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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 25 Gennaio 2021 ore 10,00
Paragrafo n. 23
DELIBERAZIONE (Giunta: proposta e urgenza) 2020-02850
ISTITUZIONE TORINESE PER UNA EDUCAZIONE RESPONSABILE. BILANCIO DI PREVISIONE FINANZIARIO 2021-2023 E RELATIVI ALLEGATI. APPROVAZIONE. PGC 966/2021
Interventi
ARTESIO Eleonora
Grazie, Presidente. Abbiamo discusso in V Commissione il Bilancio di ITER e, devo
dire, non era mai accaduto che ci trovassimo ad affrontare in Consiglio un atto
deliberativo del quale l’intero allegato viene sostituito con un emendamento pervenuto
ai Consiglieri poche ore prima della seduta del Consiglio Comunale, ma ovviamente
siamo in quest’epoca, quindi tutto ciò che fa la Giunta Appendino è ben fatto, sarà ben
fatto anche questo, mai visto, ma è ben fatto anche questo. Quello che però non riesco a
condividere è il fatto che si tratti di una mera sostituzione tecnica, perché quando
abbiamo discusso in V Commissione il Bilancio di ITER, abbiamo ben compreso che la
svolta rilevante sarebbe stata il passaggio al coordinamento pedagogico del Sistema
Educativo, e quindi dell’Assessorato, delle attività delle ludoteche e dei laboratori di
lettura, ma non avevamo compreso una serie, invece, di cambiamenti introdotti nella
modifica dell’allegato. In particolare, l’allegato che viene sostituito un’ora prima della
seduta del Consiglio Comunale, composto di 19 pagine, a fronte a delle 18 di cui era
composto quello precedente, introduce, ad esempio, come elemento di novità, i Patti
Educativi di Comunità. I Patti Educativi di Comunità, per i cultori della materia - ma
dovrebbero essere cultori della materia anche tutti gli educatori, dalle famiglie, ai
genitori, agli insegnati -, non sono una cosa esattamente banale, riguardano esattamente
quella relazione che si introduce, sul piano degli obiettivi formativi e della
consapevolezza educativa, tra la vita comune ordinaria della città e gli interessi di
crescita dei bambini, quindi tutte quelle modalità con le quali gli adulti si impegnano a
costruire, attraverso un loro apporto, non necessariamente professionale, un vantaggio
rispetto alla crescita equilibrata delle nuove generazioni. Nella pagina 19, o nelle pagine
che vanno a comporre il nuovo fascicolo di 19, si precisa che a ITER viene assegnata la
competenza della Rete Nazionale delle Città Educative; la Rete Nazionale delle Città
Educative non è compito precipuo di un organismo parallelo della Città di Torino, la
Rete Nazionale delle Città Educative - ve lo dice una persona che ha il difetto di essere
nel Comune dal 1975, e quindi è così fastidiosa, perché vi può ricostruire la storia, e la
storia è sempre fastidiosa -, ebbene, la Rete Nazionale delle Città Educative è
quell’accordo transcomunale e transnazionale per il quale, in virtù del quale le Città
assumono un principio di comunità educante e non delegano i compiti educativi
esclusivamente alle famiglie o esclusivamente alle istituzioni scolastiche, ma assumono
una responsabilità - quella che poco fa, poc’anzi la Sindaca indicava verso le nuove
generazioni - di tutta la Città, di tutte le strutture, formali e informali della Città, verso
gli obiettivi di una crescita equilibrata e non diseguale delle nuove generazioni. È il
compito del Comune, non è un compito di un’istituzione parallela, ma tanto, senza
raccontarlo in Commissione, si può fare un emendamento, si sostituisce l’allegato e
cambia questa prospettiva, ma è normale, anzi, è giusto, è ottimo e abbondante con
questa Amministrazione. Così come anche si fa riferimento, avendo io posto la
domanda e quindi avendo io chiara la risposta che ho ricevuto, si fa riferimento alla
ripresa o meno dei laboratori per soggiorni educativi presso la Colonia di Loano, senza
aver concluso l’iter di Commissione.
Comunque, colleghi del Consiglio, ho ben chiaro che tutto quello che approda in
quest’Aula deve essere serenamente approvato dalla Maggioranza, serenamente
consolidata, e che le eventuali osservazioni da parte delle Opposizioni sono sempre
strumentali. Quindi, io sono francamente stupita che arriviamo con una delibera che ha
un allegato, che è la parte sostanziosa del corpo dell’atto che dovremo votare,
completamente sostituita. Ci sono dei trasferimenti che mi sembrano irragionevoli,
come quelli della Rete Nazionale delle Città Educative; come sempre la Giunta dispone
e come sempre il Consiglio approva. Quindi, dal mio punto di vista non è sufficiente la
descrizione che mi deriva da questo nuovo atto. Mi asterrò in questo caso, perché ho a
cuore, comunque, che sopravvivano tutte le funzioni educative e quindi mi asterrò su
questo atto deliberativo. Mi sembrava di qualche interesse segnalare, a quei colleghi che
hanno una passione sui temi dell’educazione, questi elementi di contraddizione.

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