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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 15 Febbraio 2021 ore 13,00
Paragrafo n. 7
INTERPELLANZA 2021-00062
ECOISOLE?IN?SAN?SALVARIO.
Interventi
FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Passo all’interpellanza successiva, verificando la presenza della Consigliera
Scanderebech.

SCANDEREBECH Federica
Presidente, o Presidentessa, mi sente?

FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Perfetto, grazie. Allora trattiamo la n. mecc. 202100062:

“Ecoisole in San Salvario”

FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Prima firmataria è la Consigliera Scanderebech, a cui si aggiunge anche il Consigliere
Petrarulo. Dà subito una risposta l’Assessore Unia per i cinque minuti assegnati, grazie.

UNIA Alberto (Assessore)
Grazie. La Consigliera ha presentato un’interpellanza sulle ecoisole in San Salvario
articolata in sette punti. Premesso che nell’area segnalata è in corso un cambio radicale
della modalità di raccolta rifiuti, la cui finalità è quella di aumentare la percentuale della
differenziata in modo da portarla ai valori in linea con quelli dei quartieri della città in
cui è presente la raccolta porta a porta tradizionale, effettuata con cassonetti di piccole
dimensioni posizionati all’interno dei cortili.
Richiesta una nota ai Servizi, si riferisce, in merito al punto 1) dell’interpellanza, come
siano coinvolti i ristoratori e i residenti, AMIAT riferisce che tutte le attività non
domestiche al Piano Strada sono state rilevate puntualmente sul territorio. In questa
occasione è stato loro illustrato un nuovo tipo di servizio di raccolta e congiuntamente
sono state verificate le produzioni attese per ogni tipologia di rifiuto. Inoltre, per quanto
riguarda tutte le utenze domestiche e non domestiche, è stata avviata una campagna
informativa porta a porta, con la distribuzione di uno Starter Kit di materiale
informativo in diverse lingue, per accompagnare e facilitare l’avvio della
trasformazione.
In merito al punto 2) dell’interpellanza, sulle dimensioni delle ecoisole AMIAT riferisce
che ognuna di esse è composta da quattro contenitori, plastica, vetro, organico e
indifferenziato, e da uno sviluppo lineare di circa 6 metri e mezzo.
In merito al punto 3) sulla diminuzione dei posteggi, AMIAT, per quanto di
competenza, riferisce che la soluzione degli attuali contenitori da 1.100 litri per
indifferenziato e 2.400 litri per carta e plastica o da 240 litri per organico e campane per
il vetro con le nuove ecoisole comporta un guadagno complessivo di oltre 200 metri
lineari di sedime stradale. Il Servizio Mobilità, per quanto di competenza, conferma il
dato di AMIAT dei 200 metri lineari e integra comunicando che sono corrispondenti
mediamente a circa 40 posti auto.
In merito al punto 4) sui rumori dovuti alla caduta del vetro, AMIAT riferisce che la
raccolta dello stesso attualmente avviene con contenitori del tutto analoghi a quelli che
verranno posizionati e che non si prevedono, quindi, variazioni dal punto di vista della
rumorosità durante il conferimento e la raccolta.
Punto 5), sulla vendita delle bottiglie e aspetto sanzionatorio il Comandante del Corpo
di Polizia Municipale riferisce che, al fine di contrastare fenomeni di degrado e
inciviltà, sosta irregolare e rumori derivanti dalla movida e dai locali notturni della città,
è stato attivato da vari anni il “Progetto Notte”, che prevede interventi e monitoraggi
programmati più volte a settimana e svolti da personale di diversi reparti del Corpo. Tali
accertamenti sono finalizzati alla verifica della presenza dei titoli autorizzativi e al
rispetto delle prescrizioni ad essi imposti, al rispetto del divieto di fumo e della
capienza, rispetto delle norme sulla somministrazione degli alimenti e bevande,
