di reperire alloggi a canone sociale. Il mio ordine del giorno dava anche un’indicazione rispetto alle somme possibili da impiegare a questo fine, e l’emendamento interviene in modo particolare su una parte di questa richiesta del dispositivo, dove si fa riferimento ai fondi ex GESCAL giacenti presso Cassa Depositi e Prestiti. Il perfezionamento è dovuto al fatto che, rispetto ai 970 milioni dichiarati in questo testo che derivano da una risposta a un’interrogazione parlamentare e che avevano avuto riscontro da parte del Governo nella somma di 970 milioni, quota parte di questi è già stata destinata ad una quota per gli interventi di rigenerazione urbana, i quali - se sto a quelli che sono i programmi nazionali, qualità dell’abitare - vanno a loro volta ad intervenire nei quartieri di ERP, quindi è un perfezionamento di natura contabile. Il mio ordine del giorno finisce qui poiché la discussione è congiunta… (voci sovrapposte).

SICARI Francesco (Presidente)
Per favore, i microfoni. Prego.

ARTESIO Eleonora
Intervengo soltanto sull’altro punto della collega Scanderebech, che è quello che fa riferimento alle possibilità di intervento in campo edilizio per la rigenerazione degli alloggi disponibili, e quindi al rilancio dell’attività edilizia, con procedure di carattere straordinario. Io non ho particolarmente obiettato durante il dibattito in Commissione per un elemento di sospensione, nel senso che posso avere le mie opinioni relativamente alle semplificazioni delle procedure, che oggi sono un motivo ricorrente da gran parte della Politica, però dato che siamo nel contesto di un ordine del giorno rispetto al quale gli aspetti di determinazione attengono ad altri livelli istituzionali che non sono il nostro, ed essendo a livello governativo - almeno stando ai discorsi programmatici di insediamento dei vari Governi - uniformemente diffusa la volontà di semplificare e accelerare, io non posso prevedere quali saranno le modalità di semplificazione rispetto alla varia contrattualistica che il nuovo livello di Governo, ma anche il Parlamento nel suo insieme, determinerà. Quindi, non sono io in grado in un contesto di ordine del giorno comunale di determinare se quelle semplificazioni non saranno già decise dal livello nazionale o saranno variamente articolate dal livello nazionale. Ecco perché non ho ravvisato elementi di particolare perplessità, perché evidentemente non attiene su questo la competenza, posso avere opinioni ma nel momento in cui si assume come Consiglio...

SICARI Francesco (Presidente)
La invito a concludere.

ARTESIO Eleonora
Non sono le opinioni, ma le intenzioni quelle che dobbiamo proporre. Ho concluso.

SICARI Francesco (Presidente)
Consigliera Scanderebech, può illustrare il suo atto, prego.

SCANDEREBECH Federica
Sì, grazie Presidente. Nel merito non voglio far perdere altro tempo all’Aula perché la collega Capogruppo Artesio ha già ben identificato i vari punti dell’atto tendenzialmente similari all’atto presentato a mia firma; vorrei rievidenziare un aspetto che in Commissione ha destato dibattito ed è il punto nel “considerato altresì che”: Tale comparto, per non diventare occasione di cementificazione del territorio, deve vedere il suo rilancio attraverso il recupero degli immobili pubblici e privati lasciati vuoti a degradare, diventando così anche strumento di riqualificazione del tessuto urbano; in Commissione alcune voci si erano alzate preoccupate dal fatto che appunto si potesse prevedere una cementificazione ulteriore, è stato proprio inserito volutamente nella narrativa del testo questo punto perché non si vuole andare assolutamente nella direzione di cementificare ancor di più il territorio, ma bensì andare veramente a valutare e a recuperare tutti quegli immobili lasciati vuoti e lasciati al degrado. Ripeto il concetto finale, nell’ “invita”, l’ultimo punto che invece il Partito politico di Forza Italia vuole con forza ribadire è che questa richiesta di fondi avvenga con procedure semplificate perché una risposta il più rapida possibile è necessaria per un rilancio di un importante comparto economico quale quello del settore dell’edilizia, ma anche per dare delle risposte all’emergenza abitativa che soprattutto in questi mesi che avremo di fronte post pandemici saranno dei mesi delicati per quanto riguarda appunto l’emergenza abitativa. Quindi un segnale va dato, va dato in concerto anche con la Regione Piemonte che, appunto, ha già avviato mettendo all’Ordine del Giorno lo scorso giovedì un atto assolutamente similare a questo dibattito, e quindi chiedo al Consiglio Comunale di potersi esprimere per dare il via ad una richiesta unanime, e soprattutto che sia il più urgente possibile. Grazie, Presidente.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Apriamo ora la discussione congiunta in merito ai due atti, ho la Consigliera Grippo, prego.

