Interventi |
SICARI Francesco (Presidente) Procediamo adesso, allora, con il punto n. 8 del nostro Ordine dei Lavori e siamo alla deliberazione n. mecc. 202002867: “Bilancio di Previsione Finanziario 2021-2023. Approvazione” SICARI Francesco (Presidente) Presentata dalla Sindaca Appendino e dall’Assessore Rolando. Sono stati presentati sei emendamenti, di cui uno firmato dalla Sindaca, quattro dall’Assessore Rolando ed uno dal Consigliere Fornari. Anticipo che è stata anche presentata una mozione di accompagnamento, prima firma il Consigliere Mensio, e che quindi la discussione in merito alla delibera ed alla mozione avverrà congiuntamente. Lascio, come anticipato prima, un veloce intervento all’Assessore Rolando e poi apriamo la discussione. Prego Assessore Rolando. ROLANDO Sergio (Assessore) Sì, grazie, Presidente. Io sulla delibera, avendo… Faccio riferimento all’illustrazione che ho fatto in apertura, che ne teneva conto, se mi è consentito, illustrerei gli emendamenti a mia firma. SICARI Francesco (Presidente) Assolutamente. Prego. ROLANDO Sergio (Assessore) Che sono l’1, a pagina 4 della narrativa, alla riga 19 viene sostituito il riferimento al disegno di legge di Bilancio e quello che ne consegue con la legge di Bilancio che è uscita prima della fine dell’anno. Poi, l’emendamento n. 2, che a pagina 5 della narrativa, dopo la riga 39 inserisce il capoverso che riguarda una possibilità emersa ulteriore dopo la stesura del Bilancio: “Qualora, alla luce dei necessari approfondimenti non si ritenesse opportuno e genericamente corretto portare a compimento la procedura di accordo prevista dal Bilancio”, ci riferiamo agli utili (incomprensibile) GTT che sono stati ritenuti dalla Corte dei Conti, ovviamente, di debiti della Città in una Provincia, l’Ente dovrà (incomprensibile) in fase di salvaguardia degli equilibri ulteriori risorse necessarie per far fronte ai versamenti dovuti in una seconda fase dell’esercizio, tenendo conto dei nuovi piani industriali e finanziari che GTT (incomprensibile) stanno predisponendo sulla base dei fondi previsti per l’emergenza sanitaria ed alla luce dell’impatto che il Piano nazionale di ripresa e di resilienza, Recovery Plan, avrà sul comparto del trasporto pubblico locale. Tengo anche a dire che questa è un’eventualità già ripresa nel documento programmatico. Poi c’è la… che mi riguarda l’emendamento numero 4, il 3 è a nome della Sindaca, non so se ritiene di farlo lei, però riguarda esclusivamente recepire i pareri negativi delle Circoscrizioni, 2, 3, 4, 5 ,6 e i pareri 1, 7 e 8 che non sono stati espressi. Il parere 4, (incomprensibile) l’emendamento 4 a pagina 6, riga 10: “Ai sensi dell’articolo 239 del TUEL la presente proposta sarà sottoposta al Collegio dei Revisori per l’acquisizione del parere”, viene sostituito con: “Visto il parere favorevole del Collegio dei Revisori dei Conti che si allega al presente atto, allegato n. 4”. E poi infine l’emendamento n. 6, a pagina 7, programma 06 dell’Ufficio Tecnico alla colonna Previsioni anno 2021, si tratta di una condizione di due errori materiali. Al Titolo I, Spesa Corrente, alla riga Previsioni di Cassa viene sostituita la cifra 29.104.312,37, con una cifra 29.103.999,087; e a pagina 17 del Programma 02, Edilizia Residenziale Pubblica Locale, Piani di edilizia economica (incomprensibile) alla colonna Previsioni dell’anno 2021, al Titolo I, spese correnti, alla riga Previsioni di Cassa viene sostituito l’importo di 41.226.596,45 con la cifra 41.226.909,45, altro errore materiale. Io avrei finito con gli emendamenti. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei. Do ora la parola al Presidente Mensio per l’illustrazione della mozione di accompagnamento. Prego. MENSIO Federico Grazie, Presidente. intanto rispondo alla Consigliera Artesio. Io l’ho caricata, come d’uopo in questo periodo, su Stilo. Io purtroppo non so come farvela avere nel senso che l’ho caricata ieri. Ve la illustro brevemente. Sostanzialmente, facendo riferimento a quanto già espresso in Consiglio Comunale, sia nel 2017, con due mozioni, una riguardante l’open source più in generale e una riguardante proprio la qualità dell’aria, sostanzialmente, non potendo presentare un emendamento al Bilancio, perché, per com’è strutturato il Bilancio nella nuova forma, da due, tre anni a questa parte, come dire, non c’è uno spostamento di risorse da una missione, un programma ad un’altra, ma all’interno della missione 09, programma 08, riferibile alla qualità dell’aria, io chiedo, sostanzialmente, motivandolo e adesso ve lo motivo, di stanziare dei fondi per implementare una rete di misurazione della qualità dell’aria a basso costo e con tecnologie open. Questo per una serie di motivi. A parte il fatto che è noto a tutti che l’Italia è in procedura di infrazione più volte da parte della Corte di Giustizia Europea proprio per la pessima qualità dell’aria, non in ultimo credo di qualche giorno fa, soprattutto per superamenti recidivi e continuativi tra il 2008 e il 2017 dei principali parametri. Nello specifico il particolato (incomprensibile) ultrafine PM10 e PM2,5 e gli ossidi di azoto con particolare riferimento al biossido di azoto. Biossido di azoto che tra l’altro colloca Torino alla terza posizione tra le città europee come peggiore qualità dell’aria, dopo Madrid e un’altra città che non mi ricordo, relativamente proprio al… Quindi, Madrid, (incomprensibile) e Torino, pubblicata su una rivista che è il The Lancet, sulla qualità della salute. Questo significa che, sostanzialmente, noi continuiamo ad avere una situazione complicata, complessa, per mille motivi, i fattori di inquinamento sono