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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 25 Gennaio 2021 ore 10,00
Paragrafo n. 20
DELIBERAZIONE (Giunta: proposta e urgenza) 2020-02867
BILANCIO DI PREVISIONE FINANZIARIO 2021-2023. APPROVAZIONE. #1-2-3-4-5-6-7-8+A# - RICHIESTA PARERI CIRC. IN DATA 22 DICEMBRE 2020. PGC 955/2021
Interventi
SICARI Francesco (Presidente)
Procediamo adesso, allora, con il punto n. 8 del nostro Ordine dei Lavori e siamo alla
deliberazione n. mecc. 202002867:

“Bilancio di Previsione Finanziario 2021-2023. Approvazione”

SICARI Francesco (Presidente)
Presentata dalla Sindaca Appendino e dall’Assessore Rolando. Sono stati presentati sei
emendamenti, di cui uno firmato dalla Sindaca, quattro dall’Assessore Rolando ed uno
dal Consigliere Fornari.
Anticipo che è stata anche presentata una mozione di accompagnamento, prima firma il
Consigliere Mensio, e che quindi la discussione in merito alla delibera ed alla mozione
avverrà congiuntamente.
Lascio, come anticipato prima, un veloce intervento all’Assessore Rolando e poi
apriamo la discussione. Prego Assessore Rolando.

ROLANDO Sergio (Assessore)
Sì, grazie, Presidente. Io sulla delibera, avendo… Faccio riferimento all’illustrazione
che ho fatto in apertura, che ne teneva conto, se mi è consentito, illustrerei gli
emendamenti a mia firma.

SICARI Francesco (Presidente)
Assolutamente. Prego.

ROLANDO Sergio (Assessore)
Che sono l’1, a pagina 4 della narrativa, alla riga 19 viene sostituito il riferimento al
disegno di legge di Bilancio e quello che ne consegue con la legge di Bilancio che è
uscita prima della fine dell’anno.
Poi, l’emendamento n. 2, che a pagina 5 della narrativa, dopo la riga 39 inserisce il
capoverso che riguarda una possibilità emersa ulteriore dopo la stesura del Bilancio:
“Qualora, alla luce dei necessari approfondimenti non si ritenesse opportuno e
genericamente corretto portare a compimento la procedura di accordo prevista dal
Bilancio”, ci riferiamo agli utili (incomprensibile) GTT che sono stati ritenuti dalla
Corte dei Conti, ovviamente, di debiti della Città in una Provincia, l’Ente dovrà
(incomprensibile) in fase di salvaguardia degli equilibri ulteriori risorse necessarie per
far fronte ai versamenti dovuti in una seconda fase dell’esercizio, tenendo conto dei
nuovi piani industriali e finanziari che GTT (incomprensibile) stanno predisponendo
sulla base dei fondi previsti per l’emergenza sanitaria ed alla luce dell’impatto che il
Piano nazionale di ripresa e di resilienza, Recovery Plan, avrà sul comparto del
trasporto pubblico locale. Tengo anche a dire che questa è un’eventualità già ripresa nel
documento programmatico. Poi c’è la… che mi riguarda l’emendamento numero 4, il 3
è a nome della Sindaca, non so se ritiene di farlo lei, però riguarda esclusivamente
recepire i pareri negativi delle Circoscrizioni, 2, 3, 4, 5 ,6 e i pareri 1, 7 e 8 che non sono
stati espressi.
Il parere 4, (incomprensibile) l’emendamento 4 a pagina 6, riga 10: “Ai sensi
dell’articolo 239 del TUEL la presente proposta sarà sottoposta al Collegio dei Revisori
per l’acquisizione del parere”, viene sostituito con: “Visto il parere favorevole del
Collegio dei Revisori dei Conti che si allega al presente atto, allegato n. 4”.
E poi infine l’emendamento n. 6, a pagina 7, programma 06 dell’Ufficio Tecnico alla
colonna Previsioni anno 2021, si tratta di una condizione di due errori materiali. Al
Titolo I, Spesa Corrente, alla riga Previsioni di Cassa viene sostituita la cifra
29.104.312,37, con una cifra 29.103.999,087; e a pagina 17 del Programma 02, Edilizia
Residenziale Pubblica Locale, Piani di edilizia economica (incomprensibile) alla
colonna Previsioni dell’anno 2021, al Titolo I, spese correnti, alla riga Previsioni di
Cassa viene sostituito l’importo di 41.226.596,45 con la cifra 41.226.909,45, altro
errore materiale. Io avrei finito con gli emendamenti. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Do ora la parola al Presidente Mensio per l’illustrazione della mozione di
accompagnamento. Prego.