GRIPPO Maria Grazia
Sì, grazie Presidente. Ma soltanto per qualche precisazione e un’anticipazione. Intanto, mi spiace aver sentito parlare di imbarazzo del Partito Democratico, non c’è nessun imbarazzo da parte del Partito Democratico, intanto abbiamo dimostrato negli anni di avere una speciale sensibilità per quanto riguarda tutti i temi che attengono al sociale e a sostegno a determinate categorie; lo abbiamo dimostrato Presidente non soltanto nell’affiancare l’Amministrazione e le altre Forze politiche nelle loro iniziative, ma anche ponendo delle iniziative che ci riguardavano direttamente. In questo caso specifico, e quindi vado a riferirmi ai due atti in discussione, credevamo - perché a questo punto non posso più neanche dire in realtà quel che succede però abbiamo visto che gli accordi che vengono presi non sempre trovano poi soddisfazione in Aula -credevamo che ci fosse stata un’intenzione in Commissione a trovare una sintesi per dare un’occasione non tanto al Partito Democratico che non ne ha bisogno, ma alla Città su un tema tanto sentito; quest’occasione ringrazio chi ha voluto riconfermarla oggi, ed è la Capogruppo Artesio, non è un’occasione che è stata condivisa da tutti, si preferisce proseguire così. È chiaro che persistono delle criticità, ne citerò una su tutte ma che mi sembra abbastanza... come dire... evidente e cioè la volontà di superare il Codice degli Appalti che comunque è legge dello Stato, direi che con maggiore prudenza bisognerebbe riferirsi a delle norme che sono norme che comunque siamo chiamati innanzitutto come istituzione a rispettare, mi sembra giusto anticipare che andremo sicuramente a premiare il merito laddove nella narrazione ci riconosciamo; dove invece nella narrazione non ci riconosciamo, abbiamo tentato di offrire un’occasione alla città intera andando a condividere le modalità e non ci è stato consentito. Rimarremo ad assistere a quelle che sono le decisioni che vengono prese sulla nostra pelle. Grazie, Presidente.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei, Consigliera Grippo. Ci sono ulteriori interventi? Prego Capogruppo Petrarulo, ha cinque minuti.