molteplici, ma gli ossidi di azoto e soprattutto i biossidi di azoto sono dovuti ai motori del trasporto, diciamo, leggero e pesante, diverso è, in parte, il discorso del particolato. Ecco, su questo bisogna fare un ragionamento. Siccome io già chiedo nel 2017 di implementare questa rete, io chiedo sostanzialmente di stanziare dentro quella missione programma una cifra non inferiore a 15.000 euro e collaborare con…, intanto con ARPA, sicuramente, che ha, come dire, la prerogativa e l’esclusiva di dare definizioni su quelli che sono i parametri per la qualità dell’aria a livello regionale e più in generale nazionale con le altre ARPA e con gli enti di ricerca, in particolare il Politecnico e l’Università, perché da una parte il Politecnico ha sviluppato, con un dottorato di ricerca proprio un misuratore a basso costo e, tra l’altro, ha fatto dei confronti con una centralina ARPA ufficiale e i dati non si discostano praticamente in modo significativo, quindi sostanzialmente possono essere usati. L’Università di Torino ha in corso un progetto per individuare i fattori inquinanti in ambienti urbani con una molto precisa definizione di quelle che sono le sorgenti e quindi su quali intervenire in modo efficace. Quindi direi che la squadra, sostanzialmente, già esiste, bisogna dare corso a questa richiesta, anche perché questi misuratori ci sono già, sono, addirittura, disponibili anche ai privati cittadini che possono installarseli, metterseli e mettere in rete i dati, volendo, ovviamente non hanno nessun valore probatorio, ma comunque danno un significativo contributo alla misurazione di questi inquinanti e non in ultimo possono colmare delle lacune quando ci sono da fare delle misurazioni puntuali e magari non continuative come quelle dell’ARPA, ma l’ARPA stessa potrebbe beneficiarsene per fare delle misurazioni specifiche (incomprensibile). Quindi sostanzialmente, in accordo anche ovviamente con l’Assessore Unia e con la Giunta, chiedo di stanziare questa cifra minima di 15.000 euro, utilizzando i fondi che già ci sono, tra l’altro anche fondi già previsti da diverse linee d’azione, dal PAES, fondi TRM, relativamente proprio a questa misurazione. Ricordando che, appunto, questo stanziamento e possibilmente l’implementazione dovrebbe essere già fatta nel corso del 2021 per dare, come dire, l’anno prossimo già degli strumenti per poter ragionare sulla qualità dell’aria della Città di Torino. SICARI Francesco (Presidente) Presumo abbia finito con l’illustrazione. MENSIO Federico Sì. SICARI Francesco (Presidente) La ringrazio. Apriamo quindi ora la discussione. Allora, con ordine ho il Capogruppo Lo Russo, prego. LO RUSSO Stefano Grazie, Presidente. Questo è l’ultimo Bilancio di questa Amministrazione, un Bilancio che riflette una situazione critica dei conti del Comune, per i quali, ovviamente, esprimiamo la massima preoccupazione. L’intervento che mi accingo a fare è volutamente breve, riprenderò una parte delle considerazioni che nella nota integrativa fa il Direttore Finanziario, dottor Lubbia, che fa delle considerazioni abbastanza perentorie, che è bene che vengano messe, quantomeno, a verbale di questa discussione sul Bilancio, onde evitare che la prossima Amministrazione possa fare, come ha fatto all’inizio di questo mandato l’Amministrazione che si accinge a terminare la gestione della Città e cioè arrivare a guidare la Città senza la consapevolezza di quello che è lo stato economico-finanziario dopo questi cinque anni di azioni del Movimento 5 Stelle. A differenza dell’attuale Amministrazione, infatti, noi abbiamo piena contezza della sostanziale difficoltà che ha il Comune di Torino a quadrare il Bilancio e conseguentemente credo che sarà utile nel prosieguo, nei prossimi mesi, calibrare anche le iniziative di ragionamento che faremo sulla parte programmatica, a partire dalla seconda parte di quest’anno in avanti intorno alla situazione, basandoci su un piano di realtà, un piano di realtà che è quello che, sostanzialmente, viene descritto nell’ultima pagina, a pagina 33 della nota integrativa. Leggo: “Le entrate derivanti da dismissioni nazionali di immobili risultano previste in calo rispetto agli esercizi precedenti, a conferma della progressiva riduzione dello squilibrio esistente tra entrate correnti e spese correnti”, e questo è un dato di salubrità, anche perché, ovviamente, la politica è stata quella fondamentalmente di vendere tutto il vendibile. Lo dicevamo prima nella discussione sul DUP, il Piano dismissioni dentro il DUP è, sostanzialmente, un piano totale di immobili, di alienazioni immobiliari, privo di ogni tipo di ragionamento strategico. Ci attendiamo, com’è scritto qui, che sarà ancora necessario il ricorso a entrate per dividendi da FCT che, è scritto nero su bianco, non possono essere conseguite, se non a fronte di alienazioni di partecipazione. Quindi, Appendino lascia il Comune di Torino con un Bilancio che può, ragionevolmente, pareggiare se e solo se vi saranno ulteriori vendite di pacchetti azionari. Come si vede, la vendita di azioni ed immobili, per quanto in diminuzione rispetto agli esercizi 2018 e 2019, risulta essere un dato ancora essenziale per la costruzione del Bilancio. Trattasi di una situazione che mostra evidenti limiti temporali, atteso che si perverrà al sostanziale esaurimento nel triennio di cui si tratta, cioè voi lasciate un Comune che nel prossimo triennio avrà esaurito, pressocché, tutte le risorse societarie in concreto alienabili. Discorso analogo può essere ripetuto per quanto riguarda le vendite di immobili, considerato che già attualmente non sono più disponibili asset di interesse primario per il