MENSIO Federico
Grazie, Presidente. intanto rispondo alla Consigliera Artesio. Io l’ho caricata, come
d’uopo in questo periodo, su Stilo. Io purtroppo non so come farvela avere nel senso che
l’ho caricata ieri. Ve la illustro brevemente. Sostanzialmente, facendo riferimento a
quanto già espresso in Consiglio Comunale, sia nel 2017, con due mozioni, una
riguardante l’open source più in generale e una riguardante proprio la qualità dell’aria,
sostanzialmente, non potendo presentare un emendamento al Bilancio, perché, per
com’è strutturato il Bilancio nella nuova forma, da due, tre anni a questa parte, come
dire, non c’è uno spostamento di risorse da una missione, un programma ad un’altra, ma
all’interno della missione 09, programma 08, riferibile alla qualità dell’aria, io chiedo,
sostanzialmente, motivandolo e adesso ve lo motivo, di stanziare dei fondi per
implementare una rete di misurazione della qualità dell’aria a basso costo e con
tecnologie open. Questo per una serie di motivi. A parte il fatto che è noto a tutti che
l’Italia è in procedura di infrazione più volte da parte della Corte di Giustizia Europea
proprio per la pessima qualità dell’aria, non in ultimo credo di qualche giorno fa,
soprattutto per superamenti recidivi e continuativi tra il 2008 e il 2017 dei principali
parametri. Nello specifico il particolato (incomprensibile) ultrafine PM10 e PM2,5 e gli
ossidi di azoto con particolare riferimento al biossido di azoto. Biossido di azoto che tra
l’altro colloca Torino alla terza posizione tra le città europee come peggiore qualità
dell’aria, dopo Madrid e un’altra città che non mi ricordo, relativamente proprio al…
Quindi, Madrid, (incomprensibile) e Torino, pubblicata su una rivista che è il The
Lancet, sulla qualità della salute. Questo significa che, sostanzialmente, noi
continuiamo ad avere una situazione complicata, complessa, per mille motivi, i fattori di
inquinamento sono molteplici, ma gli ossidi di azoto e soprattutto i biossidi di azoto
sono dovuti ai motori del trasporto, diciamo, leggero e pesante, diverso è, in parte, il
discorso del particolato. Ecco, su questo bisogna fare un ragionamento. Siccome io già
chiedo nel 2017 di implementare questa rete, io chiedo sostanzialmente di stanziare
dentro quella missione programma una cifra non inferiore a 15.000 euro e collaborare
con…, intanto con ARPA, sicuramente, che ha, come dire, la prerogativa e l’esclusiva
di dare definizioni su quelli che sono i parametri per la qualità dell’aria a livello
regionale e più in generale nazionale con le altre ARPA e con gli enti di ricerca, in
particolare il Politecnico e l’Università, perché da una parte il Politecnico ha sviluppato,
con un dottorato di ricerca proprio un misuratore a basso costo e, tra l’altro, ha fatto dei
confronti con una centralina ARPA ufficiale e i dati non si discostano praticamente in
modo significativo, quindi sostanzialmente possono essere usati. L’Università di Torino
ha in corso un progetto per individuare i fattori inquinanti in ambienti urbani con una
molto precisa definizione di quelle che sono le sorgenti e quindi su quali intervenire in
modo efficace. Quindi direi che la squadra, sostanzialmente, già esiste, bisogna dare
corso a questa richiesta, anche perché questi misuratori ci sono già, sono, addirittura,
disponibili anche ai privati cittadini che possono installarseli, metterseli e mettere in rete
i dati, volendo, ovviamente non hanno nessun valore probatorio, ma comunque danno
un significativo contributo alla misurazione di questi inquinanti e non in ultimo possono
colmare delle lacune quando ci sono da fare delle misurazioni puntuali e magari non
continuative come quelle dell’ARPA, ma l’ARPA stessa potrebbe beneficiarsene per
fare delle misurazioni specifiche (incomprensibile). Quindi sostanzialmente, in accordo
anche ovviamente con l’Assessore Unia e con la Giunta, chiedo di stanziare questa cifra
minima di 15.000 euro, utilizzando i fondi che già ci sono, tra l’altro anche fondi già
previsti da diverse linee d’azione, dal PAES, fondi TRM, relativamente proprio a questa
misurazione. Ricordando che, appunto, questo stanziamento e possibilmente
l’implementazione dovrebbe essere già fatta nel corso del 2021 per dare, come dire,
l’anno prossimo già degli strumenti per poter ragionare sulla qualità dell’aria della Città
di Torino.

SICARI Francesco (Presidente)
Presumo abbia finito con l’illustrazione.

MENSIO Federico
Sì.

SICARI Francesco (Presidente)
La ringrazio. Apriamo quindi ora la discussione. Allora, con ordine ho il Capogruppo
Lo Russo, prego.

