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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 25 Gennaio 2021 ore 10,00
Paragrafo n. 21
DELIBERAZIONE (Giunta: proposta e urgenza) 2020-02867
BILANCIO DI PREVISIONE FINANZIARIO 2021-2023. APPROVAZIONE. #1-2-3-4-5-6-7-8+A# - RICHIESTA PARERI CIRC. IN DATA 22 DICEMBRE 2020. PGC 955/2021
Interventi
SICARI Francesco (Presidente)
Solo un attimo, perché adesso iniziamo con gli emendamenti alla delibera n. mecc.
202002867. Quindi, io darei per illustrati gli emendamenti, tutti quelli illustrati
dall’Assessore Rolando. Ovviamente procediamo emendamento per emendamento.

SICARI Francesco (Presidente)
Quindi, siamo all’emendamento n. 1, appunto, presentato dall’Assessore Rolando.
Ci sono richieste di intervento nel merito? Non ci sono richieste di intervento, allora
possiamo procedere con la votazione. Lascio, quindi, la parola al Vicesegretario
Generale per procedere alla votazione con appello nominale per quanto riguarda
l’emendamento n. 1, presentato dalla Giunta. Prego, Vicesegretario.

FERRARI Giuseppe (Vicesegretario Generale)
(Votazione per appello nominale).
Presidente, 21 favorevoli.

SICARI Francesco (Presidente)
La ringrazio, Vicesegretario. Quindi, con 21 presenti e 21 voti a favore, il Consiglio
Comunale approva l’emendamento n. 1.

SICARI Francesco (Presidente)
Ora, procederò con la richiesta, di volta in volta, di poter concedere lo stesso esito sui
successivi emendamenti; qualora, invece, dovesse essere necessario procedere con
l’apertura della discussione per eventuali interventi, mi fermerò e procederemo
diversamente.
Quindi, propongo al Consiglio di dare stesso esito all’emendamento n. 2. Stesso esito
concesso.

SICARI Francesco (Presidente)
Propongo lo stesso esito anche per l’emendamento n. 3. Stesso esito concesso.

SICARI Francesco (Presidente)
Propongo, adesso, lo stesso esito per quanto riguarda l’emendamento n. 4. Stesso esito
concesso.

SICARI Francesco (Presidente)
Arriviamo, adesso, all’emendamento invece n. 5, che non è stato ancora oggetto di
illustrazione, in quanto presentato dal Consigliere Fornari, al quale lascio la parola per
procedere con l’illustrazione. Prego, Consigliere Fornari.

FORNARI Antonio
Sì, grazie Presidente. La spiegazione è semplice: l’emendamento sposta 75.000 euro,
che sono una quota dello stanziato del 2021 relativo ai Gruppi consiliari, che
obiettivamente sia nel 2020, ma probabilmente anche nel 2021 hanno un’attività
all’interno degli uffici ridotta, e quindi le spese dei Gruppi sono sensibilmente calate,
perché obiettivamente si lavora poco in ufficio e più da casa, e quindi questo
emendamento chiede, appunto, di spostare questa quota, che sono 75.000 euro, spostarla
dai Gruppi consiliari al Fondo destinato a Torino Solidale, e quindi ai nostri 12 snodi
che ci sono per la città, che aiutano le famiglie più bisognose, e quindi le persone più
fragili della nostra città. Quindi, chiedo, appunto, questo semplice emendamento per
spostare le risorse e utilizzarle subito. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei, Consigliere Fornari. Se non ci sono problemi, Consiglieri, mi sono segnato
perché vorrei intervenire nel merito di questo emendamento e quindi eventualmente, se
dovesse essere necessario, chiedo alla Vicepresidente Ferrero di presiedere
momentaneamente l’Aula.
Intervengo nel merito dell’emendamento, in quanto lo stanziamento dei Gruppi
consiliari è oggetto di discussione della Conferenza dei Capigruppo e quindi, pur
essendo ovviamente libertà di ogni Consigliere presentare emendamenti a ogni
deliberazione presentata all’interno del Consiglio Comunale, non ritengo opportuno
procedere con un eventuale voto favorevole per quello che riguarda il ruolo che ricopro
all’interno del Consiglio Comunale stesso, in quanto credo sia più opportuno discutere
del funzionamento all’interno della Conferenza dei Capigruppo, in quanto spesso si può
arrivare a soluzioni ampiamente condivise. Motivo per il quale su questo preciso
emendamento, ovviamente per quanto riguarda la terzietà, che è uno degli obiettivi che
mi sono dato all’interno del mandato, non procederò con alcuna votazione favorevole,
ma, appunto, voterò astenendomi. Come ho avuto modo di dire in più sedi, non è una
questione di merito, condivido il merito, ma è una questione di metodo e credo che il
metodo sia spesso importante.
Procedo, adesso, con gli interventi da parte dei Consiglieri Comunali che si sono segnati
e quindi procedo con il Capogruppo Lo Russo. Prego.

LO RUSSO Stefano
Grazie, Presidente. Ci mancava la ciliegina sulla torta del collega Fornari, che
ovviamente deve sempre fare il “più uno”. Io condivido la sua impostazione. Mi fa un
po’ sorridere, come dire, l’afflato di risparmio del Consigliere Fornari sui fondi dei
Gruppi, peraltro del tutto inutile, perché dovrebbe sapere il Consigliere Fornari che le
economie dei fondi dei Gruppi, che sono state robuste in questi anni, sono sempre state
in qualche modo riutilizzate a beneficio della città e sempre, quando il Consiglio..., sui
fondi del Consiglio Comunale, io penso a moltissimi suoi colleghi, Consigliere Fornari,
che avevano chiesto di andare in trasferta in missione per l’ANCI, abbiamo avuto un
filotto di richieste di Consiglieri del Movimento 5 Stelle per partecipare a convegni e ad
altre assemblee, mi fa un po’ sorridere adesso questo afflato risparmioso, no? Allora,
così, a titolo... lascio anche qua per il verbale, la cosa piuttosto divertente, perché
analogo afflato risparmioso, Consigliere Fornari, non me ne voglia, ma io sui costi... gli
staff articoli 90 non li ho visti. Io qualche mese feci una richiesta di accesso agli atti,
perché ricordo piuttosto distintamente un certo tipo di impostazione che avevate dato e
bene feci, perché, insomma, effettivamente purtroppo ne ho trovato conferma. Lei,
Consigliere Fornari, lo sa quanti staffisti ha in servizio la Sindaca Appendino? Staffisti?
Numero sette, con stipendi che sono intorno ai 60.000 euro, okay? Allora, l’Assessora
Lapietra ne ha cinque, cinque. Allora onestamente, poi per la carità, votatevi
l’emendamento di taglio di 75.000 euro dei fondi dei Gruppi e sicuramente, insomma,
sono tutte polemiche del Movimento 5 Stelle, ma, come dire, è un pochino suggestivo.
Adesso c’era una lista di parecchie decine di persone che lavorano in collaborazione con
l’attuale Amministrazione, solo il 2020 è costato di soli articoli 90, cioè di staffisti,
1.767.288,00 euro. Allora, è inelegante, perché è tutta gente, guardate, oltretutto brave
persone, che lavorano, fanno un lavoro politico, in alcuni casi anche qualificato, in altri
magari un pochino meno e ci sta, noi non ci iscriviamo al partito del populismo grillino.
La politica ha un costo, la politica ha un costo nella macchina amministrativa, voi
l’avete... come dire, avete dato fondo a ogni tipo di capienza da questo punto di vista, in
barba al Covid, perché qui, attenzione bene, i dati che sto dando sono dati in piena
pandemia, e vi posso garantire che nessuno di questi signori si è autoridotto lo stipendio
in piena pandemia. Allora, a fronte di un costo di politica pura, costo di politica pura di
1.767.288,00 euro per il solo 2020, quindi qua sono fuori gli articoli 110, che sono
Dirigenti a contratto, parliamo degli articoli 90, adesso che il buon Fornari arrivi qui e ci
spieghi che taglia i fondi dei Gruppi di 75.000 euro - come diceva giustamente il
Presidente Sicari - in maniera, come dire, davvero sgradevole, perché è una prerogativa
della Conferenza dei Capigruppo, che, guardi, Consigliere Fornari, forse, se i suoi
colleghi le avessero dato fiducia e avesse fatto lei il Consigliere, avrebbe avuto anche
modo di poter partecipare ai nostri lavori, è davvero, come dire, una bandierina 5 Stelle,
l’ultima che piantante, ve la facciamo piantare, per la carità, nel senso che così siete
contenti, siete contenti che avete portato a casa questi 75.000 euro, e invece... cioè,
avete portato a casa..., avete tagliato i fondi dei Gruppi di 75.000 euro, mentre noi siamo
restati belli zitti e belli sghisci sul 1.767.000 euro di stipendi che vengono pagati alla
politica del Movimento 5 Stelle, quindi gli staff degli Assessori e della Sindaca del
Movimento 5 Stelle in questa Amministrazione, in piena pandemia, cioè mentre la gente
non arriva alla fine del mese e abbiamo le persone che vengono a chiedere la rete di
Torino Solidale, tutte queste iniziative che, come dire, sono state anche
precedentemente citate, vi spendente 1.767.000 euro di costi della politica grillina.
Complimenti.