mercato ed al termine del triennio sarà, certamente, esclusa la possibilità di procedere ad ulteriori vendite ad esito positivo attendibile. Non si può non tenere conto, d’altra parte, che il ricorso alle dismissioni, sia per quanto attiene le partecipazioni, cioè alle società, sia per quanto attiene i beni immobili, è fortemente condizionato dalla ricettività del mercato che da tempo intercetta una fase economica certamente non (incomprensibile). Ovviamente, sotto questo profilo quindi il dato politico di questo Bilancio è un Bilancio che in buona sostanza, Covid o non Covid, lascia le prossime Amministrazioni, sostanzialmente, senza scampo e lascia la prossima Amministrazione senza scampo, lo dico ad onor del vero, in maniera del tutto consapevole. Questo Bilancio, lo ha detto Rolando nell’illustrazione, pareggia, facendo un’assunzione piuttosto, che, ovviamente, speriamo si possa verificare, cioè le entrate in parte di competenza che vengono espunte dalla previsione di entrate proprie del Comune, vengano ripianate a piè di lista dallo Stato. Ora, ovviamente, questa è un’affermazione ragionevolmente condivisibile e che possiamo in questa fase solamente attribuire ad un auspicio, non avendo una previsione normativa che dica questa cosa qua e quindi, ovviamente, riteniamo che l’affermazione di Rolando, che dice che questo Bilancio andrà assestato 15-20 volte nell’ambito dell’anno 2021, sia un’affermazione, come dire, che per certi aspetti ha degli elementi di carattere tecnico, per altri rende un pochino aleatoria una discussione che stiamo facendo. Tuttavia, essendo noi una forza politica responsabile, riteniamo di voler dare un segnale a questa Amministrazione uscente e il segnale, dal nostro punto di vista, consisterà in una differenziazione rispetto a quanto abbiamo fatto in questi anni relativamente al voto finale sulla deliberazione, che in questo caso non sarà contrario. Non sarà contrario non perché non c’è…, non perché ci sia condivisione dell’impostazione di politica economico-finanziaria. Abbiamo già sollevato più e più volte l’inopportunità, a nostro modo di vedere di utilizzo di spalmamento di debiti con incremento di debito medesimo nelle prossime annualità, quando è stata portata in Consiglio Comunale…, sono stati portati in Consiglio Comunale due provvedimenti: il primo che rinegoziava i mutui; il secondo che consentiva l’utilizzo di quelle parti che, teoricamente, erano state stipulate per finanziare investimenti, per autorizzare spesa corrente, per dare polmone finanziario, con una logica che contraddiceva, a nostro modo di vedere, una logica di risanamento dei conti, che è faticosa per qualunque Amministrazione, ma che aveva un unico scopo, che era quello, fondamentalmente, di dare fiato a un’operazione, appunto, di risanamento dei conti che a nostro modo di vedere è stata un pochino messa in discussione. Quindi il Gruppo del Partito Democratico non voterà contro a questo Bilancio, non parteciperà alla votazione e questo spero che venga colto in un’ottica positiva da parte dell’attuale Amministrazione; siamo pienamente consapevoli della difficoltà strutturale che ha il nostro Comune, siamo pienamente consapevoli che la prossima Amministrazione dovrà fare fronte ad un’eredità pesantissima, pesantissima e sarà un’eredità pesantissima, perché non solo ci sarà un pregiudizio di carattere economico-finanziario, ma in molti casi ci saranno atti deliberativi che vanno in un’ottica che noi non abbiamo condiviso durante questo mandato. Condividendo, almeno fino a questa sera, insomma, come forza politica, una responsabilità al governo del Paese, quindi non ci sentiamo…, ci sentiamo invece partecipi nell’esigenza di chiedere, insieme al Movimento 5 Stelle, al Governo nazionale, di intervenire pesantemente. Ovviamente, il quadro politico istituzionale è un quadro politico che è in divenire, questo è noto e, ovviamente, per quanto ci riguarda, abbiamo ritenuto, dopo aver discusso tra di noi, che questa fosse la soluzione politicamente più robusta. Quindi, nell’annunciare la non partecipazione al voto del Gruppo del Partito Democratico, rendo nuovamente disponibile, per quello che può contare, ovviamente, il Gruppo del Partito Democratico in questa sede, nell’individuare, se la Sindaca riterrà di farlo, fino ad adesso non l’ha ancora mai fatto in cinque anni, non credo che lo farà negli ultimi due mesi di mandato, però io continuo a lasciarlo agli atti, negli atti del Consiglio Comunale, la piena e totale disponibilità ad individuare iniziative comuni, che io spero possano coinvolgere anche le forze politiche del Centrodestra, nel richiedere che, fondamentalmente, la situazione economico- finanziaria dei Comuni, già duramente messa alla prova da parte della congiuntura economica e ulteriormente peggiorata dalla pandemia Covid, possa trovare nel Governo nazionale, e aggiungiamo, di qualunque colore politico questo o un futuro, futuribile Governo nazionale, un interlocutore capace di cogliere questa difficoltà, e credo davvero che, insomma, questa disponibilità debba essere colta per quello che è, cioè una disponibilità nell’esclusivo interesse, non di una parte politica, ma nell’interesse dell’intera comunità cittadina che, ahinoi, in molti casi, purtroppo, è del tutto inconsapevole di quello che questa Amministrazione lascerà e delle macerie finanziarie che lascerà alla prossima che arriverà. SICARI Francesco (Presidente) La ringrazio, Capogruppo Lo Russo. Procediamo con gli interventi. Adesso ho il Presidente Chessa. Prego. CHESSA Marco Grazie, Presidente. Io volevo sottolineare come per la seconda volta consecutiva il Bilancio è stato approvato