PETRARULO Raffaele
Io non riesco a comprendere... perché me lo sto rileggendo, lo riguardo... va bene, allora la politica è fatta di parole, ci mancherebbe, quindi è per quello se siamo ancora a questo livello, perché le parole certe volte scorrono a fiumi, però bene o male con quelle poche scuole che ho fatto riesco a leggere ancora, e leggo le due narrative, quella fatta dalla Consigliera Artesio, il 18 gennaio depositata, e quella fatta dalla Consigliera Scanderebech depositata il 18 gennaio, quindi abbiamo già una data uguale. Leggo anche, a parte qualche variante naturalmente per... cioè l’oggetto è uguale, una inizia col “Covid” e l’altra con “Fronteggiare”, una inizia con un “Premesso” e l’altra con “Valutato”, però poi dopo all’interno di quello che viene scritto ci sono cose interessanti in entrambi gli ordini del giorno che sono, l’ho detto... ci mancherebbe, io dico sempre che quando ci sono dei documenti che si possono fra virgolette “copiare” dall’Ente superiore come la Regione Piemonte, lo diceva poc’anzi anche la Consigliera Scanderebech, è importante anche andare a mutuare perché sennò noi cosa faremo? Copiare non vuol dire prendere copia e incolla, vuol dire prendere un documento, andarlo ad elaborare e andare a mettere alcuni altri punti che sono poi fondamentali per quell’Ente con cui noi ci stiamo andando a confrontare e a votare. Certe volte quello che... purtroppo ormai ci sono abituato, i niet o l’essere a priori contro un qualcosa perché l’ha scritto qualcuno che impersona oggi un altro Partito, naturalmente è una cosa che mi dà un pochettino fastidio; oppure quando non viene poi riportato quello che è il discorso di farlo tornare in Commissione, è stato motivato dalla Scanderebech, e anche io la penso uguale e preciso, perdere altro tempo per andare a fare un documento condiviso - che non porterebbe la stessa cosa su quello che è il documento stesso - significa far rigirare il brodo e perdere altri sette giorni. Il modo semplificato che viene richiesto nel documento quindi con protocollo… (incomprensibile)… 2021 no, a firma Scanderebech, il punto 2) è molto semplice: “A chiedere al Governo che le procedure legate agli interventi di cui al punto precedente - che sono quelli del Recovery e quindi quelli dei fondi strutturali - avvengano in modo semplificato, derogando alle regole”. la deroga delle regole non vuol dire “Fare l’anarchia”, cioè vuol dire erogare dando un’accelerazione a quelli che sono gli interventi strutturali da andare ad effettuare sul territorio, con il controllo massimo naturalmente degli Enti e di chi mette le firme… (incomprensibile)…, non è che qui si possa derogare non facendo gare d’appalto e affidando a Tizio o a Caio a seconda di come ci si sveglia al mattino, ma è una deroga che avviene quando ci sono delle cose impellenti, il Ponte Morandi è stato un esempio ma l’emergenza abitativa non è un’urgenza? È un’urgenza di non poco conto. Poi, se qualcuno ravvede nel punto 2) un qualcosa che sia di poco chiaro o qualcos’altro, lo dica e lo specifichi perché almeno uno può rispondere nel merito, io penso che quando l’ha scritto la Consigliera... questo ha detto e questo vuole sottolineare, sennò sembrerebbe quasi che qui stiamo facendo un discorso diverso di narrazione e di conclusione, che poi sono quasi uguali, uno direbbe “Quasi Amici”, perché poi in fin dei conti sembrerebbero quasi amici questi due ordini del giorno. No, sono quasi uguali. C’è un qualcosa in più e un qualcosa in meno, però tutti e due vanno nel senso, secondo me, giusto di poter dare un qualcosa di serio, di fattibile per quello che riguarda l’emergenza; quindi, il non vedere a priori oppure la non volontà di poter votare un qualcosa che potrebbe accelerare e potrebbe dare un miglioramento a quella che è l’edilizia e l’emergenza abitativa all’interno del Comune di Torino mi fa specie. Spero e penso che la maggior parte di coloro che sono oggi presenti in questo Consiglio Comunale, a prescindere dalle bandiere o dalle appartenenze politiche, abbiano a cuore veramente quella che è l’emergenza abitativa e quelli che sono i cittadini di Torino, e quello che è tutto quello che li riguarda sul discorso di quello che andava fatto in molte Commissioni ben condotte dal Presidente Versaci su quello che riguarda l’emergenza abitativa e quello che è… (voci sovrapposte).

SICARI Francesco (Presidente)
La invito a concludere.