LO RUSSO Stefano
Grazie, Presidente. Questo è l’ultimo Bilancio di questa Amministrazione, un Bilancio
che riflette una situazione critica dei conti del Comune, per i quali, ovviamente,
esprimiamo la massima preoccupazione. L’intervento che mi accingo a fare è
volutamente breve, riprenderò una parte delle considerazioni che nella nota integrativa
fa il Direttore Finanziario, dottor Lubbia, che fa delle considerazioni abbastanza
perentorie, che è bene che vengano messe, quantomeno, a verbale di questa discussione
sul Bilancio, onde evitare che la prossima Amministrazione possa fare, come ha fatto
all’inizio di questo mandato l’Amministrazione che si accinge a terminare la gestione
della Città e cioè arrivare a guidare la Città senza la consapevolezza di quello che è lo
stato economico-finanziario dopo questi cinque anni di azioni del Movimento 5 Stelle.
A differenza dell’attuale Amministrazione, infatti, noi abbiamo piena contezza della
sostanziale difficoltà che ha il Comune di Torino a quadrare il Bilancio e
conseguentemente credo che sarà utile nel prosieguo, nei prossimi mesi, calibrare anche
le iniziative di ragionamento che faremo sulla parte programmatica, a partire dalla
seconda parte di quest’anno in avanti intorno alla situazione, basandoci su un piano di
realtà, un piano di realtà che è quello che, sostanzialmente, viene descritto nell’ultima
pagina, a pagina 33 della nota integrativa. Leggo: “Le entrate derivanti da dismissioni
nazionali di immobili risultano previste in calo rispetto agli esercizi precedenti, a
conferma della progressiva riduzione dello squilibrio esistente tra entrate correnti e
spese correnti”, e questo è un dato di salubrità, anche perché, ovviamente, la politica è
stata quella fondamentalmente di vendere tutto il vendibile. Lo dicevamo prima nella
discussione sul DUP, il Piano dismissioni dentro il DUP è, sostanzialmente, un piano
totale di immobili, di alienazioni immobiliari, privo di ogni tipo di ragionamento
strategico. Ci attendiamo, com’è scritto qui, che sarà ancora necessario il ricorso a
entrate per dividendi da FCT che, è scritto nero su bianco, non possono essere
conseguite, se non a fronte di alienazioni di partecipazione. Quindi, Appendino lascia il
Comune di Torino con un Bilancio che può, ragionevolmente, pareggiare se e solo se vi
saranno ulteriori vendite di pacchetti azionari. Come si vede, la vendita di azioni ed
immobili, per quanto in diminuzione rispetto agli esercizi 2018 e 2019, risulta essere un
dato ancora essenziale per la costruzione del Bilancio. Trattasi di una situazione che
mostra evidenti limiti temporali, atteso che si perverrà al sostanziale esaurimento nel
triennio di cui si tratta, cioè voi lasciate un Comune che nel prossimo triennio avrà
esaurito, pressocché, tutte le risorse societarie in concreto alienabili. Discorso analogo
può essere ripetuto per quanto riguarda le vendite di immobili, considerato che già
attualmente non sono più disponibili asset di interesse primario per il mercato ed al
termine del triennio sarà, certamente, esclusa la possibilità di procedere ad ulteriori
vendite ad esito positivo attendibile. Non si può non tenere conto, d’altra parte, che il
ricorso alle dismissioni, sia per quanto attiene le partecipazioni, cioè alle società, sia per
quanto attiene i beni immobili, è fortemente condizionato dalla ricettività del mercato
che da tempo intercetta una fase economica certamente non (incomprensibile).
Ovviamente, sotto questo profilo quindi il dato politico di questo Bilancio è un Bilancio
che in buona sostanza, Covid o non Covid, lascia le prossime Amministrazioni,
sostanzialmente, senza scampo e lascia la prossima Amministrazione senza scampo, lo
dico ad onor del vero, in maniera del tutto consapevole. Questo Bilancio, lo ha detto
Rolando nell’illustrazione, pareggia, facendo un’assunzione piuttosto, che, ovviamente,
speriamo si possa verificare, cioè le entrate in parte di competenza che vengono espunte
dalla previsione di entrate proprie del Comune, vengano ripianate a piè di lista dallo
Stato. Ora, ovviamente, questa è un’affermazione ragionevolmente condivisibile e che
possiamo in questa fase solamente attribuire ad un auspicio, non avendo una previsione
normativa che dica questa cosa qua e quindi, ovviamente, riteniamo che l’affermazione
di Rolando, che dice che questo Bilancio andrà assestato 15-20 volte nell’ambito
dell’anno 2021, sia un’affermazione, come dire, che per certi aspetti ha degli elementi di
carattere tecnico, per altri rende un pochino aleatoria una discussione che stiamo
facendo. Tuttavia, essendo noi una forza politica responsabile, riteniamo di voler dare
un segnale a questa Amministrazione uscente e il segnale, dal nostro punto di vista,
consisterà in una differenziazione rispetto a quanto abbiamo fatto in questi anni
relativamente al voto finale sulla deliberazione, che in questo caso non sarà contrario.
Non sarà contrario non perché non c’è…, non perché ci sia condivisione
dell’impostazione di politica economico-finanziaria. Abbiamo già sollevato più e più
volte l’inopportunità, a nostro modo di vedere di utilizzo di spalmamento di debiti con
incremento di debito medesimo nelle prossime annualità, quando è stata portata in
Consiglio Comunale…, sono stati portati in Consiglio Comunale due provvedimenti: il
primo che rinegoziava i mutui; il secondo che consentiva l’utilizzo di quelle parti che,
teoricamente, erano state stipulate per finanziare investimenti, per autorizzare spesa
corrente, per dare polmone finanziario, con una logica che contraddiceva, a nostro modo
di vedere, una logica di risanamento dei conti, che è faticosa per qualunque
Amministrazione, ma che aveva un unico scopo, che era quello, fondamentalmente, di
dare fiato a un’operazione, appunto, di risanamento dei conti che a nostro modo di
vedere è stata un pochino messa in discussione. Quindi il Gruppo del Partito
Democratico non voterà contro a questo Bilancio, non parteciperà alla votazione e
questo spero che venga colto in un’ottica positiva da parte dell’attuale
Amministrazione; siamo pienamente consapevoli della difficoltà strutturale che ha il
nostro Comune, siamo pienamente consapevoli che la prossima Amministrazione dovrà
fare fronte ad un’eredità pesantissima, pesantissima e sarà un’eredità pesantissima,
perché non solo ci sarà un pregiudizio di carattere economico-finanziario, ma in molti
casi ci saranno atti deliberativi che vanno in un’ottica che noi non abbiamo condiviso
durante questo mandato. Condividendo, almeno fino a questa sera, insomma, come
forza politica, una responsabilità al governo del Paese, quindi non ci sentiamo…, ci
sentiamo invece partecipi nell’esigenza di chiedere, insieme al Movimento 5 Stelle, al
Governo nazionale, di intervenire pesantemente. Ovviamente, il quadro politico
istituzionale è un quadro politico che è in divenire, questo è noto e, ovviamente, per
quanto ci riguarda, abbiamo ritenuto, dopo aver discusso tra di noi, che questa fosse la
soluzione politicamente più robusta. Quindi, nell’annunciare la non partecipazione al
voto del Gruppo del Partito Democratico, rendo nuovamente disponibile, per quello che
può contare, ovviamente, il Gruppo del Partito Democratico in questa sede,
nell’individuare, se la Sindaca riterrà di farlo, fino ad adesso non l’ha ancora mai fatto
in cinque anni, non credo che lo farà negli ultimi due mesi di mandato, però io continuo
a lasciarlo agli atti, negli atti del Consiglio Comunale, la piena e totale disponibilità ad
individuare iniziative comuni, che io spero possano coinvolgere anche le forze politiche
del Centrodestra, nel richiedere che, fondamentalmente, la situazione economico-
finanziaria dei Comuni, già duramente messa alla prova da parte della congiuntura
economica e ulteriormente peggiorata dalla pandemia Covid, possa trovare nel Governo
nazionale, e aggiungiamo, di qualunque colore politico questo o un futuro, futuribile
Governo nazionale, un interlocutore capace di cogliere questa difficoltà, e credo
davvero che, insomma, questa disponibilità debba essere colta per quello che è, cioè una
disponibilità nell’esclusivo interesse, non di una parte politica, ma nell’interesse
dell’intera comunità cittadina che, ahinoi, in molti casi, purtroppo, è del tutto
inconsapevole di quello che questa Amministrazione lascerà e delle macerie finanziarie
che lascerà alla prossima che arriverà.