in Giunta nei tempi durante l’anno precedente, ed è subito un dato assolutamente positivo, soprattutto è positivo in un contesto incerto e soprattutto inedito, che ci pone di fronte ad una forte necessità di adattamento. Un Bilancio dinamico è l’unica risposta possibile e questo lo è. Lo abbiamo già visto durante l’anno scorso, che è stato un anno sicuramente complicato, lo abbiamo visto anche nei lavori della Commissione. Io credo che in questi anni l’Amministrazione abbia risposto colpo su colpo a tutte le situazioni di emergenza e credo che continuerà a farlo, nonostante le difficoltà dovute dalla rigidità di spesa e dal debito (incomprensibile) che dobbiamo sostenere e ripianare. Da cinque anni, da quando siamo qui dentro, abbiamo attuato una politica virtuosa dei conti ed anche l’abbiamo fatto affrontando situazioni difficoltose e adottando scelte difficili, complicate, impopolari, ma credo che fosse l’unica via, e continua ad esserla, per tutelare i torinesi e soprattutto il loro futuro. Di tutto questo, personalmente, ne sono orgoglioso e lo sarò fino all’ultimo giorno di questa Amministrazione e di quando siederò in questa Sala Rossa, seppur virtuale. Per chiudere, non voglio essere lungo, perché tanto è già stato detto tanto, qualcosa mi trova d’accordo, qualcosa no, l’ultimo pensiero va ad un Ente che si è adattato a notevoli difficoltà, soprattutto durante l’anno trascorso, non era e non è facile e per questo vorrei ringraziare la Giunta, l’Assessore Rolando, la Sindaca, tutti gli Assessori e gli Uffici comunali, che hanno fatto un lavoro splendido in quest’ultimo anno ed in tutti gli anni precedenti. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei. Ho la Vicepresidente Ferrero. Prego. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Sì, grazie, Presidente. Io non posso non intervenire dopo l’intervento, non questo precedente, ma quello ancora. Perché noi viviamo, certamente, in una bolla di attesa, nel senso che il Covid è un tempo sospeso, ma il post Covid deve essere il periodo dove emergeranno veramente tutto il ghiaccio sottile delle nostre economie. Bisogna ripartire dal locale, indagare le caratteristiche, mappare i punti di forza. La forza di una città sta nel capitale umano, nel dare ad ogni persona la possibilità di esprimere le proprie capacità, di poter dare un contributo e sentirsi parte della comunità, partecipare, contare e sentirsi appartenenti ed è su questo che io credo che questo mandato, al di là dei numeri, che sono sempre numeri molto difficili, abbia lavorato tanto su quello che io chiamo il Bilancio sociale, sul legare le forze generose della città, legare le domande con le risposte. Questi Bilanci ammalorati passano come una patata bollente da un’Amministrazione all’altra e la narrazione, quest’ultima che ho sentito, che chi la prende per ultimo è il colpevole, è veramente molto, molto ridicola. Ogni Amministrazione che si trova con Bilanci ammalorati fa scelte di alienazione e cerca di fare il meglio che può. Io ringrazio quindi l’Assessore Rolando, a cui io, comunque, ritengo sia sempre stato nella grande buonafede di cercare di fare il meglio per la città, per avere comunque contribuito e reso, anche tenendo insieme quelle che erano le richieste anche dei Consiglieri, un Bilancio che aveva veramente delle difficoltà enormi e, come dico, si succedono le Amministrazioni, ma questi Bilanci ammalorati di fatto impediscono e sono, l’avevamo detto l’anno scorso, l’avevamo detto io e la Consigliera Artesio, sono camicie di forza delle grandi manovre che uno, entrando in un’Amministrazione, crede di poter, in qualche modo, fare. Però esiste il Bilancio sociale. Io l’ho detto più volte, ho più volte invitato e molti Assessori, in realtà l’hanno già…, soprattutto per quelli che avevano veramente pochissimo di portafoglio, sono riusciti veramente a fare tante cose a costo zero. Ecco, l’allenarsi ai beni comuni e al lavoro anche utile, anche, soprattutto utile per la comunità con pochissime risorse, è veramente stato un esercizio di equilibrio di cui io ringrazio, appunto, tutti quelli che hanno contribuito, senza, appunto, questi “je t’accuse” finali che mi sembrano veramente improbabili e addirittura, come dicevo, ridicoli. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Prego, Presidente Giovara. GIOVARA Massimo Grazie, Presidente. Io volevo intervenire per ringraziare la Sindaca Appendino e l’Assessore Rolando, che credo che sia un esempio di come, anche avendo lasciato in eredità… avendo ricevuto in eredità, è questa la verità, una città a brandelli nel 2016, a brandelli sotto tutti i punti di vista. A brandelli dal punto di vista finanziario, per quanto riguarda il Bilancio della città, come tutti ormai sanno, anche se alcuni fanno ancora finta di non saperlo, perché serve a qualcuno. Avendo rimesso a posto in gran parte il Bilancio di una città disastrata, che ha avuto bisogno di 23 anni per raggiungere il disastro totale, dal punto di vista finanziario ed anche nelle partecipate. Sappiamo benissimo cosa abbiamo trovato in situazioni come quella del Regio, in situazioni come quella della LuMiC, 20 milioni di euro di buco dei cittadini, in una partecipata quasi al 90% della Città di Torino. Nonostante tutti questi risultati, la chiusura del Bilancio in tempo utile dopo 20 anni e tutte le cose che siamo riusciti a fare, che siete riusciti a fare, Sindaca ed Assessore Rolando, in soli cinque anni, io vorrei fare il confronto tra quello che è stato fatto in 20 anni con questi cinque lunghissimi anni e molto faticosi, avendo tutti contro, avendo contro la stampa che ancora oggi continua a rivelare notizie