Interventi |
FERRERO Viviana (Vicepresidente) Passiamo alla trattazione dell’interpellanza successiva, verificando la presenza della Consigliera Tisi e dell’Assessora Schellino. Ci siete? SCHELLINO Sonia (Vicesindaca) Io ci sono, Schellino, buongiorno. TISI Elide Sono presente. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Perfetto, allora trattiamo l’interpellanza n. mecc. 202002778/002: “Via Leoncavallo: con l’inverno e i rischi Covid i problemi dei senza dimora si fanno ancora più gravi” FERRERO Viviana (Vicepresidente) È stata presentata dalla Consigliera Tisi, a cui si sono aggiunte le Consigliere Foglietta, il Consigliere Magliano, Artesio, Patriarca e Giovara. Do subito la parola all’Assessora Schellino per i cinque minuti assegnati, grazie. SCHELLINO Sonia (Vicesindaca) Grazie mille, buongiorno a tutti. La Città, in collaborazione con la Circoscrizione, segue sin dagli inizi la situazione dell’occupazione del porticato di via Leocavallo. In questi anni, grazie anche alle sinergie messe in campo tra Terzo Settore e Servizi Sociali, alcune persone che stazionavano in zona hanno intrapreso percorsi di cura e di reinclusione sociale. Altri, per lo più persone non regolarmente soggiornanti, sono transitate solo per un periodo. Certo è che il luogo si è consolidato negli anni come dimora continuativa a cielo aperto per persone in stato di grave emarginazione. Grazie all’intervento delle associazioni, che operano in loco, e al costante monitoraggio effettuato dai servizi diurni e notturni in strada, che operano per conto della Città, la situazione non è degenerata. Tuttavia, risulta particolarmente complesso intraprendere interventi che portino a un superamento di un utilizzo improprio del luogo. Attualmente stazionano di giorno e di notte sotto il porticato una dozzina di persone, tra cui una donna, tutte conosciute e monitorate dalle diverse realtà che intervengono in loco. Sono per la quasi totalità stranieri, molti non regolarmente soggiornanti, che ad oggi rifiutano o hanno abbandonato altre sistemazioni di accoglienza collettiva. A fronte di una recente interlocuzione con la Circoscrizione l’associazione ACMOS e il Gruppo Abele e il Servizio Adulti in Difficoltà hanno convenuto di intraprendere un percorso finalizzato a: uno, rendere più sicuro il luogo di bivacco con interventi di igienizzazione e di potenziamento dell’illuminazione pubblica, interventi attivati a cura della Circoscrizione; poi incontrare e sostenere gli attuali occupanti rispetto alle loro esigenze di salute, proponendo accessi ai servizi sanitari specialistici. Inoltre valutare, nel caso, la possibilità di emersione dalla condizione di irregolarità anche attraverso la consulenza del (incomprensibile). Infine sondare le disponibilità ad abbandonare la condizione di precarietà abitativa, proponendo un ingresso immediato in una struttura di accoglienza con successivo screening rinofaringeo (tampone molecolare) o a seguito di tampone rapido. Il percorso intrapreso in collaborazione anche con le unità di strada del Terzo Settore, che intervengono in loco - in particolare la Comunità di Sant’Egidio, e con i progetti di primo intervento sanitario, il comitato di collaborazione medica Rainbow for Africa -, è teso a sperimentare modalità di intervento che vadano oltre l’aspetto di denuncia e di monitoraggio della situazione, importanti ma non risolutivi, e che siano invece volti a co-progettare, nell’ambito del Piano di inclusione sociale della Città, un intervento complessivo di rete tra le agenzie e le Istituzioni volto a favorire la cura e l’inclusione delle persone attualmente presenti sotto il portico ed ad individuare strategie perché l’occupazione venga scongiurata in futuro. La progettualità del Terzo Settore rivolta agli interventi a favore delle persone senza dimora e in condizione di grave marginalità è attivata in co-progettazione con le azioni sostenute dalla