SICARI Francesco (Presidente)
La ringrazio, Capogruppo Lo Russo. Procediamo con gli interventi. Adesso ho il
Presidente Chessa. Prego.

CHESSA Marco
Grazie, Presidente. Io volevo sottolineare come per la seconda volta consecutiva il
Bilancio è stato approvato in Giunta nei tempi durante l’anno precedente, ed è subito un
dato assolutamente positivo, soprattutto è positivo in un contesto incerto e soprattutto
inedito, che ci pone di fronte ad una forte necessità di adattamento. Un Bilancio
dinamico è l’unica risposta possibile e questo lo è. Lo abbiamo già visto durante l’anno
scorso, che è stato un anno sicuramente complicato, lo abbiamo visto anche nei lavori
della Commissione. Io credo che in questi anni l’Amministrazione abbia risposto colpo
su colpo a tutte le situazioni di emergenza e credo che continuerà a farlo, nonostante le
difficoltà dovute dalla rigidità di spesa e dal debito (incomprensibile) che dobbiamo
sostenere e ripianare. Da cinque anni, da quando siamo qui dentro, abbiamo attuato una
politica virtuosa dei conti ed anche l’abbiamo fatto affrontando situazioni difficoltose e
adottando scelte difficili, complicate, impopolari, ma credo che fosse l’unica via, e
continua ad esserla, per tutelare i torinesi e soprattutto il loro futuro. Di tutto questo,
personalmente, ne sono orgoglioso e lo sarò fino all’ultimo giorno di questa
Amministrazione e di quando siederò in questa Sala Rossa, seppur virtuale. Per
chiudere, non voglio essere lungo, perché tanto è già stato detto tanto, qualcosa mi trova
d’accordo, qualcosa no, l’ultimo pensiero va ad un Ente che si è adattato a notevoli
difficoltà, soprattutto durante l’anno trascorso, non era e non è facile e per questo vorrei
ringraziare la Giunta, l’Assessore Rolando, la Sindaca, tutti gli Assessori e gli Uffici
comunali, che hanno fatto un lavoro splendido in quest’ultimo anno ed in tutti gli anni
precedenti. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Ho la Vicepresidente Ferrero. Prego.

FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Sì, grazie, Presidente. Io non posso non intervenire dopo l’intervento, non questo
precedente, ma quello ancora. Perché noi viviamo, certamente, in una bolla di attesa, nel
senso che il Covid è un tempo sospeso, ma il post Covid deve essere il periodo dove
emergeranno veramente tutto il ghiaccio sottile delle nostre economie. Bisogna ripartire
dal locale, indagare le caratteristiche, mappare i punti di forza. La forza di una città sta
nel capitale umano, nel dare ad ogni persona la possibilità di esprimere le proprie
capacità, di poter dare un contributo e sentirsi parte della comunità, partecipare, contare
e sentirsi appartenenti ed è su questo che io credo che questo mandato, al di là dei
numeri, che sono sempre numeri molto difficili, abbia lavorato tanto su quello che io
chiamo il Bilancio sociale, sul legare le forze generose della città, legare le domande
con le risposte. Questi Bilanci ammalorati passano come una patata bollente da
un’Amministrazione all’altra e la narrazione, quest’ultima che ho sentito, che chi la
prende per ultimo è il colpevole, è veramente molto, molto ridicola. Ogni
Amministrazione che si trova con Bilanci ammalorati fa scelte di alienazione e cerca di
fare il meglio che può. Io ringrazio quindi l’Assessore Rolando, a cui io, comunque,
ritengo sia sempre stato nella grande buonafede di cercare di fare il meglio per la città,
per avere comunque contribuito e reso, anche tenendo insieme quelle che erano le
richieste anche dei Consiglieri, un Bilancio che aveva veramente delle difficoltà enormi
e, come dico, si succedono le Amministrazioni, ma questi Bilanci ammalorati di fatto
impediscono e sono, l’avevamo detto l’anno scorso, l’avevamo detto io e la Consigliera
Artesio, sono camicie di forza delle grandi manovre che uno, entrando in
un’Amministrazione, crede di poter, in qualche modo, fare. Però esiste il Bilancio
sociale. Io l’ho detto più volte, ho più volte invitato e molti Assessori, in realtà l’hanno
già…, soprattutto per quelli che avevano veramente pochissimo di portafoglio, sono
riusciti veramente a fare tante cose a costo zero. Ecco, l’allenarsi ai beni comuni e al
lavoro anche utile, anche, soprattutto utile per la comunità con pochissime risorse, è
veramente stato un esercizio di equilibrio di cui io ringrazio, appunto, tutti quelli che
hanno contribuito, senza, appunto, questi “je t’accuse” finali che mi sembrano
veramente improbabili e addirittura, come dicevo, ridicoli. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Prego, Presidente Giovara.

