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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 25 Gennaio 2021 ore 10,00
Paragrafo n. 5
INTERPELLANZA 2020-02955
"MUSEO DELL'ARTIGLIERIA, MASTIO, 'FEDERAL BUILDING': QUALI LE INTENZIONI DELL'AMMINISTRAZIONE IN QUESTO ULTIMO SCORCIO DI MANDATO" PRESENTATA IN DATA 24 DICEMBRE 2020 - PRIMO FIRMATARIO MAGLIANO. INT 55/2021
Interventi
FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Allora passo a quella successiva, è la n. mecc. 202002955/002. A questa, alla n. mecc.
202002955/002, qual è l’Assessore che mi risponde? L’Assessore Iaria?

IARIA Antonino (Assessore)
Sì, Vicepresidente.

FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Perfetto, allora…

IARIA Antonino (Assessore)
Non so se è prassi, penso che, appunto, non si possa rispondere in due Assessori e
quindi risponderei io anche per la parte dell’Assessora Leon.

FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Perfetto, certo che può farlo.

LEON Francesca Paola (Assessora)
Io ci sono, comunque, Presidente.

IARIA Antonino (Assessore)
Ecco, infatti, volevo dire che, se è necessario, può ancora…

FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Sì, nei cinque minuti posso darvi la parola, ma normalmente è un solo Assessore.
Comunque passiamo alla interpellanza n. mecc. 202002955/002:

“Museo dell’Artiglieria, Mastio, ‘Federal Building’: quali le intenzioni
dell’Amministrazione in questo ultimo scorcio di mandato”

FERRERO Viviana (Vicepresidente)
È stata presentata dal Consigliere Magliano, al quale si è aggiunto il Consigliere
Petrarulo. Do la parola all’Assessore Iaria per i cinque minuti concessi, grazie.