SICARI Francesco (Presidente)
Procedo con ulteriori interventi. Ora ho la Vicecapogruppo Foglietta. Prego.

FOGLIETTA Chiara
Sì, grazie Presidente. Io devo dire che sposo sia il suo intervento che quello del mio
Capogruppo, quindi del Capogruppo Lo Russo e aggiungerò alcune note. Se il
Consigliere che ha predisposto l’emendamento, in questi anni, oltre a fare dossieraggi
su alcune tematiche, ad esempio… Presidente, mi deve scusare un attimo. Scusate a
tutti, ma era caduto il bambino. Allora, stavo dicendo, se il proponente
dell’emendamento avesse usato parte del suo tempo di questi cinque anni per
controllare, vi faccio degli esempi, non so, alcuni collaboratori in staff di cui ha parlato
già il Capogruppo Lo Russo, e di come hanno impiegato davvero questo tempo che gli è
venuto retribuito dai cittadini e dalle cittadine, ma, guardi Presidente, facciamo prima
che deposito un’interpellanza sul merito e chiederò spiegazione alla Sindaca su una
collaboratrice in staff in particolare. Oppure, se sempre il proponente avesse speso del
tempo per capire davvero se questi 75.000 euro spostano o non spostano, migliorano o
non migliorano la qualità della vita dei cittadini torinesi, e quel collega fa sempre parte
di un Gruppo politico che peraltro si è quasi totalmente opposto al volere devolvere in
piena pandemia e, ripeto, in piena pandemia, quindi non il 25 gennaio 2021, in piena
pandemia dei gettoni presenza che i Consiglieri percepiscono durante la loro attività
politica; quindi, a me va benissimo, perché io sono abituata ai dossieraggi di questo
collega, quanto i Consiglieri che hanno un lavoro privato costano alla Città, siamo
abituati a che si vada a spulciare il 730, siamo abituati a tantissime cose, Presidente,
sono cinque anni che ne siamo a conoscenza. Mi viene solo da dire che in questo
momento togliere i soldi ai Gruppi consiliari - che peraltro non è che vengono
incamerati a vita dei Gruppi consiliari e poi ce li spartiamo tra di noi, ma immagino che
il collega Fornari lo sappia, così gli offro anche la possibilità di intervenire per fatto
personale -, non sposta niente in questo momento; è l’unica bandierina che lui continua
a portare avanti, visto che gli era già stata cassata in parte con tutto il lavoro della
Commissione Speciale Decentramento.
Quindi, Presidente, non si preoccupi sul tema dei collaboratori in staff, come ha detto il
Capogruppo Lo Russo ci torneremo e ci torneremo a breve. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Procediamo, ho la Capogruppo Artesio. Prego.

ARTESIO Eleonora
Grazie. In questo Consiglio Comunale giace da dicembre 2020 una proposta di mozione
a firma mia, del collega Tresso, della collega Montalbano. Questa proposta di mozione
tendeva a proporre alla nostra Assemblea consiliare un comportamento analogo a quello
che avviene all’interno di comunità che condividono degli interessi e degli obiettivi.
Come nelle condizioni aziendali esistono contratti di solidarietà e fondi di solidarietà
interna, con i quali i singoli lavoratori si sottopongono ad un sacrificio parziale a favore
di quei lavoratori che per procedimenti di riorganizzazione debbano essere collocati
temporaneamente al di fuori dell’attività lavorativa, o come nelle libere aggregazioni
delle società di mutuo soccorso, ad esempio, tutti i soci condividono la partecipazione
ad un fondo comune, pur non fruendone o sapendo che soltanto alcuni, quelli più
bisognosi, quelli in temporanea difficoltà di salute o di lavoro, vi ricorreranno, eppure
esiste una compartecipazione e una condivisione, così la proposta che avevo avanzato
guardava all’Assemblea del Consiglio Comunale come a un’Assemblea che risponde a
una comunità, quella dei propri concittadini, e così, guardando, proponevo che
liberamente i Consiglieri devolvessero una quota dell’importo netto dei loro gettoni di
presenza - avevo ipotizzato il 10% - a favore esattamente di quel Fondo di solidarietà
istituito dal Comune di Torino per contrastare la povertà e soddisfare il bisogno
alimentare. Ebbene, quella mozione ha percorso tutte le procedure regolarmente
possibili; io non ho obiettato a che il Presidente del Consiglio Comunale sospendesse
l’atto per sottoporlo alla Conferenza dei Capigruppo o non lo ritenesse ammissibile
come mozione di accompagnamento a una delibera che trattava proprio degli
emolumenti dei Consiglieri; ho richiesto due volte che quell’atto venisse messo
nell’elenco degli atti proposti al Consiglio in un punto tale da riuscire a votarlo; mi è
sempre stato risposto negativamente. Ora, non ho voluto... - altrimenti avrei reso
pubblico questo tema -, non ho voluto immaginare che fosse una tattica del rinvio,
arrivare alla fine del mandato senza che questa richiesta ai Consiglieri di
compartecipare, come si chiede ai cittadini torinesi con erogazioni liberali, al Fondo di
solidarietà potesse essere discussa e si estinguesse quindi naturalmente la stessa
proposta. Ora vedo questa proposta del Consigliere Fornari. È ovvio, l’ha detto il
Presidente, ogniqualvolta esistono risparmi e avanzi sul Fondo dei Gruppi consiliari,
questi vengono rideterminati all’interno del Bilancio del Comune, e se vogliamo avere
un indirizzo di ove rideterminarli, l’indicazione del Consigliere Fornari è peraltro la
stessa che io proponevo per l’erogazione liberale dei singoli Consiglieri. Ma quello che
voglio qui rimarcare non è soltanto quanto i colleghi Lo Russo e Foglietta hanno già
sottolineato, io voglio rimarcare che una proposta di questo genere ha un connotato
culturale preciso. Nel momento in cui si chiede ai singoli Consiglieri eletti un
comportamento che li coinvolge personalmente, si pratica la tecnica del rinvio, ma
quando si va a individuare il funzionamento della politica, perché i Gruppi consiliari
sono un’articolazione della vita politica e amministrativa del Comune, allora la si deve
limitare, perché questo è il concetto, a mio avviso, preoccupante, pericoloso, che
peraltro nel mio giudizio soggettivo ho sempre avuto rispetto al Movimento 5 Stelle:
quello di costruire una sistematica delegittimazione della politica e delle forme
organizzate della politica, tranne ovviamente la loro. Allora, da questo punto di vista
francamente non, come dire, un atto al quale guardare con un sorriso o con sufficienza,
è un atto che riflette quella cultura politica, che per parte mia è veramente riprovevole,
perché io invece credo che la partecipazione alla politica abbia bisogno di tutta la
struttura e di tutta l’organizzazione delle forme di partecipazione, dai partiti ai Gruppi
consiliari. Allora, non parteciperò a questo voto, votate come credete, il destino non
cambia, perché comunque sarebbero state risorse da riallocare; al massimo, chi
subentrerà dovrà fare lo sforzo di corroborare l’attività dei futuri Gruppi consiliari con
uno stanziamento idoneo, ma quello che a me premeva sottolineare è questa
(incomprensibile), dal mio punto di vista terribilmente pericolosa.

SICARI Francesco (Presidente)
La ringrazio, Capogruppo Artesio. Procediamo con gli interventi. Ho il Presidente
Versaci.