che non sono attuali, continua a coprire quello che fa comodo coprire e questo lo dico senza nessun timore di essere smentito, perché il tempo mi darà ragione, come succede sempre in questo Paese. Nonostante questo, avete fatto un ottimo lavoro e la dimostrazione è che la narrazione dei nostri oppositori è rimasta la stessa per cinque anni, non è cambiata una virgola. Questo vuol dire, semplicemente, che da una parte ci sono le chiacchiere, le chiacchiere destinate a difendere un partito, dall’altra parte ci sono state delle persone che lavorano, che hanno fatto un lavoro enorme sotto ogni difficoltà, a partire dall’eredità, aggiungendo i media, tutti contro, quasi tutti contro, aggiungendo le difficoltà di entrare in un meccanismo che è difficile da gestire, come quello del Comune di Torino, per il quale ringraziamo tutti gli uffici che ci sono stati vicini in questi anni. Io sono abbastanza imbarazzato per questo spettacolo di democrazia che è stato dato dalla forza politica che ha governato questa città, con alcuni, forse anche tanti di loro, che hanno dimostrato di essere estremamente preparati su questo tema. Vi prego, almeno voi abbandonate questa retorica, abbandonatela, perché ai cittadini non fa affatto bene. Grazie. Grazie Sindaca e grazie, Assessore. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei. Allora, prima di dare la replica alla Sindaca Appendino, verifico se ci sono altre richieste di intervento, che al momento non vi sono, e quindi procedo con il dare la parola alla Sindaca Appendino per la replica. Prego, Sindaca. APPENDINO Chiara (Sindaca) Grazie, Presidente. Ringrazio tutti i Consiglieri e le Consigliere intervenuti nel dibattito, permettetemi un ringraziamento speciale all’Assessore Rolando, al Direttore Finanziario, il Dottor Lubbia a tutti gli uffici, ovviamente, l’Ufficio Finanziario, tutti gli Assessorati, tutta la Giunta per l’importante lavoro che è stato fatto anche quest’anno, un ringraziamento anche al Collegio dei Revisori che ci ha accompagnato in un anno, certamente, difficile. Io vorrei sottolineare alcuni aspetti, anche perché ho seguito tutto il dibattito e intervengo adesso nel finale. Intanto, bisogna partire da due dati di fatto, anzi tre, perdonatemi, sul documento che stiamo approvando, il primo, com’è stato giustamente ricordato che nonostante la situazione così complessa che la nostra Città, il nostro Paese sta affrontando, per la seconda volta anche quest’anno riusciamo ad approvare il Bilancio nei termini e di questo voglio ringraziare la Giunta, le Commissioni Consiliari con tutti i Presidenti che, evidentemente, hanno fatto un lavoro di approfondimento e il Consiglio. Approvare il Bilancio nei termini, l’ho detto l’anno scorso dopo 24 anni che non avveniva, lo ripeto quest’anno non è un esercizio di stile, è un elemento che dà due grandi, come dire, segnali, il primo di una macchina che torna ad essere in grado di fare le cose normali, come, ad esempio, approvare il Bilancio nei termini e quindi una macchina che si sta, si era organizzata con fatica e che cerca appunto di rispettare i termini che sono previsti al di là delle proroghe che vengono costantemente fatte durante gli anni e un secondo elemento importante e cioè il non andare in esercizio provvisorio che forse quest’anno è ancora più importante degli anni scorsi, non solo perché ti permette di programmare e sappiamo bene quanto per la macchina pubblica sia complesso spesso programmare, ma quanto la nostra capacità di programmare dipenda la capacità amministrativa di dare risposte. Ma quest’anno evitare l’esercizio provvisorio significa poter avere maggiore flessibilità in un Bilancio che ha definito l’Assessore Rolando “dinamico” che ci permette però di non incorrere in alcuni, come dire, possibili sanzioni, penali, rigidità che, evidentemente, affrontando la pandemia sarebbero stati un danno ulteriore per i nostri cittadini e le nostre cittadine, che già stanno subendo tantissimo, l’abbiamo discusso tante volte e so che siamo tutti sensibili allo stesso modo, gli effetti devastanti dell’emergenza sanitaria, economica e sociale. Quindi il primo elemento, secondo me, importante da, come dire, riportare in quest’Aula che grazie a un lavoro di tutta la Giunta, di tutte le Commissioni Consiliari, di tutti gli uffici dal Revisore dei Conti, di tutta la macchina, che ringrazio, di nuovo approviamo entro l’anno, sostanzialmente, perché siamo al 25 di gennaio, ma il documento è stato, come dire, approvato, sostanzialmente, nei termini, da approvare il Bilancio. Il secondo tema è che, nonostante il contesto economico riusciamo, grazie a sforzi non indifferenti, a mantenere inalterate quelle che sono le risorse per il welfare, per la cultura, riusciamo ad aumentare anche le risorse per i Servizi Educativi, dovuti, evidentemente, alla situazione pandemica. Abbiamo risolto tutte le problematiche? No, ma oggi riuscire a dare una risposta di questo tipo mantenendo queste, come dire, spese inalterate, è un grande traguardo alla luce del percorso che stiamo vivendo, avessimo più risorse certamente potremmo aumentare anche altri capitoli, ma in questa prima fase in attesa, ovviamente, anche di stanziamenti statali per noi poter confermare l’impostazione dei nostri servizi al di là, come dire, ad esempio, dei Servizi Educativi che richiedono maggiori costi, è un segnale importante di attenzione di un ente locale nei confronti della propria comunità. Vorrei tornare sul terzo tema, non l’avrei affrontato, ma purtroppo alcuni interventi mi portano oggi a doverlo ribadire. Ho sentito parlare di non consapevolezza, in realtà il tema è un altro e una