Interventi |
FERRERO Viviana (Vicepresidente) Allora passo a quella successiva, è la n. mecc. 202002955/002. A questa, alla n. mecc. 202002955/002, qual è l’Assessore che mi risponde? L’Assessore Iaria? IARIA Antonino (Assessore) Sì, Vicepresidente. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Perfetto, allora… IARIA Antonino (Assessore) Non so se è prassi, penso che, appunto, non si possa rispondere in due Assessori e quindi risponderei io anche per la parte dell’Assessora Leon. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Perfetto, certo che può farlo. LEON Francesca Paola (Assessora) Io ci sono, comunque, Presidente. IARIA Antonino (Assessore) Ecco, infatti, volevo dire che, se è necessario, può ancora… FERRERO Viviana (Vicepresidente) Sì, nei cinque minuti posso darvi la parola, ma normalmente è un solo Assessore. Comunque passiamo alla interpellanza n. mecc. 202002955/002: “Museo dell’Artiglieria, Mastio, ‘Federal Building’: quali le intenzioni dell’Amministrazione in questo ultimo scorcio di mandato” FERRERO Viviana (Vicepresidente) È stata presentata dal Consigliere Magliano, al quale si è aggiunto il Consigliere Petrarulo. Do la parola all’Assessore Iaria per i cinque minuti concessi, grazie. IARIA Antonino (Assessore) Okay, comincerei dalla risposta numero 2) alla domanda: “Se non si ritenga opportuno, anche in considerazione del rilevante investimento del Comune, sollecitare il Ministero della Difesa a utilizzare al più presto il Mastio per ripresentare al pubblico il patrimonio del Museo”. Allora la risposta alla domanda n. 2) è la seguente: attualmente il Museo dell’Artiglieria è chiuso al pubblico in ottemperanza alle vigenti normative anti Covid, chiaramente, che interessano tutte le sedi museali sul territorio nazionale che sono qualificate come zone arancioni e rosse e potrà essere riaperto quando la Regione Piemonte tornerà in zona gialla. La chiusura forzata del Museo non ha comunque fermato le attività del medesimo, nel frattempo infatti sono già state programmate per il 2021 e sono in corso di organizzazione le seguenti attività: due presentazioni di quadri restaurati di insigni artiglieri, una mostra su Frida Kahlo prevista nel periodo aprile (incomprensibile). Ad ottobre 2020 inoltre è stato firmato, su richiesta dell’Associazione Nazionale Artiglieri d’Italia ed è autorizzato dallo Stato Maggiore dell’Esercito, un accordo di collaborazione triennale con la predetta associazione. Uno dei primi obiettivi è quello di organizzare il Raduno Nazionale del centenario dell’associazione nella primavera del 2023. Non è stato invece rinnovato il precedente accordo di collaborazione con l’associazione Amici del Museo d’Artiglieria scaduto a giugno 2019. All’interno del deposito museale è inoltre attivo un laboratorio di restauro di armi storiche, un archivio storico e una biblioteca. È in corso di valutazione, inoltre, la possibilità di attivare un laboratorio di restauro delle artiglierie storiche. Domanda n. 3): “Se e quando potranno essere realizzati gli ulteriori interventi sul Mastio”. Nel mese di febbraio 2019 è stato redatto il fascicolo contenente il progetto di fattibilità relativo al restauro e al recupero funzionale con destinazione a sede espositiva del Mastio della Cittadella, Padiglione Italia ’61, concordato con il Servizio Archivi, Musei e Patrimonio Culturale della Città di Torino, il Comando Militare Esercito Piemonte, l’Associazione Amici del Museo d’Artiglieria, il museo Pietro Micca, l’Associazione del museo Pietro Micca e il CESRAM. In tale fascicolo sono state ipotizzate le seguenti fasi di intervento: lotto 2, opere finalizzate al recupero e adeguamento funzionale del Padiglione Italia ’61 con completamento delle sistemazioni esterne; lotto 3, opere finalizzate alla sistemazione dell’area verde e alla realizzazione degli allestimenti museali definitivi. Il progetto del lotto 2 ha ricevuto un parere favorevole della Soprintendenza delle Belle Arti in data 18 aprile 2019 ed è stato inserito nel programma triennale