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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 15 Febbraio 2021 ore 13,00
Paragrafo n. 15

Comunicazioni della Sindaca su “Sgombero dei senza fissa dimora”.
Interventi
ARTESIO Eleonora
Grazie. Non mi stupisce che la Sindaca abbia impiegato gran parte del suo intervento a
rispondere alla seconda richiesta di comunicazioni, essendo quella mia e del collega
Tresso assolutamente simili. Io conosco la sensibilità del Presidente della
IV Commissione e anche la completezza con la quale organizza gli appuntamenti della
Commissione, e sono certa che avremo modo di approfondire quello che la Sindaca ha
chiamato “Piano di trasformazione dei servizi per adulti in difficoltà”. Esprimo, quindi,
qui soltanto un giudizio sintetico: se la Prefettura ha ritenuto di rendersi regista di una
funzione di coordinamento, dalla quale ha emanato indicazioni di soluzioni abitative di
piccole e medie dimensioni e interventi di accompagnamento individuale delle
situazioni più gravi; se la Curia ha ritenuto di istituire un coordinamento delle
associazioni di Terzo Settore e di volontariato, segnalando l’opportunità di ampliare le
opportunità diurne, l’articolazione dei servizi e l’affiancamento professionale e di
relazione di aiuto, e ancora ieri ha attivato addirittura l’apertura di proprie stanze
all’accoglienza dei senza fissa dimora, questo platealmente dimostra che
l’organizzazione che l’Amministrazione comunale ha messo in campo, seppure in una
logica di convenzioni con soggetti terzi, non era evidentemente adeguata alla necessità.
Ma rimanderò alla Commissione questi approfondimenti. Sono invece molto
insoddisfatta della risposta data alle puntuali richieste che avevamo mosso.
Relativamente all’operazione che chiamo “di allontanamento” delle persone senza fissa
dimora del 4 ultimo scorso, le questioni che sono state restituite riguardano un’iniziativa
del Servizio del Corpo di Polizia Municipale, Sezione 1 Centro Crocetta, quindi
immagino che il nostro interlocutore per approfondire sarà il Comandante della Sezione
Centro Crocetta; deduco che abbia agito senza input del Comandante della Polizia
Municipale; deduco che abbia agito senza input della Sindaca, perché l’unico
riferimento che viene qui richiamato è esattamente questo.
Quella relazione di servizio, che è intestata sotto il titolo “Sanificazione e igiene”, volta
alla tutela della salute dei residenti e di chi temporaneamente vi staziona, sarebbe stata
condotta, in base a quello che ci ha detto la Sindaca, su richiesta - e qui chiederò di
avere l’accesso agli atti - della corrispondente Sezione Locale di via Verdi della
Questura. La Questura ha pubblicamente detto di aver gradito l’affiancamento della
Polizia Municipale, ma che la sua operazione riguardava solo atti di Polizia di
identificazione, non l’allontanamento delle persone, non gli interventi di sanificazione.
Allora, qui bisogna essere chiari: quando c’è un atto di Polizia, esistono determinate
procedure; la Sindaca ci ha detto lunedì scorso che non avrebbe - e io ho apprezzato -
mai attuato il Daspo urbano, ma il Daspo urbano prevede almeno un’anticipazione
dell’informazione agli interessati 48 ore prima, qui non sappiamo chi ha avviato
l’iniziativa, se non la Sezione 1 Centro Crocetta, sulla base di una telefonata. Quindi,
apprendiamo di un’iniziativa genericamente di sanificazione, la cui titolarità è rinviata
ad un livello circoscrizionale, il quale opera sulla base di una telefonata. Mi pare che,
dal punto di vista del diritto, la certezza dell’operazione non sussista.
Ci viene detto che le persone sono state invitate - e AMIAT svolgeva supporto soltanto
in questo - a consegnare ciò che comunque avrebbero distrutto e a conservare ciò che
era loro caro e loro utile, quindi devo dedurre che la persona che ha dichiarato di avere
in questo conferito - non voglio qui dire, perché non ho gli elementi - volontariamente
le...

ARTESIO Eleonora
Sto finendo, ...le proprie medicine, abbia ritenuto che le medicine non fossero un bene
essenziale. Qui è mancata una certezza formale. Perché insisto? Perché credo che
quando si ragiona - e in questo Consiglio ricorre spesso - sul rispetto delle regole,
legalità eccetera, la prima legalità debba essere quella dello Stato, tanto più forte quanto
più i soggetti verso i quali ci si rivolge sono soggetti fragili, che hanno già perso il
diritto al lavoro e il diritto alla casa. Io chiederò l’accesso agli atti e procederò per tutte
le vie formali, istituzionali e giuridiche per approfondire la procedura adottata.

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