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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 15 Febbraio 2021 ore 13,00
Paragrafo n. 15

Comunicazioni della Sindaca su “Sgombero dei senza fissa dimora”.
Interventi
APPENDINO Chiara (Sindaca)
Sì, grazie Presidente. Cercherò di rispondere alle varie osservazioni che sono state poste
nelle richieste di comunicazioni, consapevoli del fatto che la scorsa settimana in realtà
c’è stata una Commissione Consiliare, e ringrazio il Presidente Versaci, durante la quale
sia la Vicesindaca Schellino, sia l’Assessore Unia hanno, come dire, spiegato le
questioni, mi pare che ci sia stato anche un acceso dibattito in merito. Torno quindi ad
inquadrare quello che è accaduto, e per farlo utilizzo come fonte un comunicato stampa
che è stato fatto in seguito a un Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica che si
è…, come ormai sanno credo tutti i Consiglieri e le Consigliere, che si è tenuto la scorsa
settimana presso la Prefettura di Torino a cui ho partecipato io, la Vicesindaca,
l’Arcivescovo, i vertici provinciali delle Forze dell’Ordine, e in questa sede abbiamo
esaminato la situazione delle persone senza dimora e l’efficacia di quelli che sono i
modelli organizzativi della rete pubblica, ed evidentemente anche del privato sociale
che quotidianamente si occupano del tema offrendo assistenza e mettendo a
disposizione degli homeless servizi di accoglienza in strutture protette. Tra l’altro, come
è stato più volte detto, questi servizi sono stati potenziati e rimodulati, torno su questo
perché una delle due richieste di comunicazioni che è pervenuta questa mattina chiede
nuovamente, sostanzialmente, di capire che cosa sta facendo la Città su un tema che
riguarda appunto gli homeless. Il sistema dei servizi che ha la Città in piedi, e peraltro è
stato appunto rafforzato fin dalle prime fasi dell’emergenza sanitaria, vede un piano di
trasformazione della rete dei servizi e degli interventi rivolti alle persone senza dimora
per cercare di assicurare accoglienza e tutela anche in un periodo particolare come
quello che stiamo vivendo dell’emergenza sanitaria. Come è stato già reso noto, i posti
dedicati, sostanzialmente, la disponibilità di accoglienza per le persone senza dimora in
condizioni di elevata fragilità supera i mille posti, sono 800 di prima accoglienza e 200
di soluzioni abitative a progetto. Grazie al percorso che è stato fatto dalla Città e
insieme al Terzo Settore, affidamenti e concessione di servizi, co-progettazione
nell’ambito del piano sociale, si è costruito un nuovo assetto del sistema che,
ovviamente, ha come obiettivo quello di aumentare e rendere più efficaci gli strumenti
che abbiamo per aiutare le persone che sono in condizioni di grave marginalità adulta e
senza dimora. Sono state fatte tutta una serie di attività di potenziamento, come ad
esempio l’apertura di 24 ore, tutti i giorni dell’anno, delle case di ospitalità
dell’Amministrazione Comunale e per il periodo invernale di altre case di ospitalità; la
possibilità per gli ospiti, di permanenza per più tempo nella stessa casa, l’aumento delle
misure di prevenzione e tutela sanitaria, assicurando procedure di ingresso e di
tamponamento, distanziamento, DPI, anche di questo si è discusso più volte e in
particolare durante la fase emergenziale, la prima fase emergenziale dell’emergenza
sanitaria; l’incremento del numero delle strutture di accoglienza attivate, in
collaborazione con il Terzo Settore. Poi si è lavorato... quindi, questa è la parte di
accoglienza, poi c’è il potenziamento dei Servizi di prossimità e di primo contatto,
quindi l’attivazione di un polo di accesso unificato ai cittadini dedicato ad accogliere le
persone senza dimora, conoscerle e orientarle rispetto alla rete dei servizi cittadini e a
predisporre interventi e percorsi di inclusione; il rafforzamento dei Servizi di Strada
diurni e notturni, che hanno il compito di monitorare e intercettare tempestivamente le
nuove situazioni di fragilità; e poi abbiamo un altro asse che riguarda invece lo sviluppo
