Interventi |
LO RUSSO Stefano Grazie, Presidente. Questo è l’ultimo Bilancio di questa Amministrazione, un Bilancio che riflette una situazione critica dei conti del Comune, per i quali, ovviamente, esprimiamo la massima preoccupazione. L’intervento che mi accingo a fare è volutamente breve, riprenderò una parte delle considerazioni che nella nota integrativa fa il Direttore Finanziario, dottor Lubbia, che fa delle considerazioni abbastanza perentorie, che è bene che vengano messe, quantomeno, a verbale di questa discussione sul Bilancio, onde evitare che la prossima Amministrazione possa fare, come ha fatto all’inizio di questo mandato l’Amministrazione che si accinge a terminare la gestione della Città e cioè arrivare a guidare la Città senza la consapevolezza di quello che è lo stato economico-finanziario dopo questi cinque anni di azioni del Movimento 5 Stelle. A differenza dell’attuale Amministrazione, infatti, noi abbiamo piena contezza della sostanziale difficoltà che ha il Comune di Torino a quadrare il Bilancio e conseguentemente credo che sarà utile nel prosieguo, nei prossimi mesi, calibrare anche le iniziative di ragionamento che faremo sulla parte programmatica, a partire dalla seconda parte di quest’anno in avanti intorno alla situazione, basandoci su un piano di realtà, un piano di realtà che è quello che, sostanzialmente, viene descritto nell’ultima pagina, a pagina 33 della nota integrativa. Leggo: “Le entrate derivanti da dismissioni nazionali di immobili risultano previste in calo rispetto agli esercizi precedenti, a conferma della progressiva riduzione dello squilibrio esistente tra entrate correnti e spese correnti”, e questo è un dato di salubrità, anche perché, ovviamente, la politica è stata quella fondamentalmente di vendere tutto il vendibile. Lo dicevamo prima nella discussione sul DUP, il Piano dismissioni dentro il DUP è, sostanzialmente, un piano totale di immobili, di alienazioni immobiliari, privo di ogni tipo di ragionamento strategico. Ci attendiamo, com’è scritto qui, che sarà ancora necessario il ricorso a entrate per dividendi da FCT che, è scritto nero su bianco, non possono essere conseguite, se non a fronte di alienazioni di partecipazione. Quindi, Appendino lascia il Comune di Torino con un Bilancio che può, ragionevolmente, pareggiare se e solo se vi saranno ulteriori vendite di pacchetti azionari. Come si vede, la vendita di azioni ed immobili, per quanto in diminuzione rispetto agli esercizi 2018 e 2019, risulta essere un dato ancora essenziale per la costruzione del Bilancio. Trattasi di una situazione che mostra evidenti limiti temporali, atteso che si perverrà al sostanziale esaurimento nel triennio di cui si tratta, cioè voi lasciate un Comune che nel prossimo triennio avrà esaurito, pressocché, tutte le risorse societarie in concreto alienabili. Discorso analogo può essere ripetuto per quanto riguarda le vendite di immobili, considerato che già attualmente non sono più disponibili asset di interesse primario per il mercato ed al termine del triennio sarà, certamente, esclusa la possibilità di procedere ad ulteriori vendite ad esito positivo attendibile. Non si può non tenere conto, d’altra parte, che il ricorso alle dismissioni, sia per quanto attiene le partecipazioni, cioè alle società, sia per quanto attiene i beni immobili, è fortemente condizionato dalla ricettività del mercato che da tempo intercetta una fase economica certamente non (incomprensibile). Ovviamente, sotto questo profilo quindi il dato politico di questo Bilancio è un Bilancio che in buona sostanza, Covid o non Covid, lascia le prossime Amministrazioni, sostanzialmente, senza scampo e lascia la prossima Amministrazione senza scampo, lo dico ad onor del vero, in maniera del tutto consapevole. Questo Bilancio, lo ha detto Rolando nell’illustrazione, pareggia, facendo un’assunzione piuttosto, che, ovviamente, speriamo si possa verificare, cioè le entrate in parte di competenza che vengono espunte dalla previsione di entrate proprie del Comune, vengano ripianate a piè di lista dallo Stato. Ora, ovviamente, questa è un’affermazione ragionevolmente condivisibile e che possiamo in questa fase solamente attribuire ad un