Interventi |
PETRARULO Raffaele Grazie, Presidente. Sul DUP mi sono già espresso in maniera contraria, quindi non ho nessuna remora nell’andare a riprendere il discorso sul Bilancio, ma per un discorso molto semplice: si doveva osare di più. Lo dico da professionista, infatti non posso non fare, tra virgolette, i complimenti alla somma algebrica che è uscita con grande peripezia al nostro Assessore Rolando, l’Assessore del Comune di Torino. Le somme algebriche sono quelle che poi dopo vengono date ai pareri, i pareri... infatti (incomprensibile) il Revisore dei Conti, l’ho guardato non ha dato nessun appunto su quello che è stato fatto, quindi il parere è un parere positivo. Quindi, da professionista cosa devo dire? È logico che tutto quello che porta un discorso legale e di somma è giusto, però qui io faccio il Consigliere Comunale e quando intervengo, intervengo da Consigliere Comunale, perché se no qui ognuno interverrebbe in merito a quella che è la sua posizione anche lavorativa, in quello che è il suo personaggio, quello che vuole dire. E quindi quando io noto - e qui entriamo sul Bilancio, perché sul DUP l’ho espresso, ma il DUP poi dopo va a (incomprensibile) sul Bilancio - che non si ha avuto il coraggio di dare maggiore incisione, di dare maggiori somme, vuoi… come diceva anche la Consigliera Artesio, ci mancherebbe, da una richiesta maggiore dei trasferimenti statali, fondi europei, non ne parliamo, perché anche questo gioca, ci mancherebbe, l’ho detto, il Comune di Torino non è una Zecca che stampa i soldi, ma non è neanche colui che è l’ultima ruota del carro e può anche soggiacere, quindi, a quello che gli altri possono chiedere, dare, fare. Abbiamo una crisi che è fuori da ogni dubbio, avete visto benissimo i dati di vari Enti, in cui dicono che il PIL regionale piemontese, il PIL di Torino è nettamente inferiore, siamo sotto il 10%, in cui va a toccare che neanche altre Regioni d’Italia, lasciamo perdere la Lombardia e il Veneto, che sono sempre quelle che sono maggiori e avanti per quello che riguarda il discorso di economia. Ma Torino non era mai arrivata a questi livelli, e questo vuol dire che... siamo stati anche sfortunati, ci mancherebbe, io non sono di quelli che non riconosco che la pandemia del Covid ci abbia portato sicuramente un nocumento in quella che è l’attività di tutti noi Consiglieri, di tutto quello che è la politica, andando a 360°, ma non sono neanche così stupido da dire che non si poteva osare di più nel poter dare delle somme maggiori su quella che era l’emergenza abitativa. Il Bilancio è fatto da somme algebriche, come ho detto prima, ma le occupazioni abusive, che vengono quindi... non dico tollerate, va beh, c’è un Tavolo di prefettura però abbiamo gente che oggi è lì che aspetta di poter entrare e mancano quei soldi per poter avere quelle certificazioni minime all’interno di quelle case, ATC o non ATC, congedato dal Comune, di cui il Comune sulle occupazioni abusive sta spendendo dei soldi, perché quelli sono a carico anche nostro, anche quello è importante da capire. È un discorso anche su quello che riguarda la mobilità, ci mancherebbe, in questa… io sono entrato già nel 2020, quindi... e prima ero in Circoscrizione 6, però naturalmente, che dire? Vediamo ancora sulla carta una partenza, sempre in misura minore, di questo che è la Linea 2, è logico che non possiamo stampare noi, ma non possiamo neanche solo fermarci alla progettazione, perché io di progettazioni ne ho viste fin troppe. C’è un Piano di mobilità e di sostenibilità che potrebbe essere ampliato, potrebbe avere delle maggiori efficienze, ben vengano e ci mancherebbe, perché essere anche bugiardi e dire: “Non va bene che arrivano questi nuovi tram, questi nuovi bus”? Sarebbe dire una bugia su quella che sia, però attenzione -e qui interviene anche un discorso generale -, io penso anche che la Regione Piemonte è intervenuta in maniera fattiva, ci sono dei fondi che arrivano anche per questo, perché noi non ce la facciamo, non possiamo resistere a quello che sia. Io guardavo anche quello che erano il messo a Bilancio su quello che riguardava GTT e Infra.To, che naturalmente si presume del 