dei progetti di autonomia abitativa e sociale. Quindi abbiamo: il potenziamento
dell’accoglienza, il potenziamento dei servizi di prossimità e di primo contatto, e quello
che riguarda invece lo sviluppo dei progetti di autonomia abitativa e sociale, e qui
abbiamo, come è stato già raccontato sicuramente dalla Vicesindaca Schellino, la messa
a sistema del servizio Housing First, l’incremento di opportunità abitative e di
autonomia assicurate dal Terzo Settore nell’ambito del Piano di Inclusione nella Città e
tutta un’altra serie di interventi. Quindi abbiamo, sostanzialmente, un po’ meno di
9 milioni di euro, che è la spesa della Città, divisi su Prossimità e Salute, che sono i
servizi rivolti a facilitare il contatto e l’ingresso nel sistema di aiuto, che sono circa
700.000 euro; l’accoglienza, che riguarda invece le strutture collettive di ospitalità che
sono 5,4 milioni; l’inclusione abitativa, che sono i progetti di inserimento abitativi, che
sono circa 1,5 milioni, e poi abbiamo quasi un milione, un pochino meno di un milione,
per il sostegno alimentare e di inclusione, quindi mense benefiche, progetti di sostegno
alimentare e l’inserimento sociale e lavorativo. Perché dico questo? Ovviamente, in
parte, per rispondere in particolare alla richiesta che è pervenuta questa mattina e di cui
stiamo discutendo in modo congiunto, ma anche perché nell’ambito del Tavolo che si è
aperto insieme al Prefetto e alla Vicesindaca, e in particolare all’Arcivescovo, che
ringrazio, si è deciso di, come dire, operare tramite... insieme anche alle associazioni, a
tutto questo mondo che lavora per la Città, con la Città, ovviamente, per quanto riguarda
le persone più fragili e le marginalità, per cercare di vedere se questo modello - e su
questo noi, ovviamente, siamo assolutamente disponibili e pronti - sia possibile, anche
alla luce dell’emergenza, intervenire rafforzando e migliorando, adottando, come
metodo, il metodo del Tavolo di co-progettazione della Città, che è stato adottato per il
Piano di Inclusione Sociale, dove già partecipano, sostanzialmente, questi soggetti che
nell’ambito, appunto, delle politiche attuate dalla Città, vengono in qualche modo
coordinate e in realtà co-progettate. Quindi, la settimana scorsa c’è stato questo primo
incontro, si è fatto, sostanzialmente, il punto, questo per quanto riguarda in particolare i
servizi, appunto, legati al sociale e nei prossimi giorni ci saranno ulteriori incontri e
l’obiettivo è, quindi, per riassumere…, ovviamente, tra l’altro abbiamo anche alcuni di
questi... come dire, contratti che sono in scadenza nel periodo di marzo-aprile, quindi,
mantenendo comunque le risorse che ci sono a disposizione e sperando che possano
arrivare anche interventi governativi a supporto delle risorse che la Città già mette
nell’ambito della rete, l’obiettivo è valutare se ci sono dei modelli che possono essere
migliorati e in tal senso procedere utilizzando questo metodo di co-progettazione, che
dal nostro punto di vista è stato efficace in altre situazioni già, appunto, in passato.
Aggiungo, sempre per rispondere alle interpellanze di questa mattina… alle
comunicazioni pervenute questa mattina, che… ed è l’unico aggiornamento rispetto alla
Commissione di giovedì scorso, che per fronteggiare il freddo previsto in queste notti,
in particolare mi riferisco a quelle scorse, come misura straordinaria da sabato a Torino,
con la collaborazione della Protezione Civile che ringrazio, sono state montate tre tende
per avere posti aggiuntivi nella struttura di accoglienza di via Traves, dove sia nella
notte di venerdì e sia sabato sono rimasti a disposizione posti liberi. Anche nei dormitori
ci sono ancora posti disponibili e quindi continuerà l’impegno della Città per convincere
le persone ad intraprendere percorsi di autonomia. Dalla struttura di via Traves che, si
ricorda, è un sito di emergenza umanitaria dove si può entrare anche senza documenti,
oltre 30 persone sono uscite in questi mesi per essere inserite in dormitori e riprendere
così un cammino di uscita dalla marginalità estrema.
