Interventi |
IARIA Antonino (Assessore) Sì, Vicepresidente. IARIA Antonino (Assessore) Non so se è prassi, penso che, appunto, non si possa rispondere in due Assessori e quindi risponderei io anche per la parte dell’Assessora Leon. IARIA Antonino (Assessore) Ecco, infatti, volevo dire che, se è necessario, può ancora… IARIA Antonino (Assessore) Okay, comincerei dalla risposta numero 2) alla domanda: “Se non si ritenga opportuno, anche in considerazione del rilevante investimento del Comune, sollecitare il Ministero della Difesa a utilizzare al più presto il Mastio per ripresentare al pubblico il patrimonio del Museo”. Allora la risposta alla domanda n. 2) è la seguente: attualmente il Museo dell’Artiglieria è chiuso al pubblico in ottemperanza alle vigenti normative anti Covid, chiaramente, che interessano tutte le sedi museali sul territorio nazionale che sono qualificate come zone arancioni e rosse e potrà essere riaperto quando la Regione Piemonte tornerà in zona gialla. La chiusura forzata del Museo non ha comunque fermato le attività del medesimo, nel frattempo infatti sono già state programmate per il 2021 e sono in corso di organizzazione le seguenti attività: due presentazioni di quadri restaurati di insigni artiglieri, una mostra su Frida Kahlo prevista nel periodo aprile (incomprensibile). Ad ottobre 2020 inoltre è stato firmato, su richiesta dell’Associazione Nazionale Artiglieri d’Italia ed è autorizzato dallo Stato Maggiore dell’Esercito, un accordo di collaborazione triennale con la predetta associazione. Uno dei primi obiettivi è quello di organizzare il Raduno Nazionale del centenario dell’associazione nella primavera del 2023. Non è stato invece rinnovato il precedente accordo di collaborazione con l’associazione Amici del Museo d’Artiglieria scaduto a giugno 2019. All’interno del deposito museale è inoltre attivo un laboratorio di restauro di armi storiche, un archivio storico e una biblioteca. È in corso di valutazione, inoltre, la possibilità di attivare un laboratorio di restauro delle artiglierie storiche. Domanda n. 3): “Se e quando potranno essere realizzati gli ulteriori interventi sul Mastio”. Nel mese di febbraio 2019 è stato redatto il fascicolo contenente il progetto di fattibilità relativo al restauro e al recupero funzionale con destinazione a sede espositiva del Mastio della Cittadella, Padiglione Italia ’61, concordato con il Servizio Archivi, Musei e Patrimonio Culturale della Città di Torino, il Comando Militare Esercito Piemonte, l’Associazione Amici del Museo d’Artiglieria, il museo Pietro Micca, l’Associazione del museo Pietro Micca e il CESRAM. In tale fascicolo sono state ipotizzate le seguenti fasi di intervento: lotto 2, opere finalizzate al recupero e adeguamento funzionale del Padiglione Italia ’61 con completamento delle sistemazioni esterne; lotto 3, opere finalizzate alla sistemazione dell’area verde e alla realizzazione degli allestimenti museali definitivi. Il progetto del lotto 2 ha ricevuto un parere favorevole della Soprintendenza delle Belle Arti in data 18 aprile 2019 ed è stato inserito nel programma triennale dei lavori pubblici per l’anno 2023 per un importo pari a 4.500.000 euro con previsione di finanziamento a carico di soggetti privati. Attualmente è in corso di valutazione una proposta di variazione al Piano Regolatore di concerto con la Divisione Urbanistica del territorio della Città Torino al fine di aggiornare gli interventi consentiti nel Padiglione che non ha le caratteristiche di pregio o rarità. Domanda n. 4): “Se e quando, in previsione della realizzazione del ‘Federal building’, si ipotizzi il preliminare intervento sulla Caserma Dabormida, peraltro insufficiente per le necessità del Museo”. In attuazione del protocollo sottoscritto il 22 novembre 2017 e dell’accordo del 18 febbraio 2018, la Città, intendendo favorire la realizzazione della Cittadella delle Pubbliche Amministrazioni, ad aprile 2018 ha approvato l’atto di indirizzo per la valorizzazione delle Caserme Amione e Dabormida. Per il complesso di piazza Rivoli gli indirizzi per le ipotesi progettuali avevano previsto la progettazione unitaria dell’intero isolato, comprendendo anche la parte degli edifici vincolati che vengono mantenuti sulla piazza, valutando il corretto rapporto tra edifici nuovi e tutelati con la realizzazione di fronti contigui sugli affacci stradali. Il complesso è stato oggetto di uno specifico concorso di idee internazionale a cura dell’Agenzia del Demanio e titolato Federal Building; dopo avere esperito la gara di progettazione che ha proclamato il progetto vincitore, il Demanio non ha ancora attivato le fasi successive che prevedono in prima battuta lo spostamento dei pezzi di artiglieria verso la Caserma Dabormida nei pressi di piazza d’Armi. Il secondo step prevede il recupero degli edifici esistenti che si affacciano sulla piazza Rivoli e spostamento degli Uffici del Demanio civile e successivamente la costruzione ex novo degli edifici. Con nota del 20 novembre 2020 l’Agenzia del Demanio Direzione Regionale Piemonte e Valle d’Aosta ha comunicato di aver inserito nel Piano degli Investimenti 2021-2023 la copertura economica per la caratterizzazione geologica, geotecnica e sismica dei terreni e per lo studio e per la verifica di assoggettabilità alla VAS per l’area di Variante. Con successiva nota del 15/12/2020 il Ministero della Difesa task force per la valorizzazione e la dismissione degli immobili ha chiesto all’Agenzia del Demanio di voler convocare un apposito Tavolo tecnico finalizzato a confermare gli obiettivi di razionalizzazione e valorizzazione previsti dall’intesa e definire la proroga della validità del Protocollo d’Intesa. Io ho cercato di fare più veloce possibile, ho fatto anche un corso per imparare a leggere bene, non so se sono stato abbastanza chiaro. IARIA Antonino (Assessore) Nessuno si vergogna, semplicemente essendo il bene di un altro Ente… IARIA Antonino (Assessore) Scusi, Presidente, scusi. |