questione di trasparenza. Allora, c’è chi per anni ha raccontato che il Bilancio fosse in ordine, che fosse tutto a posto e c’è chi quest’anno appena insediato ha fatto un percorso con la Corte dei Conti con un disavanzo di 80 milioni, scritto nero su bianco, e ha ragione il Capogruppo Lo Russo il disavanzo non è risolto, è risolto da 80 a 30, abbiamo avuto 50 milioni nonostante il complicatissimo periodo che abbiamo vissuto con molte Opposizioni che lamentavano tagli che sono stati fatti alla spesa negli anni passati, poi, per quel disavanzo, noi l’abbiamo evidenziato ne siamo consapevoli, abbiamo cercato di intervenire con entrate una tantum, perché se no oggi il disavanzo sarebbe zero, invece è 30. Cosa significa, che anche qui abbiamo risolto totalmente il problema del Bilancio? No, abbiamo fatto la nostra parte? Sì, e voglio ringraziare la Maggioranza perché la Maggioranza insieme alla Giunta si è presa la responsabilità politica di votare alcuni atti, ricordo soprattutto i primi due anni molto complicati certamente non di consenso proprio perché ci siamo presi la responsabilità di contribuire alla riduzione di quel disavanzo. Quindi non c’è, come dire, nessuna mancanza da parte di questa Amministrazione di dire in modo chiaro come l’abbiamo detto più volte, l’ha detto anche l’Assessore Rolando che il Comune ha ancora grossi problemi, ha ancora grossi problemi, d’altra parte un Bilancio così rigido con un debito così elevato che è stato ridotto da questa Amministrazione per circa 500 milioni, perché lo voglio dire a verbale, è un debito che pesa, 200 milioni all’anno noi paghiamo di debito e non mi sto riferendo alla Tesoreria e agli interessi e questo pesa, è una rigidità di spesa che ci paragona rispetto a Città come Catania e quindi è evidente che le maglie sono strette e in questi anni l’abbiamo sempre raccontato senza nasconderci, come dire, credo dietro a narrazioni particolarmente ottimistiche. Allora, che cosa contiene questo Bilancio dal punto di vista tecnico e poi passo alle questioni più politiche anche di prospettiva. Un Bilancio, ripeto, che è nuovamente approvato nell’anno, con un segnale dal mio punto di vista di efficacia ed efficienza di una macchina che mantiene inalterate alcune spese particolarmente sensibili per il contesto che stiamo vivendo e che si è presa la responsabilità di ridurre un disavanzo che non è stato eliminato; è scritto nero su bianco che serviranno ancora entrate una tantum, ma che è stato ridotto e che ha ridotto il debito, in una situazione certamente complessa per come sta il Comune di Torino in senso proprio, per quello che è, come dire, sulla situazione debitoria che incide pesantemente rispetto agli altri enti e poi, evidentemente, per il contesto che stiamo affrontando sul Covid, che ha visto credo tutte le forze politiche, mi sento di dire perché ne hanno discusso più volte in Consiglio Comunale anche concordi poi, correggetemi se sbaglio, nel valutare che in particolare nel 2020 fosse utile rivedere quelli che erano impegni con la Corte dei Conti, ma non perché c’era un’Amministrazione brava o cattiva, mi sento di dire, ma perché il Covid ha avuto un impatto devastante sui conti ed era evidente che non avremmo potuto nel 2020 continuare quel percorso che abbiamo iniziato. Quindi, per rispondere, come dire, ad alcuni ragionamenti io penso che il Bilancio abbia ancora delle criticità, c’è una rigidità di spesa che ripeto è oltre il 50%, c’è un debito certamente ridotto, c’è un disavanzo certamente ridotto, ma questo certamente comporterà - come ha detto peraltro l’Assessore Rolando - che nei prossimi anni bisognerà continuare a fare e rivedere i conti con quello che ha evidenziato la Corte dei Conti che riguarda poi tutta la comunità, perché parliamo di risorse dei cittadini. Vorrei tornare su alcune questioni che sono state, come dire, avanzate precedentemente. Intanto, si è detto che come dire parecchi interventi in particolare delle Minoranze che non ci sono strategie, che non ci sono politiche, ma questo e soprattutto anche rispetto al futuro, al Recovery Fund, eccetera, su cui tornerò a breve. Allora, noi abbiamo vissuto un 2020 in cui ci siamo dati la responsabilità e io voglio, come dire, riconoscerlo per quello che vale al Consiglio Comunale, spesso anche non solo la mia Maggioranza, ma anche forze di Minoranze che ci hanno accompagnato in questa scelta, ovviamente, nei ruoli diversi, nel cercare di accompagnare il tessuto nell’emergenza, penso al lavoro fatto sulla tassa di soggiorno per quanto riguarda gli albergatori, penso al lavoro fatto per quanto riguarda i dehors, la tassa giornaliera, appunto, al canone anche, come dire, di occupazione del suolo pubblico, penso al lavoro che si è fatto nel 2020 sulla TARI che stiamo accantonando per cercare di migliorare anche e mettere risorse per il 2021, in un contesto come dire che vedeva l’ente anche insieme ad altri Sindaci in dialettica con il Governo, per avere delle risorse per poter accompagnare il più possibile il tessuto nell’emergenza che evidentemente non sono risposte strutturali, evidentemente, non sono risposte sufficienti, ma un ente territoriale che insieme a tutti gli enti territoriali cerca di fare la sua parte e questo ha, evidentemente, fortemente, come dire, cambiato o comunque influenzato l’attività nostra in termini di Bilancio, comunque di finanze per quanto riguarda il 2020 e quindi ha avuto un impatto poi anche negli atti che abbiamo discusso nelle Commissioni per quanto riguarda il 2021. A fianco a questo c’è un lavoro che riguarda il porre le basi per il rilancio della nostra Città, per quanto riguarda l’epoca, se così