VERSACI Fabio
Grazie, Presidente. Non riesco a capire le motivazioni che spingono i Consiglieri a dire
che è tutto inutile questo emendamento, che non serve a niente, che è una cosa inutile,
però intervengono quasi inviperiti contro questo tipo di emendamento. Io lo dico alla
Capogruppo Artesio, visto che pensa che sia una questione di paura di esporsi: io alla
sua mozione voterò “contrario” e quando ci sarà la votazione in Aula le spiegherò anche
molto meglio le motivazioni. Io trovo preoccupante quel tipo di atto, perché è un atto
che non ha nessun effetto, che va tutto... è tutto basato sulla volontà di un Consigliere,
mettendo un Consigliere che magari è in una situazione economica personale in
difficoltà per metterlo in difficoltà, per dire: “Ah, avete visto? Quelli che sono contro i
costi delle politica non votano questo atto”, a me preoccupa più quell’atteggiamento lì,
un atteggiamento, secondo me, classista, che mette in difficoltà le persone che magari
hanno una difficoltà economica che non possono urlare al mondo, ma che li mette in
difficoltà, quello sì che mi preoccupa, non un emendamento dove si dice semplicemente
di spostare delle risorse, come è stato detto, che tanto sono lì bloccate, che non verranno
utilizzate, da dare… Qual è il problema di questo emendamento? Nessuno. Ogni volta
che noi proponiamo una roba del genere, veniamo attaccati sul fatto che vogliamo
distruggere la politica, ma non è affatto così, non è affatto così. Questo emendamento è
un emendamento sensato in questo momento, e invece trovo insensata la mozione della
Capogruppo Artesio e, le ripeto, io voterò contro perché è una mozione inutile, che non
dà nessun obbligo a nessun Consigliere di devolvere il proprio gettone, poi tra l’altro
senza neanche sapere se qualche Consigliere già lo fa e magari non vuole dirlo, oppure,
ripeto, qualche Consigliere magari non se lo può permettere e non lo può dire, e lo trovo
veramente preoccupante, soprattutto che venga portata avanti un’azione del genere da
una persona che storicamente ha sempre lottato per i diritti delle persone più in
difficoltà, che penso e che ha anche tutta la mia stima e il mio rispetto per moltissime
tematiche per cui si batte, ma per moltissime cose no, e io lo trovo preoccupante.
Questo mi preoccupa. E poi la polemicotta del Capogruppo Lo Russo con questi staffisti
ogni volta, ma basta! Io adesso stavo pensando che sono entrato più volte negli uffici
della Sindaca e questi sette staffisti non so chi siano, però magari mi sbaglio io,
ritornerò negli uffici nei prossimi giorni, in quelli di Lapietra forse non sono mai andato
e non lo so, e quindi è veramente una polemica inutile, ridicola. Quella sì che è una
polemica ridicola, che si mette le bandierine raccontando balle fuori, come quando
raccontavate che questa Giunta ha 300 staffisti. 300 staffisti?! Ma non so come si fa a
dire una sciocchezza del genere! E questo l’avevo già detto. Questo sì che mi
preoccupa, questo atteggiamento qui di raccontare bugie fuori, per mettere in difficoltà.
E poi, un’altra cosa dico: non è che, Capogruppo Artesio, che quell’argomento lì non è
stato detto, è stato detto eccome! Ci avete fatto passare come dei pezzenti, dei taccagni,
di quelli che quasi quasi l’hanno fatto... quasi se li rubano i soldi; attaccati sui giornali
per questa roba qua. Quindi smettetela di farci la lezioncina. Io oggi non volevo
intervenire, perché non mi sembra più il caso di intervenire in questo Consiglio, che è
diventato veramente il festival della retorica e dell’ipocrisia, però quando mi sento
attaccato su queste cose mi fa veramente innervosire, Presidente, ma veramente, sono
molto arrabbiato, perché va bene tutto, si può dire tutto, va bene tutto, ma quando si
toccano le persone mi dà molto fastidio. E io andrò a vedere chi sono questi sette
staffisti della Sindaca Appendino e poi andremo a chiedere conto ai Consiglieri che
l’hanno detto, andate di nuovo sui giornali a raccontare che ce ne sono 300 per la
Giunta, 300 staffisti, vi riporto gli articoli delle cose che avete raccontato fuori, delle
balle colossali che avete detto, bugie su bugie. Se non volete votare questo
emendamento, non votatelo, lo spiegherete voi ai cittadini perché non lo votate; io lo
posso spiegare perché quella mozione non la voterò, perché magari c’è qualche
Consigliere che non se lo può permettere di dare il 10% del suo stipendio, va bene? È
una colpa? Pensate che sia una colpa? Dite che è una colpa, se avete il coraggio di farlo.
Grazie, Presidente.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Prego, Presidente Giovara.

GIOVARA Massimo
Anch’io sono profondamente imbarazzato da questo atteggiamento, che però bisogna
analizzare un attimo, almeno per farlo capire a chi vuole ascoltare. La mia vita
personale in questa Città mi ha dimostrato che, quando credevo che esistesse ancora la
Sinistra, non conoscevo tutta la verità, non la conoscevo completamente. E potete anche
non credermi, ma in questo momento sono davvero emozionato e imbarazzato. Nel
momento in cui... non c’è nessun mistero in questo atteggiamento in realtà, perché ci
troviamo di fronte a donare una parte di risorse a Torino Solidale, sottraendola a che
cosa? A quale soggetto? A delle persone? A dei Dirigenti? No, a dei partiti. Il problema
è questo. Il problema è che non bisogna intaccare i partiti, perché il partito viene prima
di qualunque altra cosa, anche delle persone in difficoltà; infatti si preferisce parlare a
favore di un atto, che, come ha detto il mio collega Versaci, caro Presidente, avrebbe
potuto mettere in difficoltà persone, tra le quali ci sono anche io, e il mio ISEE è stato
pubblicato e sbeffeggiato, io ho rinunciato a fare il mio mestiere, che adoro, per provare
a mettermi al servizio di questa Città, l’avrò fatto bene, l’avrò male, lo giudicheranno
gli elettori, non credo che lo faranno perché probabilmente non mi ripresenterò, ma
potranno comunque giudicarmi, lo hanno fatto sicuramente in questi anni, con l’aiuto
dei giornali e della stampa. Ho rinunciato al mio mestiere, in cui mi trovavo bene, e
l’unico sostentamento che ho per lavorare 24 ore al giorno in questo mestiere politico è
il gettone di presenza. Ho rinunciato a cinque anni di contributi a 55 anni, e di fronte a
chiedere: “Sottraiamo un po’ di risorse”, che noi in questi anni, come Movimento 5
Stelle, distruttore della politica secondo voi, abbiamo capito che forse erano un po’
eccessive, perché io, prima di chiedere aiuto alle Segreterie e ad altri, mi facevo tutto da
solo e continuo a farmi le cose da solo, e credo che molti dei soldi spesi per la politica
sono inutili, sono sprecati, perché l’ho visto con i miei occhi. Allora, di fronte a questo
la Sinistra cosa dice? Che noi vogliamo distruggere la democrazia? Signori, noi
abbiamo portato persone dentro a questa struttura. Signori, noi abbiamo avvicinato
persone, che erano schifate dalla politica, nella politica, e questo è democrazia.
Quindi, prima di parlare in un certo modo, ricordiamoci che magari quando si era in
Regione, quando si è ricevuto un vitalizio, quando si è avuto uno stipendio molto più
alto di quello che io potrò mai vedere in tutta la mia vita, in quel caso forse si poteva
fare una donazione autentica e spontanea, e forse lo si è fatto; e quando si dona, forse
non bisogna nemmeno raccontarlo in giro. Grazie, Presidente.

SICARI Francesco (Presidente)
A lei. I fatti personali li recupererò al fondo, come ho sempre fatto. Quindi procediamo
con la Consigliera Albano. Prego.

ALBANO Daniela
Grazie, Presidente. Io anche condivido le sue perplessità e le perplessità che ha
espresso. Io vorrei anche fare chiarezza, perché comunque non si pensi che, avendo
perplessità su questo emendamento, si voglia tenere e mantenere la politica con quei
soldi, perché comunque i soldi dei Gruppi che non vengono spesi restano nelle
disponibilità della Città, quindi non sono soldi tolti alla politica, perché la politica non si
impossessa di quei soldi a prescindere, ma utilizza parte di quei soldi soltanto se li usa,
tant’è vero che quest’anno e, appunto, nell’anno precedente sono avanzati proprio una
notevole quantità di quei fondi, che rientrano nelle disponibilità della Città; rientrano
nelle disponibilità della Città e la Città, con quei soldi che rimangono in disponibilità,
magari serve a pagare degli stipendi, servono per poter assumere, non so, degli
insegnanti o degli Assistenti Sociali, ecco, quindi non sono comunque soldi che
togliamo alla politica e andiamo a mettere da un’altra parte, sono soldi che togliamo
comunque dalla disponibilità della Città. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Prego, Consigliere Napolitano.

