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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 22 Febbraio 2021 ore 13,00
Paragrafo n. 17
MOZIONE 2021-04066
RICHIESTA?DI?DESTINAZIONE?A?MUSEO?DELLA?SHOAH?O?A?CENTRO?STUDI?PRIMO?LEVI?DEI?LOCALI?INUTILIZZATI?DI?VIA?ALESSANDRIA.
Interventi
TRESSO Francesco
Sì, grazie Presidente. Io intervengo solo per ribadire un concetto che avevo già espresso anche in sede di Capigruppo quando abbiamo concesso l’art. 93 alla mozione; io mi trovo ovviamente concorde sullo spirito della mozione, cioè quello di poter meglio onorare la figura di Primo Levi, sappiamo che la Città ha già una scuola, ha già una biblioteca civica intitolata a suo nome, l’idea di avere un Centro Studi che possa valorizzare tutto quello che Primo Levi ha dato, non solo alla Città ma in generale all’Umanità, mi sembra un atto assolutamente dovuto e necessario. Ne colgo perfettamente lo spirito politico per cui il Capogruppo Ricca e la Lega hanno voluto presentare oggi questo documento, e devo dire in parte ovviamente mi trova anche concorde sotto questo profilo, cioè la necessità di ribadire, a valle di situazioni che comunque coinvolgono tutto il Consiglio comunale rischiando di compromettere una cristallina volontà della Città di Torino a schierarsi senza se e senza ma contro ogni forma di antisemitismo, ogni forma di razzismo in generale, possono esserci anche degli atti politici. Trovo per contro, ribadisco quello che avevo già detto, che a volte la fretta di voler dare delle risposte di tipo politico può in qualche modo limitare il significato sotto il profilo anche della migliore soluzione che può essere individuata. Allora, se lo stabile di via Alessandria n. 12 sia effettivamente quello che meglio si presta ad ospitare quel tipo di funzione, quantomeno andava discusso con la comunità ebraica, credo che questo fosse necessario in funzione di quello che voleva essere quel luogo, che tipo di relazione avere con quel territorio in cui si va a collocare, con tutta una serie di considerazioni che possono essere fatte, come sempre, quando si destina una struttura ad ospitare una funzione; è bene capire quale tipo di funzioni siano richieste per cercare di trovare la soluzione che meglio riesce a dare efficacia anche al messaggio che si vuole far passare. Come già è stato ricordato, l’edificio di via Alessandria era stato identificato inizialmente da questa Amministrazione come Casa delle Tecnologie, poi sappiamo che invece il finanziamento legato alla Casa delle Tecnologie ha avuto altre destinazioni in termini di localizzazioni; credo che forse quest’atto sarebbe stato sicuramente sensato proposto oggi, ma lasciando un minimo più di spazio a quello che era effettivamente l’oggetto e poi, diciamo, la finalità primaria che era quella di dire: “C’è un’esigenza - che era già stata espressa dalla comunità - la Città di Torino se ne fa carico ma troviamo la soluzione migliore”. Quindi, ribadisco, non ho, personalmente trovato valevole l’intento sotto il profilo di quella che è la finalità; lo posso condividere in questo momento dal punto di vista politico, ma forse... anzi, senza il forse, avrei preferito un percorso più accurato proprio per non scadere solo nel dare al significato politico un contenuto che viceversa io, per esempio, avrei avuto piacere di sentire come… (incomprensibile)… su questo tema e capire da cosa nasceva questa loro esigenza, da come si poteva collaborare in sinergia per trovare la migliore soluzione. Quindi devo con rammarico ravvisare solo questo, ecco, che forse era necessario un percorso maggiormente oculato. Grazie.

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