GIOVARA Massimo
Grazie, Presidente. Io volevo intervenire per ringraziare la Sindaca Appendino e
l’Assessore Rolando, che credo che sia un esempio di come, anche avendo lasciato in
eredità… avendo ricevuto in eredità, è questa la verità, una città a brandelli nel 2016, a
brandelli sotto tutti i punti di vista. A brandelli dal punto di vista finanziario, per quanto
riguarda il Bilancio della città, come tutti ormai sanno, anche se alcuni fanno ancora
finta di non saperlo, perché serve a qualcuno. Avendo rimesso a posto in gran parte il
Bilancio di una città disastrata, che ha avuto bisogno di 23 anni per raggiungere il
disastro totale, dal punto di vista finanziario ed anche nelle partecipate. Sappiamo
benissimo cosa abbiamo trovato in situazioni come quella del Regio, in situazioni come
quella della LuMiC, 20 milioni di euro di buco dei cittadini, in una partecipata quasi al
90% della Città di Torino. Nonostante tutti questi risultati, la chiusura del Bilancio in
tempo utile dopo 20 anni e tutte le cose che siamo riusciti a fare, che siete riusciti a fare,
Sindaca ed Assessore Rolando, in soli cinque anni, io vorrei fare il confronto tra quello
che è stato fatto in 20 anni con questi cinque lunghissimi anni e molto faticosi, avendo
tutti contro, avendo contro la stampa che ancora oggi continua a rivelare notizie che non
sono attuali, continua a coprire quello che fa comodo coprire e questo lo dico senza
nessun timore di essere smentito, perché il tempo mi darà ragione, come succede
sempre in questo Paese. Nonostante questo, avete fatto un ottimo lavoro e la
dimostrazione è che la narrazione dei nostri oppositori è rimasta la stessa per cinque
anni, non è cambiata una virgola. Questo vuol dire, semplicemente, che da una parte ci
sono le chiacchiere, le chiacchiere destinate a difendere un partito, dall’altra parte ci
sono state delle persone che lavorano, che hanno fatto un lavoro enorme sotto ogni
difficoltà, a partire dall’eredità, aggiungendo i media, tutti contro, quasi tutti contro,
aggiungendo le difficoltà di entrare in un meccanismo che è difficile da gestire, come
quello del Comune di Torino, per il quale ringraziamo tutti gli uffici che ci sono stati
vicini in questi anni. Io sono abbastanza imbarazzato per questo spettacolo di
democrazia che è stato dato dalla forza politica che ha governato questa città, con
alcuni, forse anche tanti di loro, che hanno dimostrato di essere estremamente preparati
su questo tema. Vi prego, almeno voi abbandonate questa retorica, abbandonatela,
perché ai cittadini non fa affatto bene. Grazie. Grazie Sindaca e grazie, Assessore.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Allora, prima di dare la replica alla Sindaca Appendino, verifico se ci sono
altre richieste di intervento, che al momento non vi sono, e quindi procedo con il dare la
parola alla Sindaca Appendino per la replica. Prego, Sindaca.