Per quanto riguarda invece i deceduti, di cui è stato chiesto un riferimento, sempre nelle
ultime richieste di comunicazioni di questa mattina, do lettura di quanto mi è stato
comunicato dai Servizi che sostanzialmente operano sul territorio: “il primo caso era
conosciuto da tempo dai Servizi e non aveva, dalle interlocuzioni che sono state… che
si sono avute, non ha mai accettato percorsi di inserimento e la stessa notte del decesso
era stato avvicinato per convincerlo ad andare in ospedale o almeno in un dormitorio,
ma si era rifiutato in quella sede. Il secondo invece non era conosciuto dai Servizi, né, a
quanto ci consta, da altre Associazioni caritatevoli della rete che collabora con la Città.
Un nome simile, ma non certo, in quanto questa persona… ma non certo in quanto
questa persona dava spesso generalità false, risulterebbe dagli archivi della BOA e
corrisponderebbe ad una persona che ha cercato rifugio qualche settimana fa, ma solo
per un (incomprensibile) per poi andarsene”. Ovviamente, queste sono le uniche
informazioni che abbiamo ad oggi che sono pervenute dai Servizi, e vista la richiesta di
comunicazioni, do al Consiglio.
Quindi, per chiudere la prima parte di risposta, sostanzialmente, per quanto concerne
l’attività che riguarda tutta la rete del Sociale, l’obiettivo è di andare avanti con il
modello di co-progettazione, valutare insieme a tutti i soggetti la possibilità di avere
migliorie, ricercare risorse aggiuntive che possono essere stanziate in aggiunta agli
8 milioni e io penso che, da questo punto di vista, se, ovviamente, il Consiglio è
d’accordo e il Presidente Versaci è a disposizione, potrebbe essere utile che la
Commissione continui il lavoro iniziato la scorsa settimana proprio approfondendo e
valutando possibili migliorie, anche alla luce del lavoro di confronto che verrà fatto,
peraltro coinvolgendo le Associazioni stesse proprio nell’ottica della co-progettazione.
Per quanto riguarda, invece, la seconda parte delle richieste di comunicazioni, in
particolare quella che riguarda la Polizia Municipale, ricordo, come è stato già fatto
nella Commissione Consiliare da parte dell’Assessore Unia, che ringrazio, che
nell’ambito anche, insomma, del Comitato per l’Ordine Pubblico e la Sicurezza, è stato
evidenziato come da tempo con cadenza settimanale vengano svolti interventi di pulizia
e sanificazione dei luoghi dove stazionano i senza dimora nell’interesse dell’igiene
pubblica e delle stesse persone che abitualmente dormono in quegli spazi. “In
concomitanza...”, anche qui sto leggendo ufficialmente quanto, appunto, comunicato dal
(audio disturbato) Comitato per l’Ordine Pubblico e la Sicurezza: “In concomitanza con
una di queste operazioni di sanificazione periodica, la Polizia di Stato supportata dalla
Polizia Locale ha effettuato un servizio di controllo di alcune persone che stazionano
abitualmente nel cuore della città, a fronte di specifici esposti di residenti e
commercianti, riscontrando la presenza di alcuni pluripregiudicati italiani e stranieri
dediti ad attività illecite che sono stati allontanati e segnalati alla autorità giudiziaria”.