Città mediante il percorso di co-progettazione sviluppato in una specifica area dedicata attraverso un piano di inclusione sociale. Ringrazio (incomprensibile). FERRERO Viviana (Vicepresidente) Allora, grazie, Assessora Schellino. Passo la parola alla Consigliera Tisi. TISI Elide Grazie, Vicepresidente. Grazie all’Assessora per questa risposta. Io ci terrei però a precisare alcuni aspetti, oltre che naturalmente a chiederle la cortesia di farmi avere il documento di cui ha detto lettura, che credo possa essere utile anche per meglio approfondire oltre all’ascolto i vari passaggi che lei ha evidenziato. Certamente questa, diciamo, criticità era stata già richiamata nei mesi scorsi, ricordo anche una Commissione nell’autunno dedicata proprio ad affrontare questa tematica che era stata, in qualche modo, sollevata dalla sottoscritta e dalla collega Artesio - e ringrazio anche tutti i Colleghi che con me hanno sottoscritto questa interpellanza -, perché certamente una situazione di criticità indubbiamente presente da alcuni anni, nell’anno in corso rischiava e rischia di diventare ancora più critica in considerazione del problema della pandemia e dunque del rischio del contagio. Quindi la mia interpellanza era volta soprattutto a capire se, a seguito di quelle segnalazioni che erano state fatte, in qualche modo, si era intervenuti oltre che con l’illuminazione, che mi risulta sia stato fatto, con la pulizia e sanificazione che credo sia programmato, ma non mi risulta sia ancora stato fatto, anche con qualche intervento più diretto di sostegno a queste associazioni che anche lei, Assessora, ha richiamato, che stanno, di fatto, ormai da tempo, arginando e contenendo la problematica seppure all’interno di una rete di collaborazioni anche con altre organizzazioni di Terzo Settore. Io credo che sia evidente e riconosciuto come ormai moltissime problematiche legate alle marginalità estreme nella nostra città siano sempre più appannaggio e impegno di una rete importante di organizzazioni di Terzo Settore, alcune storiche, lei ha citato il Gruppo Abele che avevo richiamato anch’io nell’interpellanza, ACMOS e anche molte altre che si sono aggiunte ed inserite negli anni. Credo però che laddove si creano delle condizioni in cui c’è in realtà un mix di problemi, un problema di tipo igienico-sanitario, un problema di integrazione sociale, un problema anche di tipo ambientale e di sicurezza quantomeno percepita perché c’erano stati anche degli episodi di esasperazione, probabilmente, che in passato si erano realizzati in questo luogo, ecco, io credo che debbano, come dire, queste associazioni avere un grande supporto anche un po’ interassessorile, mi vien da dire, oltre che tra l’Amministrazione centrale e quella più territoriale. Quindi io, ringraziando comunque della risposta, chiederei, e sarà mia cura sottoscrivere una richiesta specifica, che la tematica venga ulteriormente approfondita in Commissione magari coinvolgendo anche le associazioni e chiederei anche, e spero che il Presidente della IV Commissione sarà d’accordo, di prendere spunto da questa tematica per fare un po’ il bilancio di come questo anno - che ormai, diciamo, siamo un poco oltre la metà del periodo freddo, che richiede attenzioni e interventi straordinari -, ha affrontato la questione pandemica e in relazione soprattutto a coloro i quali vivono in strada che non accennano a diminuire, anzi, dalle varie segnalazioni che arrivano, sembrano essere sempre più in aumento e temo questo sia un trend che, se non si fanno interventi molto importanti e forse anche strutturali, rischia di aumentare ancora. Quindi grazie all’Assessore e chiedo comunque l’approfondimento. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Sì, grazie, Consigliera Tisi. Come sa, non c’è più diretta corrispondenza tra l’interpellanza, la chiederà lei direttamente all’Assessora, al Presidente di Commissione competente. |