sull’igiene degli alimenti e sugli orari e le emissioni sonore, sulla presenza e
somministrazione di alcolici ai minorenni e al contrasto del fenomeno delle soste
irregolari. La norma che vieta la vendita del vetro applicata in special modo nelle aree di
movida è contenuta nell’articolo 8 bis del Regolamento di Polizia Urbana, Vendita e
detenzione di bevande in contenitori di vetro o metallo. I controlli complessivi
(incomprensibile) derivanti dall’ultimo biennio effettuati esclusivamente nel territorio di
San Salvario interessato dalla movida sono stati i seguenti: 2019, 195 locali controllati,
sanzioni accertate 273, sanzioni accertate in materia del Codice della Strada 6.141; 2020
74 controlli effettuati sui locali, 141 le sanzioni accertate in materia commerciale e
6.320 Codice della Strada. Si considera che alla lettura il dato del 2020 è stato
condizionato ovviamente dal lockdown.
In merito al punto 6) AMIAT sul cronoprogramma riferisce che la posa delle ecoisole
ha avuto inizio il 4 febbraio e in assenza di complicazioni ne verranno posizionate tre al
giorno per un totale di 72. L’avanzamento dipende da molteplici fattori, non sempre
prevedibili, quali la presenza di auto parcheggiate nonostante i divieti di sosta, la
carreggiata impegnata a causa di lavori, incidenti o altro.
Punto 7), l’ultimo dell’interpellanza, sul piano per ovviare alla necessità di posti auto il
Servizio Mobilità riferisce che con delibera della Giunta Comunale 5 maggio 2020 è
stata approvata, nell’ottica di uniformare la regolamentazione della sosta riservata ai
residenti in orario serale su tutto il territorio cittadino in cui è vigente la sosta a
pagamento, l’istituzione della riserva sosta per residenti e dimoranti in possesso di
specifico contrassegno negli appositi spazi delimitati da segnaletica di colore giallo e
blu in tutte le zone individuate di concerto con le Circoscrizioni in cui la domanda di
sosta è elevata soprattutto in fascia serale a causa della presenza di esercizi commerciali
nel settore della somministrazione e ristorazione. Nello specifico, nel quartiere San
Salvario si prevede in luogo dell’attuale riserva ai residenti h24 su un lato della strada il
perimetro compreso tra corso Vittorio, via Madama Cristina, corso Marconi, via Nizza,
l’istituzione della riserva ai residenti in serale e notturna, area gialla o blu sul lato della
strada esclusi i corsi e vie di grande scorrimento nell’intervallo 19.30-8.00 del mattino
nell’area molto più ampia compresa tra corso Vittorio Emanuele II, corso Massimo
D’Azeglio, corso Bramante e la ferrovia. In questo modo si intende ampliare la
disponibilità di parcheggi riservati ai residenti nelle fasce orarie in cui la domanda è più
elevata. L’attuazione del provvedimento in San Salvario non risulta al momento ancora
programmato. Tuttavia uno dei fattori che nei mesi passati ha inciso nella riduzione alla
disponibilità di spazi destinati alla sosta nel quartiere è il piano straordinario varato in
conseguenza dell’emergenza sanitaria che consente alle attività commerciali di
occupazione del suolo pubblico a titolo gratuito con semplice comunicazione. Tale
piano straordinario già oggi limitato alle sole attività di somministrazione risulta al
momento prorogato fino al primo maggio 2021. Analogamente con la conclusione
dell’emergenza sanitaria è auspicabile che possa tornare disponibile, nei prossimi mesi,
il parcheggio in struttura del Quinto Padiglione di Torino Esposizione sull’area di viale
Medaglie d’Oro attualmente occupato dall’ospedale Covid allestito dalla Protezione
Civile. Si fa presente infine che gli interventi di pedonalizzazione attuati nei mesi scorsi
hanno comportato una perdita di posti auto pari a circa 65 unità, di cui 40 in via
definitiva in corso Marconi e via Principe Tommaso e circa 25 pedonalizzazioni ancora
in fase sperimentale in via Lombroso e via Borgazzi.

FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Grazie, Assessore Unia. La parola alla Consigliera Scanderebech.

SCANDEREBECH Federica
Sì, ma grazie, Presidente, e grazie all’Assessore per la risposta. Chiedo chiaramente di
avere la risposta scritta che stava argomentando l’Assessore per analizzarla più nello
specifico. Guardi, Assessore, io ho fatto, chiaramente per prepararmi a questa
interpellanza, un sopralluogo nel weekend, ho ascoltato alcuni ristoratori e alcuni
residenti, le voglio denunciare quello che sta accadendo, perché, in maniera propositiva,
facciamo ancora in tempo ad agire e a migliorare la situazione. Intanto lo Starter Kit,
che è in via di consegna, sta avendo modalità di consegna diverse da quelle inizialmente
previste e, ad esempio, viene lasciato, qualora nei condomini qualcuno apra, davanti allo
zerbino di casa senza neanche un preavviso, senza una comunicazione e senza interagire
con i diretti residenti. Quindi, questa comunicazione che lei cita, come risposta del
primo punto, non sta effettivamente avvenendo nel concreto. La mia preoccupazione
nasce dal momento in cui in altre zone della città abbiamo visto quali sono state le
conseguenze negative dell’installazione di queste ecoisole. In che cosa sono negative?
Quali sono le conseguenze negative? La prima conseguenza negativa è che spesso
questi cassonetti non vengono aperti perché non funzionano con il kit che viene
consegnato per aprire il cassonetto e quindi qua ne nasce un problema successivo
dell’abbandono dei rifiuti davanti ai cassonetti. Andando in altre zone della città,
sempre nel weekend ho fatto un sopralluogo e ho scattato qualche fotografia, quindi
sono assolutamente preoccupata nel merito di quello che può succedere, perché chi non
ha ricevuto il kit purtroppo si trova a doverlo ritirare in via Zino Zini, che comunque
non è dietro l’angolo, non è stato messo un punto di raccolta in cui nella zona si può
andare nella Circoscrizione, piuttosto che in un locale comunale della zona, piuttosto
che da qualche parte vicino, e non mi vedo l’anziano che prende e attraversa un pezzo di
città per andare in via Zino Zini a ritirare il kit che non gli è stato consegnato, perché
non è stato trovato a casa o perché per vari motivi non ha capito, eccetera, eccetera,
eccetera. Quindi, questo è un problema, secondo me, che tra l’altro anche in
Circoscrizione alcuni Consiglieri di Circoscrizione, tra l’altro non della mia parte
politica, ma giustamente hanno sollevato il problema. Quindi, questo è un problema che
esiste e secondo me noi, come Comune, dobbiamo impegnarci a dare una risposta.
Un altro problema che esiste è quello del posizionamento. Abbiamo visto come la
condivisione non è stata fatta con molti negozianti, e molti negozianti stanno
denunciando la copertura totale che hanno di visibilità del loro negozio per via di queste
ecoisole. Mi hanno fatto una battuta nei giorni scorsi, mi han detto: “Ma un’auto
posteggiata non copre nella stessa maniera?”. No, perché il cassonetto comunque è
molto più alto, è molto impattante, è molto più largo, e comunque un’auto non viene poi
purtroppo usata, come spesso accade, nei confronti delle ecoisole per gettare rifiuti a
fianco. Altra situazione è il fatto, appunto, che venga previsto questo foro aperto.
Allora, io sono preoccupata per questo motivo, perché, se prima chiaramente i
cassonetti erano di controllo del singolo gestore, del singolo ristoratore, e quindi
chiaramente il vetro veniva raccolto in maniera diversa dal ristoratore, adesso quasi
incentiviamo il fatto che si possa andare direttamente a gettare il vetro nelle zone della
movida, creando anche comunque una certa rumorosità. Questa rumorosità prima però
non accadeva nella stessa maniera, era ben diverso il sistema, perché, appunto, cioè, non
veniva quasi invogliato il cittadino fruitore della movida a gettare la bottiglia di vetro
direttamente dal cassonetto lasciato aperto. Questo potrebbe essere un problema nelle
zone della città dove vi è una forte concentrazione di movida, quale è San Salvario,
premettendo che in una zona come San Salvario la vendita del vetro ad una certa ora è
addirittura non consentita, normata da ordinanze del Comune e quindi praticamente, a
mio avviso, stiamo anche svolgendo, come dire, una forma di non contrastare questo
abusivismo di vendita di vetro. Noi praticamente stiamo quasi dicendo: “Succede”,
allora prendiamo dei provvedimenti diversi e magari il contenitore di vetro con il foro
aperto potrebbe essere una risoluzione del problema. No, io chiedo che vengano
incentivati più controlli, vengano fatti più controlli, vengano fatte più sanzioni per chi
negli orari fuori da quello che è consentito, e quindi tutti i vari Minimarket, fatemelo
dire, i vari Bangladesh che vendono il vetro - e lo sappiamo perfettamente - e
continuano a farlo, a fronte dei tanti, invece, ristoratori che rientrano nella normativa e
la rispettano. Quindi, secondo me, noi in questo momento dobbiamo dare
propositivamente un segnale al quartiere, un segnale al quartiere che, come avete
ricordato, dei 65 posteggi in meno derivanti dalla mobilità dolce, dagli altri 40
posteggi…

FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Concluda, gentilmente.

SCANDEREBECH Federica
Sì, mi scusi, Presidente. Dagli altri posteggi che vengono poi tolti viene messo
veramente in difficoltà. Quindi io, Presidente e Assessore, siccome ho terminato il
tempo volevo approfondire ancora di più..., tra l’altro l’Associazione dei residenti e dei
commercianti di via Baretti ha chiesto di essere audito in Commissione, io manderò la
mail per svolgere poi tutto il dibattito in Commissione e avere più tempo per affrontarlo.
Grazie, Presidente, e grazie, Assessore.

FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Sì, grazie, Consigliera Scanderebech.
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