PETRARULO Raffaele
Chiudo naturalmente, che io non ho prerogative di chi scrive se riguarda il Centrosinistra o riguarda il Centrodestra, io guardo i contenuti, i contenuti dove oggi io mi riscontro, penso che siano molto più esaustivi di quelli della Consigliera Scanderebech, ma sono altrettanto interessanti e giusti quelli della Consigliera Artesio. Come vedete, non ho queste distonie solamente politiche, ma ci vuole una convergenza unica su quello che è il problema, la sostanzialità dei due atti. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Prego, Capogruppo Tresso. Ha cinque minuti a sua disposizione.

TRESSO Francesco
Grazie, Presidente. io sono veramente un po’ sconcertato ed anche dispiaciuto che ci troviamo oggi in questa situazione e chiedo scusa, ma devo anche chiamare in causa il Presidente della Commissione in cui abbiamo discusso i due atti, perché credo che fosse doveroso, anche da parte del Presidente di Commissione cercare di dare un supporto per trovare quello che è stato, io mi ricordo bene, l’ultima considerazione che con il Commissario abbiamo condiviso liberando gli atti per l’Aula, cioè che si sarebbero liberati gli atti a condizione che ci fosse una ricerca di un testo comune che potesse determinare poi un’espressione unitaria da parte del Consiglio, su una questione che sicuramente trova delle ampie convergenze sotto il profilo politico in termini di urgenza e di necessità. Ora, venire a conoscenza che di fatto poi le due presentatrici avranno trovato tar di loro l’accordo, per cui oggi ci troviamo in questa dicotomia che peraltro risulta abbastanza difficile anche da esplicare, francamente non lo trovo il percorso più virtuoso che avremmo dovuto seguire e che probabilmente avrebbe richiesto se necessario ancora un approfondimento, ma che credo con un po’ più di volontà si sarebbe potuto convergere su una scelta diversa. Ma la mia è una questione anche proprio di profilo istituzionale dell’iter seguito. Voglio dire, io personalmente non ho avuto problemi, vista la prospettiva di questa modalità che andava a ricercare una forma di coordinamento, di mediazione sui testi, a liberare gli atti per l’Aula, diversamente penso mi sarei comportato, facendo una riflessione e quindi magari chiedendo invece che mantenessimo sospeso ancora una settimana gli atti per cercare in sede di Commissione quel tentativo di mediazione, di conciliazione su un testo che ha tutta una sua validità in entrambe le forme proposte, ma che si connota con alcuni aspetti, sono già stati fatti notare, di differenziazione, in particolare laddove, appunto, c’è un passaggio che, secondo me, richiede una maggiore riflessione, lo dico anch’io, che peraltro… insomma, nel settore delle costruzioni ho lavorato per molti anni, ma che laddove si va a dire di derogare da regole che lo sostengono, al Codice degli appalti, va fatta alcuna precisazione. Cioè è un argomento molto delicato, che peraltro riguarda la normativa che è anche piuttosto recente, proprio del Codice 2016, prevede decine e decine di provvedimenti attuativi tra decreti e… (incomprensibile)… e che sono stati poi utilizzati con lo Sblocca Cantieri, ma che richiedono un certo tipo di attenzione. Io stesso non ho poi una propensione a dire che il modello del Ponte Morandi sia un modello da prendere ad esempio, direi che va preso molto con attenzione quel tipo di considerazione, vanno fatte una serie di verifiche e assolutamente non per disincentivare la possibilità di sveltire e semplificare la realizzazione degli interventi, ci mancherebbe. Dobbiamo fare molta attenzione a far sì che gli interventi, seguendo degli iter, riescano ad essere realizzati, però da qui a dire che di punto in bianco si possa effettivamente derogare dal Codice degli appalti, ecco, questo procedimento di deroga è un argomento delicato che va giustamente declinato, approfondito e capire da dove ci andiamo a spingere. Allora, ribadisco, mi spiace molto di trovarsi oggi in questa condizione, perché non era quella che era stata intesa in sede di Commissione e non era quella su cui noi abbiamo avallato questo tipo di procedimento… (incomprensibile)…, va bene, cerchiamo una forma comune e poi… (incomprensibile). Però mi rendo conto che, evidentemente, non c’è stato un modo da parte delle due proponenti di trovare, diciamo, un accordo, ma allora si sarebbe dovuto lavorare diversamente. Quindi chiedo anche in questo senso la figura del Presidente di Commissione che ruolo aveva avuto, perché lì forse avrebbe dovuto intervenire informandosi sullo sviluppo di questo iter che era stato concordato da tutti i Commissari e quindi viceversa avvisandoci poi che là non si era giunti. Sono molto in difficoltà e adesso vedremo anche come si vuole sviluppare la votazione, ma francamente sono piuttosto insoddisfatto di quello che è stato l’iter seguito, perché non ci porta a fare una votazione serena nel pieno di quello che poteva essere invece una finalità condivisa. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
A lei. Prego, Presidente, Malanca.

