Interventi |
APPENDINO Chiara (Sindaca) Sì, grazie Presidente. Cercherò di rispondere alle varie osservazioni che sono state poste nelle richieste di comunicazioni, consapevoli del fatto che la scorsa settimana in realtà c’è stata una Commissione Consiliare, e ringrazio il Presidente Versaci, durante la quale sia la Vicesindaca Schellino, sia l’Assessore Unia hanno, come dire, spiegato le questioni, mi pare che ci sia stato anche un acceso dibattito in merito. Torno quindi ad inquadrare quello che è accaduto, e per farlo utilizzo come fonte un comunicato stampa che è stato fatto in seguito a un Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica che si è…, come ormai sanno credo tutti i Consiglieri e le Consigliere, che si è tenuto la scorsa settimana presso la Prefettura di Torino a cui ho partecipato io, la Vicesindaca, l’Arcivescovo, i vertici provinciali delle Forze dell’Ordine, e in questa sede abbiamo esaminato la situazione delle persone senza dimora e l’efficacia di quelli che sono i modelli organizzativi della rete pubblica, ed evidentemente anche del privato sociale che quotidianamente si occupano del tema offrendo assistenza e mettendo a disposizione degli homeless servizi di accoglienza in strutture protette. Tra l’altro, come è stato più volte detto, questi servizi sono stati potenziati e rimodulati, torno su questo perché una delle due richieste di comunicazioni che è pervenuta questa mattina chiede nuovamente, sostanzialmente, di capire che cosa sta facendo la Città su un tema che riguarda appunto gli homeless. Il sistema dei servizi che ha la Città in piedi, e peraltro è stato appunto rafforzato fin dalle prime fasi dell’emergenza sanitaria, vede un piano di trasformazione della rete dei servizi e degli interventi rivolti alle persone senza dimora per cercare di assicurare accoglienza e tutela anche in un periodo particolare come quello che stiamo vivendo dell’emergenza sanitaria. Come è stato già reso noto, i posti dedicati, sostanzialmente, la disponibilità di accoglienza per le persone senza dimora in condizioni di elevata fragilità supera i mille posti, sono 800 di prima accoglienza e 200 di soluzioni abitative a progetto. Grazie al percorso che è stato fatto dalla Città e insieme al Terzo Settore, affidamenti e concessione di servizi, co-progettazione nell’ambito del piano sociale, si è costruito un nuovo assetto del sistema che, ovviamente, ha come obiettivo quello di aumentare e rendere più efficaci gli strumenti che abbiamo per aiutare le persone che sono in condizioni di grave marginalità adulta e senza dimora. Sono state fatte tutta una serie di attività di potenziamento, come ad esempio l’apertura di 24 ore, tutti i giorni dell’anno, delle case di ospitalità dell’Amministrazione Comunale e per il periodo invernale di altre case di ospitalità; la possibilità per gli ospiti, di permanenza per più tempo nella stessa casa, l’aumento delle misure di prevenzione e tutela sanitaria, assicurando procedure di ingresso e di tamponamento, distanziamento, DPI, anche di questo si è discusso più volte e in particolare durante la fase emergenziale, la prima fase emergenziale dell’emergenza sanitaria; l’incremento del numero delle strutture di accoglienza attivate, in collaborazione con il Terzo Settore. Poi si è lavorato... quindi, questa è la parte di accoglienza, poi c’è il potenziamento dei Servizi di prossimità e di primo contatto, quindi l’attivazione di un polo di accesso unificato ai cittadini dedicato ad accogliere le persone senza dimora, conoscerle e orientarle rispetto alla rete dei servizi cittadini e a predisporre interventi e percorsi di inclusione; il rafforzamento dei Servizi di Strada diurni e notturni, che hanno il compito di monitorare e intercettare tempestivamente le nuove situazioni di fragilità; e poi abbiamo un altro asse che