auspicio, non avendo una previsione normativa che dica questa cosa qua e quindi, ovviamente, riteniamo che l’affermazione di Rolando, che dice che questo Bilancio andrà assestato 15-20 volte nell’ambito dell’anno 2021, sia un’affermazione, come dire, che per certi aspetti ha degli elementi di carattere tecnico, per altri rende un pochino aleatoria una discussione che stiamo facendo. Tuttavia, essendo noi una forza politica responsabile, riteniamo di voler dare un segnale a questa Amministrazione uscente e il segnale, dal nostro punto di vista, consisterà in una differenziazione rispetto a quanto abbiamo fatto in questi anni relativamente al voto finale sulla deliberazione, che in questo caso non sarà contrario. Non sarà contrario non perché non c’è…, non perché ci sia condivisione dell’impostazione di politica economico-finanziaria. Abbiamo già sollevato più e più volte l’inopportunità, a nostro modo di vedere di utilizzo di spalmamento di debiti con incremento di debito medesimo nelle prossime annualità, quando è stata portata in Consiglio Comunale…, sono stati portati in Consiglio Comunale due provvedimenti: il primo che rinegoziava i mutui; il secondo che consentiva l’utilizzo di quelle parti che, teoricamente, erano state stipulate per finanziare investimenti, per autorizzare spesa corrente, per dare polmone finanziario, con una logica che contraddiceva, a nostro modo di vedere, una logica di risanamento dei conti, che è faticosa per qualunque Amministrazione, ma che aveva un unico scopo, che era quello, fondamentalmente, di dare fiato a un’operazione, appunto, di risanamento dei conti che a nostro modo di vedere è stata un pochino messa in discussione. Quindi il Gruppo del Partito Democratico non voterà contro a questo Bilancio, non parteciperà alla votazione e questo spero che venga colto in un’ottica positiva da parte dell’attuale Amministrazione; siamo pienamente consapevoli della difficoltà strutturale che ha il nostro Comune, siamo pienamente consapevoli che la prossima Amministrazione dovrà fare fronte ad un’eredità pesantissima, pesantissima e sarà un’eredità pesantissima, perché non solo ci sarà un pregiudizio di carattere economico-finanziario, ma in molti casi ci saranno atti deliberativi che vanno in un’ottica che noi non abbiamo condiviso durante questo mandato. Condividendo, almeno fino a questa sera, insomma, come forza politica, una responsabilità al governo del Paese, quindi non ci sentiamo…, ci sentiamo invece partecipi nell’esigenza di chiedere, insieme al Movimento 5 Stelle, al Governo nazionale, di intervenire pesantemente. Ovviamente, il quadro politico istituzionale è un quadro politico che è in divenire, questo è noto e, ovviamente, per quanto ci riguarda, abbiamo ritenuto, dopo aver discusso tra di noi, che questa fosse la soluzione politicamente più robusta. Quindi, nell’annunciare la non partecipazione al voto del Gruppo del Partito Democratico, rendo nuovamente disponibile, per quello che può contare, ovviamente, il Gruppo del Partito Democratico in questa sede, nell’individuare, se la Sindaca riterrà di farlo, fino ad adesso non l’ha ancora mai fatto in cinque anni, non credo che lo farà negli ultimi due mesi di mandato, però io continuo a lasciarlo agli atti, negli atti del Consiglio Comunale, la piena e totale disponibilità ad individuare iniziative comuni, che io spero possano coinvolgere anche le forze politiche del Centrodestra, nel richiedere che, fondamentalmente, la situazione economico- finanziaria dei Comuni, già duramente messa alla prova da parte della congiuntura economica e ulteriormente peggiorata dalla pandemia Covid, possa trovare nel Governo nazionale, e aggiungiamo, di qualunque colore politico questo o un futuro, futuribile Governo nazionale, un interlocutore capace di cogliere questa difficoltà, e credo davvero che, insomma, questa disponibilità debba essere colta per quello che è, cioè una disponibilità nell’esclusivo interesse, non di una parte politica, ma nell’interesse dell’intera comunità cittadina che, ahinoi, in molti casi, purtroppo, è del tutto inconsapevole di quello che questa Amministrazione lascerà e delle macerie finanziarie che lascerà alla prossima che arriverà. |