MALANCA Roberto
Sì, la ringrazio, intervengo intanto…, evidentemente, è stato portato in causa un tipo di percorso istituzionale che ritengo di dover forse spiegare meglio rispetto alle percezioni che ne possono avere avuto alcuni Consiglieri. Intanto gli atti non vengono liberati a condizione che si trovi un accordo, com’è stato detto, gli atti vengono liberati perché questa era la volontà della Commissione, gli atti vengono liberati perché era la volontà dei due Consiglieri che li hanno presentati, gli atti vengono liberati perché il Consiglio possa esprimersi su questi atti, non a condizione che, non esistono liberazioni degli atti condizionati. Ritengo oltretutto che il Presidente non possa sostituirsi alla libera iniziativa dei Consiglieri, libera iniziativa politica dei Consiglieri e dei Commissari nel proporre e, nell’eventualmente, concordare atti. È chiaro che il Presidente è di supporto se, qualora richiesto, ovviamente, ma non può fare né da mediatore, né da… tantomeno può effettuare delle coercizioni di qualunque tipo nei confronti di qualsivoglia Consigliere della Commissione. Non si può dire che il tentativo non sia stato fatto, è stato fatto un tentativo. Non è detto che, come è stato ricordato, tutti i tentativi vengano di mediazione se vogliamo, tutti i tentativi di trovare una posizione comune siano destinati ad avere successo. Il fatto che i due atti siano stati liberati pone il Consiglio e i Consiglieri che ne fanno parte, nella libertà di poter discutere dei due atti, ancorché in maniera congiunta, di poter discutere delle differenze, di poter discutere della possibilità di votare un atto, di votarli tutti e due o di non votare nessuno dei due. Questo non libera assolutamente la responsabilità del Presidente nell’assicurarsi che venga seguito un corretto percorso istituzionale ed amministrativo, ma questo è ben diverso da dire che, se questi due atti sono arrivati in Consiglio in questo modo, c’è una responsabilità del Presidente. Io mi prendo la responsabilità di averli liberati e di aver dato in questo modo al Consiglio la libertà di poter discutere e decidere di questi due atti. Se non lo avessi fatto, avrei fatto un torto, intanto, alle Consigliere che li hanno proposti e che hanno chiesto anche loro di poterli liberare e la stessa cosa ai Commissari dei quali nessuno ha alzato la manina per dire: “No io non sono d’accordo che vengano liberati, se non viene trovato un accordo prima”. Quindi, credo che sia doveroso mettere in…, diciamo, mettere chiarezza su quale debba essere il percorso istituzionale corretto e quale debba essere la corretta funzione di una Presidenza di Commissione che tutte le funzioni ha, meno che quello di essere coercitivo nei confronti dei Consiglieri. Grazie, Presidente.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Ci sono ulteriori interventi da parte dei Consiglieri? Non rilevo ulteriori richieste di intervento. Allora possiamo procedere con la votazione dei due atti.
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