riguarda invece lo sviluppo dei progetti di autonomia abitativa e sociale. Quindi abbiamo: il potenziamento dell’accoglienza, il potenziamento dei servizi di prossimità e di primo contatto, e quello che riguarda invece lo sviluppo dei progetti di autonomia abitativa e sociale, e qui abbiamo, come è stato già raccontato sicuramente dalla Vicesindaca Schellino, la messa a sistema del servizio Housing First, l’incremento di opportunità abitative e di autonomia assicurate dal Terzo Settore nell’ambito del Piano di Inclusione nella Città e tutta un’altra serie di interventi. Quindi abbiamo, sostanzialmente, un po’ meno di 9 milioni di euro, che è la spesa della Città, divisi su Prossimità e Salute, che sono i servizi rivolti a facilitare il contatto e l’ingresso nel sistema di aiuto, che sono circa 700.000 euro; l’accoglienza, che riguarda invece le strutture collettive di ospitalità che sono 5,4 milioni; l’inclusione abitativa, che sono i progetti di inserimento abitativi, che sono circa 1,5 milioni, e poi abbiamo quasi un milione, un pochino meno di un milione, per il sostegno alimentare e di inclusione, quindi mense benefiche, progetti di sostegno alimentare e l’inserimento sociale e lavorativo. Perché dico questo? Ovviamente, in parte, per rispondere in particolare alla richiesta che è pervenuta questa mattina e di cui stiamo discutendo in modo congiunto, ma anche perché nell’ambito del Tavolo che si è aperto insieme al Prefetto e alla Vicesindaca, e in particolare all’Arcivescovo, che ringrazio, si è deciso di, come dire, operare tramite... insieme anche alle associazioni, a tutto questo mondo che lavora per la Città, con la Città, ovviamente, per quanto riguarda le persone più fragili e le marginalità, per cercare di vedere se questo modello - e su questo noi, ovviamente, siamo assolutamente disponibili e pronti - sia possibile, anche alla luce dell’emergenza, intervenire rafforzando e migliorando, adottando, come metodo, il metodo del Tavolo di co-progettazione della Città, che è stato adottato per il Piano di Inclusione Sociale, dove già partecipano, sostanzialmente, questi soggetti che nell’ambito, appunto, delle politiche attuate dalla Città, vengono in qualche modo coordinate e in realtà co-progettate. Quindi, la settimana scorsa c’è stato questo primo incontro, si è fatto, sostanzialmente, il punto, questo per quanto riguarda in particolare i servizi, appunto, legati al sociale e nei prossimi giorni ci saranno ulteriori incontri e l’obiettivo è, quindi, per riassumere…, ovviamente, tra l’altro abbiamo anche alcuni di questi... come dire, contratti che sono in scadenza nel periodo di marzo-aprile, quindi, mantenendo comunque le risorse che ci sono a disposizione e sperando che possano arrivare anche interventi governativi a supporto delle risorse che la Città già mette nell’ambito della rete, l’obiettivo è valutare se ci sono dei modelli che possono essere migliorati e in tal senso procedere utilizzando questo metodo di co-progettazione, che dal nostro punto di vista è stato efficace in altre situazioni già, appunto, in passato. Aggiungo, sempre per rispondere alle interpellanze di questa mattina… alle comunicazioni pervenute questa mattina, che… ed è l’unico aggiornamento rispetto alla Commissione di giovedì scorso, che per fronteggiare il freddo previsto in queste notti, in particolare mi riferisco a quelle scorse, come misura straordinaria da sabato a Torino, con la collaborazione della Protezione Civile che ringrazio, sono state montate tre tende per avere posti aggiuntivi nella struttura di accoglienza di via Traves, dove sia nella notte di venerdì e sia sabato sono rimasti a disposizione posti liberi. Anche nei dormitori ci sono ancora posti disponibili e quindi continuerà l’impegno della Città per convincere le persone ad intraprendere percorsi di