Interventi |
PAOLI Maura Grazie, Presidente. Ma anche questo emendamento, purtroppo, non va a correggere l’enorme errore che questa delibera rappresenta: la vendita di un bene UNESCO. Tra l'altro, come stava dicendo il Consigliere Carretto, con un progetto che sembrerebbe un abito fatto su misura, ma credo che dovrà essere la Magistratura a far luce su questo se davvero questa situazione si verificherà. Ma torniamo alla svendita del nostro bene UNESCO. Come vi stavo raccontando, pochi minuti fa, dopo l'invio da parte di Assemblea Cavallerizza, sempre nel 2015, della lettera di denuncia dell’UNESCO sulle manovre speculative del Comune, chiedendo inoltre l’annullamento del provvedimento dell’ex Direttore Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Piemonte che autorizzava per questo luogo: hotel, residenze universitarie, centri commerciali,… (incomprensibile) l'UNESCO ha chiesto chiarimenti al Ministero per i Beni Culturali e del Turismo e sia al Comune e questo probabilmente ha spinto l'Amministrazione del tempo a ricomprare parti del Complesso, una cosa che si dava per impossibile da fare, il PD l'ha fatta. E si arriva al 2016. La richiesta di chiarimenti dell'ufficio UNESCO sia appunto al Ministero per i Beni Culturali e del Turismo sia al Comune di Torino ha fatto cambiare rotta, almeno apparentemente, al Comune di Torino, che con due delibere, a febbraio e a marzo, ha decartolarizzato il Maneggio Alfieriano e il Salone delle Guardie, ma per farne cosa? Le attività culturali di cui ormai si erano riempiti la bocca, sia l'Assessore Passoni, che il sindaco Fassino, non erano ancora chiare, ma soprattutto si parlava di riaffidare il Maneggio Alfieriano al Teatro Stabile dopo che lo aveva abbandonato nel 2013 lasciando al suo interno tutte le strutture utilizzate per i suoi scopi, ma anche, allo stato dei fatti, impediscono di godere della bellezza di quello spazio. E del Salone delle Guardie che ne sarà? In tutto questo arriva anche la notizia della riapertura dei giardini. Ma gli stessi sono stati ripuliti e restituiti alla cittadinanza da Assemblea Cavallerizza 14.45 e fin dall'estate 2005 nel giardino si fanno delle attività, ad esempio c'era un orto, una piscina per bambini, ma soprattutto tutti hanno potuto godere di quello spazio, fermarsi a leggere un libro, a fare semplicemente una passeggiata. Quello che continua a mancare da parte del Comune di Torino è un Progetto Unitario di Riqualificazione di questo spazio, un progetto che coinvolga la cittadinanza. |