NAPOLITANO Vincenzo
Grazie, Presidente. Ma, dunque, io... rimango anche io abbastanza, così, sorpreso
quando..., niente, quando si toccano i soldi saltano dalle poltrone come dei grilli, è una
roba pazzesca. Io ringrazio il Consigliere Fornari per questo emendamento, perché mi
sembra assolutamente molto più equo e giusto rispetto a quello di cui discuteremo della
Consigliera Artesio, proprio perché si prendono dei soldi che non sono diretti di ogni
singolo Consigliere, ma di un Gruppo consiliare, che li usa un po’ come ritiene giusto
che si debba fare. Noi praticamente non li usiamo, nel 2020 abbiamo speso 83 euro,
mentre il Partito Democratico ne ha spesi 2.500, più o meno, mi sembra di ricordare,
forse sono preoccupati per quello, perché comunque andare a toccare questo
(incomprensibile) in qualche modo gli dà fastidio. E allora che fanno? Parlano di altro,
parlano di staffisti, parlano di milioni di euro. Allora, a questo punto, scusate, se
dobbiamo parlare di altro, parliamo anche, che ne so, degli stipendi dei Parlamentari del
Gruppo Democratico, perché, visto che ci dicono: “In piena pandemia noi non vogliamo
rinunciare a un gettone di presenza”, in piena pandemia i Parlamentari del Partito
Democratico non si tagliano lo stipendio come fa il Movimento 5 Stelle da sempre,
quelli sono milioni di euro eh, ma tanti, come sono milioni di euro i rimborsi elettorali a
cui noi abbiamo sempre rinunciato e che invece il Partito Democratico prende, insieme
a tutti gli altri partiti che ci sono. Quindi, boh, se vogliamo fare dei discorsi seri,
facciamoli, se vogliamo andare di provocazioni, di temi che poi non sono quelli in
oggetto, a questo punto la provocazione la faccio anche io: visto che vogliamo andare a
toccare proprio il portafoglio di ogni singola persona, senza lasciargli la libertà di
decidere se e cosa può devolvere, allora quel famoso 10% di cui parliamo non
togliamolo dai gettoni di presenza, togliamolo da tutti i soldi che ogni singolo
Consigliere, che ogni singolo politico in questione ha preso durante la sua carriera
politica.

SICARI Francesco (Presidente)
La invito a concludere.

NAPOLITANO Vincenzo
Sì, subito Presidente, chiedo scusa. Visto che c’è gente che qua dentro fa politica dal
1975 e altri che lo fanno da decenni e decenni, allora facciamo una cosa: facciamo il
calcolo di quanti soldi pubblici avete preso facendo i politici e togliamo un 10%, io
sono pronto a farlo. Grazie, Presidente.

SICARI Francesco (Presidente)
Allora, un attimo. Ho l’Ordine dei Lavori del Capogruppo Tresso.

TRESSO Francesco
Sì, grazie Presidente. Volevo solo richiamare i colleghi Consiglieri ad attenersi a quello
che è l’argomento dell’emendamento proposto dal Consigliere Fornari. È vero che la
Capogruppo Artesio ha richiamato, a mo’ di paragone, una mozione che peraltro
anch’io ho scritto, ma non è oggi, credo, il tempo della discussione di quella mozione,
perché stiamo votando un altro tipo di atto e quindi è inutile iniziare a fare
considerazioni, controproposte su una mozione che avremo modo di votare, quando
finalmente la potremo votare, in un’altra sede. Quindi, atteniamoci a quello che è
l’oggetto dell’emendamento. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Adesso, procederei con il fatto personale del Capogruppo Lo Russo. Ha tre
minuti. E poi ho una richiesta di un intervento dell’Assessore Rolando.
Prego, Capogruppo Lo Russo, tre minuti.

LO RUSSO Stefano
Io non sarei più reintervenuto, perché è esilarante lo spettacolo della sequenza di
interventi che ha seguito il mio, ma devo intervenire per fatto personale rispetto a
quanto ha detto il collega Versaci, che mi ha citato e mi ha accusato di mentire. Io
sapete bene che tendo, in questa sede - e penso di averlo sempre dimostrato -, a parlare
con le carte sottomano. Allora, gli staffisti articolo 90 in capo a questa Giunta nell’anno
2020, anno dell’emergenza pandemica Covid, ammontano a n. 45; di questi, 7 hanno
etichetta “Sindaca” per costi comunali rispettivamente di 60.890, 56.203, 16.069,
60.890, 56.203, 60.890, 56.203, per un totale di 367.348 euro, a meno dei rotti dei
centesimi. Ripeto, lo staff di Appendino costa 367.348 euro al contribuente torinese. La
seconda in classifica, di questa meravigliosa classifica, è la sua collega Lapietra, la
quale di staffisti - in realtà ne ha uno in coabitazione con Rolando, il cui costo è 56.605
euro - ne ha ben 6, per il costo unitario di 46.836, 4.683, 56.605, 55.028, 4.683, 13.391,
totale 181.226 euro; questo solo per… È un fatto personale, in quanto il Consigliere
Versaci, come dire, è intervenuto per dire che il Capogruppo Lo Russo tira numeri a
caso, dice numeri a caso, ma io non dico numeri a caso, Consigliere Versaci, e quando
le do il totale, ripeto, anno 2020, quello in cui, come dire, la Città è andata in ginocchio,
1.767.288,24 centesimi. Allora, con tutto il dovuto rispetto, lezioni di etica e di morale
sui costi della politica, da chi ha fatto della politica un mestiere e che, impunemente o
correttamente, perché attenzione bene, la battaglia è una battaglia tutta grillina eh,
attenzione bene, non è che qui... sembra quasi che uno debba difendersi; io, se ritenete
che queste persone valgono 1.767.000 euro dei soldi dei contribuenti torinesi, e che
questa Amministrazione si è comportata bene per giustificare 1.767.000 di soldi dei
contribuenti torinesi nel solo 2020, l’anno di cui stiamo parlando, benissimo, date
lezioni di morale, come dire, ai vostri militanti, noi rispettiamo questa scelta, abbiamo
già detto cosa pensiamo dell’emendamento, quindi, come dire, farete cosa ritenete di
fare anche sull’emendamento di Fornari in scienza e coscienza. Però, Consigliere
Versaci, prima di dire che dico cose non vere, la pregherei, per favore, di fare delle
verifiche. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Prego, Consigliere Versaci, per fatto personale.

VERSACI Fabio
Fatto personale, perché il Capogruppo Lo Russo non so a chi si riferisse che ha fatto
della propria vita la politica un mestiere, visto che il sottoscritto è al suo secondo
mandato e non si ricandiderà, al contrario di qualcun altro che ne avrà fatti già tre o
quattro, adesso non ricordo. È solamente per correttezza, perché il Capogruppo
Lo Russo giochicchia con queste cose e poi magari nei prossimi giorni faremo una bella
Commissione di approfondimento, paragonando il passato al presente, la vecchia Giunta
con quella nuova, sicuramente il Capogruppo Lo Russo si riferisce ad alcuni staffisti
della Sindaca che sono dipendenti, ecco dove sta il giochino, l’ho capito adesso, ci ho
dovuto pensare un attimo, che sono dipendenti comunali, che sono stati assunti ex
articolo 90, allora lui li calcola come staffisti, ma quelli lì sono dei dipendenti della
Città di Torino. Ma faremo il giochino davanti a… chiederò una Controllo di Gestione
paragonando la vecchia Amministrazione, dove lui era Assessore, con quella nuova.
Così a naso, mi pare - e poi l’Assessore Rolando mi correggerà -, nella scorsa
Amministrazione 15 milioni di euro è costata, questa Amministrazione costerà 11, così
a naso, ma spero che l’Assessore Rolando abbia dei dati aggiornati, ma faremo una bella
Commissione di paragoni, così il giochino del Capogruppo Lo Russo lo smontiamo
subito. Grazie, Presidente.

SICARI Francesco (Presidente)
A lei. Come ho anticipato, ho una richiesta dell’Assessore Rolando di poter intervenire.
Concederei la parola, velocemente, prego Assessore.