autonomia. Dalla struttura di via Traves che, si ricorda, è un sito di emergenza umanitaria dove si può entrare anche senza documenti, oltre 30 persone sono uscite in questi mesi per essere inserite in dormitori e riprendere così un cammino di uscita dalla marginalità estrema. Per quanto riguarda invece i deceduti, di cui è stato chiesto un riferimento, sempre nelle ultime richieste di comunicazioni di questa mattina, do lettura di quanto mi è stato comunicato dai Servizi che sostanzialmente operano sul territorio: “il primo caso era conosciuto da tempo dai Servizi e non aveva, dalle interlocuzioni che sono state… che si sono avute, non ha mai accettato percorsi di inserimento e la stessa notte del decesso era stato avvicinato per convincerlo ad andare in ospedale o almeno in un dormitorio, ma si era rifiutato in quella sede. Il secondo invece non era conosciuto dai Servizi, né, a quanto ci consta, da altre Associazioni caritatevoli della rete che collabora con la Città. Un nome simile, ma non certo, in quanto questa persona… ma non certo in quanto questa persona dava spesso generalità false, risulterebbe dagli archivi della BOA e corrisponderebbe ad una persona che ha cercato rifugio qualche settimana fa, ma solo per un (incomprensibile) per poi andarsene”. Ovviamente, queste sono le uniche informazioni che abbiamo ad oggi che sono pervenute dai Servizi, e vista la richiesta di comunicazioni, do al Consiglio. Quindi, per chiudere la prima parte di risposta, sostanzialmente, per quanto concerne l’attività che riguarda tutta la rete del Sociale, l’obiettivo è di andare avanti con il modello di co-progettazione, valutare insieme a tutti i soggetti la possibilità di avere migliorie, ricercare risorse aggiuntive che possono essere stanziate in aggiunta agli 8 milioni e io penso che, da questo punto di vista, se, ovviamente, il Consiglio è d’accordo e il Presidente Versaci è a disposizione, potrebbe essere utile che la Commissione continui il lavoro iniziato la scorsa settimana proprio approfondendo e valutando possibili migliorie, anche alla luce del lavoro di confronto che verrà fatto, peraltro coinvolgendo le Associazioni stesse proprio nell’ottica della co-progettazione. Per quanto riguarda, invece, la seconda parte delle richieste di comunicazioni, in particolare quella che riguarda la Polizia Municipale, ricordo, come è stato già fatto nella Commissione Consiliare da parte dell’Assessore Unia, che ringrazio, che nell’ambito anche, insomma, del Comitato per l’Ordine Pubblico e la Sicurezza, è stato evidenziato come da tempo con cadenza settimanale vengano svolti interventi di pulizia e sanificazione dei luoghi dove stazionano i senza dimora nell’interesse dell’igiene pubblica e delle stesse persone che abitualmente dormono in quegli spazi. “In concomitanza...”, anche qui sto leggendo ufficialmente quanto, appunto, comunicato dal (audio disturbato) Comitato per l’Ordine Pubblico e la Sicurezza: “In concomitanza con una di queste operazioni di sanificazione periodica, la Polizia di Stato supportata dalla Polizia Locale ha effettuato un servizio di controllo di alcune persone che stazionano abitualmente nel cuore della città, a fronte di specifici esposti di residenti e commercianti, riscontrando la presenza di alcuni pluripregiudicati italiani e stranieri dediti ad attività illecite che sono stati allontanati e segnalati alla autorità giudiziaria”. L’unica cosa che posso aggiungere rispetto a questa comunicazione che era stata già fatta, penso fosse la Consigliera Artesio che avesse chiesto ulteriori riferimenti, è la relazione di servizio per l’intervento che è stato fatto, appunto, in quella giornata che mi è arrivata, ovviamente, dalla Sezione Circoscrizionale 1 - Centro Crocetta, in cui sostanzialmente viene raccontato, poi ovviamente all’atto si può fare tranquillamente