50% per quello che sia il prossimo anno del 2021, ma è un discorso che va a prevedere che nel 2021 si continui con questa benedetta pandemia, con questo benedetto Covid, che quindi vada a influire in un minore sforzo oppure in un maggior ristoro da parte degli Enti che sono fondatori, che sono... scusatemi, i soci sostenitori, quelli che sono i soci di GTT, Comune di Torino, Regione Piemonte, ci mancherebbe, questo tutti lo sanno. Quello che è stato fatto, anche su pressione di molti Consiglieri di Minoranza - tra i quali il sottoscritto, ma non voglio essere quello che si prende i meriti, ma molti altri, non faccio nomi, ma sicuramente lo sanno di chi sto parlando - riguarda i settori che sono quelli del commercio, dell’artigianato, dell’impresa e aggiungerei delle famiglie fragili, sì, che hanno avuto quei piccoli vantaggi forse da quei bonus spesa, che hanno avuto i commercianti con lo sconto su quello che riguarda la COSAP, che poi adesso vanno a pagarla, perché così mi dicono, da quello che riguarderà non solo... succederà nel 2021 con la delibera, quella che riguarda le imposte sulla pubblicità, anche perché su quella, quale pubblicità oggi che noi abbiamo un centro che sinceramente io lo vedo, stando in periferia, mi sembra di stare in periferia quasi, ma non per la bellezza o la bruttezza di quello che sia, per quello che sta avvenendo. E quindi perché io lo dico? Occorreva osare di più. E per quello io sul DUP ho votato contro, ho votato contro perché, a parte le decine e decine di pagine, centinaia di pagine in cui noi vediamo un’elencazione di quelli che sono gli obiettivi, ma poi quegli obiettivi non vengono perpetrati. Faccio un esempio su tutti: quando si chiede di dire: “Andiamo a verificare quello che è il riscontro del... la riscossione - scusate il termine - di quello che è il recupero da parte dell’evasione”, io non ho visto questa lotta sull’evasione, ad esempio, sui mezzi pubblici, non l’ho vista; ho visto, naturalmente, quello che è sotto gli occhi di tutti. Ecco perché il voto di questa... quello che verrà oggi non è un voto che si dà all’anno 2020, verso il ’21, o quello che sia, è un voto che riguarda cinque anni di mandato, è un voto che va a riguardare anche quello che è stato fatto precedentemente, ci mancherebbe. Diminuire un disavanzo in una società normale, società privata, è un indice di efficienza, per quello che riguarda il discorso, però attenzione, se diminuire il disavanzo, cioè diminuendo quindi il debito pubblico, porta poi dopo dei nocumenti alle persone che stanno soffrendo oggi all’interno di quello che è il tessuto sociale, non è stato un investimento, non è stato un qualcosa di buono su quest’affare, anzi, io sono per poter essere diverso, di osare con coraggio, di poter sforare quello che sia, naturalmente sempre nei canoni e nelle maglie della legge del Testo Unico degli Enti Locali, dando appunto quelle somme che poi sono quelle essenziali. Si potrà tagliare su molte altre cose, non me ne vogliano, i premi di produzione, gli staffisti e tutto, io non voglio entrare in quest’ottica diversa, io l’ho sempre detto e lo dirò sempre: ho una concezione sulla politica che è un po’ diversa da altri e per questo forse non ho, fra virgolette, non ho fatto carriera, non mi interessa nulla, chi fa la politica deve fare il politico una volta sola, questo voi sapete cosa voglio dire io. C’è qualche eccezione, non voglio entrare nel merito, però non me ne vogliano le eccezioni, perché quando uno dedica del tempo, deve dedicarlo a tempo pieno e quel tempo pieno non può essere dedicato solamente una tantum, perché oggi i cittadini da noi pretendono su questo Bilancio che ci siano… PETRARULO Raffaele Concludo immediatamente. Quindi, cosa dire? Non ho quella competenza e quella voglia di dire che questo è un Bilancio sicuramente da bocciare, perché sarei bugiardo, quando vedo che il bonus che l’Appendino e gli altri hanno dato a quelle famiglie in difficoltà, anche se insufficienti, servono. Non posso dire che la sostenibilità delle linee urbane siano funzionali, la Linea 2 non è partita. Ecco, per questi motivi naturalmente, io su questo Bilancio non parteciperò al voto. |