Interventi |
UNIA Alberto (Assessore) Grazie a lei, Presidente. Ringrazio anche il Consigliere Petrarulo, che ha presentato questa interpellanza, con allegato un riscontro fotografico sull’area presente tra corso Giulio Cesare e via Pergolesi, risultante abbandonata e con presenza di rifiuti accumulati laddove alcuni anni fa esercitava la sua attività un benzinaio della Esso. L’interpellanza, che lo stesso giorno della presentazione è stata tra l’altro oggetto di un articolo su “Torino Oggi”, è stata trasmessa agli Uffici competenti per approfondire chi fosse attualmente proprietario dell’area situata, appunto, in corso Giulio Cesare 200, foglio 1102, particella 36. Dall’istruttoria è emerso che l’area è intestata alla Italvar S.r.l., società contattata telefonicamente dalla Divisione Ambiente, Area Qualità del Territorio e, una volta ulteriormente acclarata la proprietà dell’immobile e del terreno, destinataria di comunicazione scritta, con la richiesta di adottare qualche accortezza, come ad esempio recinzione leggera per impedire il parcheggio, apposizione di telecamere con la dovuta cartellonistica che funga da deterrente o similari, per impedire o comunque limitare gli abbandoni di rifiuti che alcuni incivili producono e abbandonano in loco. Nella comunicazione scritta si è ricordato che tali abbandoni, ai sensi dell’articolo 30, comma 7, del Regolamento Gestione Rifiuti, devono essere rimossi a loro cura, in quanto proprietari di aree private confinanti con pubbliche vie non recitante, in conformità al Regolamento Edilizio hanno l’obbligo di provvedere alla costante pulizia delle medesime e allo sgombero dei rifiuti che su di esse siano stati depositati. Nel tardo pomeriggio del 14 gennaio un mio collaboratore della Segreteria ha effettuato un sopralluogo in zona e dal riscontro fotografico, che allego in risposta, la situazione risultava parzialmente migliorata da quella riscontrata dal Consigliere Petrarulo: erano presenti cinque massi di medie dimensioni, posati su un bancale in legno. Intorno all’immobile, circondato da auto in sosta, accessibile dall’esterno, poiché la serranda e la porta di ingresso erano soltanto appoggiate, abbiamo appurato che la presenza di piccoli rifiuti intorno al marciapiede era diminuita, pertanto una sommaria pulizia recentemente era stata effettuata. A conferma, AMIAT con nota del 15 gennaio ha comunicato che sul piazzale, fino a poco tempo fa delimitato da apposita recinzione di cantiere, aveva provveduto a titolo collaborativo, essendo l’area privata, a eseguire tre interventi: nel mese di luglio, a novembre e il 13 gennaio. Concludeva il resoconto affermando che il ripristino della recinzione servirebbe, appunto, a contrastare il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti. Sempre il 15 gennaio è giunto un ulteriore aggiornamento della situazione, pervenendo la risposta della Italvar: è in corso una vendita dell’immobile e l’acquirente disporrà della pulizia e rimozione rifiuti e posa di recinzione o in qualche modo se ne farà carico il venditore stesso. Gli accordi fra le parti sono in corso e a seguire, con un’ulteriore nota, hanno confermato che provvederanno comunque a recingere la zona, richiedendo le dovute autorizzazioni, e ovviamente alla rimozione delle masserizie e alla pulizia della medesima. Il 26 gennaio l’Area Qualità del Territorio ha comunicato di aver ricevuto aggiornamento telefonico che la vendita era giunta alle fasi finali e che sarebbero stati posizionati dei new jersey per rendere impossibile il parcheggio e limitare ulteriori abbandoni di rifiuti nell’area in questione. Il 28 gennaio abbiamo di nuovo... il mio collaboratore della Segreteria è tornato ad effettuare un nuovo sopralluogo e la situazione che si è presentata, come da riscontro fotografico che allego alla risposta, ha confermato l’avvenuta esecuzione di quanto promesso: i new jersey erano stati posizionati e le masserizie e il bancale rimossi. L’area si presentava in ordine e pulita. Non essendo a conoscenza del nostro sopralluogo, il 29 gennaio l’Italvar S.r.l. ha scritto una mail all’Area Qualità del Territorio confermando, come da accordi, l’effettuazione dell’intervento per lo smaltimento rifiuti e la delimitazione dell’area di loro proprietà. A prova di quanto affermato, hanno fornito anche loro un riscontro fotografico che, in questo caso, allegherò poi alla risposta che farò avere al Consigliere. Quindi, l’area sostanzialmente adesso è finalmente ripulita e anche recintata correttamente. |