APPENDINO Chiara (Sindaca)
Grazie, Presidente. Ringrazio tutti i Consiglieri e le Consigliere intervenuti nel dibattito,
permettetemi un ringraziamento speciale all’Assessore Rolando, al Direttore
Finanziario, il Dottor Lubbia a tutti gli uffici, ovviamente, l’Ufficio Finanziario, tutti gli
Assessorati, tutta la Giunta per l’importante lavoro che è stato fatto anche quest’anno,
un ringraziamento anche al Collegio dei Revisori che ci ha accompagnato in un anno,
certamente, difficile. Io vorrei sottolineare alcuni aspetti, anche perché ho seguito tutto
il dibattito e intervengo adesso nel finale. Intanto, bisogna partire da due dati di fatto,
anzi tre, perdonatemi, sul documento che stiamo approvando, il primo, com’è stato
giustamente ricordato che nonostante la situazione così complessa che la nostra Città, il
nostro Paese sta affrontando, per la seconda volta anche quest’anno riusciamo ad
approvare il Bilancio nei termini e di questo voglio ringraziare la Giunta, le
Commissioni Consiliari con tutti i Presidenti che, evidentemente, hanno fatto un lavoro
di approfondimento e il Consiglio. Approvare il Bilancio nei termini, l’ho detto l’anno
scorso dopo 24 anni che non avveniva, lo ripeto quest’anno non è un esercizio di stile, è
un elemento che dà due grandi, come dire, segnali, il primo di una macchina che torna
ad essere in grado di fare le cose normali, come, ad esempio, approvare il Bilancio nei
termini e quindi una macchina che si sta, si era organizzata con fatica e che cerca
appunto di rispettare i termini che sono previsti al di là delle proroghe che vengono
costantemente fatte durante gli anni e un secondo elemento importante e cioè il non
andare in esercizio provvisorio che forse quest’anno è ancora più importante degli anni
scorsi, non solo perché ti permette di programmare e sappiamo bene quanto per la
macchina pubblica sia complesso spesso programmare, ma quanto la nostra capacità di
programmare dipenda la capacità amministrativa di dare risposte. Ma quest’anno evitare
l’esercizio provvisorio significa poter avere maggiore flessibilità in un Bilancio che ha
definito l’Assessore Rolando “dinamico” che ci permette però di non incorrere in
alcuni, come dire, possibili sanzioni, penali, rigidità che, evidentemente, affrontando la
pandemia sarebbero stati un danno ulteriore per i nostri cittadini e le nostre cittadine,
che già stanno subendo tantissimo, l’abbiamo discusso tante volte e so che siamo tutti
sensibili allo stesso modo, gli effetti devastanti dell’emergenza sanitaria, economica e
sociale. Quindi il primo elemento, secondo me, importante da, come dire, riportare in
quest’Aula che grazie a un lavoro di tutta la Giunta, di tutte le Commissioni Consiliari,
di tutti gli uffici dal Revisore dei Conti, di tutta la macchina, che ringrazio, di nuovo
approviamo entro l’anno, sostanzialmente, perché siamo al 25 di gennaio, ma il
documento è stato, come dire, approvato, sostanzialmente, nei termini, da approvare il
Bilancio. Il secondo tema è che, nonostante il contesto economico riusciamo, grazie a
sforzi non indifferenti, a mantenere inalterate quelle che sono le risorse per il welfare,
per la cultura, riusciamo ad aumentare anche le risorse per i Servizi Educativi, dovuti,
evidentemente, alla situazione pandemica. Abbiamo risolto tutte le problematiche? No,
ma oggi riuscire a dare una risposta di questo tipo mantenendo queste, come dire, spese
inalterate, è un grande traguardo alla luce del percorso che stiamo vivendo, avessimo
più risorse certamente potremmo aumentare anche altri capitoli, ma in questa prima fase
in attesa, ovviamente, anche di stanziamenti statali per noi poter confermare
l’impostazione dei nostri servizi al di là, come dire, ad esempio, dei Servizi Educativi
che richiedono maggiori costi, è un segnale importante di attenzione di un ente locale
nei confronti della propria comunità. Vorrei tornare sul terzo tema, non l’avrei
affrontato, ma purtroppo alcuni interventi mi portano oggi a doverlo ribadire. Ho sentito
parlare di non consapevolezza, in realtà il tema è un altro e una questione di trasparenza.
Allora, c’è chi per anni ha raccontato che il Bilancio fosse in ordine, che fosse tutto a
posto e c’è chi quest’anno appena insediato ha fatto un percorso con la Corte dei Conti
con un disavanzo di 80 milioni, scritto nero su bianco, e ha ragione il Capogruppo Lo
Russo il disavanzo non è risolto, è risolto da 80 a 30, abbiamo avuto 50 milioni
nonostante il complicatissimo periodo che abbiamo vissuto con molte Opposizioni che
lamentavano tagli che sono stati fatti alla spesa negli anni passati, poi, per quel
disavanzo, noi l’abbiamo evidenziato ne siamo consapevoli, abbiamo cercato di
intervenire con entrate una tantum, perché se no oggi il disavanzo sarebbe zero, invece è
30. Cosa significa, che anche qui abbiamo risolto totalmente il problema del Bilancio?
No, abbiamo fatto la nostra parte? Sì, e voglio ringraziare la Maggioranza perché la
Maggioranza insieme alla Giunta si è presa la responsabilità politica di votare alcuni
atti, ricordo soprattutto i primi due anni molto complicati certamente non di consenso
proprio perché ci siamo presi la responsabilità di contribuire alla riduzione di quel
disavanzo. Quindi non c’è, come dire, nessuna mancanza da parte di questa
Amministrazione di dire in modo chiaro come l’abbiamo detto più volte, l’ha detto
anche l’Assessore Rolando che il Comune ha ancora grossi problemi, ha ancora grossi
problemi, d’altra parte un Bilancio così rigido con un debito così elevato che è stato
ridotto da questa Amministrazione per circa 500 milioni, perché lo voglio dire a verbale,
è un debito che pesa, 200 milioni all’anno noi paghiamo di debito e non mi sto riferendo
alla Tesoreria e agli interessi e questo pesa, è una rigidità di spesa che ci paragona
rispetto a Città come Catania e quindi è evidente che le maglie sono strette e in questi
anni l’abbiamo sempre raccontato senza nasconderci, come dire, credo dietro a
narrazioni particolarmente ottimistiche. Allora, che cosa contiene questo Bilancio dal
punto di vista tecnico e poi passo alle questioni più politiche anche di prospettiva. Un
Bilancio, ripeto, che è nuovamente approvato nell’anno, con un segnale dal mio punto
di vista di efficacia ed efficienza di una macchina che mantiene inalterate alcune spese
particolarmente sensibili per il contesto che stiamo vivendo e che si è presa la
responsabilità di ridurre un disavanzo che non è stato eliminato; è scritto nero su bianco
che serviranno ancora entrate una tantum, ma che è stato ridotto e che ha ridotto il
debito, in una situazione certamente complessa per come sta il Comune di Torino in
senso proprio, per quello che è, come dire, sulla situazione debitoria che incide
pesantemente rispetto agli altri enti e poi, evidentemente, per il contesto che stiamo
affrontando sul Covid, che ha visto credo tutte le forze politiche, mi sento di dire perché
ne hanno discusso più volte in Consiglio Comunale anche concordi poi, correggetemi se