vogliamo definirla, post-Covid, e su questo ci sono due fronti su cui ci si sta muovendo, il primo riguarda quelli che sono i progetti che erano già iniziati che sono maturati e che avranno bisogno di un’accelerazione e io spero che ci sia condivisione su tutti questi progetti, faccio qualche esempio, penso, qualcuno diceva: “Non ci sono politiche industriali”, in realtà questa Città ha iniziato ad avere politiche industriali mettendo al centro il tema della manifattura ed è stata anche fortemente criticata da alcune Minoranze in cui è stato detto che noi attaccavamo il mondo della cultura e del turismo. Io ho semplicemente detto in campagna elettorale, e ho fatto in questi anni, che a fianco alla leva del turismo e della cultura era necessario comunque continuare a puntare sulla manifattura e quindi che cosa è stato fatto? Abbiamo iniziato un percorso con altri enti, anche con il Governo con il riconoscimento dell’area di crisi, che è uno strumento, che cosa permetterà, di iniziare a costruire quello che è il Polo della Manifattura, in particolare nell’area di TNE, quindi parliamo comunque peraltro di una periferia della nostra Città, penso alla Cittadella dell’Aerospazio, certo costruire, come dire, politiche industriali, mettere attori attorno ad un tavolo, ottenere finanziamenti governativi non è un percorso che si fa dall’oggi al domani, però è una priorità che noi ci siamo dati e il lavoro fatto, iniziato certamente non finito, probabilmente agli inizi su corso Marche, appunto, con la Cittadella dell’Aerospazio, su TNE, sulla Manifattura 4.0 e il Competence Center, Intelligenza Artificiale che sorgerà a Torino grazie evidentemente a stanziamenti del Governo, allora, questi progetti non sono frutto dell’immaginazione dall’oggi al domani, è frutto di un’Amministrazione che ha voluto nuovamente - in modo corretto, non corretto, questo ovviamente ciascuno legittimamente esprime la propria opinione - tornare a provare a porre al centro alcune politiche dove non c’è sempre una leva diretta, ma su cui bisogna cercare di mettere tutta una serie di attori attorno al tavolo. Io mi auguro che, a prescindere dalla, come dire, forza politica che ciascuno di noi rappresenta, il lavoro fatto, appunto, su questo - penso anche a tutto il lavoro fatto sull’innovazione, appunto, alla Casa delle Tecnologie Emergenti - sia un patrimonio che appartiene dal mio punto di vista alla Città, che possa essere portato avanti nell’interesse, come dire, del futuro della nostra comunità. È stato citato il Parco della Salute: ma guardate che il Parco della Salute... la Città è dentro una Cabina di Regia che sta lavorando, che è in capo, come sapete benissimo, alla Regione, ha fatto la sua parte dal punto di vista urbanistico e sta facendo la sua parte. E quindi è evidente che, di fianco al Polo, alla Manifattura, all’Intelligenza Artificiale, alla Casa delle Tecnologie, alla Cittadella dell’Aerospazio c’è il tema del Parco della Salute, dove semplicemente noi abbiamo una valenza un po’ meno, come dire, di protagonismo rispetto ad altri soggetti in capo ai quali c’è una procedura: c’è, ripeto, una Cabina di Regia - dove la Città partecipa - che è guidata dalla Regione, dall’Assessorato in particolare di Icardi, dove siamo rappresentati dal Vicesindaco Schellino, e quella Cabina di Regia sta lavorando e noi stiamo apportando il nostro contributo; e condivido che quello sia un tema che si collega rispetto al cambiamento di quell’area di Torino. E non da meno, mi sento di dire, è il tema che giustamente è stato ricordato del sociale, delle fragilità, la rete che si è costruita in piena emergenza - e ringrazio peraltro tutte le forze politiche che hanno creduto in questa rete di Torino Solidale -, è un patrimonio significativo e importante che io credo si sia costruito mettendo insieme tutta una serie di soggetti di cui dobbiamo essere orgogliosi come Città, che non fanno certamente riferimento a una parte politica o all’altra, una realtà importante su cui si dovranno fare dei ragionamenti e lo farà la prossima Amministrazione, come è corretto che sia. Quindi, questi progetti - potrei fare molti elenchi, ma non lo farò, anche perché non è questo l’oggetto, ho fatto solo qualche esempio - sono progetti, dal mio punto di vista, chiave, che sono stati costruiti prima dell’emergenza, che stiamo cercando di accelerare e che io sono convinta saranno fattore di sviluppo per il nostro territorio, a prescindere da questa Amministrazione. Il secondo elemento, invece, che correttamente è stato ricordato anche da qualche Consigliere, è il tema dei fondi europei, dove io tornerò e in realtà affronterò il tema perché so che c’è un’interpellanza protocollata, se non erro, dal Vicepresidente Lavolta la prossima settimana; l’Amministrazione sta evidentemente facendo la sua parte, e la fa non iscrivendo cifre a Bilancio o comunque - come ha spiegato più volte l’Assessore Rolando in Commissione Consiliare - di cui non c’è certezza, ma la fa affrontando il tema su due fronti: da un lato sta affrontando e sta, come dire, definendo come mettere la macchina nelle condizioni di poter spendere quelle risorse, perché non c’è solo il Recovery Fund, come sappiamo ed è stato giustamente ricordato, sono tutta una serie di fondi europei che sono molto più significativi - anche solo pensiamo al PON Metro -, che avranno un impatto molto più significativo sulla nostra macchina, e su cui noi dovremo essere pronti, chi arriverà evidentemente dopo la sottoscritta dovrà essere pronto e capace a spenderli. Quindi, da un lato c’è il tema dell’efficienza organizzativa, l’avrei affrontato la prossima settima e lo faremo, spero