ROLANDO Sergio (Assessore)
Sarò velocissimo. Io volevo solo dire due cose: il sistema che abbiamo impostato
nell’area del personale, governa dall’inizio il meccanismo degli staff e è tale per cui è
controllato che si rispecchi il programma che era stato fatto di risparmiare dal costo
complessivo della (incomprensibile), che era stato oltre i 15 milioni, a 11 milioni.
Ovviamente adesso non ho i dati sottomano, ma domani mattina alle 11.00 avremo tutti
i dati rivisti.
Poi volevo aggiungere un’osservazione, che ovviamente la Giunta si toglie da ogni
valutazione e richiesta di esperimento di un parere su questo tema, sul tema proposto
dall’emendamento, perché è un tema tipicamente di competenza dei Capigruppo e del
Consiglio. Io ringrazio e dico solo questo.

SICARI Francesco (Presidente)
La ringrazio, Assessore Rolando. Adesso ho un intervento, nel merito della discussione,
del presentatore dell’emendamento, il Consigliere Fornari, prego ne ha facoltà.

FORNARI Antonio
Sì, grazie Presidente. A me sinceramente spiace che poi la discussione abbia preso
questa piega, ma probabilmente non sono stato chiaro all’inizio, ma lo rispiego. Io ho
preso solo i dati del 2020 e ho visto che tutti i Gruppi, chi più, chi meno, ha speso una
cifra inferiore rispetto allo stanziato; e quindi, siccome in questo momento è una
situazione obiettivamente difficile per tutti e c’è uno strumento, come quello di Torino
Solidale, che aiuta una fascia debole e che quindi quei soldi possono essere utilizzati
subito, anziché attendere fine anno, perché a fine anno - tutti l’hanno sottolineato - i
soldi che i Gruppi consiliari non utilizzano ritornano nelle casse del Comune di Torino,
però allo stesso tempo l’emergenza c’è in questo momento e, visto che dai dati del 2020
quasi tutti i Gruppi consiliari hanno speso delle cifre comunque basse, perché? Perché
stiamo lavorando quasi tutti da casa, non siamo in ufficio e non bisogna comprare i
toner per la stampante, non bisogna comprare cancelleria e quant’altro, con tutti gli
strumenti che gli anni precedenti ovviamente venivano acquistati dai Gruppi consiliari e
che ora, lavorando da casa, e che sicuramente sarà così anche per il 2021, quello
stanziato probabilmente non funziona e quindi con l’emendamento che ho proposto io si
andava a ridurre questa quota di circa il 60-70%. E quindi il mio emendamento era solo
quello, non volevo né creare la polemica, ovviamente, del benaltrismo e di andare a
parlare di altri costi, i costi della politica o altro, era solo un qualcosa di tecnico, cioè
dare la possibilità a Torino Solidale, agli snodi di utilizzare subito questi fondi, quindi
già subito da inizio anno, anziché attendere fine anno, quando l’avanzo dei Gruppi
consiliari poi va a finire..., diciamo, ritorna al fondo del Comune di Torino. Quindi, era
solo una questione tecnica, invece si è creato un pandemonio e non so bene perché, con
accuse anche personali di dossieraggio, che trovo veramente fuori luogo, ma il mio era
solo un emendamento tecnico e per quello l’ho presentato. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Adesso ho la Capogruppo Sganga. Prego.

SGANGA Valentina
Sì, grazie Presidente. Anche io sarà brevissima, solo per dire che voterò a favore
dell’emendamento proposto dal Consigliere Fornari, che ringrazio. Andando in scia a
quanto diceva, quando ha avuto modo di leggere quell’emendamento, la mia sensazione
è stata quella di una proposta che andava nella direzione di sostenere la rete di Torino
Solidale, e il punto è proprio quello; non riesco a capire come siamo finiti, onestamente,
a parlare di staffisti, piuttosto che di gettoni, piuttosto che di costi della politica.
Appunto, in questo caso non è tanto il fatto di andare a ridurre i costi della politica e i
costi dei Gruppi consiliari, ma quanto di far sì che le risorse che ora non utilizziamo,
come giustamente ha spiegato il Consigliere, perché la nostra attività si svolge
prevalentemente online, quindi molte spese si sono ridotte, il nostro Gruppo per
esempio quest’anno ha speso poco meno di 80 euro, che è una cifra ridicola per circa 20
Consiglieri, e quindi, far sì che quelle risorse vengano destinate alla rete di Torino
Solidale e far sì che in ogni modo si cerchi di sostenere quella rete, e lo si può sostenere
con, appunto, quelli che sono gli avanzi dei fondi del Gruppo, lo si può sostenere con le
proprie donazioni personali, come so che molti di noi hanno fatto, ed è importante
questo, perché non sembra, ma quella rete costa e costa veramente tanto. Ho provato a
chiedere all’Assessorato, sono più di 500.000 euro al mese, circa, e sono soldi che
ovviamente arrivano dal Comune, arrivano dallo Stato e arrivano dai privati, ed è una
rete che noi vogliamo cercare di rendere strutturale e far sì che permanga anche in
futuro. Per cui io leggo questo emendamento come quella volontà di dare sostegno a
qualcosa che è utile per tante persone. La mia unica preoccupazione è semplicemente
che, per quanto possa essere una cifra piccola e simbolica, è comunque una cifra utile,
che servirà a delle famiglie e servirà a quelle famiglie e mangiare. Quindi, non riesco a
capire per quale ragione abbiamo voluto dare questo spettacolo indegno, urlandoci
addosso su chi guadagna di più o su quanto vengano pagati gli staffisti. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Io non ulteriori richieste di intervento, per quanto riguarda l’emendamento
n. 5, e allora procederei con la votazione.
Lascio, quindi, la parola al Vicesegretario Generale. Prego.

FERRARI Giuseppe (Vicesegretario Generale)
(Votazione per appello nominale).

SICARI Francesco (Presidente)
Vicesegretario la Consigliera Amore ha espresso voto favorevole in chat.

FERRARI Giuseppe (Vicesegretario Generale)
Va bene.

SICARI Francesco (Presidente)
E Imbesi si è sentito il “favorevole”.

FERRARI Giuseppe (Vicesegretario Generale)
Sì, si è sentito. 14 favorevoli e 7 astenuti.

SICARI Francesco (Presidente)
La ringrazio. Quindi, con 21 Consiglieri presenti e 14 voti a favore, il Consiglio
Comunale approva l’emendamento n. 5.

SICARI Francesco (Presidente)
Procediamo adesso con l’emendamento n. 6 dell’Assessore Rolando, che darei per
illustrato. Se non ci sono interventi, procederei con la votazione dell’emendamento
stesso. Procediamo, allora, con la votazione. Prego, Vicesegretario. L’emendamento è
della Giunta.

FERRARI Giuseppe (Vicesegretario Generale)
(Votazione per appello nominale).
21.

SICARI Francesco (Presidente)
La ringrazio. Quindi, 21 Consiglieri presenti, con 21 voti a favore il Consiglio
Comunale approva l’emendamento n. 6.

SICARI Francesco (Presidente)
Procediamo ora con le dichiarazioni di voto. Si era già segnata tempo fa la Capogruppo
Artesio e le lascio la parola, prego.