dei lavori pubblici per l’anno 2023 per un importo pari a 4.500.000 euro con previsione di finanziamento a carico di soggetti privati. Attualmente è in corso di valutazione una proposta di variazione al Piano Regolatore di concerto con la Divisione Urbanistica del territorio della Città Torino al fine di aggiornare gli interventi consentiti nel Padiglione che non ha le caratteristiche di pregio o rarità. Domanda n. 4): “Se e quando, in previsione della realizzazione del ‘Federal building’, si ipotizzi il preliminare intervento sulla Caserma Dabormida, peraltro insufficiente per le necessità del Museo”. In attuazione del protocollo sottoscritto il 22 novembre 2017 e dell’accordo del 18 febbraio 2018, la Città, intendendo favorire la realizzazione della Cittadella delle Pubbliche Amministrazioni, ad aprile 2018 ha approvato l’atto di indirizzo per la valorizzazione delle Caserme Amione e Dabormida. Per il complesso di piazza Rivoli gli indirizzi per le ipotesi progettuali avevano previsto la progettazione unitaria dell’intero isolato, comprendendo anche la parte degli edifici vincolati che vengono mantenuti sulla piazza, valutando il corretto rapporto tra edifici nuovi e tutelati con la realizzazione di fronti contigui sugli affacci stradali. Il complesso è stato oggetto di uno specifico concorso di idee internazionale a cura dell’Agenzia del Demanio e titolato Federal Building; dopo avere esperito la gara di progettazione che ha proclamato il progetto vincitore, il Demanio non ha ancora attivato le fasi successive che prevedono in prima battuta lo spostamento dei pezzi di artiglieria verso la Caserma Dabormida nei pressi di piazza d’Armi. Il secondo step prevede il recupero degli edifici esistenti che si affacciano sulla piazza Rivoli e spostamento degli Uffici del Demanio civile e successivamente la costruzione ex novo degli edifici. Con nota del 20 novembre 2020 l’Agenzia del Demanio Direzione Regionale Piemonte e Valle d’Aosta ha comunicato di aver inserito nel Piano degli Investimenti 2021-2023 la copertura economica per la caratterizzazione geologica, geotecnica e sismica dei terreni e per lo studio e per la verifica di assoggettabilità alla VAS per l’area di Variante. Con successiva nota del 15/12/2020 il Ministero della Difesa task force per la valorizzazione e la dismissione degli immobili ha chiesto all’Agenzia del Demanio di voler convocare un apposito Tavolo tecnico finalizzato a confermare gli obiettivi di razionalizzazione e valorizzazione previsti dall’intesa e definire la proroga della validità del Protocollo d’Intesa. Io ho cercato di fare più veloce possibile, ho fatto anche un corso per imparare a leggere bene, non so se sono stato abbastanza chiaro. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Allora la ringraziamo, Assessore Iaria. Passo la parola al Consigliere Magliano. MAGLIANO Silvio Sì, grazie, Presidente. Chiedo all’Assessore quanto prima di poter ricevere la nota che ha letto bene, ma alla velocità della luce, per cui il corso che ha fatto ha portato i suoi risultati, non è stato semplice però prendere tutti gli appunti, quindi leggerò con attenzione quanto da lei esposto. C’è un dato, un dato politico che mi spiace dover segnalare, è quasi un po’ come se questa Città avesse vergogna di questa storia; tante città europee, città nel mondo, città che hanno avuto una storia gloriosa anche dal punto di vista militare…, pensando a che cosa ha voluto dire per il nostro Piemonte tutta la storicizzazione e la storicità di questo Museo storico nazionale di Artiglieria, è come se alla fine della fiera avessimo sempre delle altre priorità. Lo dico senza polemica perché questa è una storia che parte da lontano, Assessore Iaria, però di sicuro la vostra Amministrazione non ha accelerato rispetto a un luogo che i volontari di questa associazione, associazione che da tempo si impegna, ci mette l’anima, il cuore per un ripristino di un luogo dove le persone possano visitare tutto il materiale ottimamente conservato da parte dei volontari e da parte