sbaglio, nel valutare che in particolare nel 2020 fosse utile rivedere quelli che erano
impegni con la Corte dei Conti, ma non perché c’era un’Amministrazione brava o
cattiva, mi sento di dire, ma perché il Covid ha avuto un impatto devastante sui conti ed
era evidente che non avremmo potuto nel 2020 continuare quel percorso che abbiamo
iniziato. Quindi, per rispondere, come dire, ad alcuni ragionamenti io penso che il
Bilancio abbia ancora delle criticità, c’è una rigidità di spesa che ripeto è oltre il 50%,
c’è un debito certamente ridotto, c’è un disavanzo certamente ridotto, ma questo
certamente comporterà - come ha detto peraltro l’Assessore Rolando - che nei prossimi
anni bisognerà continuare a fare e rivedere i conti con quello che ha evidenziato la Corte
dei Conti che riguarda poi tutta la comunità, perché parliamo di risorse dei cittadini.
Vorrei tornare su alcune questioni che sono state, come dire, avanzate precedentemente.
Intanto, si è detto che come dire parecchi interventi in particolare delle Minoranze che
non ci sono strategie, che non ci sono politiche, ma questo e soprattutto anche rispetto al
futuro, al Recovery Fund, eccetera, su cui tornerò a breve. Allora, noi abbiamo vissuto
un 2020 in cui ci siamo dati la responsabilità e io voglio, come dire, riconoscerlo per
quello che vale al Consiglio Comunale, spesso anche non solo la mia Maggioranza, ma
anche forze di Minoranze che ci hanno accompagnato in questa scelta, ovviamente, nei
ruoli diversi, nel cercare di accompagnare il tessuto nell’emergenza, penso al lavoro
fatto sulla tassa di soggiorno per quanto riguarda gli albergatori, penso al lavoro fatto
per quanto riguarda i dehors, la tassa giornaliera, appunto, al canone anche, come dire,
di occupazione del suolo pubblico, penso al lavoro che si è fatto nel 2020 sulla TARI
che stiamo accantonando per cercare di migliorare anche e mettere risorse per il 2021,
in un contesto come dire che vedeva l’ente anche insieme ad altri Sindaci in dialettica
con il Governo, per avere delle risorse per poter accompagnare il più possibile il tessuto
nell’emergenza che evidentemente non sono risposte strutturali, evidentemente, non
sono risposte sufficienti, ma un ente territoriale che insieme a tutti gli enti territoriali
cerca di fare la sua parte e questo ha, evidentemente, fortemente, come dire, cambiato o
comunque influenzato l’attività nostra in termini di Bilancio, comunque di finanze per
quanto riguarda il 2020 e quindi ha avuto un impatto poi anche negli atti che abbiamo
discusso nelle Commissioni per quanto riguarda il 2021. A fianco a questo c’è un lavoro
che riguarda il porre le basi per il rilancio della nostra Città, per quanto riguarda
l’epoca, se così vogliamo definirla, post-Covid, e su questo ci sono due fronti su cui ci
si sta muovendo, il primo riguarda quelli che sono i progetti che erano già iniziati che
sono maturati e che avranno bisogno di un’accelerazione e io spero che ci sia
condivisione su tutti questi progetti, faccio qualche esempio, penso, qualcuno diceva:
“Non ci sono politiche industriali”, in realtà questa Città ha iniziato ad avere politiche
industriali mettendo al centro il tema della manifattura ed è stata anche fortemente
criticata da alcune Minoranze in cui è stato detto che noi attaccavamo il mondo della
cultura e del turismo. Io ho semplicemente detto in campagna elettorale, e ho fatto in
questi anni, che a fianco alla leva del turismo e della cultura era necessario comunque
continuare a puntare sulla manifattura e quindi che cosa è stato fatto? Abbiamo iniziato
un percorso con altri enti, anche con il Governo con il riconoscimento dell’area di crisi,
che è uno strumento, che cosa permetterà, di iniziare a costruire quello che è il Polo
della Manifattura, in particolare nell’area di TNE, quindi parliamo comunque peraltro di
una periferia della nostra Città, penso alla Cittadella dell’Aerospazio, certo costruire,
come dire, politiche industriali, mettere attori attorno ad un tavolo, ottenere
finanziamenti governativi non è un percorso che si fa dall’oggi al domani, però è una
priorità che noi ci siamo dati e il lavoro fatto, iniziato certamente non finito,
probabilmente agli inizi su corso Marche, appunto, con la Cittadella dell’Aerospazio, su
TNE, sulla Manifattura 4.0 e il Competence Center, Intelligenza Artificiale che sorgerà
a Torino grazie evidentemente a stanziamenti del Governo, allora, questi progetti non
sono frutto dell’immaginazione dall’oggi al domani, è frutto di un’Amministrazione che
ha voluto nuovamente - in modo corretto, non corretto, questo ovviamente ciascuno
legittimamente esprime la propria opinione - tornare a provare a porre al centro alcune
politiche dove non c’è sempre una leva diretta, ma su cui bisogna cercare di mettere
tutta una serie di attori attorno al tavolo. Io mi auguro che, a prescindere dalla, come
dire, forza politica che ciascuno di noi rappresenta, il lavoro fatto, appunto, su questo -
penso anche a tutto il lavoro fatto sull’innovazione, appunto, alla Casa delle Tecnologie
Emergenti - sia un patrimonio che appartiene dal mio punto di vista alla Città, che possa
essere portato avanti nell’interesse, come dire, del futuro della nostra comunità. È stato
citato il Parco della Salute: ma guardate che il Parco della Salute... la Città è dentro una
Cabina di Regia che sta lavorando, che è in capo, come sapete benissimo, alla Regione,
ha fatto la sua parte dal punto di vista urbanistico e sta facendo la sua parte. E quindi è
evidente che, di fianco al Polo, alla Manifattura, all’Intelligenza Artificiale, alla Casa
delle Tecnologie, alla Cittadella dell’Aerospazio c’è il tema del Parco della Salute, dove
semplicemente noi abbiamo una valenza un po’ meno, come dire, di protagonismo
rispetto ad altri soggetti in capo ai quali c’è una procedura: c’è, ripeto, una Cabina di
Regia - dove la Città partecipa - che è guidata dalla Regione, dall’Assessorato in
particolare di Icardi, dove siamo rappresentati dal Vicesindaco Schellino, e quella
Cabina di Regia sta lavorando e noi stiamo apportando il nostro contributo; e condivido
che quello sia un tema che si collega rispetto al cambiamento di quell’area di Torino. E
non da meno, mi sento di dire, è il tema che giustamente è stato ricordato del sociale,
delle fragilità, la rete che si è costruita in piena emergenza - e ringrazio peraltro tutte le
forze politiche che hanno creduto in questa rete di Torino Solidale -, è un patrimonio
significativo e importante che io credo si sia costruito mettendo insieme tutta una serie
di soggetti di cui dobbiamo essere orgogliosi come Città, che non fanno certamente
riferimento a una parte politica o all’altra, una realtà importante su cui si dovranno fare
dei ragionamenti e lo farà la prossima Amministrazione, come è corretto che sia.
Quindi, questi progetti - potrei fare molti elenchi, ma non lo farò, anche perché non è
questo l’oggetto, ho fatto solo qualche esempio - sono progetti, dal mio punto di vista,
chiave, che sono stati costruiti prima dell’emergenza, che stiamo cercando di accelerare