IARIA Antonino (Assessore)
Okay, comincerei dalla risposta numero 2) alla domanda: “Se non si ritenga opportuno,
anche in considerazione del rilevante investimento del Comune, sollecitare il Ministero
della Difesa a utilizzare al più presto il Mastio per ripresentare al pubblico il patrimonio
del Museo”. Allora la risposta alla domanda n. 2) è la seguente: attualmente il Museo
dell’Artiglieria è chiuso al pubblico in ottemperanza alle vigenti normative anti Covid,
chiaramente, che interessano tutte le sedi museali sul territorio nazionale che sono
qualificate come zone arancioni e rosse e potrà essere riaperto quando la Regione
Piemonte tornerà in zona gialla. La chiusura forzata del Museo non ha comunque
fermato le attività del medesimo, nel frattempo infatti sono già state programmate per il
2021 e sono in corso di organizzazione le seguenti attività: due presentazioni di quadri
restaurati di insigni artiglieri, una mostra su Frida Kahlo prevista nel periodo aprile
(incomprensibile). Ad ottobre 2020 inoltre è stato firmato, su richiesta
dell’Associazione Nazionale Artiglieri d’Italia ed è autorizzato dallo Stato Maggiore
dell’Esercito, un accordo di collaborazione triennale con la predetta associazione. Uno
dei primi obiettivi è quello di organizzare il Raduno Nazionale del centenario
dell’associazione nella primavera del 2023. Non è stato invece rinnovato il precedente
accordo di collaborazione con l’associazione Amici del Museo d’Artiglieria scaduto a
giugno 2019. All’interno del deposito museale è inoltre attivo un laboratorio di restauro
di armi storiche, un archivio storico e una biblioteca. È in corso di valutazione, inoltre,
la possibilità di attivare un laboratorio di restauro delle artiglierie storiche.
Domanda n. 3): “Se e quando potranno essere realizzati gli ulteriori interventi sul
Mastio”. Nel mese di febbraio 2019 è stato redatto il fascicolo contenente il progetto di
fattibilità relativo al restauro e al recupero funzionale con destinazione a sede espositiva
del Mastio della Cittadella, Padiglione Italia ’61, concordato con il Servizio Archivi,
Musei e Patrimonio Culturale della Città di Torino, il Comando Militare Esercito
Piemonte, l’Associazione Amici del Museo d’Artiglieria, il museo Pietro Micca,
l’Associazione del museo Pietro Micca e il CESRAM. In tale fascicolo sono state
ipotizzate le seguenti fasi di intervento: lotto 2, opere finalizzate al recupero e
adeguamento funzionale del Padiglione Italia ’61 con completamento delle sistemazioni
esterne; lotto 3, opere finalizzate alla sistemazione dell’area verde e alla realizzazione
degli allestimenti museali definitivi. Il progetto del lotto 2 ha ricevuto un parere
favorevole della Soprintendenza delle Belle Arti in data 18 aprile 2019 ed è stato
inserito nel programma triennale dei lavori pubblici per l’anno 2023 per un importo pari
a 4.500.000 euro con previsione di finanziamento a carico di soggetti privati.
Attualmente è in corso di valutazione una proposta di variazione al Piano Regolatore di
concerto con la Divisione Urbanistica del territorio della Città Torino al fine di
aggiornare gli interventi consentiti nel Padiglione che non ha le caratteristiche di pregio
o rarità.
Domanda n. 4): “Se e quando, in previsione della realizzazione del ‘Federal building’, si
ipotizzi il preliminare intervento sulla Caserma Dabormida, peraltro insufficiente per le
necessità del Museo”. In attuazione del protocollo sottoscritto il 22 novembre 2017 e
dell’accordo del 18 febbraio 2018, la Città, intendendo favorire la realizzazione della
Cittadella delle Pubbliche Amministrazioni, ad aprile 2018 ha approvato l’atto di
indirizzo per la valorizzazione delle Caserme Amione e Dabormida. Per il complesso di
piazza Rivoli gli indirizzi per le ipotesi progettuali avevano previsto la progettazione
unitaria dell’intero isolato, comprendendo anche la parte degli edifici vincolati che
vengono mantenuti sulla piazza, valutando il corretto rapporto tra edifici nuovi e tutelati
con la realizzazione di fronti contigui sugli affacci stradali. Il complesso è stato oggetto
di uno specifico concorso di idee internazionale a cura dell’Agenzia del Demanio e
titolato Federal Building; dopo avere esperito la gara di progettazione che ha proclamato
il progetto vincitore, il Demanio non ha ancora attivato le fasi successive che prevedono
in prima battuta lo spostamento dei pezzi di artiglieria verso la Caserma Dabormida nei
pressi di piazza d’Armi.
Il secondo step prevede il recupero degli edifici esistenti che si affacciano sulla piazza
Rivoli e spostamento degli Uffici del Demanio civile e successivamente la costruzione
ex novo degli edifici. Con nota del 20 novembre 2020 l’Agenzia del Demanio Direzione
Regionale Piemonte e Valle d’Aosta ha comunicato di aver inserito nel Piano degli
Investimenti 2021-2023 la copertura economica per la caratterizzazione geologica,
geotecnica e sismica dei terreni e per lo studio e per la verifica di assoggettabilità alla
VAS per l’area di Variante. Con successiva nota del 15/12/2020 il Ministero della
Difesa task force per la valorizzazione e la dismissione degli immobili ha chiesto
all’Agenzia del Demanio di voler convocare un apposito Tavolo tecnico finalizzato a
confermare gli obiettivi di razionalizzazione e valorizzazione previsti dall’intesa e
definire la proroga della validità del Protocollo d’Intesa. Io ho cercato di fare più veloce
possibile, ho fatto anche un corso per imparare a leggere bene, non so se sono stato
abbastanza chiaro.

FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Allora la ringraziamo, Assessore Iaria. Passo la parola al Consigliere Magliano.