dell’esercito. Le responsabilità sono diffuse e condivise, anche il Ministero della Difesa da questo punto di vista più volte ha subito dei rallentamenti nello sviluppo di queste attività. Certo è che una cosa appare chiara: non si è mai voluto fino in fondo affrontare e dare gambe, voce e fiato a tutta una parte culturale della nostra storia, che volente o nolente è la nostra, c’è tutta la questione dell’assedio, tutta la questione della forza con la quale i Piemontesi hanno combattuto. Avremmo potuto in questi anni pensare a una serie di luoghi culturali, potevamo creare un indotto legato a questo tipo di turismo, turismo che peraltro dice della propria storia, delle proprie origini, dei propri punti di riferimento, delle storie che hanno creato la nostra città e di tutte le strutture che ancora ricordano quegli anni e ricordano anche tutto lo sviluppo della tecnica militare, della tecnica dello sviluppo tecnologico militare, di come si combatteva una volta, di come si è combattuto negli anni e nei secoli. Spiace vedere il Mastio, che di fatto, in qualche modo, accoglie mostre, quindi viene utilizzato come luogo per attività culturali, ma appare evidente che con i ritardi legati alle caserme, con i ritardi legati al Federal Building non si è mai voluto e non si è cercato di dare forza e gambe a un progetto unitario che potesse portare turisti a visitare la nostra storia anche militare, che è una storia gloriosa, che è una storia importante, che è una storia che porta con sé tutta una serie di cimeli, reperti e beni che potrebbero assolutamente creare un altro indotto turistico. Sono scelte politiche, evidentemente, perché dove si è voluto accelerare su altre tipologie di culture e di approfondimenti culturali lo si è voluto fare. Leggerò, ripeto, con attenzione la sua risposta e poi prima o poi cercheremo, mi auguro, di arrivare a una soluzione, una soluzione che non sia questa lenta agonia per cui al di là della permessa Covid fatta dall’Assessore, che ci mancherebbe, è normale che alcune realtà siano state chiuse per bloccare la pandemia e per evitare i contagi, però di fatto non vedo, e sarà mia cura approfondire magari in un’altra sede l’argomento, però non vedo un’idea forte rispetto a questa storia, rispetto a questa storia piemontese, a quello che ha rappresentato, a quello che può ancora rappresentare in termini di orgoglio e in termini anche di indotto turistico, che come sappiamo nel mondo esiste e noi che abbiamo una storia gloriosa non sappiamo valorizzarlo fino in fondo. Per cui da questo punto di vista io ringrazio per le risposte dell’Assessore che sono state precise e puntuali, un po’ meno per le tempistiche e un po’ meno per come la Città non si è mai fatta portavoce di un’idea forte rispetto all’utilizzo del Mastio e di un’idea forte rispetto a questa tipologia di turismo, a questa tipologia di cultura che non ha niente da invidiare a tante altre perché è evidente che rappresenta la nostra storia e vergognarsi della propria storia e dei propri Caduti e della propria tecnologia militare non è mai una cosa accettabile. Grazie, Presidente. IARIA Antonino (Assessore) Nessuno si vergogna, semplicemente essendo il bene di un altro Ente… FERRERO Viviana (Vicepresidente) No, no, scusi, Assessore, non ho dato la parola per la replica, vi tolgo la parola, non è un dibattito tra di voi, non è un dibattito. MAGLIANO Silvio Se vuole, Assessore, interloquiamo, così sa cosa non hanno fatto i suoi Colleghi in tutti questi anni. Se vuole interloquiamo, sono preparato sul tema. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Mi scusi, Consigliere Magliano, Consigliere Magliano… MAGLIANO Silvio Mi ha interrotto Iaria, mica sono io che ho interloquito. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Basta, va bene. Va bene. Okay? Va bene così? Siamo tutti consapevoli dell’importanza di questo bene, proseguiamo con la… IARIA Antonino (Assessore) Scusi, Presidente, scusi. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Sì, la ringrazio, la ringrazio. |