lo potranno fare anche le Commissioni Consiliari, della macchina, che deve essere capace di spendere almeno, si ipotizza, tre volte tanto quello che abbiamo avuto negli anni passati rispetto, ad esempio, a fondi come i PON, e sapete - chi ha amministrato e lo sappiamo tutti - quanto è complesso e quante volte spesso capita che non si riesce a stare nei tempi previsti dall’Unione Europa. Quindi, da un lato stiamo lavorando sull’organizzazione della macchina, non solo, ripeto, per il Recovery Fund, ma perché, come giustamente è stato ricordato, ci sono tutta una serie di fondi che sono già finanziati, di cui c’è già certezza, che saranno sicuramente più impattanti rispetto agli anni scorsi, di cui la macchina amministrativa dovrà essere in grado di farne buon uso, che non è solo la scelta politica evidentemente, ma avere dei processi tali per cui si possono spendere. Dall’altra parte ci sono evidentemente i progetti, dove, come hanno fatto anche tutti gli altri Sindaci e dove ANCI sta lavorando, come dire, insieme al Ministro Amendola nello specifico, sta affrontando il tema del Recovery Fund - quindi torno sul tema del Recovery -, stiamo lavorando nell’ambito delle linee che sono state identificate, e quindi c’è evidentemente il tema della sostenibilità, che non è solo ambientale, ma è anche sociale, quindi quello che diceva giustamente la Consigliera Artesio - la Capogruppo Artesio, chiedo scusa -, tutta la parte che riguarda la residenza pubblica e l’accessibilità e l’emergenza casa, su cui c’è un fronte, su cui, appunto, stiamo lavorando, perché si parla di sostenibilità ambientale, ma anche sociale e di inclusione evidentemente, nell’ambito di quelle che sono le direttive dell’Europa. Penso a tutto il tema della digitalizzazione, dell’innovazione, quindi quella filiera lì e quell’opportunità che c’è lì. Penso a tutto il tema della mobilità, dove, Capogruppo Lubatti, ho sentito dire che non è stato fatto nulla sulla mobilità, guardi, avrei da discutere a lungo su questo, poi ciascuno logicamente esprime la sua opinione, mi dica lei se è nulla 200 pullman su strade nuovi, 70 tram che arriveranno a fine 2021, quindi, come dire, la città si troverà... che non venivano comprati da anni nella nostra città; penso anche ovviamente a tutto il percorso fatto con GTT, che ha ancora molte difficoltà da affrontare, non sto dicendo che è tutto risolto, penso a Metro 1, penso a Metro 2, insomma, sono tanti gli interventi che sono stati fatti. Io credo che anche su Recovery ci sarà - e ci sarà sicuramente - un’opportunità importante da questo punto di vista, quindi l’Assessore Lapietra - che ringrazio - ha lavorato, ad esempio, sul tema delle busvie e non solo, risorse aggiuntive per Metro 2, come è stato peraltro condiviso e sollecitato da molte forze del Consiglio Comunale, non solo di Maggioranza, ma anche di Minoranza; penso anche al prolungamento di Metro 1. Insomma, noi ci stiamo muovendo su quelle che sono le possibilità, che sono date dai fondi europei, e in particolare il Recovery Fund, e non solo, e io spero, il mio auspicio è che a partire da lunedì prossimo, in cui ci sarà, appunto, quest’interpellanza, possa partire un percorso nelle Commissioni Consiliari, che in realtà è già partito, quindi, voglio dire, c’è già stato un confronto; è chiaro che ragioniamo nei vincoli che sono dettati delle tempistiche dell’Unione Europea, che sono molti stretti- ma di questo avevamo già parlato - e da quei filoni, come dire, che sono identificati; e qui la, come dire, partita, se così vogliamo definirla, sta in capo al fatto che tutti i Sindaci metropolitani, con cui ci incontriamo spesso e ci confrontiamo, stiamo cercando ovviamente di far capire al Governo che più risorse cadranno direttamente sulle comunità urbane, più sarà semplice, dal nostro punto di vista, e più sarà facile far cadere queste risorse nell’ambito dell’economia reale, perché le macchine comunali - questo lo dimostrano i dati - sono quelle che tendenzialmente spendo di più, spendono più velocemente e riescono a rispettare più facilmente i termini previsti anche dall’Unione Europea. Quindi, chiudo dicendo: questo è un Bilancio che guarda al presente, come è giusto che sia, che pone le basi per il futuro alla luce del lavoro fatto, che coglie l’opportunità, non perché non sta scritto lì, ma che non può essere scritto lì, ma che vede un’Amministrazione che sta lavorando per cogliere l’opportunità dei fondi europei e che cerca da un lato di accompagnare la crisi e dall’altro di mantenere un’attenzione verso i conti, che dobbiamo alle future generazioni e credo che questo sia un qualcosa che condividiamo tutti. Quindi, io davvero voglio ringraziare anche per il dibattito che c’è stato, perché credo che sia stato un dibattito costruttivo e credo che sia stato utile per tutte le parti politiche. Ringrazio, in conclusione, ancora l’Assessore, la Maggioranza Consiliare del mio Gruppo per gli sforzi fatti, non solo oggi nell’approvazione, ma in questi quattro anni e mezzo, certamente non semplici per quanto riguarda il tema dei conti, e sono certa che nei prossimi mesi, al di là delle questioni elettorali, che spero non vadano a toccare le dinamiche, come dire, consiliari, ci sarà assolutamente la possibilità, a partire da lunedì prossimo, in cui inizieremo il percorso, per affrontare quelle che sono le tematiche che riguardano il Recovery Fund, i fondi europei e in particolare - ripeto, perché non è da sottovalutare - il tema dell’organizzazione della macchina nella sua capacità di spendere quelle risorse europee. Grazie, Presidente. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei, Sindaca. |