ARTESIO Eleonora
Grazie, Presidente. Avendo espresso le obiezioni che ho espresso relativamente al
Documento Unico di Programmazione, non posso che mantenere le stesse obiezioni sul
Bilancio di Previsione, anzi, il Bilancio di Previsione conterrebbe più attenuanti rispetto
alla mia critica, in quanto necessariamente è un impianto contabile e quindi non può
introdurre delle previsioni che non siano ancora supportate da stanziamenti della Legge
Finanziaria 2021 piuttosto che da altre entrate, come invece sarebbe stato possibile
prefigurare all’interno del Documento Unico di Programmazione, laddove si fosse
voluto assecondare gli indirizzi non solo nazionali, ma espressi anche da alcune nostre
mozioni. Intervengo, quindi, soltanto per dire che, se avrei potuto guardare con un
occhio più favorevole e meno riprovevole il Bilancio di Previsione, proprio per la natura
dello strumento, l’elemento, peraltro molto enfatizzato nell’intervento conclusivo della
Sindaca, che mi induce a confermare più che mai il mio voto contrario, è esattamente la
tematica del debito, su cui si è soffermata molto la Sindaca. Ormai tutti i quotidiani che
commentano la candidatura, le candidature, le previsioni delle future elezioni
amministrative, si interrogano non retoricamente rispetto alla consapevolezza che i
futuri candidati o le future coalizioni hanno relativamente allo stato finanziario
dell’Ente Comune, ed è una questione importante, ma è una questione talmente
importante che alcuni tra noi hanno pervicacemente tenuto a sottolineare nel corso di
questi anni, non per chiedere un galleggiamento più o meno competente, più o meno
abile, si facciano, chi lo crede, i complimenti all’Assessore al Bilancio. Io non ho
difficoltà a dire che tecnicamente le operazioni che sono state prodotte possono anche
essere fonte e originate da una buona competenza di governo amministrativo contabile,
ma politicamente. Questo Consiglio Comunale, anche per mia indicazione,
benevolmente accolta dalla Maggioranza, ha ripetutamente sottolineato che il tema del
debito pubblico non è una questione della Ragioneria dello Stato, non è una questione
dell’abilità professionale dell’Assessore al Bilancio, è una questione pubblica ed è una
questione politica; lo è perché la consapevolezza rispetto allo stato delle finanze delle
autonomie locali è una precondizione per costruire una comunità consapevole.
Quando il mio Gruppo ha chiesto l’audit pubblico sul Bilancio, mai realizzato da questa
Amministrazione, non riteneva che nella popolazione torinese si sarebbero trovati
commercialisti o studiosi delle finanze più autorevoli e più capaci dell’Assessore
Rolando, lo ha fatto perché la consapevolezza diffusa di quali sono le condizioni di
autonomia degli Enti Locali rende più consapevoli i cittadini, sia delle proprie
responsabilità in ordine alla compartecipazione alle spese di una comunità, funzionali
agli interessi generali, ma sia della relazione tra le autonomie locali e il Governo
centrale, e non casualmente altri Enti locali hanno praticato l’audit pubblico, perché
questo tema è un tema di Educazione Civica, quindi è un tema di partecipazione
popolare che dovrebbe essere molto caro alla Maggioranza che qui ci governa. Non è
stato fatto, si è pensato di ridurre la cosa a degli advisor professionali, reclutati e
ricompensati sulla base dei maggiori risparmi che si sarebbero ottenuti, poi si è
abbandonata anche quest’idea e il tema del debito pubblico sembra essere, nella
rappresentazione mediatica, ma anche nel senso comune, una di quelle questioni con cui
le forze politiche si schiaffeggiano nel momento in cui succedono l’una all’altra. Ma il
debito pubblico non è questo, il debito pubblico è esattamente l’impianto sul quale si
possono compiere delle scelte di priorità politica, e le scelte di priorità politica si
praticano anche nelle relazioni pubbliche e popolari e diffuse, di concerto con le altre
autonomie locali. Dire che ci sono stati dei debiti illegittimi, cioè, come dice la
campagna contro i debiti illegittimi, fondati su tassi di interesse praticati agli Enti
pubblici tali da non poter essere onorati o da essere così tanto onerosi da compromettere
la selezione delle priorità politiche di una comunità, è un fatto politico. Quindi, che si
sia manovrato più o meno bene nel galleggiare sul debito pubblico, non esime dalla
colpa e dalla responsabilità di non aver prodotto intorno a questo tema, educazione,
consapevolezza, responsabilità e anche mobilitazione, perché non è impossibile; io, che
vengo tacciata non più tardi di cinque minuti fa di essere troppo vecchia nelle
istituzioni, ricordo bene gli anni ’70 e gli anni ’80, in cui la tematica di un Comune di
Torino, a suo tempo non troppo florido, ma che era intenzionato fortemente a investire,
ad esempio, nei Servizi Educativi e Culturali, confrontava quella tematica col Governo
Centrale non nelle chiuse stanze di un Ministero o nel confronto con la Corte dei Conti,
ma in una grande battaglia popolare sulle priorità dei servizi pubblici, sulla Variante 17
del Comune di Torino, sull’orgoglio di una Città di costruire i proprio Servizi Educativi,
quando un Governo Centrale non trasferiva fondi perché riteneva che dovese essere
esclusiva competenza dello Stato. Lo ricordo bene, so che può essere una battaglia
pubblica, ma no, voi non lo avete fatto, e no perché voi, lo ricordo benissimo dalla
conferenza stampa del dicembre del 2017, quando la Sindaca e la Giunta hanno
annunciato il Piano di rientro con la Corte dei Conti, avete affermato: “Non ci interessa
la popolarità, noi facciamo delle scelte di serietà”, che, certo, forse avete anche provato
a ridurre l’esposizione al debito, ma l’avete fatto non con il buon senso del padre di
famiglia con accezione maschilista, con la quale si richiama il buon governo della Città
- ma trascuro, in questo momento, il maschilismo e apprezzo il tema del buon governo -
lo avete fatto con l’atteggiamento del dominus, del principe, che sta al di sopra della
consapevolezza diffusa del pubblico, che può decidere perché ha il potere di comandare,
ma comandare è una cosa diversa dal governare. Quindi, ancorché questo Bilancio di
Previsione sia quello che vi è stato possibile, relativamente alle piccole manovre di
contenimento del debito, non supportate da un dibattito pubblico sul debito, ancorché
sia quello che ritenete giusto, avendo rappresentato, dopo aver fatto mille ringraziamenti
alla macchina comunale, non mancando di farli ogni volta che arriva una delibera, li
rappresentate come un costo e non come una risorsa, tant’è che vi prefiggete di far
funzionare la macchina con mille unità professionali in meno, forse questo Bilancio non
è il peggiore che poteste produrre, ma certamente è un Bilancio che si ispira a quella
logica politica dell’idea di comandare anziché governare. Governare è un compito
complesso, ai problemi complessi ci sono molte risposte semplici, quasi sempre sono
quelle sbagliate, e per me questo è un Bilancio sbagliato.
Quindi, io riconfermo il voto contrario come il Documento Unico (incomprensibile).

SICARI Francesco (Presidente)
Prego, Capogruppo Petrarulo, sulle dichiarazioni di voto.