L’unica cosa che posso aggiungere rispetto a questa comunicazione che era stata già
fatta, penso fosse la Consigliera Artesio che avesse chiesto ulteriori riferimenti, è la
relazione di servizio per l’intervento che è stato fatto, appunto, in quella giornata che mi
è arrivata, ovviamente, dalla Sezione Circoscrizionale 1 - Centro Crocetta, in cui
sostanzialmente viene raccontato, poi ovviamente all’atto si può fare tranquillamente
accesso: “Che il giorno 4 gennaio alle ore 08.00 su richiesta del Commissariato di
Polizia di Stato di via Verdi, effettuato alcuni giorni prima telefonicamente dal
Responsabile del controllo del territorio e a seguito di numerosi esposti pervenuti, il
sottoscritto unitamente ad alcune pattuglie del Comparto Decoro si recava in via
Cernaia (incomprensibile) per effettuare un controllo dei senza fissa dimora presenti sul
posto. Preciso che tale sito è stato più volte oggetto di reclami (incomprensibile)
pervenuti anche al nostro Comando. La Polizia mi richiedeva anche di prendere accordi
con AMIAT per l’eventuale pulizia del sito. Sul posto erano presenti alcune pattuglie in
borghese della Polizia di Stato e altre pattuglie in divisa del Reparto di Prevenzione
Crimine della Questura. Iniziavamo, quindi, l’intervento in via Cernaia, sul posto vi
erano due senza fissa dimora extracomunitari, di cui uno regolare sul territorio che si
allontanava abbandonando vari rifiuti sul posto ed uno che veniva accompagnato dalla
Polizia in Questura per verificare la regolarità sul territorio nazionale portandosi al
seguito tutti gli effetti personali. Rimanevano sul posto parecchi rifiuti che venivano
conferiti da AMIAT in discarica. Quindi, viste le condizioni igieniche precarie del sito
dovute alla presenza di urina, si procedeva con il lavaggio del sito. Terminato
l’intervento, ci spostavamo in altri siti oggetto di reclamo, sia del Commissariato ma
anche (incomprensibile) quale corso Vinzaglio n. 5, dove veniva identificato un senza
fissa dimora; piazza Castello in via Viotti. Qui vi erano sei persone senza fissa dimora,
la Polizia procedeva alla loro identificazione accompagnandone uno per
l’identificazione. Sul posto vi erano vari cartoni sporchi, rifiuti di vario genere che gli
stessi senza fissa dimora conferivano all’AMIAT, trattenendo solo quello che
ritenevano opportuno. Si precisa che non è stato buttato nulla, se non su esplicita
indicazione dei senza fissa dimora, questa è la procedura adottata solitamente dal
personale operante, nella fattispecie vengono conferiti solo i rifiuti ed i cartoni sporchi
che gli stessi senza fissa dimora lasciano sul posto”. Questa è la relazione... siccome ho
visto che nella richiesta di comunicazioni mi aveva chiesto quale fosse il ruolo della
Polizia Locale, mi sembrava opportuno, appunto, leggere la relazione che credo che sia
il documento più ufficiale che abbiamo, e anche più dettagliato rispetto a quella singola
operazione di cui si è chiesto comunicazioni nella…, appunto, nella richiesta di oggi.
Quindi chiuderei cercando di riassumere perché le richieste erano tante, da un lato,
appunto, c’è un lavoro che si sta portando avanti, ovviamente la regia è della
Vicesindaca, che ringrazio rispetto a questo tema di co-progettazione, facendo anche...
interloquendo e valutando se è possibile migliorare i nostri interventi, lato ovviamente
servizi, nell’ottica di arrivare sempre a cercare di costruire percorsi di autonomia, e su
questo speriamo anche che il nuovo Governo…, avevamo chiesto già alla Ministra
Bonetti insieme al Prefetto di valutare un nostro progetto, la Ministra è stata confermata
e quindi procederemo nuovamente a un incontro per ottenere da un lato risorse
maggiori, evidentemente, ma anche un maggior coordinamento di una serie di
interventi. Per quanto riguarda invece i casi specifici credo di aver dato risposta e penso
potrebbe essere utile, signor Presidente, poi, ovviamente, saranno i Consiglieri e le
Consigliere a decidere, che la Commissione, la IV in particolare, titolata sul tema possa
procedere anche nelle prossime settimane seguendo passo dopo passo il lavoro che verrà
fatto insieme al signor Prefetto, ovviamente, all’Arcivescovo, coordinato dalla
Vicesindaca. Grazie, mi scuso se sono stata un po’ lunga.

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