accesso: “Che il giorno 4 gennaio alle ore 08.00 su richiesta del Commissariato di Polizia di Stato di via Verdi, effettuato alcuni giorni prima telefonicamente dal Responsabile del controllo del territorio e a seguito di numerosi esposti pervenuti, il sottoscritto unitamente ad alcune pattuglie del Comparto Decoro si recava in via Cernaia (incomprensibile) per effettuare un controllo dei senza fissa dimora presenti sul posto. Preciso che tale sito è stato più volte oggetto di reclami (incomprensibile) pervenuti anche al nostro Comando. La Polizia mi richiedeva anche di prendere accordi con AMIAT per l’eventuale pulizia del sito. Sul posto erano presenti alcune pattuglie in borghese della Polizia di Stato e altre pattuglie in divisa del Reparto di Prevenzione Crimine della Questura. Iniziavamo, quindi, l’intervento in via Cernaia, sul posto vi erano due senza fissa dimora extracomunitari, di cui uno regolare sul territorio che si allontanava abbandonando vari rifiuti sul posto ed uno che veniva accompagnato dalla Polizia in Questura per verificare la regolarità sul territorio nazionale portandosi al seguito tutti gli effetti personali. Rimanevano sul posto parecchi rifiuti che venivano conferiti da AMIAT in discarica. Quindi, viste le condizioni igieniche precarie del sito dovute alla presenza di urina, si procedeva con il lavaggio del sito. Terminato l’intervento, ci spostavamo in altri siti oggetto di reclamo, sia del Commissariato ma anche (incomprensibile) quale corso Vinzaglio n. 5, dove veniva identificato un senza fissa dimora; piazza Castello in via Viotti. Qui vi erano sei persone senza fissa dimora, la Polizia procedeva alla loro identificazione accompagnandone uno per l’identificazione. Sul posto vi erano vari cartoni sporchi, rifiuti di vario genere che gli stessi senza fissa dimora conferivano all’AMIAT, trattenendo solo quello che ritenevano opportuno. Si precisa che non è stato buttato nulla, se non su esplicita indicazione dei senza fissa dimora, questa è la procedura adottata solitamente dal personale operante, nella fattispecie vengono conferiti solo i rifiuti ed i cartoni sporchi che gli stessi senza fissa dimora lasciano sul posto”. Questa è la relazione... siccome ho visto che nella richiesta di comunicazioni mi aveva chiesto quale fosse il ruolo della Polizia Locale, mi sembrava opportuno, appunto, leggere la relazione che credo che sia il documento più ufficiale che abbiamo, e anche più dettagliato rispetto a quella singola operazione di cui si è chiesto comunicazioni nella…, appunto, nella richiesta di oggi. Quindi chiuderei cercando di riassumere perché le richieste erano tante, da un lato, appunto, c’è un lavoro che si sta portando avanti, ovviamente la regia è della Vicesindaca, che ringrazio rispetto a questo tema di co-progettazione, facendo anche... interloquendo e valutando se è possibile migliorare i nostri interventi, lato ovviamente servizi, nell’ottica di arrivare sempre a cercare di costruire percorsi di autonomia, e su questo speriamo anche che il nuovo Governo…, avevamo chiesto già alla Ministra Bonetti insieme al Prefetto di valutare un nostro progetto, la Ministra è stata confermata e quindi procederemo nuovamente a un incontro per ottenere da un lato risorse maggiori, evidentemente, ma anche un maggior coordinamento di una serie di interventi. Per quanto riguarda invece i casi specifici credo di aver dato risposta e penso potrebbe essere utile, signor Presidente, poi, ovviamente, saranno i Consiglieri e le Consigliere a decidere, che la Commissione, la IV in particolare, titolata sul tema possa procedere anche nelle prossime settimane seguendo passo dopo passo il lavoro che verrà fatto insieme al signor Prefetto, ovviamente, all’Arcivescovo, coordinato dalla Vicesindaca. Grazie, mi scuso se sono stata un po’ lunga. |