PETRARULO Raffaele
Grazie, Presidente. Sul DUP mi sono già espresso in maniera contraria, quindi non ho
nessuna remora nell’andare a riprendere il discorso sul Bilancio, ma per un discorso
molto semplice: si doveva osare di più. Lo dico da professionista, infatti non posso non
fare, tra virgolette, i complimenti alla somma algebrica che è uscita con grande
peripezia al nostro Assessore Rolando, l’Assessore del Comune di Torino. Le somme
algebriche sono quelle che poi dopo vengono date ai pareri, i pareri... infatti
(incomprensibile) il Revisore dei Conti, l’ho guardato non ha dato nessun appunto su
quello che è stato fatto, quindi il parere è un parere positivo. Quindi, da professionista
cosa devo dire? È logico che tutto quello che porta un discorso legale e di somma è
giusto, però qui io faccio il Consigliere Comunale e quando intervengo, intervengo da
Consigliere Comunale, perché se no qui ognuno interverrebbe in merito a quella che è la
sua posizione anche lavorativa, in quello che è il suo personaggio, quello che vuole dire.
E quindi quando io noto - e qui entriamo sul Bilancio, perché sul DUP l’ho espresso, ma
il DUP poi dopo va a (incomprensibile) sul Bilancio - che non si ha avuto il coraggio di
dare maggiore incisione, di dare maggiori somme, vuoi… come diceva anche la
Consigliera Artesio, ci mancherebbe, da una richiesta maggiore dei trasferimenti statali,
fondi europei, non ne parliamo, perché anche questo gioca, ci mancherebbe, l’ho detto,
il Comune di Torino non è una Zecca che stampa i soldi, ma non è neanche colui che è
l’ultima ruota del carro e può anche soggiacere, quindi, a quello che gli altri possono
chiedere, dare, fare. Abbiamo una crisi che è fuori da ogni dubbio, avete visto benissimo
i dati di vari Enti, in cui dicono che il PIL regionale piemontese, il PIL di Torino è
nettamente inferiore, siamo sotto il 10%, in cui va a toccare che neanche altre Regioni
d’Italia, lasciamo perdere la Lombardia e il Veneto, che sono sempre quelle che sono
maggiori e avanti per quello che riguarda il discorso di economia. Ma Torino non era
mai arrivata a questi livelli, e questo vuol dire che... siamo stati anche sfortunati, ci
mancherebbe, io non sono di quelli che non riconosco che la pandemia del Covid ci
abbia portato sicuramente un nocumento in quella che è l’attività di tutti noi Consiglieri,
di tutto quello che è la politica, andando a 360°, ma non sono neanche così stupido da
dire che non si poteva osare di più nel poter dare delle somme maggiori su quella che
era l’emergenza abitativa. Il Bilancio è fatto da somme algebriche, come ho detto prima,
ma le occupazioni abusive, che vengono quindi... non dico tollerate, va beh, c’è un
Tavolo di prefettura però abbiamo gente che oggi è lì che aspetta di poter entrare e
mancano quei soldi per poter avere quelle certificazioni minime all’interno di quelle
case, ATC o non ATC, congedato dal Comune, di cui il Comune sulle occupazioni
abusive sta spendendo dei soldi, perché quelli sono a carico anche nostro, anche quello è
importante da capire. È un discorso anche su quello che riguarda la mobilità, ci
mancherebbe, in questa… io sono entrato già nel 2020, quindi... e prima ero in
Circoscrizione 6, però naturalmente, che dire? Vediamo ancora sulla carta una partenza,
sempre in misura minore, di questo che è la Linea 2, è logico che non possiamo
stampare noi, ma non possiamo neanche solo fermarci alla progettazione, perché io di
progettazioni ne ho viste fin troppe. C’è un Piano di mobilità e di sostenibilità che
potrebbe essere ampliato, potrebbe avere delle maggiori efficienze, ben vengano e ci
mancherebbe, perché essere anche bugiardi e dire: “Non va bene che arrivano questi
nuovi tram, questi nuovi bus”? Sarebbe dire una bugia su quella che sia, però attenzione
-e qui interviene anche un discorso generale -, io penso anche che la Regione Piemonte
è intervenuta in maniera fattiva, ci sono dei fondi che arrivano anche per questo, perché
noi non ce la facciamo, non possiamo resistere a quello che sia. Io guardavo anche
quello che erano il messo a Bilancio su quello che riguardava GTT e Infra.To, che
naturalmente si presume del 50% per quello che sia il prossimo anno del 2021, ma è un
discorso che va a prevedere che nel 2021 si continui con questa benedetta pandemia,
con questo benedetto Covid, che quindi vada a influire in un minore sforzo oppure in un
maggior ristoro da parte degli Enti che sono fondatori, che sono... scusatemi, i soci
sostenitori, quelli che sono i soci di GTT, Comune di Torino, Regione Piemonte, ci
mancherebbe, questo tutti lo sanno. Quello che è stato fatto, anche su pressione di molti
Consiglieri di Minoranza - tra i quali il sottoscritto, ma non voglio essere quello che si
prende i meriti, ma molti altri, non faccio nomi, ma sicuramente lo sanno di chi sto
parlando - riguarda i settori che sono quelli del commercio, dell’artigianato,
dell’impresa e aggiungerei delle famiglie fragili, sì, che hanno avuto quei piccoli
vantaggi forse da quei bonus spesa, che hanno avuto i commercianti con lo sconto su
quello che riguarda la COSAP, che poi adesso vanno a pagarla, perché così mi dicono,
da quello che riguarderà non solo... succederà nel 2021 con la delibera, quella che
riguarda le imposte sulla pubblicità, anche perché su quella, quale pubblicità oggi che
noi abbiamo un centro che sinceramente io lo vedo, stando in periferia, mi sembra di
stare in periferia quasi, ma non per la bellezza o la bruttezza di quello che sia, per quello
che sta avvenendo. E quindi perché io lo dico? Occorreva osare di più. E per quello io
sul DUP ho votato contro, ho votato contro perché, a parte le decine e decine di pagine,
centinaia di pagine in cui noi vediamo un’elencazione di quelli che sono gli obiettivi,
ma poi quegli obiettivi non vengono perpetrati. Faccio un esempio su tutti: quando si
chiede di dire: “Andiamo a verificare quello che è il riscontro del... la riscossione -
scusate il termine - di quello che è il recupero da parte dell’evasione”, io non ho visto
questa lotta sull’evasione, ad esempio, sui mezzi pubblici, non l’ho vista; ho visto,
naturalmente, quello che è sotto gli occhi di tutti. Ecco perché il voto di questa... quello
che verrà oggi non è un voto che si dà all’anno 2020, verso il ’21, o quello che sia, è un
voto che riguarda cinque anni di mandato, è un voto che va a riguardare anche quello
che è stato fatto precedentemente, ci mancherebbe. Diminuire un disavanzo in una
società normale, società privata, è un indice di efficienza, per quello che riguarda il
discorso, però attenzione, se diminuire il disavanzo, cioè diminuendo quindi il debito
pubblico, porta poi dopo dei nocumenti alle persone che stanno soffrendo oggi
all’interno di quello che è il tessuto sociale, non è stato un investimento, non è stato un
qualcosa di buono su quest’affare, anzi, io sono per poter essere diverso, di osare con
coraggio, di poter sforare quello che sia, naturalmente sempre nei canoni e nelle maglie
della legge del Testo Unico degli Enti Locali, dando appunto quelle somme che poi
sono quelle essenziali. Si potrà tagliare su molte altre cose, non me ne vogliano, i premi
di produzione, gli staffisti e tutto, io non voglio entrare in quest’ottica diversa, io l’ho
sempre detto e lo dirò sempre: ho una concezione sulla politica che è un po’ diversa da
altri e per questo forse non ho, fra virgolette, non ho fatto carriera, non mi interessa
nulla, chi fa la politica deve fare il politico una volta sola, questo voi sapete cosa voglio
dire io. C’è qualche eccezione, non voglio entrare nel merito, però non me ne vogliano
le eccezioni, perché quando uno dedica del tempo, deve dedicarlo a tempo pieno e quel
tempo pieno non può essere dedicato solamente una tantum, perché oggi i cittadini da
noi pretendono su questo Bilancio che ci siano…

SICARI Francesco (Presidente)
La invito a concludere.

PETRARULO Raffaele
Concludo immediatamente. Quindi, cosa dire? Non ho quella competenza e quella
voglia di dire che questo è un Bilancio sicuramente da bocciare, perché sarei bugiardo,
quando vedo che il bonus che l’Appendino e gli altri hanno dato a quelle famiglie in
difficoltà, anche se insufficienti, servono. Non posso dire che la sostenibilità delle linee
urbane siano funzionali, la Linea 2 non è partita. Ecco, per questi motivi naturalmente,
io su questo Bilancio non parteciperò al voto.

SICARI Francesco (Presidente)
Prego, Consigliera Scanderebech.