e che io sono convinta saranno fattore di sviluppo per il nostro territorio, a prescindere
da questa Amministrazione. Il secondo elemento, invece, che correttamente è stato
ricordato anche da qualche Consigliere, è il tema dei fondi europei, dove io tornerò e in
realtà affronterò il tema perché so che c’è un’interpellanza protocollata, se non erro, dal
Vicepresidente Lavolta la prossima settimana; l’Amministrazione sta evidentemente
facendo la sua parte, e la fa non iscrivendo cifre a Bilancio o comunque - come ha
spiegato più volte l’Assessore Rolando in Commissione Consiliare - di cui non c’è
certezza, ma la fa affrontando il tema su due fronti: da un lato sta affrontando e sta,
come dire, definendo come mettere la macchina nelle condizioni di poter spendere
quelle risorse, perché non c’è solo il Recovery Fund, come sappiamo ed è stato
giustamente ricordato, sono tutta una serie di fondi europei che sono molto più
significativi - anche solo pensiamo al PON Metro -, che avranno un impatto molto più
significativo sulla nostra macchina, e su cui noi dovremo essere pronti, chi arriverà
evidentemente dopo la sottoscritta dovrà essere pronto e capace a spenderli. Quindi, da
un lato c’è il tema dell’efficienza organizzativa, l’avrei affrontato la prossima settima e
lo faremo, spero lo potranno fare anche le Commissioni Consiliari, della macchina, che
deve essere capace di spendere almeno, si ipotizza, tre volte tanto quello che abbiamo
avuto negli anni passati rispetto, ad esempio, a fondi come i PON, e sapete - chi ha
amministrato e lo sappiamo tutti - quanto è complesso e quante volte spesso capita che
non si riesce a stare nei tempi previsti dall’Unione Europa. Quindi, da un lato stiamo
lavorando sull’organizzazione della macchina, non solo, ripeto, per il Recovery Fund,
ma perché, come giustamente è stato ricordato, ci sono tutta una serie di fondi che sono
già finanziati, di cui c’è già certezza, che saranno sicuramente più impattanti rispetto
agli anni scorsi, di cui la macchina amministrativa dovrà essere in grado di farne buon
uso, che non è solo la scelta politica evidentemente, ma avere dei processi tali per cui si
possono spendere. Dall’altra parte ci sono evidentemente i progetti, dove, come hanno
fatto anche tutti gli altri Sindaci e dove ANCI sta lavorando, come dire, insieme al
Ministro Amendola nello specifico, sta affrontando il tema del Recovery Fund - quindi
torno sul tema del Recovery -, stiamo lavorando nell’ambito delle linee che sono state
identificate, e quindi c’è evidentemente il tema della sostenibilità, che non è solo
ambientale, ma è anche sociale, quindi quello che diceva giustamente la Consigliera
Artesio - la Capogruppo Artesio, chiedo scusa -, tutta la parte che riguarda la residenza
pubblica e l’accessibilità e l’emergenza casa, su cui c’è un fronte, su cui, appunto,
stiamo lavorando, perché si parla di sostenibilità ambientale, ma anche sociale e di
inclusione evidentemente, nell’ambito di quelle che sono le direttive dell’Europa. Penso
a tutto il tema della digitalizzazione, dell’innovazione, quindi quella filiera lì e
quell’opportunità che c’è lì. Penso a tutto il tema della mobilità, dove, Capogruppo
Lubatti, ho sentito dire che non è stato fatto nulla sulla mobilità, guardi, avrei da
discutere a lungo su questo, poi ciascuno logicamente esprime la sua opinione, mi dica
lei se è nulla 200 pullman su strade nuovi, 70 tram che arriveranno a fine 2021, quindi,
come dire, la città si troverà... che non venivano comprati da anni nella nostra città;
penso anche ovviamente a tutto il percorso fatto con GTT, che ha ancora molte
difficoltà da affrontare, non sto dicendo che è tutto risolto, penso a Metro 1, penso a
Metro 2, insomma, sono tanti gli interventi che sono stati fatti. Io credo che anche su
Recovery ci sarà - e ci sarà sicuramente - un’opportunità importante da questo punto di
vista, quindi l’Assessore Lapietra - che ringrazio - ha lavorato, ad esempio, sul tema
delle busvie e non solo, risorse aggiuntive per Metro 2, come è stato peraltro condiviso
e sollecitato da molte forze del Consiglio Comunale, non solo di Maggioranza, ma
anche di Minoranza; penso anche al prolungamento di Metro 1. Insomma, noi ci stiamo
muovendo su quelle che sono le possibilità, che sono date dai fondi europei, e in
particolare il Recovery Fund, e non solo, e io spero, il mio auspicio è che a partire da
lunedì prossimo, in cui ci sarà, appunto, quest’interpellanza, possa partire un percorso
nelle Commissioni Consiliari, che in realtà è già partito, quindi, voglio dire, c’è già stato
un confronto; è chiaro che ragioniamo nei vincoli che sono dettati delle tempistiche
dell’Unione Europea, che sono molti stretti- ma di questo avevamo già parlato - e da
quei filoni, come dire, che sono identificati; e qui la, come dire, partita, se così
vogliamo definirla, sta in capo al fatto che tutti i Sindaci metropolitani, con cui ci
incontriamo spesso e ci confrontiamo, stiamo cercando ovviamente di far capire al
Governo che più risorse cadranno direttamente sulle comunità urbane, più sarà
semplice, dal nostro punto di vista, e più sarà facile far cadere queste risorse nell’ambito
dell’economia reale, perché le macchine comunali - questo lo dimostrano i dati - sono
quelle che tendenzialmente spendo di più, spendono più velocemente e riescono a
rispettare più facilmente i termini previsti anche dall’Unione Europea.
Quindi, chiudo dicendo: questo è un Bilancio che guarda al presente, come è giusto che
sia, che pone le basi per il futuro alla luce del lavoro fatto, che coglie l’opportunità, non
perché non sta scritto lì, ma che non può essere scritto lì, ma che vede
un’Amministrazione che sta lavorando per cogliere l’opportunità dei fondi europei e che
cerca da un lato di accompagnare la crisi e dall’altro di mantenere un’attenzione verso i
conti, che dobbiamo alle future generazioni e credo che questo sia un qualcosa che
condividiamo tutti.
Quindi, io davvero voglio ringraziare anche per il dibattito che c’è stato, perché credo
che sia stato un dibattito costruttivo e credo che sia stato utile per tutte le parti politiche.
Ringrazio, in conclusione, ancora l’Assessore, la Maggioranza Consiliare del mio
Gruppo per gli sforzi fatti, non solo oggi nell’approvazione, ma in questi quattro anni e
mezzo, certamente non semplici per quanto riguarda il tema dei conti, e sono certa che
nei prossimi mesi, al di là delle questioni elettorali, che spero non vadano a toccare le
dinamiche, come dire, consiliari, ci sarà assolutamente la possibilità, a partire da lunedì
prossimo, in cui inizieremo il percorso, per affrontare quelle che sono le tematiche che
riguardano il Recovery Fund, i fondi europei e in particolare - ripeto, perché non è da
sottovalutare - il tema dell’organizzazione della macchina nella sua capacità di spendere
quelle risorse europee. Grazie, Presidente.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei, Sindaca.
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