MAGLIANO Silvio
Sì, grazie, Presidente. Chiedo all’Assessore quanto prima di poter ricevere la nota che
ha letto bene, ma alla velocità della luce, per cui il corso che ha fatto ha portato i suoi
risultati, non è stato semplice però prendere tutti gli appunti, quindi leggerò con
attenzione quanto da lei esposto. C’è un dato, un dato politico che mi spiace dover
segnalare, è quasi un po’ come se questa Città avesse vergogna di questa storia; tante
città europee, città nel mondo, città che hanno avuto una storia gloriosa anche dal punto
di vista militare…, pensando a che cosa ha voluto dire per il nostro Piemonte tutta la
storicizzazione e la storicità di questo Museo storico nazionale di Artiglieria, è come se
alla fine della fiera avessimo sempre delle altre priorità. Lo dico senza polemica perché
questa è una storia che parte da lontano, Assessore Iaria, però di sicuro la vostra
Amministrazione non ha accelerato rispetto a un luogo che i volontari di questa
associazione, associazione che da tempo si impegna, ci mette l’anima, il cuore per un
ripristino di un luogo dove le persone possano visitare tutto il materiale ottimamente
conservato da parte dei volontari e da parte dell’esercito. Le responsabilità sono diffuse
e condivise, anche il Ministero della Difesa da questo punto di vista più volte ha subito
dei rallentamenti nello sviluppo di queste attività. Certo è che una cosa appare chiara:
non si è mai voluto fino in fondo affrontare e dare gambe, voce e fiato a tutta una parte
culturale della nostra storia, che volente o nolente è la nostra, c’è tutta la questione
dell’assedio, tutta la questione della forza con la quale i Piemontesi hanno combattuto.
Avremmo potuto in questi anni pensare a una serie di luoghi culturali, potevamo creare
un indotto legato a questo tipo di turismo, turismo che peraltro dice della propria storia,
delle proprie origini, dei propri punti di riferimento, delle storie che hanno creato la
nostra città e di tutte le strutture che ancora ricordano quegli anni e ricordano anche
tutto lo sviluppo della tecnica militare, della tecnica dello sviluppo tecnologico militare,
di come si combatteva una volta, di come si è combattuto negli anni e nei secoli. Spiace
vedere il Mastio, che di fatto, in qualche modo, accoglie mostre, quindi viene utilizzato
come luogo per attività culturali, ma appare evidente che con i ritardi legati alle
caserme, con i ritardi legati al Federal Building non si è mai voluto e non si è cercato di
dare forza e gambe a un progetto unitario che potesse portare turisti a visitare la nostra
storia anche militare, che è una storia gloriosa, che è una storia importante, che è una
storia che porta con sé tutta una serie di cimeli, reperti e beni che potrebbero
assolutamente creare un altro indotto turistico. Sono scelte politiche, evidentemente,
perché dove si è voluto accelerare su altre tipologie di culture e di approfondimenti
culturali lo si è voluto fare. Leggerò, ripeto, con attenzione la sua risposta e poi prima o
poi cercheremo, mi auguro, di arrivare a una soluzione, una soluzione che non sia
questa lenta agonia per cui al di là della permessa Covid fatta dall’Assessore, che ci
mancherebbe, è normale che alcune realtà siano state chiuse per bloccare la pandemia e
per evitare i contagi, però di fatto non vedo, e sarà mia cura approfondire magari in
un’altra sede l’argomento, però non vedo un’idea forte rispetto a questa storia, rispetto a
questa storia piemontese, a quello che ha rappresentato, a quello che può ancora
rappresentare in termini di orgoglio e in termini anche di indotto turistico, che come
sappiamo nel mondo esiste e noi che abbiamo una storia gloriosa non sappiamo
valorizzarlo fino in fondo. Per cui da questo punto di vista io ringrazio per le risposte
dell’Assessore che sono state precise e puntuali, un po’ meno per le tempistiche e un
po’ meno per come la Città non si è mai fatta portavoce di un’idea forte rispetto
all’utilizzo del Mastio e di un’idea forte rispetto a questa tipologia di turismo, a questa
tipologia di cultura che non ha niente da invidiare a tante altre perché è evidente che
rappresenta la nostra storia e vergognarsi della propria storia e dei propri Caduti e della
propria tecnologia militare non è mai una cosa accettabile. Grazie, Presidente.

IARIA Antonino (Assessore)
Nessuno si vergogna, semplicemente essendo il bene di un altro Ente…

FERRERO Viviana (Vicepresidente)
No, no, scusi, Assessore, non ho dato la parola per la replica, vi tolgo la parola, non è un
dibattito tra di voi, non è un dibattito.

MAGLIANO Silvio
Se vuole, Assessore, interloquiamo, così sa cosa non hanno fatto i suoi Colleghi in tutti
questi anni. Se vuole interloquiamo, sono preparato sul tema.

FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Mi scusi, Consigliere Magliano, Consigliere Magliano…

MAGLIANO Silvio
Mi ha interrotto Iaria, mica sono io che ho interloquito.

FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Basta, va bene. Va bene. Okay? Va bene così? Siamo tutti consapevoli dell’importanza
di questo bene, proseguiamo con la…

IARIA Antonino (Assessore)
Scusi, Presidente, scusi.

FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Sì, la ringrazio, la ringrazio.
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