SCANDEREBECH Federica
Sì, grazie Presidente. Ma Presidente, vede, non sono riuscita ad intervenire sul DUP,
nonostante il mio voto sia stato poi espresso durante la votazione. Voglio far emergere
la maniera di difficoltà pratica in cui ci siamo dovuti apprestare a votare questi atti, in
una situazione in cui... lo voglio dire, perché... in una situazione in cui è cambiato un
sistema operativo per noi Consiglieri, depositare emendamenti, atti, mozioni
d’accompagnamento, è stato molto molto difficoltoso, motivo per il quale io non ho
depositato nulla, ho scelto di non depositare nulla, perché sarebbe stato tutto molto
difficile e anche aggravava i lavori di tutto il personale comunale, in una situazione
difficile come quella che stiamo vivendo. Diversamente avevo invece fatto lo scorso
anno, sia sul DUP, sia sul Bilancio, presentando emendamenti, presentando proposte e
quest’anno invece mi sono ritrovata a decidere di non fare nulla, questo non per
immobilità politica, la mia idea su questo DUP che abbiamo votato prima e su questo
Bilancio è un’idea chiara. Il resoconto, la valutazione di cinque anni di Governo grillino
di questa Città è che è una valutazione assolutamente negativa. Il voto contrario al DUP
e la non partecipazione al Bilancio era prevedibile da parte della sottoscritta, non potevo
fare altrimenti, non potrò fare altrimenti. In un periodo emergenziale di crisi economica,
come quello che stiamo attraversando, gli incentivi erogati e le politiche messe in atto
sono totalmente insufficienti per dare respiro ad una Torino totalmente in ginocchio. Sia
l’Amministrazione grillina oggi a prendersi la totale responsabilità sulle azioni di
governo, che da cinque anni hanno distrutto e messo in ginocchio la nostra città. Si
doveva avere il coraggio e l’obbligo morale di osare molto, ma molto di più, proprio a
fronte della catastrofe pandemica attraversata negli ultimi mesi. Si potevano stanziare
più risorse per l’emergenza abitativa, per il supporto di tutte le fasce deboli; si dovevano
erogare più fondi per dare respiro alle imprese e al commercio; si doveva essere più
incisivi sugli investimenti, anziché accendere nuovi mutui per la spesa corrente e
lasciando ai posteri il debito per avere liquidità immediata. Questo poteva anche essere
valutato in una situazione di sola emergenza economica e pandemica, invece purtroppo
è da cinque anni che questa Amministrazione va avanti con queste politiche assai
discutibili. Il capitolo del lavoro e della formazione professionale non ha avuto nessuna
attenzione in più, cosa che prioritariamente andava attenzionata in un contesto
emergenziale come questo, e questo elemento per me è determinante per non dare
assolutamente una valutazione positiva e bonaria di questo Bilancio. Proprio a fronte
dell’emergenza pandemica, delle politiche più incisive potevano essere messe in campo
per gli investimenti, investimenti sulle infrastrutture, sul trasporto pubblico e sulla
mobilità, un trasporto pubblico che doveva avere più investimenti proprio per prevenire
quel contagio da Covid-19. Invece voi avete voluto agire, avete voluto mettere a
Bilancio i vari, scusate, mi viene anche in mente una battuta che ho sentito ieri sera in
una nota trasmissione televisiva, questo Governo, che voi rappresentate anche in questa
Città, ha addirittura messo anche il bonus sui rubinetti, ma che cosa se ne fa una
famiglia del bonus rubinetti, se poi a fine mese non ha i soldi derivanti da un lavoro,
perché l’ha perso, non ha dei soldi, non ha una casa, perché magari in questo frangente
si è trovata senza un lavoro e non ha potuto accedere nell’immediato a delle politiche
per le fasce deboli, per l’emergenza abitativa e quant’altro? Bene. Che cosa se ne fa una
famiglia di un monopattino in questo momento, quando invece per andare a lavorare...
cioè, non ha la possibilità neanche di andare a lavorare? Quindi, questo è un punto
dirimente. Quindi, le politiche del lavoro e della formazione professionale
prioritariamente dovevano avere un’attenzione. Nulla su questo Bilancio è stato fatto o è
stato osato in più. Un reale Piano di sviluppo e rilancio doveva essere, quindi, una
priorità ed invece non è delineato nei documenti odierni, nel DUP e nel Bilancio. Per
questi motivi sopracitati, brevemente, ho fatto un elenco, poteva essere un discorso
molto più lungo, come dire, molto più dettagliato, ma la responsabilità di questi cinque
anni di Amministrazione non può che essere solamente vostra e quindi che voi vi
votiate il vostro Bilancio, io non parteciperò a questa votazione. Grazie, Presidente, ho
terminato.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Prego, Presidente Versaci.

VERSACI Fabio
La ringrazio, Presidente. Mi faccio solo tramite di ricordare alla Consigliera
Scanderebech, sappiamo benissimo che è una nostra responsabilità e infatti in maniera
responsabile negli ultimi cinque anni abbiamo approvato Bilanci, come è stato ricordato
anche nella discussione di oggi, molto complessi e difficili, la responsabilità ce la siamo
sempre presa e ringraziamo la collega Scanderebech, ma anche senza che lei ce lo
ricordasse lo sapevamo benissimo. Io, Presidente, guardi, dico solamente una cosa: il
mandato sta per finire, perché è inutile rispondere alle solite storielle che vengono
raccontate dai colleghi di Minoranza, sempre le solite cose, le battutine, il mandato sta
per finire, dovremo presentare quello che abbiamo fatto e lì poi ci divertiremo,
Presidente, perché sa cos’è? Che tanto, se io adesso mi metto a rispondere a tutte le
inesattezze e alle frasi fatte che sono state dette negli interventi precedenti, qualcuno se
mi ascolta dirà: “Ma sì, Versaci lo dice perché... per andare contro ai Consiglieri di
Opposizione che hanno detto una serie di cose”, quindi è un dibattito abbastanza inutile.
Io posso solamente dire, come è stato già ripetuto, che abbiamo di nuovo approvato un
Bilancio nei termini, e non è una questione di estetica, come ricordava la Sindaca
Appendino, ma sono fatti, sono fatti e io ringrazio veramente l’Assessore Rolando
perché so le fatiche che ha fatto insieme a tutti gli Uffici e a tutta la Giunta per arrivare
a questo punto, e mi dispiace perché questa pandemia, ovviamente per la pandemia in
sé, ma anche per tutto il lavoro che noi avevamo fatto, avremmo avuto frutti
sicuramente migliori del nostro lavoro, ma non in termini elettorali, perché è questa la
malattia della politica, Presidente: ogni volta che si dice qualcosa, si pensa sempre che
lo si fa in termini elettorali, almeno, lo pensano i colleghi delle Opposizioni che vivono
di campagna elettorale, ci accusano a noi di fare campagna elettorale, ma loro vivono
prettamente ed esclusivamente per quello, sono cinque anni che fanno campagna
elettorale. Io questo Bilancio lo approvo con molta tranquillità e sono anche contento,
perché, nonostante tutte le difficoltà, soprattutto questa pandemia dove ci ha messo di
fronte, secondo me è un ottimo Bilancio; poi, se vogliamo fare la filosofia sul debito,
facciamola pure, io sono pienamente d’accordo, però purtroppo non abbiamo una stretta
competenza su questo. Quello che abbiamo potuto fare penso che l’abbiamo fatto,
sicuramente si poteva fare di più, questa è la solita frasetta che qualcuno... ci
rimproverano sempre: “Eh, però bisognava avere più coraggio”, questa frase l’ho sentita
dire almeno almeno 500 volte in questo mandato, e lo sentirò dire ancora, perché tanto,
ogni qualvolta quest’Amministrazione porta a casa qualcosa, non va mai bene, non va
mai bene perché dà fastidio. E per ultima cosa, visto che le battutine sui monopattini,
sui rubinetti, io Presidente le dico una cosa: siamo in un momento storico molto
complesso e sono contento che al Governo non ci siano quelle persone che fanno queste
battutine qui, quei partiti politici lì che hanno un’idea di mondo che è veramente
distante anni luce dal mio e spero che questo Governo continui ad andare avanti e a fare
anche queste iniziative, le battutine sui monopattini... io inviterei i Consiglieri che fanno
queste battutine di andare nei negozi che vendono magari biciclette, monopattini, se
questo... ad esempio, quel piccolo aiuto non gli è servito a loro, perché quando si parla
di politiche espansive, di aiutare gli altri e poi si fa la battutina, no? Però non si pensa
che quel monopattino o quella bicicletta è stata venduta da uno che ha un negozio di
bicilette, no? A me questi discorsi retorici mi hanno un po’ stufato. Poi si fanno gli
interventi dove si dice: “Ah, bisognava osare di più per il commercio, per tutto”, sempre
di più, sempre quando si sta all’Opposizione, quando poi governano non ne azzeccano
una e non ne combinano mai una. Io, Presidente, le ripeto, sono contento che al
Governo non ci sono queste persone qui, perché fanno delle politiche pericolose,
secondo me, e ne abbiamo viste nel passato, perché il collega che mi ha preceduto
rappresenta Forza Italia in questo momento e abbiamo visto quando ha governato
questo Paese cosa ha combinato. Quindi, Presidente, voteremo a favore di questo
Bilancio, che è il nostro ultimo Bilancio, finiremo questo mandato e, come ho già detto,
alla fine del mandato, che saremo costretti a portare l’atto finale di tutte le cose che
abbiamo fatto, ci divertiremo, sui fatti, sui difatti ci divertiremo molto di più, perché qui
sui numeri purtroppo ci siamo scontrati con delle realtà spesso anche più grandi di noi e
quindi abbiamo fatto quello che abbiamo potuto e ne sono assolutamente orgoglioso,
quindi voteremo sicuramente a favore. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Non ho ulteriori richieste di intervento in merito alle dichiarazioni di voto,
allora direi che possiamo procedere con la votazione della deliberazione così come
emendata. Lascio, quindi, la parola al Vicesegretario Generale, prego.

FERRARI Giuseppe (Vicesegretario Generale)
(Votazione per appello nominale).
Presidente, 21 favorevoli e 1 contrario.

SICARI Francesco (Presidente)
Quindi, con 22 Consiglieri presenti, 21 voti a favore e 1 voto contro, il Consiglio
approva la deliberazione.

SICARI Francesco (Presidente)
Se non ci sono contrarietà, darei lo stesso esito per l’immediata eseguibilità dell’atto.
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